Ancora una settimana per trasmettere on line la dichiarazione Unico 2011. È venerdì 30 settembre, infatti, il termine canonico per archiviare regolarmente il più importante adempimento fiscal-telematico dell’anno.

Obbligati e per “scelta”
In linea generale, tutti i contribuenti tenuti a dichiarare i redditi tramite il modello Unico sono obbligati alla presentazione “esclusivamente” telematica. Esistono però casi in cui la via cartacea è ancora consentita, tra i quali, ad esempio, la dichiarazione presentata dall’erede per conto del de cuius o quella dei lavoratori dipendenti che, pur possedendo redditi “da 730”, non possono utilizzare quel modello perché rimasti senza sostituto d’imposta. Comunque, anche queste categorie di contribuenti possono optare per la presentazione in rete.

Le strade virtuali … per intero o a metà
Unico 2011 transita su Entratel e Fisconline, i due canali telematici messi a disposizione dei contribuenti che vogliono presentare direttamente la dichiarazione. In particolare, l’accesso al primo riguarda coloro che sono obbligati a presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta per un numero di soggetti superiore a venti. Il secondo è un servizio ad appannaggio dei contribuenti tenuti a presentare il modello 770 in relazione a un numero di soggetti non superiore a venti ovvero di chi non è affatto obbligato a presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta.

L’ambiente web può essere anche raggiunto “fisicamente”, consegnando il modello Unico 2011 a un qualsiasi ufficio delle Entrate, che si occuperà dell’invio telematico, o rivolgendosi a intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf e altri soggetti autorizzati). Soluzioni che si pongono nel mezzo, utili soprattutto a chi non dispone ancora delle chiavi di accesso a Entratel e Fisconline, rilasciate dall’Agenzia delle Entrate a domanda del contribuente interessato. Una procedura che, per formalizzarsi, necessita di alcuni giorni, troppi per l’imminente scadenza.

Fuori tempo massimo
Se il termine del 30 settembre “salta” e Unico 2011 viene presentato con un ritardo non superiore a novanta giorni, la scarsa puntualità può essere regolarizzata mediante il versamento spontaneo, entro lo stesso termine, di una sanzione pari a 25 euro.

Un termine anche per rimediare
Il 30 settembre è pure la data da evidenziare nell’agenda di chi intende “ravvedersi” per sanare le violazioni commesse nel 2010 e non ancora rilevate dall’Amministrazione finanziaria in sede di controllo (articoli 36-bis e 36-ter del Dpr 600/1973). Si tratta di versamenti omessi o carenti ed errori che incidono sulla determinazione degli imponibili e delle imposte. In particolare, i pagamenti omessi o effettuati in misura insufficiente possono essere regolarizzati versando, oltre all’imposta e ai relativi interessi legali, la sanzione ridotta del 3% anziché quella piena del 30 per cento. Sale al 10% (un decimo del 100%), invece, la sanzione stabilita per chi intende correggere errori rilevabili in sede di accertamento come, ad esempio, la mancata indicazione di un reddito. In entrambi i casi, oltre a provvedere, entro venerdì 30 settembre, al versamento di quanto dovuto, il contribuente dovrà presentare una dichiarazione integrativa.

Vale sempre il principio che non è possibile usufruire del ravvedimento se la violazione è stata già constatata dall’Amministrazione finanziaria, se sono iniziati accessi, ispezioni e verifiche – limitatamente ai periodi e ai tributi oggetto del controllo – o hanno già preso il via, con comunicazione formale, altre attività amministrative di accertamento (ad esempio, invio di questionari, notifica di inviti a comparire, eccetera).


Fonte: Agenzia Entrate

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