Il regime fiscale più favorevole dev’essere espressamente richiesto.

Nella sentenza 19 dicembre 2013, n. 28369, la Corte di legittimità ha dato rigorosa applicazione al disposto dell’articolo 16, comma 1, lettera g), e comma 2, del Tuir (ante 2004). In base a tali disposizioni normative, sono soggette a tassazione separata le “plusvalenze, compreso il valore di avviamento, realizzate mediante cessione a titolo oneroso di aziende possedute da più di 5 anni e redditi conseguiti in dipendenza di liquidazione, anche concorsuale, di imprese commerciali esercitate da più di 5 anni”. Ciò peraltro “a condizione” - qualora si tratti di redditi “conseguiti da persone fisiche nell’esercizio di imprese commerciali” - “che ne sia fatta richiesta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta al quale sarebbero imputabili come componenti del reddito di impresa”.<br /> <br /> Nella specie, la cessione d’azienda era avventa nel 1996 e nella relativa dichiarazione non era stata esercitata l’opzione per la tassazione separata, che peraltro era di fatto stata attuata mediante indicazione della parte di corrispettivo attribuibile a plusvalenza nei quadri M - relativi a tassazione separata - delle distinte e diverse dichiarazioni dei redditi per gli anni successivi (1997-2003).<br /> <br /> I Giudici di legittimità hanno giustificato la propria decisione, fondata sul chiaro tenore letterale della norma, precisando anche che la tassazione separata costituisce un beneficio per il contribuente, consentito solo nelle ipotesi e alle condizioni stabilite dal legislatore.<br /> In concreto, il Collegio ha ritenuto che quanto indicato a chiare note nelle disposizioni normative ai fini del legittimo esercizio dell’opzione non potesse essere nella specie superato dalla difficoltà dedotta dalla società di annotare l’opzione nel modello Unico relativo al 1996 e soprattutto surrogato dalle indicazioni contenute nelle successive dichiarazioni.<br /> <br /> Sulla tassazione della plusvalenza da cessione d’azienda, si veda anche quanto statuito dalla Cassazione nella sentenza 20 gennaio 2011, n. 1214.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Il regime fiscale più favorevole dev’essere espressamente richiesto.

Nella sentenza 19 dicembre 2013, n. 28369, la Corte di legittimità ha dato rigorosa applicazione al disposto dell’articolo 16, comma 1, lett...

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Regime fiscale di vantaggio: i requisiti.

<b>Un'infermiera, dipendente ospedaliera, si licenzia e inizia a lavorare, come libera professionista, esclusivamente per una casa di cura, in un altro comune. Può accedere al regime fiscale di vantaggio?</b><br /> <br /> Per l’accesso al regime di vantaggio è necessario - tra i vari requisiti - che l’attività intrapresa non costituisca in alcun modo mera prosecuzione di quella già svolta precedentemente sotto forma di lavoro dipendente o di lavoro autonomo (comma 2, lettera b, dell’articolo 27 del Dl 98/2011). L’indagine diretta ad accertare la novità dell’impresa va effettuata caso per caso, con riguardo al contesto generale in cui la nuova attività viene esercitata. Tale preclusione ha lo scopo di evitare che si continui a esercitare, di fatto, una precedente attività, modificandone unicamente la veste giuridica, godendo in tal modo, elusivamente, delle agevolazioni tributarie previste dal regime. Si ha pertanto una mera prosecuzione della stessa attività in precedenza esercitata quando quella intrapresa presenta il carattere della novità unicamente sotto l'aspetto formale, ma viene svolta in sostanziale continuità, ad esempio nello stesso luogo, nei confronti degli stessi clienti e utilizzando gli stessi beni dell'attività precedente. In altri termini, non è consentito l’accesso al regime, se si intende avviare l’attività nello stesso ambito professionale, rivolgendosi allo stesso mercato di riferimento (punto 2.2.2 della circolare 17/2012).<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Regime fiscale di vantaggio: i requisiti.

Un'infermiera, dipendente ospedaliera, si licenzia e inizia a lavorare, come libera professionista, esclusivamente per una casa di cura,...

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Regime Iva per le mostre.

