Rateazione per tutte le cartelle di pagamento.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il contribuente che abbia una rateazione in corso può richiedere la dilazione anche per le cartelle di pagamento ricevute successivamente. Equitalia, con la direttiva DSR/MR/2009/03 dell'8 luglio, indica le modalità per concedere la seconda rateazione e per calcolare numero e importo delle rate. Le vie da seguire sono diverse a seconda che il debito complessivo (costituito dalla somma di quello della prima rateazione non ancora saldato e del nuovo) superi o meno la soglia dei 5mila euro.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Richiesta di rateazione per importi superiori a 5mila euro</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Se il contribuente è una persona fisica o titolare di una ditta individuale in regime fiscale semplificato, deve presentare all'agente della riscossione l'istanza di rateazione, l'attestazione dell'avvenuto pagamento dell'ultima rata scaduta della prima dilazione e la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del proprio nucleo familiare. Poiché il documento ha validità annuale, non occorre presentarlo quando la nuova domanda viene consegnata entro dodici mesi dalla data di rilascio del precedente. In questo caso, il contribuente può comunque decidere di presentare una nuova certificazione Isee per segnalare un peggioramento della sua situazione economica.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per valutare l'eventuale concessione della seconda rateazione e calcolare il numero e l'importo delle rate, Equitalia verificherà prima di tutto la regolarità dei pagamenti relativi alla prima dilazione e successivamente quantificherà il debito complessivo del contribuente, costituito dall'importo di quello della prima rateazione non ancora saldato (con eventuali interessi sia di rateazione che di mora) sommato al secondo (meno eventuali sgravi e/o pagamenti parziali, aggio, diritti di notifica della cartella, interessi di mora e spese esecutive).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per il calcolo verrà utilizzata una griglia di differenti classi Isee, ciascuna delle quali corrispondente a una "soglia di accesso", cioè un importo a partire dal quale il contribuente viene considerato in condizioni di non poter pagare il proprio debito in un'unica soluzione, pertanto in situazione di temporanea obiettiva difficoltà. Se, in base a tali parametri, la seconda dilazione viene approvata, numero e importo delle rate saranno calcolate in questo modo: </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•numero delle rate: rapporto tra debito complessivo e la "rata indicativa minima" (comunque non inferiore a 100 euro) della classe Isee a cui appartiene il contribuente</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•importo della rata: rapporto tra debito complessivo e numero della rate.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Stesso iter per le richieste di rateazione da parte delle restanti categorie giuridiche di soggetti(1). In questo caso, si applicheranno i parametri dell'Indice di liquidità [(liquidità immediata + liquidità differita) / passività corrente] che indica la capacità di un'impresa di far fronte ai propri impegni finanziari a breve con le proprie disponibilità liquide e dell'indice Alfa (debito complessivo / valore della produzione x 100) che individua in quale misura percentuale il debito complessivo incide sul valore della produzione.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Alla richiesta di dilazione andrà allegata la documentazione sullo stato economico-patrimoniale, a meno che la nuova istanza sia presentata entro sei mesi dalla data della documentazione prodotta per la prima istanza. Anche in questo caso, comunque, il contribuente è libero di presentare nuova documentazione se vuole evidenziare un aggravio della propria situazione finanziaria.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Richiesta di rateazione per importi fino a 5mila euro</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Se il debito complessivo (dato dalla somma di quello rimanente dalla prima rateazione più quello relativo alla seconda) è uguale o inferiore a 5mila euro, quello pregresso non viene considerato e l'istanza va riferita solo al nuovo. Quindi, il contribuente può dilazionare i pagamenti in questo modo: </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•importi fino a 2.000 euro, massimo 18 rate</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•importi da 2.001 a 3.500 euro, massimo 24 rate</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•importi da 3.501 a 5.000 euro, massimo 36 rate.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Se il contribuente richiede la rateazione di una somma pari o inferiore a 5mila euro che, sommata a quello pregresso, fa "lievitare" il debito complessivo a una cifra superiore a 5mila euro, può seguire due vie:</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">1. l'accesso semplificato, considerando solo il nuovo debito</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">2. l'accesso ordinario, secondo le modalità viste per gli importi superiori a 5mila euro.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In entrambi i casi, comunque, andrà allegata copia dell'avvenuto pagamento dell'ultima rata scaduta relativa alla prima rateazione.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Infine, passa da 15mila a 25mila euro la soglia del debito per cui le associazioni riconosciute e non, le fondazioni non bancarie, i comitati, gli enti ecclesiastici, i consorzi per il coordinamento della produzione e degli scambi, le società di persone in contabilità ordinaria e semplificata, le ditte individuali in contabilità ordinaria, hanno l'obbligo di allegare alla richiesta di rateazione la comunicazione relativa alla determinazione degli indici di liquidità ed Alfa, sottoscritta dai professionisti abilitati. Tali soggetti possono, in alternativa, presentare l'atto costitutivo o lo statuto.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">(1) </span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span><span lang="it"> <span style="font-family:Arial;">Società di capitali, cooperative, mutue assicuratrici, consorzi con attività esterna, società di persone in contabilità ordinaria, società di persone in contabilità semplificata, ditte individuali in contabilità ordinaria, associazioni riconosciute e non, fondazioni non bancarie, comitati, gli enti ecclesiastici, consorzi per il coordinamento della produzione e degli scambi, fondazioni liriche</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate </span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i> </i></span></p>

Rateazione per tutte le cartelle di pagamento.

Il contribuente che abbia una rateazione in corso può richiedere la dilazione anche per le cartelle di pagamento ricevute successivamente. E...

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Quesito: Contributo enasarco su acconti di provvigioni.

vorrei cortesemente sapere il numero di legge o normativa specifica relativo al fatto che, negli acconti provvigionali inseriti in fattura vada o meno compreso il contributo enasarco. Si tratta di un nuovo cliente, agente di commercio, e ci dice che questa voce va invece inserita. A noi non ci risulta, dato che per altri nostri clienti, anch’essi agenti, non lo abbiamo mai fatto.Si può quindi inserire anche per i soli acconti delle provvigioni?E se sì, qual’è la normativa di riferimento?

Quesito: Contributo enasarco su acconti di provvigioni.

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Quesito: aliquota iva distributori automatici.

Ho iniziato da poco un'attività di vendita alimentare attraverso distributori automatici. Acquistando prodotti con differenti aliquote iva (4, 10, 20%)e ritirando l'incasso totale come mi devo comportare per il pagamento trimestrale dell'iva? Quale aliquota devo considerare?

Quesito: aliquota iva distributori automatici.

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Quesito: info partita iva.

vorrei un info riguardo la partita iva. sono un infermiera laureata, leggevo un bando di concorso per infermiere autonomo in 118 che pero richiede l'apertura di partita iva. volevo sapere quali sono i costi di apertura e mantenimento partita iva.?

