Lavoro come istruttrice in una Associazione sportiva dilettantistica (ASD) ricevendo un compenso annuale sotto i 7.500 euro e per questo non imponibile ai fini IRPEF. Vorrei lavorare anche in un centro di fisioterapia ma mi hanno chiesto di aprire la partita iva.
Le mie domande:
Calcolando un fatturato presso il centro di fisioterapia ammontante tra i 6000 e gli 8000 euro minimo e il 15000 euro massimo al netto della ritenuta d’acconto conviene aprirla nel regime dei minimi o nel regime agevolato?
Ho diritto all’imposta sostitutiva del 10% anziché 20% nei primi tre anni?
Devo cumulare il compenso dell’ASD con quello del centro di fisioterapia oppure posso mantenere le due cose separate?
La percentuale sull’utile per i contributi devo versarla all’ENPALS (essendo gia iscritta come tersicorea) oppure all’INPS e a quanto ammonta?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 23/4/10 10:22

Deve sommare i redditi derivanti dalle diverse prestazioni professionali eseguite nel cosro dell'anno e preferibilmente aprire partita iva scegliendo il regime dei "minimi".

 
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