I compensi per l’assistenza fiscale, a partire da quest’anno, si adeguano alla precompilata e tengono conto dei diversi adempimenti posti a carico di Caf e professionisti con le nuove modalità dichiarative introdotte dal Dlgs 175/2014 (“decreto semplificazioni”).
A stabilirlo, il decreto Mef 29 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2015.

Sono previste tariffe differenziate a seconda che siano modificati o meno i dati della precompilata e importi diversi in base all’anno di riferimento. Vediamo in dettaglio le principali novità.

Nel caso in cui il modello sia trasmesso senza variazione dei dati (non si considerano modifiche quelle apportate ai dati anagrafici del contribuente e ai dati identificativi del sostituto d’imposta che effettua il conguaglio), le singole tariffe sono:
13,60 euro, per l’assistenza fiscale prestata nel 2015
15,40 euro, per l’assistenza fiscale prestata nel 2016
16,90 euro, a partire dal 2017.
  Gli stessi compensi sono riconosciuti in caso di rifiuto da parte del contribuente di fornire la delega per l’accesso alla dichiarazione precompilata.
Per l’elaborazione e la trasmissione dei modelli dei contribuenti che sono esonerati dall’obbligo e che non devono far valere oneri, detrazioni o altri benefici, il compenso è ridotto del 25 per cento.

Per i modelli in cui vengono apportate modifiche ai dati indicati nella precompilata, i compensi sono pari a:
14,30 euro, per l’assistenza fiscale prestata nel 2015
16,60 euro, per l’assistenza fiscale prestata nel 2016
17,70 euro, a partire dal 2017.
  I compensi raddoppiano, diventando rispettivamente pari a 28,60 euro, 33,20 euro e 35,40 euro, in caso di elaborazione e trasmissione dei modelli 730 in forma congiunta.

Quando invece le modifiche comportano integrazioni anche in aggiunta a variazioni dei dati della precompilata, per ciascuna dichiarazione il compenso è fissato in:
16,20 euro, per l’anno 2015
18,30 euro, a partire dal 2016.
  Gli stessi compensi spettano anche per l’elaborazione e trasmissione dei modelli in caso di mancata predisposizione della precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il decreto, infine, specifica che, qualora le somme spettanti a Caf e professionisti in base alle nuove “tariffe” risultino complessivamente superiori alle risorse stanziate (321.497.790 euro per il 2015 e 316.897.790 euro a decorrere dal 2016), i singoli compensi saranno rideterminati con decreto ministeriale per non oltrepassare il tetto di spesa autorizzato.


Fonte: Agenzia Entrate

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