Quesito: info partita iva.

vorrei un info riguardo la partita iva. sono un infermiera laureata, leggevo un bando di concorso per infermiere autonomo in 118 che pero ri...

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Quesito: detrazione per ristrutturazione.

I miei genitori abitano in una casa di loro proprietà che vorrebbero ristrutturare.Con atto di donazione darebbero a me e mia sorella i rispettivi 50%.Per l'esatta suddivisione io e mia sorella avremmo bisogno di un pò di tempo per accordarci.Possono nel frattampo i miei genitori iniziare i lavori intestando a me e mia sorella le fatture per usufruire delle detrazioni sulla ristrutturazione?

Quesito: detrazione per ristrutturazione.

I miei genitori abitano in una casa di loro proprietà che vorrebbero ristrutturare.Con atto di donazione darebbero a me e mia sorella i risp...

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Lavoratori domestici e contributi INPS.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Ultimi giorni per versare la seconda "rata" di contributi Inps per i collaboratori domestici. Va dal 1° al 10 luglio, infatti, l'intervallo di tempo in cui i datori di lavoro possono pagare la quota relativa al secondo trimestre (aprile-giugno 2009). Lo scadenzario dei pagamenti prevede che il primo trimestre venga saldato dal 1° al 10 aprile, il terzo dal 1° al 10 ottobre e il quarto dal 1° al 10 gennaio dell'anno successivo a quello cui contributi si riferiscono.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Si tratta dei versamenti operati dai datori di lavoro a favore di colf, babysitter, governanti, camerieri e di tutti coloro che prestano attività lavorativa continuativa per le esigenze di una famiglia o presso strutture collettive come conventi, seminari, caserme orfanotrofi e ricoveri per anziani.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Come si calcolano i contributi per ciascun trimestre? Basta moltiplicare il contributo orario per il numero delle ore retribuite nel periodo che va dalla domenica della prima settimana fino all'ultimo sabato del trimestre.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per il calcolo occorre, quindi, seguire la tabella sulla retribuzione effettiva oraria predisposta dall'Inps.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Se non si superano le 24 ore settimanali di lavoro, le fasce retributive sono tre. Una a parte per chi, invece, lavoro almeno 25 ore a settimana. Il contributo va versato senza la quota di assegni familiari quando il lavoratore è coniuge del datore di lavoro ovvero parente o affine entro il terzo grado e convivente.</span></span></p><br /><br /><p dir="ltr"><span style="font-family:Arial;"></span></p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd64wA50pcJ0EgXSPYLYC3O0Xsu2fzciOu9GIxL8Q2rQt9Y3W-vAc4fG2ws7PQHBc2BsT8hNYH-gyDJgdTmKcKSoTem96G6zLcmAr26y4o3-anwqn077SDStWsptUdbpr32l5nag/s1600-h/tabella_retribuzione+effettiva+oraria.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356031225787822498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd64wA50pcJ0EgXSPYLYC3O0Xsu2fzciOu9GIxL8Q2rQt9Y3W-vAc4fG2ws7PQHBc2BsT8hNYH-gyDJgdTmKcKSoTem96G6zLcmAr26y4o3-anwqn077SDStWsptUdbpr32l5nag/s320/tabella_retribuzione+effettiva+oraria.jpg" style="WIDTH: 278px; HEIGHT: 245px; CURSOR: hand" /></a><br /><br /><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'appuntamento di luglio prevede anche il pagamento dei contributi relativi a eventuali ferie godute. Il lavoratore domestico, infatti, ha diritto nel corso dell'anno a un periodo di riposo di 26 giorni da godere, se è possibile, nel periodo giugno-settembre. Entro il 10 luglio, quindi, occorre pagare i contributi relativi a ferie fruite nel mese di giugno. Per calcolare la quota da versare bisogna dividere il numero di ore di lavoro svolte nel mese precedente per 26. In questo modo, si ottiene il totale di ore, equivalente a un giorno di ferie, su cui fare il calcolo dei relativi contributi. I contributi relativi alla ferie fruite tra luglio e settembre andranno versati entro la successiva scadenza del 10 ottobre.</span></span><br /><br /><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Va infine ricordato che, in base a quanto disposto dall'articolo 10, comma 2, del Tuir, i contributi previdenziali e assistenziali versati per addetti ai servizi domestici e all'assistenza familiare rappresentano oneri deducibili. Il datore di lavoro, per la parte rimasta a suo carico, può "scalarli" nella dichiarazione dei redditi fino a un importo massimo di 1.549,37 euro l'anno. Come documento attestante il diritto alla deduzione, basta conservare i bollettini Inps compilati con l'indicazione dei versamenti effettuati.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><br /><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Lavoratori domestici e contributi INPS.

Ultimi giorni per versare la seconda "rata" di contributi Inps per i collaboratori domestici. Va dal 1° al 10 luglio, infatti, l&#...

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Le operazioni triangolari.

