L’F24 accoglie le somme dovute per la dichiarazione di successione.

Dal prossimo 1° aprile entrano ufficialmente a far parte della famiglia dei versamenti tramite F24 anche le imposte, le tasse, i tributi speciali, gli interessi, le sanzioni e gli atri importi accessori, collegati alla presentazione della dichiarazione di successione. Con successiva risoluzione saranno istituiti specifici codici tributo.<br /> <br /> A stabilirlo il provvedimento 17 marzo 2016 dell’Agenzia delle Entrate, previsto dal decreto Mef dell’8 novembre 2011, che ha esteso il sistema di versamento unificato ad altri tributi, compresi, appunto, quelli connessi alla dichiarazione di successione, con lo scopo di semplificare al massimo gli adempimenti richiesti ai contribuenti, spesso già “in confidenza” con questo modello perché utilizzato per diversi tipi di pagamento.<br /> <br /> Lo stesso provvedimento prevede un periodo transitorio di adeguamento al nuovo sistema: fino al 31 dicembre 2016, infatti, sarà possibile usare ancora il modello F23, chance che decadrà definitivamente dal 1° gennaio 2017.<br /> Nessuna possibilità di scelta, invece, per gli atti emessi dall’Agenzia: i relativi versamenti dovranno essere effettuati esclusivamente con il tipo di modello di pagamento allegato o indicato negli atti stessi.<br /> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i></div>

L’F24 accoglie le somme dovute per la dichiarazione di successione.

Dal prossimo 1° aprile entrano ufficialmente a far parte della famiglia dei versamenti tramite F24 anche le imposte, le tasse, i tributi spe...

Continua a leggere...»

Un nuovo canale telematico per i versamenti unitari con F24.

Firmato l’accordo tra l’Agenzia delle Entrate e l’Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica, che consentirà ai contribuenti di effettuare i versamenti con modello F24 anche attraverso i canali telematici messi a disposizione dai “prestatori di servizi di pagamento” (Psp) diversi dalle banche che offrono sistemi di pagamento come l’home banking, iscritti nell’apposito albo della Banca d’Italia<br /> <br /> L’intesa fa seguito a una fase sperimentale adottata nel 2014 attraverso il primo servizio Psp (InfoCamere), che ha fatto registrare risultati positivi.<br /> Obiettivo dell’Agenzia è agevolare e semplificare gli adempimenti dei contribuenti in materia di versamento delle imposte, sviluppando sistemi alternativi alla modalità di conferimento cartaceo delle deleghe e ampliando, quindi, il numero delle soluzioni telematiche percorribili.<br /> <br /> D’ora in poi, quindi, sarà possibile pagare gli F24 telematici non solo tramite le banche e Poste italiane, ma anche attraverso gli istituti di pagamento e di moneta elettronica che aderiranno al servizio.<br /> <div> <br /></div>

Un nuovo canale telematico per i versamenti unitari con F24.

Firmato l’accordo tra l’Agenzia delle Entrate e l’Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica, che consentirà ai con...

Continua a leggere...»

Sostituti d'imposta: come recuperare in F24 le somme corrisposte.

Per favorire la trasparenza e semplificare le operazioni poste in essere dai sostituti d'imposta, l'art. 15 del Decreto legislativo semplificazioni fiscali (D.Lgs. n. 175/2014) ha stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, i sostituti d'imposta devono recuperare:<br /> le somme rimborsate ai dipendenti sulla base dei prospetti di liquidazione dei modelli 730 esclusivamente mediante compensazione in F24 (non più attraverso operazioni di compensazione "interna" di ritenute);<br /> gli eventuali versamenti di ritenute o di imposte sostitutive effettuati in misura superiore a quella dovuta scomputandoli in compensazione in F24 dai versamenti successivi.<br /> A tal fine, l'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 13/E del 10 febbraio 2015, ha istituito gli appositi codici tributo che i sostituti d'imposta dovranno utilizzare.<br /> Di recente, con la Risoluzione n. 7/E del 28.01.2016, l'Agenzia delle Entrate ha affermato che, ai sostituti d’imposta che hanno versato le ritenute di competenza dei mesi da gennaio a marzo 2015 non adeguandosi alla nuova disciplina, cioè esclusivamente in compensazione con F24, e hanno omesso e/o presentato tardivamente il modello di pagamento a saldo zero, non si applicheranno sanzioni.

Sostituti d'imposta: come recuperare in F24 le somme corrisposte.

Per favorire la trasparenza e semplificare le operazioni poste in essere dai sostituti d'imposta, l'art. 15 del Decreto legislativo ...

Continua a leggere...»

Sostituti d'imposta: come recuperare in F24 le somme corrisposte.

