Quesito: messa in uso libro inventari.

Ho pensato di far vidimare dal notaio, pur non sussistendone gli obblighi, un libro inventari composto da 300 fogli.<br />La numerazione è la seguente 2009/01........2009/300.<br />Con la stampa del bilancio 2009 utilizzero' preventivamente trenta fogli.<br />Posso continuare ad usarlo anche negli anni successivi????<br />Devo mettere una seconda numerazione ??????

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Ho pensato di far vidimare dal notaio, pur non sussistendone gli obblighi, un libro inventari composto da 300 fogli. La numerazione è la seg...

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Modello di comunicazione per la certificazione degli utili e dei proventi equiparati (2010).

E’ stato approvato il nuovo schema di certificazione degli utili e dei proventi equiparati (CUPE 2010) corrisposti nel 2009 e le relative istruzioni (Provvedimento del 21/12/2009).<br />Nel nuovo schema di certificazione, che va consegnato entro il 28 febbraio 2010, è stato inserito un apposito campo per l’indicazione dell’importo degli utili corrisposti dalle Siiq (Società di investimento immobiliare quotate) e dalle Siinq (Società di investimento immobiliare non quotate) assoggettati alla ritenuta alla fonte a titolo di acconto del 20% o del 15 % qualora relativi alla gestione esente.<br /><br /><a href="http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebdcf04b216ab3f/Certificazione%20CUPE%20modello.pdf">Schema di certificazione degli utili e dei proventi equiparati (CUPE 2010) - pdf</a><br /><br /><a href="http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebdd034b218c3a3/Certificazione%20CUPE%20istruzioni.pdf">Istruzioni per la compilazione - pdf </a><br /><br /><a href="http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebdcfc4b217ebde/Provvedimento%2021%20dic%202009%20certificazione%20CUPE_totale.pdf">Provvedimento del 21/12/09 - pdf</a> - Approvazione dello schema di certificazione degli utili corrisposti e dei proventi ad essi equiparati, delle ritenute operate e delle imposte sostitutive applicate di cui all’articolo 4, commi 6-ter e 6-quater, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 (Pubblicato il 21/12/2009 ai sensi dell'art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, &ndeg; 244)<br /><br /><br /><em>Fonte: Agenzia Entrate</em>

Modello di comunicazione per la certificazione degli utili e dei proventi equiparati (2010).

E’ stato approvato il nuovo schema di certificazione degli utili e dei proventi equiparati (CUPE 2010) corrisposti nel 2009 e le relative is...

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Quesito: vendita immobile.

circa 25 anni fa' acquistai come atigiano un locale dove ho esercitato la mia attivita' fino a poco tempo fa' premetto che questo locale non e' mai stato iscritto sul registro dei cespiti ammortizzabili e per questo mai ammortizzato , adesso lo devo vendere e non so come va venduto se da privato o come azienda e pagare le tasse su un eventuale plusvalenza.( N.B. al momento dell'acquisto ero in comunione dei beni con mia moglie e non fu espessa nessuna rinuncia al bene sul rogito e per questo fino a oggi abbiamo pagato le tasse al cinquanta percento)<br />A detta del' Notaio andrebbe venduto come privato dal momento che questo non é mai entrato nel patrimonio dell'azienda.

Quesito: vendita immobile.

circa 25 anni fa' acquistai come atigiano un locale dove ho esercitato la mia attivita' fino a poco tempo fa' premetto che ques...

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Quesito: errata compilazione 730.

Ogni anno dal 2003 presento per la cvompilazione il 730, in forma congiunta con il coniuge, al Caaf CGIL di Arona.<br />L'Agenzia delle Entrate mi ha richiesto nel 2009 la documentazione da me presentata nel 2005 e, purtroppo, vi era più di un errore non imputabile a me, ma alla compilaszione. Ho dovuto rimbosare 1.500 euro e il Caaf mi ha rimborsato esclusivamente la sanzione.<br />A fine 2009 ho ricevuto nuovamente una richiesta di verifica per l'anno 2006 e nuovamente ho trovato un grosso errore nella compilazione (spese di ristrutturazione esposte 2 volte ), non solo ma ho appurato che anche per la denuncia del 2007 e 2008 il Caaf ha ripetuto il medesimo errore! é giusto che mi venga rimborsato solo l sanzione? Come posso sanare le4 situazioni 2007 e 2008?

Quesito: errata compilazione 730.

Ogni anno dal 2003 presento per la cvompilazione il 730, in forma congiunta con il coniuge, al Caaf CGIL di Arona. L'Agenzia delle Entra...