<div><div><div><div>Negli scambi commerciali con partners esteri frequenti sono le operazioni triangolari in cui intervengono soggetti comunitari ed extra-UE. Tali operazioni sono disciplinate dal D.P.R. 633/72 e dalla Legge 427/93.<br />Vengono esaminati qui di seguito alcuni casi tra i più frequenti, ove vengono messi in evidenza gli adempimenti IVA, doganali e Intrastat.<br /><br /><strong>CASO n° 1 - Cessione a cliente italiano e consegna in Paese comunitario</strong><br />Operatore italiano (IT1) vende beni ad altro operatore italiano (IT2) e li spedisce per conto di IT2 a soggetto lituano (LT) in Lituania.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn2dUarHRPvjAcxXFJOoMNMa5LbSgI-tHRSUOdYTnbWPvhR_wubBOIETXyozUNQzbNChGWmv6LzliGpQCXj1cVbCJbcW88e38HznJNrLplcBO7DjSqTTzCgYUVpk_yoltz3WNY2w/s1600-h/1.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356024703812085026" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn2dUarHRPvjAcxXFJOoMNMa5LbSgI-tHRSUOdYTnbWPvhR_wubBOIETXyozUNQzbNChGWmv6LzliGpQCXj1cVbCJbcW88e38HznJNrLplcBO7DjSqTTzCgYUVpk_yoltz3WNY2w/s320/1.gif" style="WIDTH: 172px; HEIGHT: 166px; CURSOR: hand" /></a><br /></div><div>Obblighi di IT1:<br />•effettua un'operazione in triangolazione, per la quale emette fattura nei confronti di IT2 non imponibile IVA, ai sensi dell'art. 58, comma 1, L. 427/93;<br />•consegna a LT i beni per conto di IT2. La prova che consente di superare la presunzione di consegna nello Stato è rappresentata dalla documentazione relativa al trasporto, comprendente anche la lettera con cui IT1 incarica il trasporto dei beni nell'altro Stato comunitario.<br />Obblighi di IT2:<br />•effettua nei confronti di LT una cessione intracomunitaria non imponibile IVA ai sensi dell'art. 41, comma 1, lettera a), L. 427/93;<br />•compila l'Intra-1 bis con riferimento al periodo di registrazione della fattura.<br /><br /><br /><strong>CASO n° 2 - Cessione a cliente comunitario e consegna in altro Stato comunitario</strong><br />Un operatore italiano (IT) vende beni a operatore polacco (PL) e spedisce per conto di PL a soggetto tedesco (DE) in Germania.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XgXVqr8QZgf7gvESBT_msf-5_5TvNUohN8-gAddNRtCh7HTDUqUQ3GzqSaFHPTGVJBz5VWybVxNPAgAf2lBmT2e93he1YboToc11AQWrd5Nfu2JUQc9nC-lWlm-blziVlMq1pg/s1600-h/2.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356024906347698082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XgXVqr8QZgf7gvESBT_msf-5_5TvNUohN8-gAddNRtCh7HTDUqUQ3GzqSaFHPTGVJBz5VWybVxNPAgAf2lBmT2e93he1YboToc11AQWrd5Nfu2JUQc9nC-lWlm-blziVlMq1pg/s320/2.gif" style="WIDTH: 141px; HEIGHT: 127px; CURSOR: hand" /></a></div><div> </div><div>Obblighi di IT:<br />•emette fattura non imponibile IVA ai sensi dell'art. 41, comma 1, lettera a) L. 427/93, nei confronti di PL e consegna per suo conto in DE;<br />•conserva prova documentale relativa alla consegna dei beni in DE (CMR);<br />•compila l'elenco riepilogativo delle cessioni indicando, in particolare, il codice ISO "DE" nella colonna n° 12 relativa al paese di destinazione dei beni.<br /><br /><strong>CASO n° 3 - Acquisto da fornitore comunitario e successiva cessione a cliente di altro Stato</strong> <strong>comunitario con trasferimento diretto dei beni</strong></div><div>Operatore italiano (IT) acquista beni da fornitore ungherese (HU) e li rivende a cliente ceco (CZ). I beni vengono trasferiti direttamente da HU a CZ.<br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTO-H52szuIFW7MVnvukyBlisQf6YIRp5lD15FGYSwPCiLpdnOPhbc6g6XJPL0mb01w6WZPMID82eGU9s3Zzu67YhyphenhyphenFBugdrbKVKCpv-w898jDl7IwKCx3AwyDEFDGknvgDman_g/s1600-h/3.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356025227120544322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTO-H52szuIFW7MVnvukyBlisQf6YIRp5lD15FGYSwPCiLpdnOPhbc6g6XJPL0mb01w6WZPMID82eGU9s3Zzu67YhyphenhyphenFBugdrbKVKCpv-w898jDl7IwKCx3AwyDEFDGknvgDman_g/s320/3.gif" style="WIDTH: 151px; HEIGHT: 152px; CURSOR: hand" /></a></div><br /><div>Obblighi di IT:<br />•effettua un acquisto intracomunitario. Deve integrare e registrare la fattura ricevuta da HU ai sensi dell'art. 46 e 47 della L. 427/93, senza esporre l'IVA a norma dell'art. 40, comma 2, della medesima legge 427/93;<br />•emette fattura non imponibile IVA ai sensi dell'art. 41, comma 1, lettera a), L. 427/93, nei confronti di CZ designandolo con annotazione sulla fattura quale debitore dell'imposta;<br />•compila l'Intra-2 bis dalla colonna n° 1 alla colonna n° 6 relativamente all'acquisto da HU indicando nella colonna n° 6, relativa alla natura della transazione, la lettera "A".<br />•compila l'Intra-1bis dalla colonna n° 1 a quella n° 5 relativamente alla cessione nei confronti di CZ indicando nella colonna n° 5, relativa alla natura della transazione, la lettera "A".<br /><br /><strong>CASO n° 4 - Cessione a cliente extra-UE con consegna in Paese comunitario</strong></div><div>Operatore italiano (IT) effettua una cessione di beni nei confronti di cliente svizzero (CH) e spedisce per conto di questi in Francia.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSZe8rM1oSS5AbiDG1XmWRXfAE3tqyZyiBCu10E1tZuRBy7mfRrHjMpbz2rK2CYLTS8IRgaL0FrMB6Tpjp4I_N09ZFPEVUsPvnpdQOvCOXZQEm0wMCl_Y4KxV3gNbPOpdIrD7Log/s1600-h/4.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356025464780223730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSZe8rM1oSS5AbiDG1XmWRXfAE3tqyZyiBCu10E1tZuRBy7mfRrHjMpbz2rK2CYLTS8IRgaL0FrMB6Tpjp4I_N09ZFPEVUsPvnpdQOvCOXZQEm0wMCl_Y4KxV3gNbPOpdIrD7Log/s320/4.gif" style="WIDTH: 126px; HEIGHT: 147px; CURSOR: hand" /></a><br /></div></div><div>Questa transazione non si configura come cessione intracomunitaria poiché, anche se IT spedisce la merce in un altro Stato membro, il cliente non è un soggetto IVA comunitario. IT non può pertanto applicare l'articolo 41 della Legge 427/93; allo stesso tempo IT, pur fatturando ad un soggetto extra-UE, non può applicare l'articolo 8 del D.P.R. 633/72 in quanto la merce non viene esportata. La cessione quindi si configura come un'operazione interna. IT deve emettere nei confronti di CH fattura con IVA.<br />Perché diventi operazione intracomunitaria CH deve nominare un rappresentante fiscale in un Paese comunitario diverso dall'Italia.