Gli Stati Ue hanno ricevuto dalla Commissione europea la proposta di riclassificare alcuni telefoni dotati di chip Gps e ricevitore Tv, come "apparecchi multifunzione" per imporre nuove tasse sull'importazione. Forti critiche dalle case produttrici dei terminali mobili colpiti dalla proposta avanzata a fine dicembre 2008 che potrebbe determinare una tassa del 14 per cento sui telefonini dotati di ricevitore tv e del 3,7 per cento su quelli con navigatore satellitare. La decisione è in totale contraddizione con l'Information Technology Agreement (Ita) un accordo commerciale siglato dai membri del Wto che impegnava gli stati firmatari a mantenere ad aliquota zero i dazi doganali sui beni high-tech per favorirne la produzione.
Information Technology Agreement
Concluso nel dicembre 1996 ed entrato in vigore il 1° luglio 1997, questo accordo internazionale copre il 97 per cento del commercio mondiale dei prodotti tecnologici, fra i quali monitor lcd, apparecchi multifunzione come stampanti comprensivi di scanner e fotocopiatrici che, secondo l'intesa, beneficiano dell'aliquota zero sui dazi doganali. Lo scopo della convenzione, è quello di incrementare il commercio e la competitività attraverso la promozione dei principi di libero scambio sulla produzione dei beni elencati nel documento allegato. L'applicazione dell'Ita ha promosso l'innovazione, la produttività e la crescita economica. Le esportazioni mondiali dei prodotti high tech, nel decennio successivo all'entrata in vigore si sono raddoppiate raggiungendo una crescita annuale media di quasi l'8,5 per cento.
La posizione di Bruxelles
L'Unione europea sostiene che queste sempre più nuove e avanzate forme di tecnologia sono di fatto dei prodotti da consumo che hanno avuto una larga diffusione dopo che l'accordo era stato raggiunto. La decisione della commissione prende spunto da Germania e Olanda, che si sono già mosse in questa direzione, per estendere il provvedimento all'intero mercato europeo. Le maggiori case venditrici dei prodotti, Nokia, Sony ed Ericsson sostengono che l'inevitabile aumento dei prezzi potrebbe rendere gli smartphone di ultima generazione inaccessibili per i consumatori europei in un momento invece in cui il mercato cerca di contenere i prezzi. Inoltre sebbene oggi i prodotti così sofisticati siano ancora pochi, chiarisce Nokia, grazie al rapido progresso tecnologico il numero di dispositivi coinvolti aumenterebbe significativamente nei prossimi mesi e anni. Secondo il portavoce del commissario Lazlo Kovacs, si tratta soltanto di una proposta che non ha alcun carattere definitivo e che verrà discussa il prossimo febbraio all'interno del Customs Code Committee, che potrà deciderne in materia.
Fonte: Agenzia Entrate
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