Per recuperare le somme rimborsate ai percipienti sulla base dei prospetti di liquidazione dei modelli 730, i sostituti d’imposta dovranno portare tali somme in compensazione in F24 utilizzando i seguenti 3 codici tributo istituiti con la Risoluzione n. 13/E/2015:<br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqW9qbZeQbwP1Z5VszZgcm1tzGVwHgAVDaguL3221wP3V5g4n9HARaSo09PUzs9Sj1Vi6rAXlrCMMCX6CosAspej3_up96OXBgMKBAYpuH-DnFWNnKqNCVH1htnKbRJvuwyRQrsQ/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="156" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqW9qbZeQbwP1Z5VszZgcm1tzGVwHgAVDaguL3221wP3V5g4n9HARaSo09PUzs9Sj1Vi6rAXlrCMMCX6CosAspej3_up96OXBgMKBAYpuH-DnFWNnKqNCVH1htnKbRJvuwyRQrsQ/s1600/1.jpg" width="400" /></a></div> <br /> I sostituti d’imposta che abbiano versato ritenute, imposte sostitutive o somme restituite in sede di conguaglio di fine anno o per cessazione del rapporto di lavoro in misura superiore rispetto a quanto effettivamente dovuto, potranno recuperare tali eccedenze esclusivamente scomputandole in compensazione in F24 dai successivi versamenti, utilizzando i seguenti 5 codici tributo istituiti con la Risoluzione n. 13/E/2015:<br /> <br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMo8-c_0tlnsxSYbkPH3XuIR9IhTYjzgCiHz8XO1mQM2ZwWNPKvmp7ZhoMunCZdRDk7ODooHFenUGlR3rHV4tsjOCd4WkLUWKVe4aw3u0ku69unXH9uBbzgosdEHQmh8V5eJ7mA/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMo8-c_0tlnsxSYbkPH3XuIR9IhTYjzgCiHz8XO1mQM2ZwWNPKvmp7ZhoMunCZdRDk7ODooHFenUGlR3rHV4tsjOCd4WkLUWKVe4aw3u0ku69unXH9uBbzgosdEHQmh8V5eJ7mA/s1600/2.jpg" width="400" /></a></div> <br /> I sostituti d'imposta, infine, per recuperare quanto corrisposto ai percipienti a titolo di:<br /> credito d'imposta per famiglie numerose;<br /> credito d'imposta per canoni di locazione;<br /> credito d’imposta per le ritenute IRPEF sulle retribuzioni corrisposte al personale di bordo dalle imprese navali che usufruiscono dei benefici di cui all’art. 4, comma 1, del D.L. n. 457/1997;<br /> dovranno portare tali somme in compensazione nel modello F24 utilizzando i seguenti 3 codici tributo istituiti con la Risoluzione n. 13/E/2015:<br /> <br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamg6DGAh0dJjZA_HMbWcmM1k7F0GcKrWPae-1FeHEu8TgF1pYTgtYrg0aj0p9Ycw0kZGpN0Vk_Rovk4-ViUtJpff41l3JNiKQ0qRTKkGAqvT7qFh79k_hMK26v8TySjLFAqL5IQ/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="156" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamg6DGAh0dJjZA_HMbWcmM1k7F0GcKrWPae-1FeHEu8TgF1pYTgtYrg0aj0p9Ycw0kZGpN0Vk_Rovk4-ViUtJpff41l3JNiKQ0qRTKkGAqvT7qFh79k_hMK26v8TySjLFAqL5IQ/s1600/3.jpg" width="400" /></a></div> <br />

Sostituti d'imposta: come recuperare in F24 le somme corrisposte.

Per recuperare le somme rimborsate ai percipienti sulla base dei prospetti di liquidazione dei modelli 730, i sostituti d’imposta dovranno p...

Continua a leggere...»

Compensazioni tramite F24.