<br /><br /><strong>CASO n° 5 - Cessione a cliente comunitario e spedizione per suo conto in Paese extra-UE</strong></div><div>Operatore italiano (IT) effettua una cessione di beni nei confronti di un cliente francese (FR) e spedisce per suo conto in Svizzera<br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1HOSl47a56kmiP0rOBGwpvAoZedR8x1dKlZXUAYdTFxRBWVZKdfuIyeYi8NDCwaq1RK6RaMu3hUfOVUlGCZjMPMu5Kh23D4R3_LHjs_asY9S9mWlSazDsOZ-zd-QXrhT7bSyFqA/s1600-h/5.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356025822296790290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1HOSl47a56kmiP0rOBGwpvAoZedR8x1dKlZXUAYdTFxRBWVZKdfuIyeYi8NDCwaq1RK6RaMu3hUfOVUlGCZjMPMu5Kh23D4R3_LHjs_asY9S9mWlSazDsOZ-zd-QXrhT7bSyFqA/s320/5.gif" style="WIDTH: 120px; HEIGHT: 155px; CURSOR: hand" /></a><br /></div><div>Obblighi di IT:<br />•IT effettua una cessione all'esportazione. La cessione è non imponibile IVA ai sensi dell'articolo 8, 1° comma, lettera "a", D.P.R. 633/72, quando il trasporto o spedizione dei beni fuori del territorio dell'Unione Europea è a cura o a nome del cedente nazionale. In questo caso il Documento Amministrativo Unico (DAU) o bolla doganale è emesso a nome del cedente nazionale. L'esportazione di IT deve risultare da documento doganale debitamente vistato. La cessione è invece non imponibile IVA ai sensi dell'articolo 8, 1° comma, lettera "b", quando il trasporto o spedizione dei beni fuori del territorio dell'Unione Europea è a cura del cessionario non residente (FR) o per suo conto. In questo caso la bolla doganale è intestata a FR e l'esportazione di IT deve risultare da vidimazione apposta sulla fattura dall'ufficio doganale di uscita dal territorio della Comunit�. IT deve entrare in possesso della fattura vistata entro 90 giorni dalla consegna dei beni.<br />•IT non compila l'Intrastat.<br /><br /><strong>CASO n° 6 - Acquisto da fornitore extra-Ue merce proveniente da paese comunitario</strong></div><div>Operatore italiano (IT) acquista da fornitore svizzero (CH) merce proveniente dalla Germania (DE). </div><div> </div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw2LC9J-ujUzYFb5DgboGojG9SQvK-2I83N8XcWdI1QDE2SfWUMLrpr8vSMSsmS2WPvGFdMlzoRo3iIiBztiuzLs6ibpuBSkGPjNZUmVwtRY3fNOqBvxbgVJ7vuK9SYJlF9Bs8kQ/s1600-h/6.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356026212219473202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw2LC9J-ujUzYFb5DgboGojG9SQvK-2I83N8XcWdI1QDE2SfWUMLrpr8vSMSsmS2WPvGFdMlzoRo3iIiBztiuzLs6ibpuBSkGPjNZUmVwtRY3fNOqBvxbgVJ7vuK9SYJlF9Bs8kQ/s320/6.gif" style="WIDTH: 104px; HEIGHT: 162px; CURSOR: hand" /></a></div><div> </div><div>IT non effettua un acquisto intracomunitario in quanto pur provenendo la merce da un Paese comunitario, il fornitore non è un soggetto IVA comunitario. IT non effettua neanche un'importazione poiché pur acquistando da soggetto extra-UE riceve la merce da Paese comunitario. Pertanto IT deve adempiere agli obblighi IVA in Italia mediante emissione di autofattura ai sensi dell'art. 17, comma 3, D.P.R. 633/72. Non compila l'Intrastat.<br />Tale operazione diverrebbe intracomunitaria qualora il fornitore svizzero acquisisse una partita IVA in uno Stato comunitario diverso dall'Italia.<br /><br /><strong>CASO n° 7 - Acquisto da fornitore comunitario merce proveniente da paese extra-UE</strong></div><div>Operatore italiano (IT) effettua un acquisto di beni da fornitore Lituano (LT). I beni provengono dal Giappone e vengono sdoganati in Italia a cura dell'acquirente IT.<br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2UgEw4eH_DLzrDxi95hEmAO8MapchagKvdKlS3oUcFg44-0MPgsDXFUIZGWNAYRZx8QeT0cA8FTDjtQr9RzQiQ9_lI2n4nXFXpD11nhLJxpTnT9Bdq5ZfIvzOwg29Lv1-RrlxOg/s1600-h/7.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356026776830470530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2UgEw4eH_DLzrDxi95hEmAO8MapchagKvdKlS3oUcFg44-0MPgsDXFUIZGWNAYRZx8QeT0cA8FTDjtQr9RzQiQ9_lI2n4nXFXpD11nhLJxpTnT9Bdq5ZfIvzOwg29Lv1-RrlxOg/s320/7.gif" style="WIDTH: 106px; HEIGHT: 134px; CURSOR: hand" /></a></div><br /><div></div><div>IT effettua un'operazione di importazione con espletamento degli adempimenti doganali in quanto i beni provengono da Paese fuori dell'Unione Europea. L'operazione di importazione va effettuata sulla base della fattura di LT nei confronti di IT.<br />IT non compila l'Intrastat.<br /><br /><strong>Quadrangolazione<br /></strong>Operatore italiano (IT1) acquista beni da fornitore francese (FR) e li cede ad altro soggetto nazionale (IT2) il quale li rivende ad operatore spagnolo (ES). I beni dalla Francia vengono inviati direttamente in Spagna.<br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSo1wa9DpgUFYVQ9W45fCsauOtPM4s3jwsqpv4tEk-48jJcqBpcn6yyG_BDd4VpF5fjr476I7fdrssYPJ1eEpUvDeIvomN7l5TdWxYu495el9TvhF_UbQ04l3JVA1VWANHqHpsqg/s1600-h/quadrangolazione.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356027352194339986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSo1wa9DpgUFYVQ9W45fCsauOtPM4s3jwsqpv4tEk-48jJcqBpcn6yyG_BDd4VpF5fjr476I7fdrssYPJ1eEpUvDeIvomN7l5TdWxYu495el9TvhF_UbQ04l3JVA1VWANHqHpsqg/s320/quadrangolazione.gif" style="WIDTH: 146px; HEIGHT: 137px; CURSOR: hand" /></a><br /><div> </div><div>Negli scambi commerciali con partners esteri possono verificarsi operazioni a catena nelle quali siano coinvolti più di tre soggetti appartenenti a Stati diversi. Tali operazioni, già oggetto di studio, non hanno trovato soluzione. Le ragioni sono legate principalmente al tema della territorialità dell'imposta. Nel caso esposto intervengono quattro soggetti comunitari fra i quali intercorrono operazioni di cessione ed acquisto. Pur tuttavia tali operazioni non possono essere considerate intracomunitarie in quanto non vi è passaggio di merce in Italia.<br /><br />Allo stato attuale, l'operazione quadrangolare non può godere delle semplificazioni previste per l'operazione triangolare, ma è necessaria un'interruzione dei rapporti mediante la nomina di un rappresentante fiscale nello Stato membro di partenza o in quello di arrivo dei beni.<br />IT1 non effettua, come detto, un acquisto intracomunitario, né può applicarsi l'art. 40, comma 2 della legge 427/93, in quanto l'ipotesi di cui al citato articolo 40, presuppone che venga comprovato che il bene sia stato assoggettato ad imposta in altro Stato comunitario (Circolare Ministero Finanze n° 145/E del 10.6.1998).<br /><br /><br /><em>Fonte: Governo</em></div></div></div>

