Ho un contratto di apprendistato triennale, alla scadenza del quale il datore di lavoro non ha intenzione di assumermi. Aprirò partita Iva: posso accedere al regime dei "nuovi minimi"?

Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro caratterizzato da un contenuto formativo, rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni. Il datore di lavoro, oltre a pagare la retribuzione all’apprendista per il lavoro svolto, deve garantire allo stesso la formazione necessaria per acquisire determinate competenze professionali (Dlgs 167/2011). Al termine del periodo di apprendistato, il datore di lavoro non ha l'obbligo di assumere a tempo indeterminato l'apprendista. La mancata continuazione del rapporto non dipende quindi dalla volontà del lavoratore che, pertanto, se inizia un'attività di lavoro autonomo, ha facoltà di scegliere il regime dei "nuovi minimi". Infatti, uno dei requisiti di accesso è che la nuova attività non costituisca in alcun modo una pura e semplice prosecuzione di quella svolta in precedenza come dipendente o autonomo. Non si realizza la continuità delle due attività quando il contribuente riesce a dimostrare di aver perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà (provvedimento del 22 dicembre 2011). A ogni modo, la verifica sulla prosecuzione dell'attività va effettuata caso per caso (circolare n. 17/E del 2012).


Fonte: Agenzia Entrate

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