Imputazione dei compensi percepiti mediante titoli di credito.

Il titolo di credito emesso quale corrispettivo di una prestazione professionale si intende percepito e, conseguentemente, deve essere imputato nella determinazione del reddito di lavoro autonomo, al momento dell’emissione. E' irrilevante il momento dell’effettivo incasso. E’ quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate.<br /><br />(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/novita09/Ris138E_2009.pdf">risoluzione n. 138/e del 29 maggio 2009</a> )<br /><br /><em>Fonte: Min.Finanze</em>

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IRAP. L'autonoma organizzazione si ottiene anche con l'outsourcing.

<p>Non ha importanza il mezzo giuridico con cui viene attuata l'autonoma organizzazione. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12078 del 25 maggio 2009, analizza il caso di uno studio professionale che si avvale di dipendenti e mezzi di una società di servizi, e afferma che il lavoratore autonomo che utilizza personale e strumentali forniti da una società di servizi in outsourcing, possiede il requisito dell’autonoma organizzazione ed è pertanto soggetto ad IRAP.<br />Ciò che conta è la concreta possibilità dell'utilizzo abituale da parte di esercenti arti e professioni di beni strumentali, capitale e personale idonei a potenziare l’autonoma organizzazione.</p><p><br />(Cassazione civile Ordinanza, Sez. Trib., 25/05/2009, n. 12078)</p><em>Fonte: IPSOA</em>

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Non ha importanza il mezzo giuridico con cui viene attuata l'autonoma organizzazione. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12078 d...

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Nuovo canale di comunicazione dei professionisti.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il dialogo tra Amministrazione fiscale e professionisti diventa sempre più fluido,</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">attraverso nuovi strumenti di accesso ai servizi di assistenza. In particolare, l’Agenzia</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">delle Entrate ha attivato una casella di posta elettronica dedicata per fornire chiarimenti</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">sulle comunicazioni di irregolarità relative al controllo automatizzato delle dichiarazioni</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">UNICO SC 2007, presentate per il periodo d’imposta 2006 dalle società di capitali.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il servizio è a disposizione degli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">esperti contabili, a quello dei consulenti del lavoro e ai consulenti tributari, dotati di</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">posta elettronica certificata.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">I professionisti interessati a questo nuovo canale “dedicato” possono rivolgersi</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">all’Ordine o Associazione di appartenenza per conoscere l’indirizzo di posta elettronica</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">e le relative modalità operative.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Le richieste di assistenza saranno gestite dal Centro operativo di Venezia, ufficio</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">funzionalmente collegato alla Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti,</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">particolarmente esperto in materia di trattamento delle dichiarazioni presentate dalle</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">società di capitali.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">I professionisti hanno quindi a disposizione un nuovo servizio di assistenza che va ad</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">aggiungersi agli altri già forniti dall’Agenzia, sia attraverso il call center - 848.800.444</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">– sia presso gli uffici locali dislocati su tutto il territorio nazionale.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Nuovo canale di comunicazione dei professionisti.

Il dialogo tra Amministrazione fiscale e professionisti diventa sempre più fluido, attraverso nuovi strumenti di accesso ai servizi di assis...

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Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento.

A decorrere dal 13 maggio 2009, la Banca Centrale Europea ha fissato nella misura dell’1% il nuovo tasso ufficiale di riferimento da utilizzare per la determinazione del tasso di differimento e di dilazione da applicare ai debiti contributivi dovuti agli enti di previdenza. Gli interessi di dilazione e di differimento, sempre a partire dal 13 maggio, saranno quindi calcolati applicando l’aliquota del 7%. La modifica produce effetti anche nei confronti delle somme aggiuntive per ritardato od omesso versamento dei contributi, come descritto nella <a title="circolare n° 78 del 29 maggio 2009" href="http://www.inps.it/home/default.asp?sURL=http%3a%2f%2fwww.inps.it%2fcircolari%2fCircolare%2520numero%252078%2520del%252029-05-2009.html">circolare n° 78 del 29 maggio 2009</a>.<br /><br /><br /><em>Fonte: INPS</em>

Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento.

A decorrere dal 13 maggio 2009, la Banca Centrale Europea ha fissato nella misura dell’1% il nuovo tasso ufficiale di riferimento da utilizz...