Le operazioni triangolari.

Negli scambi commerciali con partners esteri frequenti sono le operazioni triangolari in cui intervengono soggetti comunitari ed extra-UE. T...

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Obblighi dichiarativi nell' acquisto di beni detenuti all'estero.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">QUESITO</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In data .. il Signor Tizio ha acquistato da una società del .. uno yacht ad uso</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">privato battente bandiera dell’Isola di Mann ed ivi iscritto nei registri marittimi</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">locali.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il corrispettivo della imbarcazione è stato pagato tramite bonifico bancario a</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">favore di uno studio legale italiano, procuratore del venditore estero, che ha</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">trasferito la somma a favore del venditore medesimo presso un conto corrente</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">estero.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’interpellante chiede se tale acquisto debba essere indicato nella propria</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dichiarazione dei redditi (modulo RW del Modello Unico Persone Fisiche).</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’istante ha indicato l’acquisto dello yacht nel modulo RW della dichiarazione dei</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">redditi Modello Unico – Persone Fisiche relativa all’anno 2007 considerando il bene</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">acquistato potenzialmente in grado di produrre redditi imponibili nell’ipotesi in cui</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">sia concesso in uso a terzi a titolo oneroso.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Pertanto, il contribuente ha compilato le sezioni II e III del suddetto modulo.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In particolare, nella sezione II ha indicato, nel rigo RW7, il codice stato estero “203”</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">(corrispondente all’Isola di Mann), il codice operazione “0722” (investimenti in altri</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">valori mobiliari), l’importo in Euro del costo di acquisto del bene ed ha barrato la</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">casella di colonna 4 in quanto la percezione del reddito avverrà in un periodo di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">imposta successivo.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Nella sezione III ha indicato gli estremi del bonifico relativo all’acquisto</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dello yacht (rigo RW11) e dei bonifici esteri effettuati per la gestione del medesimo</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">bene (rigo RW12).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’interpellante precisa inoltre che, relativamente ai periodi di imposta futuri,</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">continuerà ad indicare nella dichiarazione dei redditi la consistenza</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dell’investimento ed i bonifici ad esso relativi fino a quando lo yacht non verrà</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">ceduto.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">PARERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’articolo 4, comma 1, del decreto legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dalla legge 4 agosto 1990, n. 227 (cd. monitoraggio fiscale), prevede che le persone</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti in Italia</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">che al termine del periodo d’imposta detengono investimenti all’estero ovvero</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">attività estere di natura finanziaria, attraverso cui possono essere conseguiti redditi</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">di fonte estera imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione dei redditi.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il successivo comma 2 prevede che deve essere altresì indicato l’ammontare</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dei trasferimenti da, verso e sull’estero che nel corso dell’anno hanno interessato gli</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">investimenti all’estero e le attività estere di natura finanziaria. Tale obbligo sussiste</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">anche nel caso in cui al termine del periodo d’imposta i soggetti non detengono più i</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">suddetti investimenti e attività finanziarie.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">A tal fine nel modulo RW della dichiarazione dei redditi deve essere indicato:</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">- nella prima sezione, i trasferimenti da o verso l’estero di denaro, certificati in</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">serie o di massa o titoli effettuati attraverso non residenti senza il tramite di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">intermediari residenti, per cause diverse dagli investimenti esteri e dalle</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">attività estere di natura finanziaria;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">- nella seconda sezione, le consistenze degli investimenti esteri e delle attività</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">estere di natura finanziaria detenuti all’estero al termine del periodo di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">imposta;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">- nella terza sezione, i trasferimenti da, verso e sull’estero effettuati attraverso</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">intermediari residenti, attraverso non residenti o in forma diretta, che nel</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">periodo di imposta hanno interessato gli investimenti all’estero e le attività</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">estere di natura finanziaria.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’obbligo di compilazione del modulo RW sussiste per tutti gli investimenti</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">all’estero, nonché per le attività estere di natura finanziaria, anche se nell’anno di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">riferimento della dichiarazione non hanno prodotto redditi di fonte estera imponibili</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">in Italia, purché essi siano suscettibili di produrli. Ne consegue che l’obbligo di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dichiarazione, come specificato nella circolare n. 9/E del 30 gennaio 2002 (in</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">risposta al quesito 1.11), è escluso nell’ipotesi in cui il bene oggetto</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dell’investimento, avuto riguardo alle concrete modalità di utilizzo, non è</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">suscettibile di produrre redditi imponibili in Italia.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Pertanto, ad esempio, non devono essere indicati nel modulo RW gli</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">immobili non locati e tenuti a disposizione del contribuente in un Paese che non li</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">assoggetta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi in quanto essi non sono</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">imponibili neanche in Italia ai sensi dell’articolo 70, comma 2 del testo unico delle</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">imposte sui redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In tal caso il modulo RW deve essere compilato solo in presenza di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">comportamenti del contribuente suscettibili di produrre un reddito imponibile in</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Italia. In particolare:</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">- aver dato l’immobile in affitto (con conseguente obbligo di dichiarazione del</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">reddito nel quadro RL);</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">- aver ceduto l’immobile a titolo oneroso realizzando plusvalenze imponibili ai</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">sensi dell’articolo 67, comma 1, lettere a) e b), del TUIR.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Ciò posto, considerato che lo yacht non è assimilabile ad un’attività</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">finanziaria suscettibile in astratto di produrre redditi imponibili in Italia, bensì ad un</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">investimento all’estero che, al pari degli immobili, è suscettibile di produrre redditi</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">imponibili in Italia connessi allo sfruttamento economico dello yacht ceduto in uso a</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">terzi, si ritiene che debba essere compilato il modulo RW, sezione seconda.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Inoltre, la predetta Sezione del modulo RW deve essere in ogni caso</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">compilata qualora il bene sia immesso in un regime d’impresa.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per quanto concerne, invece, i dati relativi ai bonifici effettuati dal</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">contribuente per l’acquisto dello yacht e per la gestione dello stesso si ritiene che gli</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">stessi vadano indicati nella sezione III del modulo RW relativo all’anno in cui sono</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">stati effettuati, così come previsto dall’articolo 4, comma 2, del citato decreto legge</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">n. 167 del 1990.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Risoluzione Agenzia Entrate 172/E del 3 luglio 2009.</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Obblighi dichiarativi nell' acquisto di beni detenuti all'estero.

QUESITO In data .. il Signor Tizio ha acquistato da una società del .. uno yacht ad uso privato battente bandiera dell’Isola di Mann ed ivi ...