Sulla scia del “decreto semplificazioni” arrivano, con la risoluzione 13/E del 10 febbraio 2015, undici nuovi codici tributo destinati ai sostituti d’imposta. I primi tre servono per compensare, tramite il modello F24, le somme rimborsate a dipendenti e pensionati sulla base dei prospetti di liquidazione delle dichiarazioni dei redditi e dei risultati contabili trasmessi da Caf e professionisti abilitati (in pratica, le somme a rimborso emergenti dai 730); i successivi cinque, invece, vanno utilizzati per recuperare, sempre con l’F24, le ritenute e le imposte sostitutive versate in eccedenza, infine, gli ultimi tre per compensare crediti riconosciuti dai sostituti stessi.<br /> <br /> Per compensare i rimborsi corrisposti<br /> L’articolo 15, comma 1, lettera a), del Dlgs 175/2014, stabilisce che i sostituti d’imposta, dall’1 gennaio 2015, nel mese successivo a quello in cui hanno operato il rimborso d’imposta al sostituito, recuperano il relativo importo, esclusivamente mediante compensazione, attraverso il modello F24.<br /> Ecco, quindi, confezionati, tre codici su misura:<br /> “1631” (somme a titolo di imposte erariali rimborsate dal sostituto d’imposta a seguito di assistenza fiscale)<br /> “3796” (somme a titolo di addizionale regionale all’Irpef rimborsate dal sostituto d’imposta a seguito di assistenza fiscale)<br /> “3797” (somme a titolo di addizionale comunale all’Irpef rimborsate dal sostituto d’imposta a seguito di assistenza fiscale).<br /> Nel dettaglio, detto che l’“anno di riferimento” è quello cui si riferiscono le somme rimborsate, i nuovi codici vanno inseriti in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”:<br /> il “1631”, nella sezione “Erario”<br /> il “3796”, nella sezione “Regioni”, insieme al codice regione, desumibile dalla “Tabella T0 Codici delle Regioni e delle Province Autonome”<br /> il “3797”, nella sezione “Imu e altri tributi locali”, specificando il codice catastale identificativo del comune di riferimento (vedi “Tabella dei Codici Catastali dei Comuni”).<br /> Di conseguenza, chiarisce la risoluzione, non sono più utilizzabili a credito, ma riportabili soltanto in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, i codici:<br /> “4731” (Irpef a saldo trattenuta dal sostituto d'imposta)<br /> “3803” (addizionale regionale all’Irpef trattenuta dal sostituto d'imposta a seguito di assistenza fiscale)<br /> “3846” (addizionale comunale all'Irpef trattenuta dal sostituto d'imposta - mod. 730 - saldo).<br /> Per recuperare le eccedenze versate<br /> Invece, per compensare tramite F24 (come previsto dall’articolo 15, comma 1, lettera b) del Dlgs 175/2014) le ritenute e le imposte sostitutive versate in eccedenza e le somme restituite in sede di conguaglio di fine anno o per cessazione del rapporto di lavoro, questi i nuovi codici tributo:<br /> “1627” (eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro dipendente e assimilati)<br /> “1628” (eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi)<br /> “1629” (eccedenza di versamenti di ritenute su redditi di capitale e di imposte sostitutive su redditi di capitale e redditi diversi)<br /> “1669” (eccedenza di versamenti di addizionale regionale all’Irpef trattenuta dal sostituto d’imposta)<br />  “1671” (eccedenza di versamenti di addizionale comunale all’Irpef trattenuta dal sostituto d’imposta).<br /> Per quanto riguarda la compilazione dell’F24, l’“anno di riferimento” è quello cui si riferisce il versamento in eccesso, mentre i codici tributo devono essere esposti in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”:<br /> i primi tre (“1627”, “1628” e “1629”), nella sezione “Erario”<br /> il “1669”, nella sezione “Regioni”, insieme al codice regione (vedi tabella)<br /> il “1671”, nella sezione “Imu e altri tributi locali ”, insieme al codice catastale identificativo del comune (vedi tabella).<br /> Anche in questo caso, le nuove codifiche prendono “parzialmente” il posto di altre; così, non sono più utilizzabili a credito e possono essere indicati soltanto nella colonna “importi a debito versati” i codici tributo:  “1102”, “1103”, “1680", “1706”, “1707, “1710”, “1711” “1713”, “3802, “3848”, “8111, “8112”.<br /> <br /> Per compensare i crediti riconosciuti<br /> Questi, infine, i codici tributo per consentire di compensare, sempre mediante F24, il credito per famiglie numerose (articolo 12, comma 3, Tuir), quello per canoni di locazione (articolo 16, comma 1-sexies, Tuir) e il credito d’imposta per le ritenute Irpef sulle retribuzioni corrisposte al personale di bordo (articolo 4, comma 1, Dl 457/1997): nell’ordine, “1632”, “1633” e “1634”.<br /> Vanno indicati nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”; nel campo “anno di riferimento”, va quello d’imposta cui si riferisce il credito.<br /> <br /> Calma piatta per altri codici<br /> La risoluzione precisa poi che non perdono le loro funzioni i codici tributo:<br /> 4331, 4631, 4931, 4932, 1304, 1614, 1962 e 1963, istituiti con la risoluzione 92/1999<br /> 6781, 6782 e 6783, istituiti con la risoluzione 9/2005, per compensare l’eccedenza risultante dalla dichiarazione del sostituto d’imposta.<br /> <br /> E per finire…<br /> Le nuove modalità di recupero e i relativi nuovi codici tributo riguardano anche i sostituti d’imposta tenuti ad avvalersi del modello “F24 Enti pubblici” (vedi circolare 20/2001).<br /> <br /> Confermato poi, per quanto riguarda la decorrenza, quanto precisato dalla circolare 31/2014 e cioè  che le nuove modalità di compensazione vanno applicate dall'1 gennaio 2015, con esclusione delle compensazioni riferite a operazioni di compentenza dell'anno d'imposta 2014, per le quali rimangono valide le precedenti procedure.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Compensazioni tramite F24.

Sulla scia del “decreto semplificazioni” arrivano, con la risoluzione 13/E del 10 febbraio 2015, undici nuovi codici tributo destinati ai so...

Continua a leggere...»

Il bollo virtuale si paga con F24.

Multitasking, versatile, attraverso di esso è possibile pagare e compensare numerosi tributi: è l’F24. Le sue caratteristiche lo collocano fra gli strumenti che accompagnano la semplificazione degli adempimenti e, dal prossimo 20 febbraio, sostituisce l’F23 nel versamento del bollo virtuale. L’avvicendamento è sancito con provvedimento del 3 febbraio 2015.<br /> <br /> Il turnover tra i due modelli era, in sostanza, già scritto nella norma (articolo 17, comma 2, lettera h-ter, Dlgs 241/1997) che prevedeva la progressiva estensione delle modalità di versamento unitario e compensazione previste per i pagamenti dei tributi e delle altre somme, individuate dallo stesso comma, ad altre entrate, da determinare con decreto ministeriale. Il Dm dell’8 novembre 2011, nel consegnare all’F24 l’imposta di bollo, con i relativi accessori, interessi e sanzioni, ha passato il testimone all’Agenzia delle Entrate, affinché definisse con proprio provvedimento le modalità attuative della disposizione.<br /> <br /> Queste le basi normative del documento di oggi che, in un’ottica di razionalizzazione dei processi amministrativi relativi ai tributi indiretti, individua l’F24 come unico modello in grado di traghettare gli adempimenti fiscali verso la semplificazione. Quindi, perché non includere anche l’imposta di bollo virtuale?<br /> <br /> Come in occasione di ogni cambiamento, per consentire ai contribuenti interessati dalle nuove regole di adeguarsi gradualmente, fino al 31 marzo 2015 continueranno a essere accettati anche i pagamenti effettuati con il modello F23.<br /> <br /> Per completare l’operazione, l’Agenzia delle Entrate ha istituito, con risoluzione n. 12/E, gli opportuni codici tributo che potranno essere  utilizzati anche per il modello "F24 Enti pubbblici":<br /> "2505" (rata)<br /> "2506" (acconto)<br /> "2507" (sanzioni)<br /> "2508" (interessi).<br /> In particolare, in caso di versamento rateale (codice "2505"), nel campo "rateazione/regione/prov./mese di rif.to" dell'F24 ovvero nel campo "riferimento A" dell'F24 Enti pubblici deve essere riportato il numero della rata in pagamento seguito dal numero complessivo delle rate bimestrali (ad esempio, se si paga la prima di sei rate bimestrali, occorrerà indicare 0106).<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Il bollo virtuale si paga con F24.