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Quesito: omesso versamento ICI 2004.

premetto che la casa abito io da più di 14 Anni, sposata con due figli la casa e stata a suo tempo 1995 scritturata con usufrutto a mia madre che ha sempre dichiarato sulla dichiarazioni(Mod.730) la casa e pagata l'imposta comunale (Ici) da sempre, fino alla fine del 2007, quando lo stato ha eliminato la tassa per i possessori della prima casa.<br />Adesso questa concessonaria di accertamento mi ha inviato una raccomandata ha me intestata con cod. fiscale e tutto di aver Omesso o non pagato direttamente le imposte dei anni 2004...<br />Cosa debbo fare? Sicuramente non debbo pagare, perchè l'imposta è stata pagata a suo tempo da mia madre usufruttuaria?<br />Ho sentito parlare di sgravio da parte del dichiarante alla scrittuarante...

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premetto che la casa abito io da più di 14 Anni, sposata con due figli la casa e stata a suo tempo 1995 scritturata con usufrutto a mia madr...

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Quesito: IVA in Italia.

As Belgian Company, we intend to organise a seminar in Italy, for Belgian Accountants and Belgian “Commercialisti”.<br />The price include the course of the 2 Professors and the lodging, for a few days, in an Italian hotel.<br /> <br />If we organise the seminar, do we have to apply a IVA of 20 % on our “sales” invoices ?<br />Do we need to be registered at the IVA , in Italy, for this particular event ? ( I possess a Belgian VAT number)<br />Our accountant in Italy says that Italian VAT is not applicable, on our sales, and that the hotel has to bill without IVA, but we are not sure. <br />Could you please confirm what we need to do, please ?<br /> <br />Because the price of the seminar include some hotel costs, can we recover the IVA , included in the hotel bill ( including IVA on meals and drinks , I suppose)?<br /> <br />My clients will be entitled to ask the refund of the IVA paid. Is it correct, please ?

Quesito: IVA in Italia.

As Belgian Company, we intend to organise a seminar in Italy, for Belgian Accountants and Belgian “Commercialisti”. The price include the co...

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Approvato il nuovo modello ANR/3 per i non residenti.

I soggetti non residenti possono avvalersi di una sola posizione Iva in Italia. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, del 28 Dicembre 2009, sono stati approvati il nuovo modello ANR/3 per l’identificazione diretta ai fini Iva dei soggetti non residenti e le relative comunicazioni di variazioni dati o di cessazione dell’attività. Il modello di identificazione deve essere presentato in forma cartacea al centro operativo di Pescara; per le variazioni dati e la comunicazione di cessazione dell’attività, viene prevista anche la presentazione telematica.<br /><br /><br /><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em>

Approvato il nuovo modello ANR/3 per i non residenti.

I soggetti non residenti possono avvalersi di una sola posizione Iva in Italia. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ...

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Quesito: costruzione annesso rustico.

chiedo se la costruzione di un annesso rustico, uso attività<br />agricola, sia interessato ad agevolazioni IVA? (Tenendo in considerazione che<br />il proprietario non è coltivatore agricolo)

Quesito: costruzione annesso rustico.

chiedo se la costruzione di un annesso rustico, uso attività agricola, sia interessato ad agevolazioni IVA? (Tenendo in considerazione che ...

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Quesito: recesso soci spa.

Ho il caso di una società di capitali (S.P.A.) in cui, nel corso dell'anno 2009 è avvenuto il recesso di 25 soci e la relativa riduzione del Capitale Sociale.<br />I soci recessi sono in parte società di capitali ed in parte persone fisiche.<br />Al momento del recesso, ai soli azionisti PERSONE fisiche è stata restituita una somma superiore rispetto al valore delle azioni possedute (PLUSVALENZA).<br />Su questa plusvalenza è stata calcolata la ritenuta del 12.5% ,trattandosi di partecipazioni non qualificate.<br /> <br />SOCIO X DETENEVA €. 26.000=<br /> CORRESPONSIONE DOPO IL RECESSO €. 30.000=<br /> PLUSVALENZA €. 4.000=<br /> -12,50% €. 500=<br /> NETTO CORRISPOSTO €. 3.500=<br /> <br /> <br />Nel 2010 la società ha l'obbligo di emettere ai soci recessi le certificazioni sugli utili corrisposti nel 2009 (anche se questo è un caso ibrido)???<br />Se si che valore devo esporre ????<br />In quale quadro del suddetto modello??????