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Iniziativa privata e aree pubbliche.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Le aree destinate ad impianti e attrezzature di interesse generale (ad esempio, verde pubblico, impianti sportivi attrezzati, ecc.), di regola non edificabili, possono diventarlo se non sono finalizzate a un uso esclusivamente pubblicistico e sia prevista la possibilità di interventi ad opera di privati.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Questa interpretazione del concetto di edificabilità può essere assunta a parametro per la corretta applicazione del cosiddetto "criterio di valutazione automatica", relativo all'imposta sulle successioni e donazioni (articolo 34, comma 5, decreto legislativo 346/1990). In base a questo principio, il valore degli immobili non è sottoposto a rettifica se la rendita catastale dichiarata non è inferiore, per i terreni, a settantacinque volte il reddito dominicale risultante in catasto e, per i fabbricati, a cento volte il reddito risultante al catasto. Il beneficio è escluso nel caso in cui gli strumenti urbanistici prevedono la destinazione edificatoria dell'area. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 170/E del 3 luglio ha fornito il parere in merito all'applicabilità o meno, in sede di successione, della "valutazione automatica" ad alcune zone destinate a impianti e attrezzature pubbliche. In considerazione del fatto che la norma esclude il beneficio nel caso in cui l'area sia fabbricabile, la consulenza giuridica fornita dall'amministrazione si basa sull'individuazione della natura edificatoria o meno del terreno.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'Agenzia, nel formulare il proprio parere, si rifà ad alcune pronunce della Corte di cassazione in tema di indennità di espropriazione (sentenze 1626/2006 e 19591/2008), ove è stato affermato che l'edificabilità di un'area ricomprende, oltre alle costruzioni abitative, qualsiasi "forma di trasformazione del suolo riconducibile alla nozione tecnica di edificazione" (parcheggi, infrastrutture, ecc). Se poi gli strumenti urbanistici non prevedono un uso meramente pubblicistico che escluda in maniera assoluta la realizzazione di opere ad iniziativa privata o promiscua, viene meno il vincolo di inedificabilità, di regola previsto per le aree destinate ad impianti e attrezzature di interesse generale.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In conclusione, secondo il parere dell'amministrazione finanziaria, la nozione di edificabilità elaborata dalla giurisprudenza può rappresentare il corretto parametro per la fruizione della "valutazione automatica" prevista dall'articolo 34, comma 5, del Dlgs 346/1990.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Iniziativa privata e aree pubbliche.

Le aree destinate ad impianti e attrezzature di interesse generale (ad esempio, verde pubblico, impianti sportivi attrezzati, ecc.), di rego...

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Agevolazioni per energie rinnovabili nelle attività agricole.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Fisco in versione bio per gli agricoltori che investono sulle energie pulite. Con la circolare n. 32/E del 6 luglio, l'agenzia delle Entrate fa il punto sulla disciplina fiscale delle attività di produzione e vendita di elettricità, calore, carburanti e prodotti chimici. Chiarimenti anche sulla tariffa incentivante percepita dagli imprenditori del fotovoltaico e sui certificati verdi.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In particolare, al centro del documento di prassi ci sono le novità introdotte dalla Finanziaria 2006 e da diverse disposizioni successive, che hanno fatto rientrare nella categoria delle attività agricole connesse sia la generazione di energia elettrica e calorica da fonti agroforestali e fotovoltaiche sia la realizzazione di carburanti e altri prodotti chimici ottenuti da vegetali provenienti in larga misura dal fondo.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">A questo proposito, vale la pena precisare che per fonti agroforestali si intendono le biomasse, ossia la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine agricola, tra cui rientrano, per esempio, le sostanze legnose che si ottengono dalla legna da ardere e i pellet ricavati dalla segatura. Le fonti fotovoltaiche sono, invece, i moduli o pannelli che convertono l'energia solare in energia elettrica. Nella categoria dei carburanti derivanti da produzioni vegetali sono inclusi, tra gli altri, il bioetanolo, il biodiesel e il biogas, mentre i prodotti della cosiddetta chimica verde sono i biopolimeri, le bioplastiche e gli altri materiali fabbricati usando amido e miscele di amido. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Reddito agrario o d'impresa?</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Questa classificazione ha un ruolo di primo piano agli occhi del Fisco, per il quale dalle attività agricole connesse deriva un reddito agrario e non d'impresa. La differenza non è di poco conto: il reddito agrario, infatti, non viene calcolato su base analitica, facendo un confronto puntuale tra ricavi e costi, ma su base catastale, applicando tariffe d'estimo stabilite per ogni qualità e classe, così come stabilito dall'articolo 34 del Tuir. Se fino al 2006 questo sistema fiscale rappresentava il regime naturale esclusivo per le persone fisiche, le società semplici e gli enti non commerciali che svolgono attività agricola, a partire dal 1° gennaio 2007 la determinazione catastale del reddito agrario è stata resa opzionale anche per le società di persone, per quelle a responsabilità limitata e per le cooperative espressamente qualificate come società agricole.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Criterio di prevalenza all'opera</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">La tassazione del reddito su base catastale è però possibile solo se le attività agricole connesse vengono svolte utilizzando prevalentemente beni derivanti dallo svolgimento delle attività agricole principali. Stando al tenore letterale della norma (articolo 1, comma 369, della Finanziaria 2007), questo concetto dovrebbe valere soltanto per la produzione di carburanti e prodotti chimici, mentre in realtà è considerato valido anche per la generazione di elettricità e calore da fonti rinnovabili, che sono state assimilate per legge alle attività agricole connesse.