<br /> Esistono mostre a carattere culturale non imponibili ai fini dell'Iva?<br /> <br /> Rientrano nella previsione di esenzione dall’Iva, ai sensi del n. 22) dell’articolo 10 del Dpr n. 633/1972, solo le mostre a carattere culturale e sociale che presentino i seguenti requisiti: esposizione in spazi appositi di quadri, fotografie o altri beni di rilevante utilità sociale e culturale, oggetto di visita da parte del pubblico; scopo divulgativo e quindi di promozione della conoscenza (storica, artistica, eccetera); assenza di scopi speculativi o commerciali anche indiretti (cfr risoluzione n. 85/2004).<br /> Sono, invece, imponibili le mostre che non rientrano tra quelle di carattere culturale e le fiere.<br /> Si precisa che le mostre, rientranti nel predetto regime di esenzione e quelle imponibili agli effetti del tributo, nonché le fiere, sono riconducibili nell’ambito delle attività spettacolistiche di cui alla tabella C (punto 5), allegata al Dpr n. 633/1972 e, pertanto, in forza dell’articolo 74-quater dello stesso decreto, sono assoggettate, in via generale, alle modalità di certificazione proprie delle attività di spettacolo (cfr le risoluzioni n. 30/2007 e n. 90/2008).<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i><br />

Regime Iva per le mostre.

Esistono mostre a carattere culturale non imponibili ai fini dell'Iva? Rientrano nella previsione di esenzione dall’Iva, ai sensi del...

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Regime Iva dell’attività dimostrativa “sperimentale”.

L’assunzione in qualità di agente dimostrativo di prodotti in via sperimentale per un periodo limitato (3 mesi), con riserva di gradimento per una successivo rapporto stabile di collaborazione comporta, l’assoggettamento a Iva delle prestazioni rese?<br /><br />Le prestazioni rese dagli agenti dimostrativi di prodotti sono soggette a Iva anche se il lavoratore è “in prova” o assunto per un periodo di tempo limitato. L’articolo 4 del Dpr 633/1972 stabilisce, infatti, che per esercizio di imprese si intende l’esercizio per professione abituale, anche se non esclusiva, una delle attività economiche indicate negli articoli 2135 e 2195 del codice civile anche se non organizzate in forma di impresa.<br />Relativamente ai requisiti di professionalità e abitualità, l’Amministrazione finanziaria, nella risoluzione n. 460687 del 14 luglio 1987, ha precisato che essi prescindono da termini temporali e dalla qualificazione del rapporto di prova instaurato, potendo tali presupposti venire a esistenza anche anteriormente allo spirare del periodo concordato con il lavoratore. Professionalità e abitualità, in altre parole, sussistono ogni qualvolta un soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al conseguimento di uno scopo. I presupposti enunciati non si realizzano e l’attività non è soggetta a Iva, solo quando un soggetto pone in essere atti economici in via meramente occasionale, ossia in modo accidentale o sporadico.<br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Regime Iva dell’attività dimostrativa “sperimentale”.

L’assunzione in qualità di agente dimostrativo di prodotti in via sperimentale per un periodo limitato (3 mesi), con riserva di gradimento p...

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Quesito: regime fiscale consigliato.

mi occupo di traduzioni in lingua cinese per avvocati e altri soggetti con partita iva. In un anno sforo il tetto dei 5000 euro, ho una previsione di incasso di 15.000 euro.<br />Ho 36 annni e vorrei trovare una formula fiscale vantaggiosa. Avevo pensato ad una piccola società cooperativa, quali sono le tasse per questa specifica posizione fiscale. Cosa mi consigliate?

Quesito: regime fiscale consigliato.

mi occupo di traduzioni in lingua cinese per avvocati e altri soggetti con partita iva. In un anno sforo il tetto dei 5000 euro, ho una prev...

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La Finanziaria 2011 modifica il regime Iva di cessione dei fabbricati applicata alle imprese costruttrici o ristrutturatrici di immobili abitativi.

La Finanziaria 2011 innalza da 4 a 5 anni, dall’ultimazione dei lavori, il periodo di tempo entro il quale la vendita dell’immobile abitativo, da parte dell’impresa che lo ha costruito o ristrutturato, è sottratto al regime di esenzione. Pertanto, sono imponibili ai fini Iva le cessioni di fabbricati effettuate dalle imprese costruttrici entro cinque anni dal termine di costruzione/ristrutturazione, non più entro 4 anni, come previsto precedentemente. La cessione dell’immobile abitativo in regime di esenzione Iva, se avviene oltre il termine di 5 anni dall’ultimazione dei lavori può penalizzare le imprese di costruzione/ristrutturazione, incidendo in modo rilevante sulla loro liquidità. <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

La Finanziaria 2011 modifica il regime Iva di cessione dei fabbricati applicata alle imprese costruttrici o ristrutturatrici di immobili abitativi.

La Finanziaria 2011 innalza da 4 a 5 anni, dall’ultimazione dei lavori, il periodo di tempo entro il quale la vendita dell’immobile abitativ...

