Sono un architetto alle prime esperienze professionali e vorrei se possibile, dei chiarimenti in materia di tracciabilità degli incassi e pagamenti. Sono a conoscenza dell'abrogazione in materia di tracciabilità degli incassi e pagamenti come da art.32, comma 3 del D.L. 112/2008, nonostante ciò un caro amico commercialista mi dice che : ad esempio di qualsiasi prelevamento o incasso dal/sul mio conto promiscuo (anche di un importo di € 1000,00) devo poter dimostrare come sono stati spesi o viceversa, per un eventuale accertamento futuro.Ciò mi sembra un incongruenza, come di devo regolare? Se ad esempio volessi prelevare dal mio conto € 1000,00 per fare un regalo a mia madre, un domani sarei nei guai perchè non posso dimostrare come sono stati spesi questi soldi?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 11/4/09 18:31

Si parla di tracciabilità dei pagamenti e incassi inerenti l'attività e non anche la sfera privata. La documentazione pertanto deve risultare quella idonea a giustificare la movimentazione della sola attività professionale.

 
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