Multitasking, versatile, attraverso di esso è possibile pagare e compensare numerosi tributi: è l’F24. Le sue caratteristiche lo collocano f...

Continua a leggere...»

Omessa presentazione di F24 a zero.

<b>Non ho presentato un modello F24 a saldo zero. L’omissione è sanzionabile? Posso regolarizzarla con ravvedimento operoso? Con quale codice tributo?</b><br /> <br /> La violazione per omessa presentazione del modello F24 a zero è sostanziale, perché arreca pregiudizio all’esercizio dell’attività di controllo (punto 17.2 della circolare 54/E del 2002). Pertanto in tal caso, si applica una sanzione di 154 euro, ridotta a 51 euro se il ritardo non è superiore a cinque giorni lavorativi (articolo 19, comma 4, Dlgs 241/1997). La violazione può essere sanata tramite ravvedimento operoso, presentando il modello F24 e versando la sanzione in misura ridotta, diversa a seconda del momento in cui avviene la regolarizzazione (articolo 13 del Dlgs 472/1997). Nell'F24 deve essere indicato il codice tributo 8911 e, come anno di riferimento, va riportato quello in cui è stata commessa la violazione.<br /> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i></div>

Omessa presentazione di F24 a zero.

Non ho presentato un modello F24 a saldo zero. L’omissione è sanzionabile? Posso regolarizzarla con ravvedimento operoso? Con quale codice t...

Continua a leggere...»

Proprietà industriale e marchi, versamento dei diritti con F24.

I diritti relativi ai titoli della proprietà industriale e le tasse sulle concessioni governative sui marchi sono assolti tramite i  modelli “F24 Versamenti con elementi identificativi” e “F24 Enti pubblici”. A stabilirlo il provvedimento del 20 novembre 2014 del direttore dell’Agenzia di concerto con il direttore per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi del Mise, pubblicato sulla GU n. 281 del 3 dicembre.<br /> <br /> La presentazione del modello F24 elementi identificativi per i titolari di partita Iva avviene in modalità esclusivamente telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati. I non titolari di partita Iva, invece, possono presentarlo anche presso gli sportelli delle banche di Poste italiane spa e degli agenti della riscossione.<br /> Per gli enti pubblici, i medesimi diritti di proprietà industriale e marchi vanno versati tramite “F24 enti pubblici”. Il modello viaggia esclusivamente in modalità telematica, attraverso i servizi dell’Agenzia.<br /> <br /> Il provvedimento dà attuazione ai decreti del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze del 22 marzo 2013 e del 3 ottobre 2014, che demandavano al direttore dell’Agenzia e al direttore per la lotta alla contraffazione (Uibm) il compito di definire  le modalità di pagamento dei diritti sulla proprietà industriale e delle tasse sulle concessioni governative sui marchi, tramite il modello F24 enti pubblici, anziché con il bollettino di conto corrente postale.<br /> <br /> Per rendere operative le nuove modalità di pagamento bisognerà aspettare la prossima data di deposito telematico delle domande (che sarà fissata con decreto Uibm del Mise) e la conseguente istituzione, da parte dell’Agenzia, dei codici tributo che consentiranno di versare tramite F24.<br /> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i></div>

Proprietà industriale e marchi, versamento dei diritti con F24.

I diritti relativi ai titoli della proprietà industriale e le tasse sulle concessioni governative sui marchi sono assolti tramite i  modelli...

Continua a leggere...»

Versamenti contributi tramite F24.

Per consentire il versamento, tramite modello F24, dei contributi associativi dovuti dagli iscritti ai Consigli provinciali dell’Ordine dei consulenti del lavoro che hanno aderito alla convenzione stipulata tra l’Agenzia delle Entrate e il Consiglio nazionale di quell’ordine professionale, con la risoluzione 103/E del 26 novembre sono state istituite le seguenti causali contributo:<br /> <br /> - BR00 (Consiglio provinciale di Brindisi)<br /> - CR00 (Consiglio provinciale di Cremona)<br /> - GR00 (Consiglio provinciale di Grosseto)<br /> - IS00 (Consiglio provinciale di Isernia).         <br /> <br /> Le causali vanno esposte nella sezione “Altri enti previdenziali e assicurativi” del modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”.<br /> Inoltre, devono essere indicati:<br /> il codice “0005”, nel campo “codice ente”<br /> la sigla della provincia di iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro, nel campo “codice sede”<br /> il codice di iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro, nel campo “codice posizione”<br /> il periodo di competenza del contributo, nello spazio “periodo di riferimento: da mm/aaaa a mm/aaaa”.<br /> Con la risoluzione 104/E, invece, l’Agenzia delle Entrate ha istituito la causale contributo “EBI”, per consentire i versamenti delle somme da destinare al finanziamento dell’Ente bilaterale Italia, come previsto dalla convenzione stipulata da quest’ultimo con l’Inps<br /> La causale va esposta nel campo “causale contributo” della sezione “INPS”, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”.<br /> Vanno inoltre riportati:<br /> -il codice della sede Inps competente, nel campo “codice sede”<br /> -la matricola Inps dell’azienda, nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda”<br /> -il mese e l’anno di competenza del contributo nella colonna “da mm/aaaa” del campo “periodo di riferimento” (la colonna “a mm/aaaa” non va riempita).<br /> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i></div>

Versamenti contributi tramite F24.

