L'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl) è tenuto a effettuare i versamenti delle ritenute operate, mediante l'utilizzo del modello unificato F24 e non presso le sezioni di tesoreria provinciale dello Stato. Il provvedimento normativo che ha istituito la tesoreria unica per enti e organismi pubblici (legge n. 720 del 29 ottobre 1984), infatti, non contempla l'Ispesl fra gli organi tenuti a effettuare i pagamenti alla predetta tesoreria.

Questo è il parere dell'Agenzia in risposta a una domanda di interpello concernente l'esatta interpretazione dell'ambito soggettivo di applicazione del decreto presidenziale n. 602 del 1973, che elenca i versamenti che devono essere effettuati direttamente all'erario.

Secondo l'interpretazione prospettata dal contribuente, l'Ispesl non figura nell'elenco tassativo, previsto dalla normativa, di coloro che devono versare le ritenute presso il sistema di tesoreria unica.

L'Amministrazione al riguardo precisa che la legge finanziaria 2001 ha esteso l'ambito di applicazione dei versamenti diretti aggiungendo "le ritenute operate dagli enti pubblici di cui alle tabelle A e B allegate alla legge n. 720 del 29 ottobre 1984". Tuttavia nelle tabelle non si ravvisa l'Ispesl, né è intervenuto uno specifico provvedimento amministrativo che, sulla base della circolare della Ragioneria n. 7 del 6 febbraio 2001, avrebbe potuto estendere l'ambito soggettivo della norma.

Pertanto, conclude l'Agenzia, l'Istituto dovrà utilizzare il modello F24 per effettuare i versamenti delle ritenute.


Fonte: Agenzia Entrate

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