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Dal pvc all'avviso di accertamento.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">I ricorsi presentati dai contribuenti spesso contengono anche motivi di ordine formale, finalizzati alla dichiarazione dell'invalidità dell'atto impositivo. Essendo già stati ampiamente trattati in dottrina e in giurisprudenza quei vizi che afferiscono direttamente all'atto di accertamento (tipo, la carenza di motivazione), può essere interessante soffermarsi sulle censure che colpiscono lo stesso nella fase procedimentale. Il riferimento è ai casi in cui viene contestata all'Agenzia, non avendo la stessa provveduto prima dell'emanazione dell'avviso di accertamento alla redazione di un processo verbale di constatazione, la violazione della disciplina prevista dagli articoli 52 del Dpr 633/1972 e 33 del Dpr 600/1973, nonché dalle disposizioni dell'articolo 12 della legge 212/2000.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">La mancanza di tale atto istruttorio, secondo alcuni, comporterebbe la violazione del principio del contraddittorio, poiché, da una parte, il contribuente non avrebbe la possibilità di manifestare le proprie considerazioni e di chiedere dei chiarimenti e, dall'altra, verrebbe meno l'obbligo dell'Amministrazione di esaminare tali richieste.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Tale tesi, però, va disattesa proprio alla luce del tenore letterale delle norme ritenute violate.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Infatti, se esaminiamo il loro contenuto, appare palese che in esse mai viene usata l'espressione "processo verbale di constatazione"; al contrario, il legislatore fa riferimento, rispettivamente, all'obbligo di redazione del "processo verbale delle operazioni di verifica" (nella prima disposizione, alla quale l'articolo 33 del Dpr 600/1973 rinvia) e del "processo verbale da cui risultino le ispezioni e le rilevazioni eseguite, le richieste fatte al contribuente o a chi lo rappresenta e le risposte ricevute" (nella norma dello Statuto del contribuente).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Anche se va riconosciuto che il processo verbale di constatazione costituisce lo strumento più utilizzato nella prassi operativa, sarebbe forzato, quindi, ritenere che la sua mancanza violi le due norme in precedenza citate, che, invece, evidenziano solo che ci debba essere un processo verbale.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">A questa soluzione si giunge agevolmente nel caso in cui presso il contribuente vengano fatti accessi o ispezioni (si pensi, ad esempio, agli accessi che sono fatti per gli studi di settore).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In tali casi, vengono svolte attività istruttorie che si concludono senza la stesura di un processo verbale di constatazione, ma con dei processi verbali meramente descrittivi delle operazioni effettuate durante l'accesso o l'ispezione. I verbali sono, cioè, descrittivi dell'accesso effettuato presso il contribuente, potendo contenere per lo più delle richieste di esibizione di documenti o di consegna delle copie dei medesimi.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">A fronte di queste operazioni gli unici rilievi che potrebbero essere constatati al contribuente potrebbero essere l'indisponibilità del documento oppure l'omissione di conservazione, ma mai dei rilievi con recupero a tassazione.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Qualche dubbio sulla necessità del processo verbale di constatazione potrebbe restare, invece, nell'attività di verifica vera e propria, la quale è elemento prodromico dell'accertamento, anche se non esclusivo, ben potendo l'ufficio procedente approfondire alcuni aspetti o utilizzare ulteriori elementi.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Depone, tuttavia, in senso positivo alla tesi prima descritta, della non obbligatorietà della redazione di un processo verbale di constatazione, anche in caso di attività di verifica, la giurisprudenza di legittimità, la quale ha osservato, proprio in un caso in cui era stata eccepita dal contribuente l'illegittimità di un accertamento che non derivava da un processo verbale di constatazione, che "il verbale d'ispezione è…atto istruttorio privo di autonomia nell'ambito dell'attività accertativa, la quale si concreta nell'accertamento, che è l'atto definitivo della procedura azionata, come tale impugnabile. Tale accertamento che nasce da un'attività amministrativa non retta dal principio della tipicità degli atti istruttori, può discendere…oltreché dal verbale di ispezione, da dati e notizie comunque raccolti o venuti a conoscenza dell'Ufficio, il quale può acquisirli, come nella specie, a mezzo questionario per poi motivare…le ragioni per cui gli elementi acquisiti vengono posti a base della ripresa fiscale" (Cassazione, sentenza 15723/2003).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">E, ancora più chiarificatrice in tal senso, va segnalata la recente sentenza della Cassazione 1453/2009, che ha ritenuto, richiamando alcuni suoi precedenti (sentenze 4273/2001 e 7964/1999), che "l'attività accertativa della guardia di finanza e degli uffici finanziari, avendo natura di attività amministrativa, pur dovendo svolgersi nel rispetto di ben determinate cautele previste per evitare arbitrii e violazioni dei diritti fondamentali del contribuente, non è retta dal principio del contraddittorio. Consequenzialmente va escluso che le risultanze emerse dalla attività di verifica prodromica all'emissione dell'avviso di rettifica non possano costituire valido supporto probatorio della pretesa impositiva sottesa a tale avviso, per il solo fatto della mancata loro contestazione al contribuente in sede di verifica".</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Dal pvc all'avviso di accertamento.

