Il decreto del 28.11.2014 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6.12.2014) ha introdotto un nuovo criterio per l'individuazione delle aree considerate montane, basato sull'altitudine del comune in cui il terreno è situato. Tale criterio ha sostituito quello precedente, stabilito con la Circolare n. 9 del 14.6.93, e di fatto ha ridotto drasticamente l'elenco dei comuni considerati montani, e quindi esenti dall'Imu (si veda a tal proposito lo speciale del 2.12.2014 "Terreni agricoli montani: esenti Imu sopra i 600 metri").

Il decreto ha stabilito che per tutti i terreni ubicati in comuni diversi da quelli esenti sussiste l'obbligo di pagamento dell'Imu a partire dal 1° gennaio 2014, e il pagamento deve avvenire entro il 16 dicembre 2014 in un'unica soluzione.

Tale scadenza è stata poi prorogata al 26.01.2015 con il D.l. 185/2014 (si veda a tal proposito lo speciale del 15.12.2014 "Terreni agricoli montani: proroga al 26.01.2015"), decreto che non è stato convertito in legge ma il cui contenuto è stato recepito nella legge di stabilità 2015 (L. 190/2014).
Attualmente quindi il pagamento è ufficialmente previsto per il 26 gennaio 2015.

Le polemiche

Il nuovo obbligo di pagamento ha generato molte proteste, sia per il suo contenuto sia per il poco tempo a disposizione per l'elaborazione dei conteggi. Alcuni comuni assieme alle Anci regionali hanno presentato ricorso al TAR per sospendere l'efficacia del decreto del 28.11.2014 (che ha introdotto il nuovo criterio di applicazione dell'Imu per i terreni montani).

Le richieste accolte dal TAR non hanno però prodotto i risultati sperati, ossia la sospensione dell'efficacia del decreto del 28.11.2014, e sebbene si attenda la decisione del TAR su un'altra istanza, la sua trattazione è prevista per il prossimo 4 febbraio, dopo la scadenza di pagamento del 26 gennaio (si veda a tal proposito la rassegna stampa del 22.01.2015 "Imu terreni agricoli montani, scadenza del 26 gennaio in stand by").

Si auspicavano novità sull'Imu ieri, 22.1.2015, al consiglio dei ministri. Ma il Consiglio è stato posticipato al 28 gennaio 2015, dopo il termine di pagamento dell'Imu, e quindi la situazione resta ancora complicata.

Oggi, 23.01.2015, è prevista una riunione fra il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e il titolare delle Politiche agricole, Maurizio Martina, nel tentativo di risolvere la situazione.

Si auspica che il governo trovi una soluzione prima della scadenza di pagamento. Se così non fosse, infatti, potrebbe giungere una "bocciatura" da parte del TAR, che comporterebbe l'obbligo di rimborso dell'Imu pagata.
Il consiglio per i contribuenti è di attendere fino all'ultimo giorno per presentare il modello F24 in banca.

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