Per consentire il versamento, tramite modello F24, dei contributi associativi dovuti dagli iscritti ai Consigli provinciali dell’Ordine dei ...

Continua a leggere...»

Modalità di presentazione delle deleghe di pagamento F24 a decorrere dal 1° ottobre 2014.

PREMESSA<br /> L’art. 11, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito, con<br /> modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, introduce, dal 1° ottobre 2014,<br /> ulteriori obblighi di utilizzo dei sistemi telematici per la presentazione delle<br /> deleghe di pagamento F24.<br /> In particolare, è previsto che:<br /> “A decorrere dal 1° ottobre 2014, fermi restando i limiti già previsti da<br /> altre disposizioni vigenti in materia, i versamenti di cui all'articolo 17 del<br /> decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, sono eseguiti:<br /> a) esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione<br /> dall'Agenzia delle entrate, nel caso in cui, per effetto delle compensazioni<br /> effettuate, il saldo finale sia di importo pari a zero;<br /> b) esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione<br /> dall'Agenzia delle entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati<br /> con la stessa, nel caso in cui siano effettuate delle compensazioni e il saldo finale<br /> sia di importo positivo;<br /> c) esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione<br /> dall'Agenzia delle entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati<br /> con la stessa, nel caso in cui il saldo finale sia di importo superiore a mille<br /> euro.”.<br /> Con la presente circolare sono forniti alcuni chiarimenti, con la precisazione<br /> che le disposizioni in esame non si applicano ai pagamenti effettuati con<br /> strumenti diversi dal modello F24 (ad esempio bonifici e versamenti diretti in<br /> tesoreria).<br /> <br /> 1. OBBLIGHI DI PRESENTAZIONE TELEMATICA DEI MODELLI<br /> F24 - ARTICOLO 11, COMMA 2, DEL DECRETO LEGGE 24<br /> APRILE 2014, N. 66 CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA<br /> LEGGE 23 GIUGNO 2014, N. 89<br /> Per effetto delle disposizioni normative introdotte, a decorrere dal 1°<br /> ottobre 2014:<br /> a) i modelli F24 a saldo zero1 potranno essere presentati esclusivamente<br /> mediante i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle<br /> entrate:<br /> - direttamente dal contribuente, utilizzando i servizi “F24 web” o “F24<br /> online”2 dell’Agenzia delle entrate, attraverso i canali telematici<br /> Fisconline o Entratel;<br /> - per il tramite di un intermediario abilitato ai sensi dell’articolo 3,<br /> comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n.<br /> 322 (professionisti, CAF, associazioni sindacali di categoria tra<br /> imprenditori, etc.), che può trasmettere telematicamente le deleghe F24<br /> in nome e per conto degli assistiti avvalendosi del servizio “F24<br /> cumulativo”, disciplinato da apposita convenzione con l’Agenzia delle<br /> entrate, e del servizio “F24 addebito unico” di cui al Provvedimento del<br /> Direttore dell’Agenzia delle entrate del 21 giugno 2007;<br /> b) i modelli F24 contenenti crediti utilizzati in compensazione, con saldo<br /> finale maggiore di zero, oppure i modelli F24 con saldo superiore a<br /> 1.000,00 euro (a prescindere dalla presenza di crediti utilizzati in<br /> -----<br /> 1<br /> Nel modello F24 “a saldo zero” l’ammontare dei pagamenti (esposti nella colonna “importi a debito<br /> pagati”) è pari all’ammontare dei crediti utilizzati in compensazione (esposti nella colonna “importi a<br /> credito compensati”) e dunque il saldo finale del modello (pagamenti meno compensazioni) è pari a zero.<br /> 2 “F24 web” consente di compilare e inviare telematicamente il modello F24 direttamente dal sito internet<br /> dell’Agenzia delle Entrate, senza la necessità di installare alcun software dedicato sul proprio PC. “F24<br /> online”, invece, previa compilazione del modello F24 attraverso il software scaricabile gratuitamente dal<br /> sito internet dell’Agenzia, oppure tramite programmi disponibili sul mercato, consente di inviare<br /> telematicamente il modello F24 stesso attraverso il sito internet dell’Agenzia.<br /> ---<br /> <br /> compensazione), potranno essere presentati esclusivamente per via<br /> telematica:<br /> - mediante i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle<br /> entrate sopra richiamati;<br /> - mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli<br /> intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia ai sensi<br /> dell’art. 19 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241 e dell’art. 1 del<br /> decreto legislativo 22 febbraio 1999, n. 37 (banche, Poste Italiane e<br /> Agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento).<br /> <br /> <br /> 2. ULTERIORI CASI DI OBBLIGO DI UTILIZZO DEI SERVIZI<br /> TELEMATICI PER LA PRESENTAZIONE DEI MODELLI F24<br /> La norma in commento chiarisce che i suddetti obblighi si aggiungono a<br /> quelli già vigenti nell’ordinamento sulla stessa materia.