Quesito: recesso soci spa.

Ho il caso di una società di capitali (S.P.A.) in cui, nel corso dell'anno 2009 è avvenuto il recesso di 25 soci e la relativa riduzione...

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Quesito: detrazioni familiari residenti all'estero.

Il coniuge di una dipendente (entrambi residenti in Italia) lavora all'estero (quindi con il regime fiscale di quella nazione). Le detrazioni familiari spettanti per la figlia si devono dividere 50% tra i 2 genitori? Oppure, visto che lui non usufruirà del suo 50% si possono attribuire al 100% a lei anche e ha il reddito più basso?

Quesito: detrazioni familiari residenti all'estero.

Il coniuge di una dipendente (entrambi residenti in Italia) lavora all'estero (quindi con il regime fiscale di quella nazione). Le detra...

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Quesito: tipo dichiarazione dei redditi.

Mi sono laureata in gennaio 2009 e da febbraio a metà aprile 2009 ho svolto un lavoro occasionale di distribuzione pubblicitaria. Per questo lavoro ho emesso ricevuta fiscale con ritenuta del 20% per un netto di circa € 1.500. Da metà aprile fino a dicembre 2009 ho poi lavorato con un contratto a progetto per il quale ho ricevuto in totale circa € 9.000. Inoltre a giugno 2009 ho ricevuto un sussidio universitario dall’Ebiart per un netto di € 250. <br />Vorrei sapere che tipo di modelli devo presentare per la dichiarazione di questi redditi (730, Unico,…) e quali sono le relative scadenze. Inoltre chiedo se da questi è possibile detrarre eventuali spese mediche e per quali importi.

Quesito: tipo dichiarazione dei redditi.

Mi sono laureata in gennaio 2009 e da febbraio a metà aprile 2009 ho svolto un lavoro occasionale di distribuzione pubblicitaria. Per questo...

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Effetti della sentenza e azione accertatrice.

La sentenza penale irrevocabile di assoluzione dal reato tributario non spiega automaticamente efficacia di giudicato, ancorché i fatti accertati siano gli stessi per i quali l’Amministrazione finanziaria ha promosso l’accertamento nei confronti del contribuente. La pronuncia può, ma non automaticamente deve, essere presa in considerazione dal giudice tributario come possibile fonte di prova nel contenzioso fiscale. <br />Questo il principio di diritto espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 27954, depositata il 30 dicembre 2009.<br /> <br />La vicenda di merito<br />Una società impugnava l’avviso di rettifica Iva, notificatole a seguito della scoperta della registrazione di fatture per operazioni inesistenti.<br />I giudici tributari, sia di primo sia di secondo grado, confermavano la legittimità dell’atto tributario, rilevandone la congruità della motivazione e ravvisando concreti elementi in ordine alla fittizietà degli acquisti contestati.<br /> <br />In sede di legittimità, la società impugnava la sentenza dei giudici della Ctr lamentando, per quanto di interesse in questa sede, la circostanza che la pronuncia non aveva tenuto conto del fatto che in sede penale, anche per il periodo d’imposta in contestazione, il proprio legale rappresentante era stato assolto con la formula “perchè il fatto non sussiste”, a seguito della valutazione degli stessi elementi forniti alle Commissioni tributarie di merito. Riteneva, pertanto, che erroneamente il giudice di merito non aveva affermato l’annullabilità dell’atto impositivo in quanto basato sugli stessi fatti del giudizio penale.<br /> <br />La parte pubblica eccepiva l’inammissibilità del ricorso e, comunque, l’infondatezza del medesimo, stante l’insussistenza dei vizi denunciati.<br /> <br />Il giudizio di legittimità<br />Le doglianze della società sono state disattese dal collegio di piazza Cavour, con conseguente rigetto del ricorso e condanna alle spese del giudizio.<br /> <br />Con particolare riguardo al rapporto tra il giudicato penale e l’atto di accertamento fiscale, i giudici di legittimità hanno rilevato come dalla motivazione della sentenza impugnata emergeva in modo chiaro che gli elementi posti dall’ufficio a base della rettifica, pur corrispondenti a quelli risultanti dal giudicato penale, erano stati autonomamente valutati dal giudice tributario.<br /> <br />In questo modo, spiega la sentenza, la pronuncia della Commissione regionale è conforme al principio di diritto secondo cui, nel processo tributario, la sentenza penale irrevocabile di assoluzione dal reato tributario “non spiega automaticamente efficacia di giudicato, ancorché i fatti accertati siano gli stessi per i quali l’Amministrazione finanziaria ha promosso l’accertamento nei confronti del contribuente, ma può - ma non deve automaticamente - essere presa in considerazione dal giudice tributario come possibile fonte di prova (Cass. 12 marzo 2007 n. 5720; Cass. 24 maggio 2005 n. 10945; Cass. 22 maggio 2003 n. 8102; Cass. 13 gennaio 2003 n. 314; Cass. 21 giugno 2002 n. 9109; Cass. 29 novembre 2001 n. 15207)”.<br /> <br />Considerazioni<br />La sentenza n. 27954/2009 riafferma una regola iuris che costituisce un approdo ermeneutico ormai assolutamente consolidato.<br /> <br />Al riguardo, appare opportuno richiamare l’insegnamento reso dalla Cassazione con la sentenza n. 13503/2009 ove – sul rilievo che nel processo tributario vigono i limiti in materia di prova posti dal comma 4 dell’articolo 7, Dlgs 546/1992, mentre di contro trovano ingresso, con rilievo probatorio, in materia di determinazione del reddito d’impresa, anche presunzioni semplici prive dei requisiti prescritti ai fini della formazione di siffatta prova, tanto nel processo civile che nel processo penale – è stato osservato che “nel separato giudizio tributario non può più attribuirsi automatica autorità di cosa giudicata alla sentenza penale irrevocabile - di condanna o di assoluzione - emessa in materia di reati tributari, ancorché i fatti accertati in sede penale siano gli stessi per i quali l’Amministrazione finanziaria ha promosso l’accertamento nei confronti del contribuente”.<br /> <br />La conseguenza di tale impostazione è che il giudice tributario non può limitarsi a rilevare l’esistenza di una sentenza definitiva in materia di reati tributari, estendendone automaticamente gli effetti con riguardo all’azione accertatrice svolta dall’ufficio ma, nell’esercizio dei propri autonomi poteri di valutazione della condotta delle parti e del materiale probatorio acquisito agli atti, deve in ogni caso verificarne la rilevanza nell’ambito specifico in cui esso è destinato a operare (in questi termini, Cassazione, sentenza n. 8488/2009). <br /><br /><br /><em>Fonte: Agenzia Entrate</em>