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Quesito: recupero Iva per la costruzione di impianto fotovoltaico di SocietàSemplice.

la "Società agricola XYZ”, vorrebbe installare un impianto da 18KW in regime di ritiro dedicato su<br />i capannoni ad uso agricolo di proprietà di XX (ereditato dal padre).<br />Non serve, visto che siamo su tetti di capannoni, il "diritto di superficie" anche perchè i soci della società sono gli stessi proprietari degli immobili e sullo statuto della società è scritto che i soci sono possessori degli immobili.<br /> <br />La mia curiosità è riguardo al recupero dell'iva sull'impianto:<br />- abbiamo diritto al recupero dell'iva anche se la società non usa l'energia per proprie attività agricole, ma la vende tutta al GSE?<br /> <br />- la società agricola è in regime speciale (forfettario) avendo un basso volume d'affari costituito da vendita di foraggio, grano e barbabietole. E' possibile recuperare l'iva sul costo iniziale dell'impianto?<br />Il costo dell'impianto è di circa 80.000€ per cui l'iva al10% è di 8000€.<br />Bisogna cambiare il regime fiscale dell'azienda in normale (ordinario)?<br />Che tipo di iva si può recuperare? Cioè su 8000€ posso andare a recuperare l'iva derivante dalla vendita di barbabietole e foraggio (6% iva da versare per differenza) + iva applicata alla vendita dell'energia al GSE (su 2000€ circa annui previsti sarà il 10% o il 20% di iva???) + IRAP ???<br /> <br />Se la società cambia regime fiscale e quindi ha una gestione unica delle entrate-uscite legate al reddito agricolo, e le entrate-uscite legate all'impianto fotovoltaico, c'è un solo modulo di fatturazione? O bisogna fatturare ciò che è legato all'impianto fotovoltaico a parte?

Quesito: recupero Iva per la costruzione di impianto fotovoltaico di SocietàSemplice.

la "Società agricola XYZ”, vorrebbe installare un impianto da 18KW in regime di ritiro dedicato su i capannoni ad uso agricolo di propr...

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Quesito: auto regime margine.

siamo una concessionaria auto che commercia anche veicoli usati.<br /><br />Il regime iva del margine da noi utilizzato e' il metodo globale.<br /><br />Vorremmo chiedervi come dobbiamo gestire contabilmente l'acquisto di una vettura usata rientrante nel suddetto regime e poi demolita . in fase di demolizione basta toglierla dall'inventario o dobbiamo emettere un ft. a noi stessi con il prezzo di vendita uguale all'acquisto?

Quesito: auto regime margine.

siamo una concessionaria auto che commercia anche veicoli usati. Il regime iva del margine da noi utilizzato e' il metodo globale. Vorre...

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Quesito: editore di me stesso.

<span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; border-collapse: collapse; color: rgb(34, 34, 34); ">sono un lavoratore full time a tempo indeterminato, e per hobby scrivo... Ho dei libri/manuali nel cassetto che ritengo possano avere un buon riscontro di pubblico, che vorrei quindi vendere su ebay ed un sito personale, incassando via paypal.<br /><br />Sicuramente, almeno all'inizio, gli incassi non saranno elevatissimi (credo sui 300€/mese), ma vorrei sapere, secondo voi, a quale regime aderire, quali sono gli adempimenti fiscali da ottemperare, se posso dedurre dalle tasse le spese di stampa, ebay, sito, paypal, connessione ad internet, ecc...<br /><br />Inoltre non sono neanche cerco che l'inquadramento come "eCommerce" sia quello più adeguato.<br /><br />Infine, mi piacerebbe avere una stima "a spanne", dell'incidenza di tutte le tasse sui miei incassi, in modo da poter stabilire un margine congruo, e quindi la vera fattibilità della mia idea.</span>

Quesito: editore di me stesso.

sono un lavoratore full time a tempo indeterminato, e per hobby scrivo... Ho dei libri/manuali nel cassetto che ritengo possano avere un bu...

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Quesito: info scelta regime fiscale.

sono un lavoratore dipendente che per hobby si diletta nel campo fotografico. Un'azienda ha visionato il mio portfolio fotografico e sarebbe interessata all'utilizzo di qualche opera.Come potrei regolamentare il diritto d'utilizzo (o comunque la cessione dei diritti) di queste immagini?La cifra pattuita ammonta complessivamente a 150€.Va applicata l'IVA? Devo fare una ricevuta con marca da bollo con indicazione del codice fiscale?L'anno successivo cosa devo dichiarare nel 730?

Quesito: info scelta regime fiscale.

sono un lavoratore dipendente che per hobby si diletta nel campo fotografico. Un'azienda ha visionato il mio portfolio fotografico e sar...