<br /> In particolare, per i soggetti titolari di partita IVA restano applicabili<br /> anche le disposizioni di cui all’art. 37, commi 49 e 49-bis, del decreto legge 4<br /> luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 luglio 2006, n. 248, recanti<br /> rispettivamente l’obbligo di utilizzare:<br /> - modalità di pagamento esclusivamente telematiche per il versamento di<br /> imposte, contributi e premi di cui all’articolo 17, comma 2 del decreto<br /> legislativo 9 luglio 1997, n. 241 nonché delle entrate spettanti agli enti e<br /> alle casse previdenziali di cui all’articolo 28, comma 1, del medesimo<br /> decreto legislativo n. 241 del 1997;<br /> - esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia<br /> delle entrate, per effettuare la compensazione, tramite modello F24, del<br /> credito IVA annuale o relativo a periodi inferiori all'anno, per importi<br /> superiori a 5.000,00 euro annui.<br /> Tali soggetti, pertanto, per effetto delle nuove disposizioni normative<br /> introdotte, sono tenuti ad utilizzare esclusivamente le modalità telematiche messe<br /> a disposizione dall’Agenzia per la presentazione del modello F24 in tutti i casi di<br /> delega con saldo finale pari a zero, ferma restando la possibilità di utilizzare<br /> anche i servizi telematici resi disponibili dagli intermediari della riscossione<br /> convenzionati per la presentazione del modello F24 con saldo maggiore di zero.<br /> <br /> <br /> 3. CASI IN CUI E’ POSSIBILE UTILIZZARE IL MODELLO F24<br /> CARTACEO<br /> In linea generale, i versamenti con modello F24 cartaceo potranno<br /> continuare a essere effettuati, presso gli sportelli degli intermediari della<br /> riscossione convenzionati con l’Agenzia ai sensi dell’art. 19 del decreto<br /> legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e dell’art. 1 del decreto legislativo 22 febbraio<br /> 1999, n. 37 (Banche, Poste Italiane e agenti della riscossione), dai soggetti non<br /> titolari di partita IVA, nel caso in cui debbano versare, senza utilizzo di crediti in<br /> compensazione, somme per un importo totale pari o inferiore a 1.000,00 euro.<br /> La presentazione del modello F24 in forma cartacea è, inoltre, ammessa<br /> nei seguenti casi particolari.<br /> F24 precompilati dall’ente impositore<br /> Per evitare complicazioni per i contribuenti e possibili errori nella<br /> compilazione dei modelli F24, i contribuenti che utilizzano deleghe di pagamento<br /> precompilate, inviate dagli enti impositori (ad esempio Agenzia delle entrate,<br /> Comuni, etc.), con saldo finale superiore a 1.000,00 euro, possono presentare<br /> detti modelli in formato cartaceo presso gli sportelli degli intermediari della<br /> riscossione convenzionati con l’Agenzia, a condizione che non siano indicati<br /> crediti in compensazione.<br /> <br /> Versamenti rateali in corso<br /> Tenuto conto che per numerosi contribuenti non titolari di partita IVA,<br /> alla data di entrata in vigore della disposizione in commento (1° ottobre 2014),<br /> sono in corso, per il corrente anno, versamenti rateali di tributi, contributi e altre<br /> entrate tramite modello F24 cartaceo, sarà possibile continuare a effettuare i<br /> versamenti delle rate successive utilizzando la medesima modalità, fino al 31<br /> dicembre 2014, anche per importi superiori a 1.000,00 euro e/o utilizzando<br /> crediti in compensazione, oppure se il saldo del modello è pari a zero.<br /> Utilizzo di crediti d’imposta fruibili in compensazione esclusivamente<br /> presso gli agenti della riscossione<br /> I soggetti che hanno diritto ad agevolazioni fiscali, nella forma di crediti<br /> d’imposta, utilizzabili in compensazione esclusivamente presso gli agenti della<br /> riscossione, per tale finalità possono continuare a presentare il modello F24<br /> cartaceo presso gli sportelli degli agenti medesimi.<br /> <br /> <br /> 4. CONTRIBUENTI IMPOSSIBILITATI A DETENERE UN CONTO<br /> CORRENTE<br /> Con riferimento, infine, ai versamenti dovuti da contribuenti<br /> oggettivamente impossibilitati a detenere un conto corrente si precisa che:<br /> a) i modelli F24 con saldo superiore a 1.000,00 euro, senza l’utilizzo di<br /> crediti in compensazione, potranno essere inviati telematicamente<br /> rivolgendosi ad un intermediario abilitato a Entratel ex articolo 3,<br /> comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n.<br /> 322, disponibile all’addebito del pagamento sul proprio conto corrente,<br /> ovvero ad intermediari della riscossione che consentono di presentare il<br /> modello F24 con modalità telematiche anche a soggetti non titolari di<br /> conto corrente in quanto, in tali ultimi casi, il pagamento è eseguito con modalità diverse rispetto all’addebito in conto, ad esempio tramite<br /> addebito di carte prepagate. In via residuale, nel caso in cui non fossero<br /> disponibili tali canali, potrà essere utilizzato anche il modello F24<br /> cartaceo;<br /> b) i modelli F24 contenenti crediti utilizzati in compensazione, con saldo<br /> finale maggiore di zero, potranno essere presentati con le modalità<br /> telematiche richiamate alla precedente lettera a). In via residuale, nel<br /> caso in cui non fossero disponibili tali canali, potrà essere presentato,<br /> esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione<br /> dall'Agenzia delle entrate, un modello F24 a saldo zero nel quale<br /> compensare il totale dei crediti a disposizione con una parte del debito<br /> da versare; il versamento del restante debito potrà essere effettuato<br /> anche con modello F24 cartaceo.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Circolare Agenzia Entrate 27/E del 19/09/2014</i>

Modalità di presentazione delle deleghe di pagamento F24 a decorrere dal 1° ottobre 2014.