Effetti della sentenza e azione accertatrice.

La sentenza penale irrevocabile di assoluzione dal reato tributario non spiega automaticamente efficacia di giudicato, ancorché i fatti acce...

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Compensazioni crediti IVA.

Crediti Iva 2008: in F24 senza sbarramenti. Le nuove regole introdotte dall’articolo 10 del Dl 78/2009, in materia di utilizzo in compensazione “orizzontale” di crediti Iva superiori a 10mila euro, si applicano a partire da quelli maturati nel 2009. Per le eccedenze residue relative ad anni precedenti, anche superiori al limite massimo fissato, quindi, valgono ancora le vecchie regole e, cioè, possono essere utilizzate anche prima della presentazione della dichiarazione annuale. Riguardo ai crediti trimestrali, quelli del 2009 si possono compensare senza limiti, per quelli del 2010, invece, valgono i nuovi paletti.<br /> <br />Con la circolare n. 1/E del 15 gennaio, arrivano ufficialmente gli attesi chiarimenti sull’applicazione delle disposizioni del decreto che mirano a contrastare gli abusi e gli illeciti utilizzi di crediti Iva inesistenti. In particolare, la norma richiamata stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2010, l’eccedenza Iva che supera i 10mila euro può essere utilizzata in compensazione (solo attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate) esclusivamente a partire dal 16° giorno del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza di rimborso/compensazione trimestrale. Vale a dire che le nuove regole prenderanno il via dal prossimo 16 marzo.<br /> <br />A spasso tra le precisazioni<br />Nell’ipotesi di esistenza di un credito residuo del 2008, la circolare chiarisce che lo stesso potrà sì essere liberamente compensato, ma solo fino a quando il contribuente non presenterà la dichiarazione annuale 2010. In quello stesso momento, l’eccedenza 2008 verrà incorporata nel credito 2009.<br /> <br />Il limite di 10mila euro va riferito all’anno di maturazione e alla tipologia del credito (annuale o infrannuale). I contribuenti che, nel 2010, hanno a disposizione sia crediti annuali 2009 sia trimestrali 2010, possono in pratica disporre di due diversi plafond: il primo riguarda l’eccedenza Iva maturata nel 2009 emergente dalla dichiarazione 2010, il secondo è costituito dalla somma dei singoli crediti indicati in ciascuna istanza (modello Iva TR) presentata nel 2010.<br />Per questi ultimi, il rispetto del tetto va verificato facendo riferimento alla somma degli importi maturati nei tre trimestri. Pertanto, un contribuente con credito di 5mila euro nel primo trimestre 2009 può utilizzare in compensazione questa somma senza dover attendere il sedicesimo giorno del mese successivo a quello di presentazione dell’istanza; se nei tre mesi seguenti matura un ulteriore credito di 8mila euro, ne può utilizzare liberamente in compensazione solo 5mila dal primo giorno successivo alla presentazione dell’istanza, mentre per gli altri 3mila dovrà aspettare il giorno sedici del mese successivo a quello di presentazione del modello Iva TR.<br /> <br />Per i crediti trimestrali niente visto<br />Sempre sul fronte dei crediti Ivainfrannuali, i tecnici delle Entrate precisano che, qualora l’eccedenza compensabile superi la soglia dei 15mila euro, non c’è l’obbligo del visto di conformità sull’istanza trimestrale, condizione invece indispensabile per i crediti che emergono da dichiarazioni.