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Quesito: costituzione di una societa di export.

vorrei aprire una societe di export per rivendere materiali edili verso l'africa e potere rivendere in esenzione IVA vorrei saspere:<br />quale tipo di societa mi convienne aprire con i mori costi visto che per l'inizio saro l'unico socio e dipende<br />Quale sono i documenti per aprire questo tipo di societa<br />QUALI SONO I COSTI PER APRIRE QSTO TIPO DI SOCIETA<br />QUALI CONO I COSTI MINMI COSTI ANNUI PER MANTENERE QUESTA SOCIETA<br />QUALI SONO I VANTAGGI E I RISCHI PER QUESTO TIPO DI SOCIETA<br />QUAL'è IL MINIMO FATTURABILE ANNUI.

Quesito: costituzione di una societa di export.

vorrei aprire una societe di export per rivendere materiali edili verso l'africa e potere rivendere in esenzione IVA vorrei saspere: qu...

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Regime fiscale agevolato per blogger e autore intermediale.

<p dir="ltr"><span lang="it"></span><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Cosa fa un “autore intermediale”? E un “blogger”? Ad aprire le porte al regime fiscale agevolato previsto per chi intraprende nuove attività artistiche o professionali è la differenza sostanziale tra i due tipi di “mestiere”, l’uno svolto prima, l’altro, per il quale viene chiesto il beneficio, da avviare. Una differenza che, in generale, deve comunque essere verificata caso per caso, attraverso un’indagine sugli effettivi contenuti delle attività esercitate nel tempo. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Questa la conclusione contenuta nella risoluzione n. 239/E del 26 agosto, nella quale viene anche sottolineato che il corretto inquadramento e il successivo confronto tra passato e futuro lavorativo del contribuente implicano valutazioni fattuali fuori dalla competenza dell’Agenzia in sede di interpello. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;"></span></span> </p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">L’applicabilità o meno dell’agevolazione (articolo 13, legge 388/2000), che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef pari al 10% del reddito di lavoro autonomo o d’impresa per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, è condizionata da più requisiti. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Tra questi, quelli per cui il richiedente “titolato” non deve aver “esercitato negli ultimi tre anni attività artistica o professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare” – comma 2, lettera a) – e “l’attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (…)” – comma 2, lettera b).</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;"></span></span> </p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Per chiarire la portata delle disposizioni di legge, l’agenzia delle Entrate è poi intervenuta con tre circolari (1, 8 e 59) tutte del 2001, nelle quali è specificato che, riguardo al requisito di cui alla lettera b), fanno eccezione e, quindi, non impediscono l’accesso al regime di favore, le attività artistiche o professionali esercitate in forma di praticantato obbligatorio. </span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Inoltre, poiché la norma “è finalizzata ad evitare gli abusi dei contribuenti, i quali, al solo fine di godere delle agevolazioni tributarie previste dal nuovo regime, potrebbero di fatto continuare ad esercitare l'attività in precedenza svolta, modificando solamente la veste giuridica in impresa o lavoro autonomo. (…), utilizzando, ad esempio, gli stessi beni dell'attività precedente, nello stesso luogo e nei confronti degli stessi clienti.”, il corretto inquadramento degli elementi “originali” della nuova professione non può prescindere da una accurata valutazione “caso per caso”, tenendo sempre presente il contesto generale in cui viene esercitata.</span></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;"></span></span> </p><p dir="ltr"><span lang="it"><span style="font-family:Arial;">Dunque, non un sì, ma neanche un categorico no. Nel caso specifico, per godere del regime agevolato, la professione di “blogger” non deve essere una semplice prosecuzione di quella di “autore intermediale” che il contribuente svolgeva in precedenza.</span></span><span lang="it"></span><span lang="it"></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p><p dir="ltr"><span lang="it"><i><span style="font-family:Arial;">Fonte: Agenzia Entrate</span></i></span><span lang="it"><i></i></span><span lang="it"><i></i></span></p>

Regime fiscale agevolato per blogger e autore intermediale.

Cosa fa un “autore intermediale”? E un “blogger”? Ad aprire le porte al regime fiscale agevolato previsto per chi intraprende nuove attività...

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Nautica da diporto – Regime fiscale.

<p>L’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni sul trattamento fiscale da applicare alla nautica da diporto e, in particolare, sull’applicazione del principio secondo cui le prestazioni di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili di mezzi di trasporto “se rese da soggetti domiciliati o residenti in Italia si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono utilizzate in Italia o in altro Stato membro della Comunità stessa”.<br /></p><p>(<a href="http://www.finanze.it/export/download/novita09/circ38e.pdf">circolare n. 38/e del 22 luglio 2009</a> )</p><p><em>Fonte: Min.Finanze</em></p>

Nautica da diporto – Regime fiscale.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni sul trattamento fiscale da applicare alla nautica da diporto e, in particolare, sull’applica...

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