PREMESSA L’art. 11, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, int...

Continua a leggere...»

F24 online sopra i mille euro: istruzioni per l’uso.

Dal 1° ottobre l’F24 telematico è diventato obbligatorio per i versamenti superiori a 1000 euro, per quelli a saldo zero o con crediti in compensazione con saldo finale maggiore di zero (Dl n. 66 del 2014).<br /> <br /> La circolare n. 27/E spiega come presentare la delega di pagamento e illustra i casi in cui è ancora possibile utilizzare il cartaceo. I modelli F24 a saldo zero potranno essere presentati esclusivamente attraverso i servizi online dell’Agenzia (“F24web”, “F24online” o tramite un intermediario abilitato), mentre quelli con crediti utilizzati in compensazione con saldo finale maggiore di zero e quelli con saldo superiore a 1000 euro potranno viaggiare anche tramite internet banking (banche, Poste Italiane, Agenti della riscossione e prestatori di servizi di pagamento, convenzionati con l’Agenzia). I contribuenti (esclusi i titolari di partita Iva) potranno continuare a utilizzare il modello cartaceo anche dopo il 1° ottobre per il versamento di somme pari o inferiori a 1000 euro, a patto che non ci siano crediti in compensazione, in caso di F24 precompilati dell’ente impositore, e, fino al 31 dicembre, anche per i versamenti rateali in corso di tributi, contributi e altre entrate.<br /> <div> <br /></div>

F24 online sopra i mille euro: istruzioni per l’uso.

Dal 1° ottobre l’F24 telematico è diventato obbligatorio per i versamenti superiori a 1000 euro, per quelli a saldo zero o con crediti in co...

Continua a leggere...»

Modello F24 oltre i 1.000 euro.

Dal 1° ottobre è scattato l'obbligo di presentazione telematica del modello F24 da parte dei privati nel caso di modelli F24 senza compensazioni con saldo superiore a 1.000 Euro e di modelli F24 con compensazioni a prescindere dall'importo. L'obbligo ripropone, però, l'interrogativo su quali siano le sanzioni applicabili nel caso in cui l'F24 venga pagato mediante un canale diverso da quello previsto dalla norma. Su questo aspetto, infatti, né la norma, né la circolare n. 27/E/2014 si esprimono. E', tuttavia, da ricordare che, in occasione dell'entrata in vigore dell'articolo 37 comma 49, del Dl n. 223/2006, che istituiva l'obbligo, per i soggetti titolari di partita Iva, di utilizzare modalità telematiche per effettuare i pagamenti con il modello F24, in una discussione in commissione Finanze della Camera (26 settembre 2006, n. 7-00051) veniva evidenziato che «non esiste nel nostro ordinamento alcuna fattispecie sanzionatoria connessa alla errata utilizzazione del canale o mezzo di pagamento dei tributi. L'unica sanzione applicabile è infatti riconducibile semplicemente all'omesso o incompleto versamento delle imposte e dei contributi». Un'eccezione a tale assunto si potrebbe verificare nel caso in cui l'omesso utilizzo del corretto canale di trasmissione possa costituire un ostacolo all'attività di controllo dell'amministrazione finanziaria. In questo caso, l'Agenzia potrebbe anche applicare la sanzione per violazione formale pari a 258 euro.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Il Sole 24 Ore</i>

Modello F24 oltre i 1.000 euro.

Dal 1° ottobre è scattato l'obbligo di presentazione telematica del modello F24 da parte dei privati nel caso di modelli F24 senza compe...

Continua a leggere...»

Zone Franche Urbane, istituiti i codici tributo.

L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 59/E del 9 giugno 2014, ha istituito i codici tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, delle agevolazioni a favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane della Regione Campania e della Regione Calabria ricadenti nell’Obiettivo “Convergenza”. L'istituzione dei codici tributo fa seguito al provvedimento direttoriale n. 62309 del 6 maggio 2014. Le agevolazioni sono fruite presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici ENTRATEL e FISCONLINE messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena lo scarto dell’operazione di versamento, secondo modalità e termini definiti con provvedimento del Direttore della stessa Agenzia.

Zone Franche Urbane, istituiti i codici tributo.

L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 59/E del 9 giugno 2014, ha istituito i codici tributo per l’utilizzo in compensazione, tr...

Continua a leggere...»

F24, arriva una nuova causale. È per la Cassa sanitaria quadri.

Entra in scena, “Quas”, la causale contributo istituita oggi con la risoluzione 58/E, da utilizzare per versare, tramite modello F24, i contributi dovuti dagli iscritti, alla Cassa assistenza sanitaria quadri (Quas), che garantisce ai dipendenti con qualifica di “quadro” assistenza medica integrativa a quella offerta dal servizio pubblico.<br /> <br /> L’ente è per i lavoratori del terziario, del turismo e dei servizi, ma accoglie anche i “quadri” delle aziende di import/export ortofrutticoli, fiori, vigilanza privata, impianti sportivi e fitness, concessionari di scommesse ippiche e sportive.<br /> “Quas” dovrà essere indicata nella sezione “Inps” in corrispondenza, esclusivamente, della colonna “importi a debito versati”, indicando, specifica la risoluzione:<br /> nel campo “codice sede”, il codice della sede Inps competente<br /> nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda”, la matricola Inps dell’azienda<br /> nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa”, il mese e l’anno di competenza del contributo, mentre non deve essere valorizzata la colonna “a mm/aaaa”.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

F24, arriva una nuova causale. È per la Cassa sanitaria quadri.