I ricorsi presentati dai contribuenti spesso contengono anche motivi di ordine formale, finalizzati alla dichiarazione dell'invalidità d...

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Agevolazione prima casa anche per immobile contiguo.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Il proprietario di un'abitazione che, al fine di ampliarla, acquisti un immobile contiguo, può godere delle agevolazioni "prima casa" a condizione che i due alloggi accorpati costituiscano un'abitazione unica rientrante nella tipologia degli alloggi non di lusso, in base alle prescrizioni contenute nel decreto 2 agosto 1969, e che ricorrano gli altri requisiti indicati nella nota II bis, posta in calce all'articolo 1, Tariffa parte prima, allegata al Dpr 131/1986 (ubicazione dell'immobile nel Comune di residenza, dichiarazione di non essere titolare di diritti reali su altri immobili siti nello stesso Comune diversi dall'alloggio da ampliare, novità nel godimento del beneficio).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">E' il chiarimento fornito dall'agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 142/E del 4 giugno, in risposta all'interpello presentato da un notaio e relativo all'applicabilità delle agevolazioni "prima casa" all'atto di trasferimento di un'abitazione nei confronti del proprietario di un alloggio adiacente, acquisito senza fruire dei suddetti benefici.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Le agevolazioni "prima casa" (imposta di registro nella misura del 3% e imposte ipotecaria e catastale in misura fissa) si applicano ai trasferimenti aventi per oggetto abitazioni non di lusso, secondo le caratteristiche di cui al decreto del ministro dei Lavori pubblici 2 agosto 1969, sempre che (citata nota II-bis posta in calce all'articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al Dpr 131/1986): </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">a) l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attività</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">b) nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui é situato l'immobile da acquistare </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">c) nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'Amministrazione finanziaria, al fine di favorire gli interventi volti al miglioramento delle condizioni di utilizzo della "prima casa", ha esteso l'ambito di applicazione delle agevolazioni anche all'ipotesi di ampliamento dell'abitazione preposseduta, da realizzarsi mediante l'acquisto di un alloggio contiguo, e la successiva fusione dei due immobili. Tale linea interpretativa comporta il superamento della formulazione letterale della nota II-bis.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">In particolare, con riferimento alla condizione sub b), l'agenzia delle Entrate ha precisato che la dichiarazione di "non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune" è da intendersi riferita a immobili diversi da quello da ampliare.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Un chiarimento che estende la casistica delle fattispecie di ampliamento già ritenute agevolabili: </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">acquisto di una porzione di immobile adiacente da accorpare a un'abitazione preposseduta, acquisita con i benefici prima casa (risoluzione 25/2005) </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">acquisto contemporaneo di due unità immobiliari adiacenti destinate a costituire un'unica abitazione (circolare 38/2005) </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">acquisto di immobile contiguo da accorpare a un'abitazione preposseduta, acquisita con i benefici prima casa (circolare 38/2005). </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Con riferimento all'ampliamento di alloggio acquisito fruendo dei benefici "prima casa", l'agenzia delle Entrate, con circolare 38/2005, aveva precisato che la dichiarazione "di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni" in commento, non deve essere resa.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;"></span></span> </p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L'orientamento dell'Amministrazione finanziaria è in linea con il consolidato indirizzo giurisprudenziale della Corte di cassazione, secondo cui "le agevolazioni prima casa possono riguardare anche alloggi risultanti dalla riunione di più unità immobiliari che siano destinate dagli acquirenti, nel loro insieme, a costituire un'unica unità abitativa…purché l'alloggio così complessivamente realizzato rientri, per la superficie, per il numero dei vani e per le altre caratteristiche specificate dall'articolo 13 della legge n. 408 del 1949, nella tipologia degli alloggi non di lusso"(ex multis, Cassazione 563/1998 e 10981/2007).</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><br /><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Agevolazione prima casa anche per immobile contiguo.