<br /> <br />La dichiarazione Iva corre da sola e abbandona Unico<br />I contribuenti interessati a utilizzare in compensazione o a chiedere a rimborso il credito Iva risultante dalla dichiarazione annuale possono giocare d’anticipo presentandola in forma autonoma, fuori da Unico, dal primo febbraio al 30 settembre. Pertanto, l’obbligo di “agganciare” la dichiarazione Iva al modello di dichiarazione unificata resta in piedi per i soli contribuenti che hanno un saldo Iva a debito. Inoltre, un adempimento in meno per chi presenta la dichiarazione annuale Iva sganciata da Unico entro febbraio: per questi contribuenti scompare l’obbligo di presentare la “comunicazione dati Iva”.<br /> <br />Cosa accade quando si compensa un credito maturato da altri<br />La circolare spiega che, in caso di operazioni straordinarie, i crediti Iva maturati in capo a soggetti diversi dall’utilizzatore costituiscono ciascuno un plafond autonomo a disposizione dello stesso utilizzatore, che potrà disporne attraverso modelli F24 distinti.<br />Nell’ipotesi di tassazione di gruppo, se il consolidante vuole compensare importi superiori al tetto dei 10mila euro, costituiti da crediti Iva maturati dai singoli aderenti alla tassazione di gruppo, per fruire della compensazione è necessaria la preventiva presentazione delle dichiarazioni Iva dei cedenti, anche se l’importo indicato è inferiore a 10mila euro. <br /><br /><br /><em>Fonte: Agenzia Entrate</em>

Compensazioni crediti IVA.

Crediti Iva 2008: in F24 senza sbarramenti. Le nuove regole introdotte dall’articolo 10 del Dl 78/2009, in materia di utilizzo in compensazi...

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Più tempo per la notifica in caso di irreperibilità.

La Consulta, con la sentenza numero 3/2010, ha stabilito che la disciplina di “diritto vivente” delle notifiche processuali, nelle ipotesi di irreperibilità o di rifiuto di ricevere l’atto da parte del destinatario, è incostituzionale; in tal modo, viene censurata la regola di prassi secondo cui “la notifica produce effetti dal momento della spedizione della raccomandata, anziché con il ricevimento o comunque decorsi 10 giorni dalla spedizione”. <br /><br /><br /><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em>

Più tempo per la notifica in caso di irreperibilità.

La Consulta, con la sentenza numero 3/2010, ha stabilito che la disciplina di “diritto vivente” delle notifiche processuali, nelle ipotesi d...

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Nessun rimborso Iva per le attività esenti.

La sentenza numero 355/10 emessa dalle Sezioni Unite della Cassazione, ha precisato che la società che svolge un’attività esente da Iva e che effettua acquisti da terzi non può chiedere il rimborso dell’imposta. La Cassazione ha altresì affermato che occorre prendere in considerazione il rapporto tra i beni acquistati una prima volta da un soggetto, il cedente, e rivenduti ad altra società che svolge attività esente (cessionario); a parere dei giudici della Cassazione, la richiesta di rimborso doveva essere presentata esclusivamente dal cedente nei confronti dell’amministrazione o doveva operare il principio della rivalsa.<br /><br /><br /><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em>

Nessun rimborso Iva per le attività esenti.

La sentenza numero 355/10 emessa dalle Sezioni Unite della Cassazione, ha precisato che la società che svolge un’attività esente da Iva e ch...

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