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In sostanza, per tutte le attività verdi svolte dagli agricoltori è sempre necessario fare un confronto quantitativo fra i prodotti usati nello svolgimento delle attività connesse e ricavati dal fondo e quelli acquistati da terzi. Se questo paragone non è possibile a causa della natura particolare dei beni, si fa riferimento al rapporto tra il loro valore normale e il costo dei prodotti estranei all'impresa. Ancora, se le materie utilizzate nella produzione non hanno un valore stimabile, come nel caso dei residui zootecnici, si farà una comparazione a valle del processo produttivo tra l'energia derivante dai prodotti propri e quella ricavata dai prodotti comprati da terzi.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'eccezione del fotovoltaico</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Un'eccezione, da questo punto di vista, è rappresentata dalla produzione di energia attraverso pannelli fotovoltaici, che trasformano le radiazioni solari in elettricità o calore senza ricorrere all'uso di prodotti derivanti dalla coltivazione della terra, del bosco o dall'allevamento di animali. Si tratta di un'attività agricola connessa di natura atipica, che ha reso necessario individuare criteri alternativi i quali consentono comunque di ricollegare tale attività a quella tipicamente agricola. I parametri entro i quali considerare la produzione di energia fotovoltaica attività connessa e dunque produttiva di reddito agrario sono stati individuati dal ministero per le politiche agricole e forestali (Mipaaf).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In sintesi, stando a queste indicazioni, la produzione e la cessione di energia fotovoltaica da parte degli imprenditori agricoli producono sempre reddito agrario per la parte generata dai primi 200 kw di potenza nominale installata. La produzione di energia che supera questa soglia è considerata produttiva di reddito agrario solo se ricorre uno dei requisiti seguenti: </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•se deriva da impianti con integrazione architettonica o parzialmente integrati realizzati su strutture aziendali esistenti</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•se il volume d'affari legato all'attività agricola (esclusa la produzione di energia fotovoltaica) è superiore al volume d'affari della produzione di energia fotovoltaica eccedente i 200 kw</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">•entro il limite di 1 mw per azienda, per ogni 10 kw di potenza installata eccedente il limite dei 200 kw, l'agricoltore deve dimostrare di avere almeno un ettaro di terreno riservato all'attività agricola.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Al di là di questi tre casi, invece, il reddito derivante dalla produzione e vendita di energia costituisce reddito d'impresa, anche se solo per la parte eccedente i limiti ministeriali.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Com'è tassata la tariffa incentivante</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Dal rispetto dei parametri del Mipaaf dipende anche la disciplina fiscale della tariffa incentivante erogata dal Gestore del sistema elettrico (Gse) agli agricoltori che producono elettricità col sistema fotovoltaico. Un incentivo di importo decrescente e di durata ventennale previsto per reintegrare i costi di investimento e di esercizio degli impianti.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Più precisamente, per quanto riguarda le imposte dirette, la tariffa incentivante è irrilevante se percepita da un imprenditore agricolo, una società semplice, un ente non commerciale o una società agricola titolare di reddito agrario. La quota di tariffa eventualmente riferibile all'energia prodotta oltre i limiti fissati dal ministero risulta, invece, rilevante come contributo in conto esercizio, mentre l'incentivo è interamente rilevante se è incassato da società agricole che hanno optato per la determinazione del reddito su base catastale ma producono oltre i limiti fissati dal ministero, o da società di capitali o di persone che non hanno scelto questa modalità di tassazione del reddito.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Inoltre, per società di persone, Srl e società cooperative, la tariffa è sempre soggetta alla ritenuta del 4%, anche quando l'impresa ha optato per la definizione del reddito su base catastale, mentre nei confronti di persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali, la ritenuta va operata soltanto in relazione alla parte di produzione di energia che va oltre i limiti richiesti affinché l'attività possa essere considerata agricola. Pertanto, il Gse deve acquisire, nel momento in cui corrisponde la tariffa, una dichiarazione resa dal fornitore attestante se l'energia è prodotta in regime d'impresa o meno.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Sul fronte dell'Iva, infine, la tariffa incentivante è fuori dal campo di applicazione dell'imposta.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">La disciplina fiscale dei certificati verdi</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">La circolare dedica spazio anche al trattamento tributario dei certificati verdi, titoli emessi dal Gse per certificare la qualità e quantità di energia generata da fonti rinnovabili, negoziabili in un apposito mercato elettrico. Questi titoli sono considerati beni immateriali strumentali così come, per esempio, le licenze e le concessioni. Di conseguenza, il loro trasferimento da parte degli agricoltori sconta l'Iva con aliquota ordinaria. Sul fronte delle imposte dirette, gli introiti derivanti dalla cessione dei certificati verdi rientrano nel reddito calcolato su base catastale se il produttore agricolo è titolare di reddito agrario, mentre sono considerati plusvalenze se riferibili a una produzione energetica che va oltre i parametri indicati dal Mipaaf e che, quindi, genera reddito d'impresa.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Iva e Irap sulle cessioni di energia</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Nell'ultimo capitolo, la circolare inquadra ai fini Iva e Irap le cessioni di elettricità da fonti verdi effettuate dagli agricoltori.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per quanto riguarda l'Iva, torna applicabile l'aliquota ridotta del 10% prevista - dal punto 103) della tabella A, parte III, allegata al Dpr 633/1972 - per le cessioni di energia effettuate: per uso domestico; per uso di imprese estrattive, agricole e manifatturiere; per il funzionamento degli impianti irrigui, di sollevamento e di scolo delle acque; ai clienti grossisti, ecc.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Con riguardo all'Irap, si applica l'aliquota ridotta dell'1,9% per la parte di reddito determinata catastalmente, quella ordinaria del 3,9% per la parte di reddito relativa alla produzione e cessione di energia eccedente i parametri prestabiliti.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Agevolazioni per energie rinnovabili nelle attività agricole.