Il proprietario di un'abitazione che, al fine di ampliarla, acquisti un immobile contiguo, può godere delle agevolazioni "prima cas...

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Le limitazioni delle attribuzioni di perdite da parte di Snc e Sas.

A decorrere da quest'anno, diventa operativo il nuovo regime delle perdite di Snc e Sas attribuite a società di capitali. Il nuovo regime permette il riporto delle perdite solamente per compensare futuri redditi attribuiti dalla medesima società partecipata. La nuova disciplina è contenuta nel comma 6, dell'articolo 101, del Tuir.<br /><br /><em>Fonte: Il Sole 24 Ore</em>

Le limitazioni delle attribuzioni di perdite da parte di Snc e Sas.

A decorrere da quest'anno, diventa operativo il nuovo regime delle perdite di Snc e Sas attribuite a società di capitali. Il nuovo regim...

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Quesito: agevolazioni acquisto prima casa.

sarei interessato all'acquisto di un lotto edificabile per la costruzione della mia prima casa. Sono rimasto però deluso dal leggere che le agevolazioni per l'acquisto della prima casa (imposte ipotecarie, catastali, IVA, detraibilità interessi del mutuo) sarebbero relative solo all'acquisto di edifici già edificati. Mi sembra un'ingiustizia... Ma è proprio così?Dovrei fare realizzare la casa da un costruttore e poi acquistarla da lui? Ma è possibile questa vendita se il terreno è mio? O dovrebbe acquistare il terreno il costruttore, edificare e poi vendermi lotto + fabbricato?

Quesito: agevolazioni acquisto prima casa.

sarei interessato all'acquisto di un lotto edificabile per la costruzione della mia prima casa. Sono rimasto però deluso dal leggere che...

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Quesito: informazioni per cambiali firmati.

Ho avuto uno casting a Milano con un’ agenzia di moda. Al casting mi hanno fatto 3 foto, e poi abbiamo parlato un’ora..Mi hanno spiegatato come funziona l’agenzia, come trovano i lavori e quanto costa tutto. Mi hanno detto che tutto costerebbe 2.000 euro, e che posso pagare anche a rate.Io gli ho detto che non posso pagare perche non ho questi soldi, e loro mi hanno detto di andare li 2 giorni dopo, di fare il book e che posso pagare tutto dopo, con i soldi che li prendero dai lavori che farro..In quesl giorno ho firmato un contratto e ancora un foglio che non sapevo cosa era…Non mi hanno speigato niente..Io sapevo che fa parte dal contratto..Visto che non sono italiana, e che non capisco neanche benissimo la lingua mi hanno fatto firmare un cambiale di 2.000 euro. Dopo un giorno ho chiesto in giro cosa e qel foglio, e ho chiamato l,agenzia per dire che io non voglio fare niente con loro e che non ho saputo cosa sto firmando..Loro mi hanno detto che ho ancora un giorno per pagare la prima rata di 500 euro e che se non vado, arriveranno a casa mia i carabinieri a prendere i mobili da casa e tutto che io ho…Quel giorno e oggi, e non sono andata..Mi hanno chiamato e gli ho detto che non ho i soldi e che preferisco di andare a parlare con un avocato..Hanno cominciato di dirmi che se vado dal avocato spende di piu di 500 euro e che non vale la pena…Io comunque non sono anadata, e vorrei sapere cosa mi potrebbe succedere se non pago, visto che non sapevo cosa sto firmando. Vorrei aggiungere che il cambiale non ha la scadenza scritta.

Quesito: informazioni per cambiali firmati.

Ho avuto uno casting a Milano con un’ agenzia di moda. Al casting mi hanno fatto 3 foto, e poi abbiamo parlato un’ora..Mi hanno spiegatato c...

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Quesito: esenzioni del ticket legate al reddito.

nel calcolo del reddito complessivo annuo lordo, non superiore a € 36151.98, deve essere compreso il reddito derivante dall'abitazione principale del contribuente?

Quesito: esenzioni del ticket legate al reddito.

nel calcolo del reddito complessivo annuo lordo, non superiore a € 36151.98, deve essere compreso il reddito derivante dall'abitazione p...

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