Fisco in versione bio per gli agricoltori che investono sulle energie pulite. Con la circolare n. 32/E del 6 luglio, l'agenzia delle Ent...

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Immissione in libera pratica senza versamento dell'Iva.

<p>Al fine di fronteggiare le frodi Iva, la direttiva numero 200/69/Ce (pubblicata sulla "Guce" di ieri) ha introdotto una disposizione secondo la quale l'immissione in libera pratica di beni destinati ad essere trasferiti in uno Stato Ue diverso da quello di importazione, potrà effettuarsi senza versamento dell'Iva, solamente previa comunicazione alla dogana competente del numero di identificazione delle parti della compravendita. </p><p><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em></p>

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Le agevolazioni per i lavoratori in Cigs per avviare una nuova attività.

L'articolo 1, del Decreto Legge numero 78 del 2009, in vigore da mercoledì scorso, prevede un incentivo per i cassaintegrati o i lavoratori in mobilità, che intendono avviare un'attività autonoma; al lavoratore in Cigs viene offerta la possibilità di riscattare i mesi residui di cassa integrazione, al fine di costituire il capitale di rischio della nuova attività.<br /><br /><br /><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em>

Le agevolazioni per i lavoratori in Cigs per avviare una nuova attività.

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Obbligo emissione ricevuta fiscale/scontrino.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">I soggetti sono esonerati dall'obbligo di certificazione dei corrispettivi mediante ricevuta o scontrino fiscale qualora la loro attività abbia uno dei seguienti oggetti:</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">a) le cessioni di tabacchi e di altri beni commercializzati esclusivamente dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">b) le cessioni di beni iscritti nei pubblici registri, di carburanti e lubrificanti per autotrazione;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">c) le cessioni di prodotti agricoli effettuate dai produttori agricoli cui si applica il regime speciale previsto dall'articolo 34, c. 1, D.P.R. n. 633/1972, e successive modificazioni;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">d) le cessioni di beni risultanti dal documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l'operazione (art. 21, c. 4, D.P.R. n. 633/1972), se integrato dell'ammontare dei corrispettivi;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">e) le cessioni di giornali quotidiani, di periodici, di supporti integrativi, di libri, con esclusione di quelli d'antiquariato;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">f) le prestazioni di servizi rese da notai per le quali sono previsti onorari, diritti o altri compensi in misura fissa ai sensi del decreto del Ministro di grazia e giustizia 30.12.1980, nonché i protesti di cambiali e di assegni bancari;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">g) le cessioni e le prestazioni effettuate mediante apparecchi automatici, funzionanti a gettone o a moneta; le prestazioni rese mediante apparecchi da trattenimento o divertimento installati in luoghi pubblici o locali aperti al pubblico, ovvero in circoli o associazioni di qualunque specie;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">h) le operazioni relative ai concorsi pronostici e alle scommesse soggetti all'imposta unica di cui al D.Lgs. n. 504/1998 e quelle relative ai concorsi pronostici riservati allo Stato, compresa la raccolta delle rispettive giocate;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">i) le somministrazioni di alimenti e bevande rese in mense aziendali, interaziendali, scolastiche ed universitarie nonché in mense popolari gestite direttamente da enti pubblici e da enti di assistenza e di beneficenza;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">j) le prestazioni di traghetto rese con barche a remi, le prestazioni rese dai gondolieri della laguna di Venezia, le prestazioni di trasporto rese con mezzi a trazione animale, le prestazioni di trasporto rese a mezzo servizio di taxi, le prestazioni rese con imbarcazioni a motore da soggetti che svolgono attività di traghetto fluviale di persone e veicoli tra due rive nell'ambito dello stesso comune o tra comuni limitrofi;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">k) le prestazioni di custodia e amministrazione di titoli ed altri servizi resi da aziende o istituti di credito da società finanziarie o fiduciarie e dalle società di intermediazione mobiliare;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">l) le cessioni e le prestazioni esenti di cui ai nn. da 1) a 5) e ai nn. 7), 8), 9), 16) e 22) dell'art. 10 del D.P.R. n. 633/1972, anche se effettuate occasionalmente e non nell'esercizio dell'attività propria dell'impresa (si tratta, in sintesi, di operazioni di credito e di assicurazione, operazioni su valute estere e operazioni relative ad azioni, obbligazioni ed altri titoli, riscossione dei tributi, giochi di abilità etc., mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni che precedono, locazioni immobiliari, servizi postali, prestazioni di biblioteche, gallerie, pinacoteche, etc.).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">m) le prestazioni inerenti e connesse al trasporto pubblico collettivo di persone e di veicoli e bagagli al seguito (art. 12, c. 1, L. n. 413/1991) effettuate dal soggetto esercente l'attività di trasporto;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">n) le prestazioni di autonoleggio da rimessa con conducente, rese da soggetti che, senza finalità di lucro, svolgono la loro attività esclusivamente nei confronti di portatori di handicap;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">o) le prestazioni didattiche, finalizzate al conseguimento della patente, rese dalle autoscuole;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">p) le prestazioni effettuate in caserme, ospedali od altri luoghi stabiliti, da barbieri, parrucchieri, estetisti, sarti e calzolai in base a convenzioni stipulate con pubbliche amministrazioni;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">q) le prestazioni rese da fumisti, nonché quelle rese, in forma itinerante, da ciabattini, ombrellai, arrotini;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">r) le prestazioni rese da rammendatrici e ricamatrici senza collaboratori o dipendenti;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">s) le prestazioni di riparazione di calzature effettuate da soggetti che non si avvalgono di collaboratori e dipendenti;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">t) le prestazioni rese da impagliatori e riparatori di sedie senza dipendenti e collaboratori;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">u) le prestazioni di cardatura della lana e di rifacimento di materassi e affini rese nell'abitazione dei clienti da parte di materassai privi di dipendenti e collaboratori;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">v) le prestazioni di riparazione di biciclette rese da soggetti che non si avvalgono di collaboratori e dipendenti;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">w) le cessioni da parte di venditori ambulanti di palloncini, piccola oggettistica per bambini, gelati, dolciumi, caldarroste, olive, sementi e affini non muniti di attrezzature motorizzate, e comunque da parte di soggetti che esercitano, senza attrezzature, il commercio di beni di modico valore, con esclusione di quelli operanti nei mercati rionali;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">x) le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate in forma itinerante negli stadi, stazioni ferroviarie e simili, nei cinema, teatri ed altri luoghi pubblici e in occasione di manifestazioni in genere;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">y) le cessioni di cartoline e souvenirs da parte di venditori ambulanti, privi di strutture motorizzate;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">z) le somministrazioni di alimenti e bevande, accessorie al servizio di pernottamento nelle carrozze letto, rese dal personale addetto alle carrozze medesime;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">aa) le prestazioni rese dalle agenzie di viaggio e turismo concernenti la prenotazione di servizi in nome e per conto del cliente;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">bb) le prestazioni di parcheggio di veicoli in aree coperte o scoperte, quando la determinazione o il pagamento del corrispettivo viene effettuata mediante apparecchiature funzionanti a monete, gettoni, tessere, biglietti o mediante schede magnetiche elettriche o strumenti similari, indipendentemente dall'eventuale presenza di personale addetto;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">cc) le cessioni e le prestazioni poste in essere dalle associazioni sportive dilettantistiche che si avvalgono della disciplina di cui alla L. n. 398/1991, nonché dalle associazioni senza fini di lucro e dalle associazioni pro-loco di cui all'art. 9-bis, L. n. 66/1992;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">dd) le prestazioni aventi per oggetto l'accesso nelle stazioni ferroviarie;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">ee) le prestazioni aventi per oggetto servizi di deposito bagagli;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">ff) le prestazioni aventi per oggetto l'utilizzazione di servizi igenico-sanitari pubblici;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">gg) le prestazioni di alloggio rese nei dormitori pubblici;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">hh) le cessioni di beni poste in essere da soggetti che effettuano vendite per corrispondenza, limitatamente a dette cessioni;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">ii) le cessioni di prodotti agricoli effettuate dalle persone fisiche (agricoltori produttori diretti, mezzadri, fittavoli, coloni, etc.: art. 2. L. n. 59/1963), se rientranti nel regime di esonero dagli adempimenti di cui all'art. 34, c. 4, D.P.R. n. 633/1972;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">jj) le cessioni e le prestazioni poste in essere da regioni, province, comuni e loro consorzi, dalle comunità montane, delle istituzioni di assistenza e beneficenza, dagli enti di previdenza, dalle unità sanitarie locali, dalle istituzioni pubbliche di cui all'art. 41, L. n. 833/1978, nonché dagli enti obbligati alla tenuta della contabilità pubblica, ad esclusione di quelle poste in essere dalle farmacie gestite dai comuni;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">kk) le prestazioni di servizi rese sul litorale demaniale dai titolari dei relativi provvedimenti amministrativi rilasciati dalle autorità competenti, escluse le somministrazioni di alimenti e bevande e ogni altra attività non connessa con quella autorizzata;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">ll) le prestazioni relative al servizio telegrafico nazionale ed internazionale rese dall'Ente poste;</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">mm) le attrazioni e gli intrattenimenti indicati nella sezione I limitatamente alle piccole e medie attrazioni e alla sezione III dell'elenco delle attività di cui all'art. 4, L. n. 337/1968, escluse le attrazioni installate nei parchi permanenti da divertimento di cui all'art. 8, D.P.R. n. 394/1994 qualora realizzino un volume di affari annuo superiore a € 25.822, 84.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p>

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Quesito: detrazione 36% per rinnovo caldaia.

Desidero sostituire la vecchia caldaia del mio appartamento con altra più moderna ed afficiente. Posso fruire della detrazione del 36% ? Preciso che il tipo dell'impianto impone l'installazione di una nuova caldaia di tipo standard e non del nuovo tipo a condensazione, previsto per il risparmio energetico.

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Quesito:istituire un'associazione non-profit.

voglio istituire un’associazione no-profit che possa operare in qualsiasi comune italiano.Ho bisogno di sapere tutto ciò che serve per poterlo fare.

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