Entra in scena, “Quas”, la causale contributo istituita oggi con la risoluzione 58/E, da utilizzare per versare, tramite modello F24, i cont...

Continua a leggere...»

Modello F24 on line anche mediante InfoCamere.

Da giugno i contribuenti potranno effettuare il versamento dei tributi con il modello F24 anche attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Istituto di Pagamento InfoCamere. E' stato, infatti, siglato un apposito accordo tra Agenzia delle Entrate e l’Istituto per facilitare gli adempimenti dei cittadini e incentivare sistemi di pagamento online alternativi all’uso del contante. Grazie a tale iniziativa, l'Agenzia delle Entrate allarga ulteriormente i servizi di pagamento on line del modello unificato, che si affiancano ai servizi già offerti dal sistema bancario e postale.

Modello F24 on line anche mediante InfoCamere.

Da giugno i contribuenti potranno effettuare il versamento dei tributi con il modello F24 anche attraverso i canali telematici messi a dispo...

Continua a leggere...»

Compensazioni orizzontali solo con modello F24 telematico dal 1° ottobre.

Il Decreto Renzi (D.L. n. 66 del 24.04.2014), oltre al taglio del cuneo fiscale per lavoratori e imprese, contiene anche altre misure di notevole rilevanza. Una di queste è l'obbligo, dal 1° ottobre 2014, di eseguire i versamenti con il modello F24: esclusivamente in via telematica tramite i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate se, per effetto delle compensazioni, il saldo finale è pari a zero; esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati con le Entrate, cioè banche, Poste Italiane o agenti della riscossione, nel caso in cui siano effettuate compensazioni e il saldo finale sia di importo positivo; esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati con le Entrate, se il saldo finale supera i 1.000 euro. La novità, contenuta nell'art. 11 del decreto, riguarda solo le compensazioni "orizzontali" e segna, di fatto, un abbandono quasi definitivo del modello F24 cartaceo, in quanto riguardano tutti i contribuenti, compresi i privati e i non titolari di partita IVA.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Il Sole 24 Ore</i>

Compensazioni orizzontali solo con modello F24 telematico dal 1° ottobre.

Il Decreto Renzi (D.L. n. 66 del 24.04.2014), oltre al taglio del cuneo fiscale per lavoratori e imprese, contiene anche altre misure di not...

Continua a leggere...»

Artigiani e commercianti, i modelli F24 2014 dell'Inps da oggi nel cassetto previdenziale.

A partire da oggi, artigiani e commercianti, accedendo al cassetto previdenziale dell'Inps tramite Pin dell'Inps, troveranno nella sezione "Posizione assicurativa - Dati del modello F24" il prospetto ed i modelli F24 precompilati per il versamento dei contributi dovuti per l'anno 2014. A breve, sarà poi resa disponibile anche la lettera in formato Pdf nella sezione "Comunicazione bidirezionale - Modelli F24" e sarà inviata un'email di avviso agli iscritti ed ai loro delegati di cui risulta l'indirizzo di posta elettronica.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Il Sole 24 Ore</i>

Artigiani e commercianti, i modelli F24 2014 dell'Inps da oggi nel cassetto previdenziale.

A partire da oggi, artigiani e commercianti, accedendo al cassetto previdenziale dell'Inps tramite Pin dell'Inps, troveranno nella s...

Continua a leggere...»

Contributi previdenziali di infermieri e assistenti sanitari con modello F24.

L'Agenzia delle Entrate e l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (Enpapi) hanno firmato una convenzione che prevede la possibilità di utilizzare il modello F24 per il versamento telematico dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti da parte degli infermieri e degli assistenti sanitari che esercitano attività libero professionale in forma singola o associata. Tale possibilità sarà consentita dal prossimo 3 giugno. L’intesa è valida per il triennio 2014-2017. L’Agenzia provvederà a breve, su richiesta dell’Ente stesso, a definire i codici tributo da indicare in F24.

Contributi previdenziali di infermieri e assistenti sanitari con modello F24.

L'Agenzia delle Entrate e l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (Enpapi) hanno firmato una c...

Continua a leggere...»

Infermieri e assistenti sanitari: i contributi viaggiano nell’F24.

Firmata da Agenzia Entrate ed Enpapi la convenzione che consente a chi esercita attività libero professionale di utilizzare il modello F24 per pagare all’Ente i contributi previdenziali e assistenziali, direttamente online o tramite i servizi bancari e postali. L’Agenzia, a breve, provvederà a definire specifici codici tributo.<br /> <br /> Dal prossimo 3 giugno anche gli infermieri e gli assistenti sanitari che esercitano attività libero professionale in forma singola o associata, anche sotto forma di prestazione non abituale o collaborazione coordinata e continuativa, potranno utilizzare il modello F24 per pagare i contributi previdenziali e assistenziali ed effettuare, quindi, con un’unica operazione il versamento delle somme dovute e anche utilizzare eventuali crediti tributari in compensazione.<br /> <br /> Agenzia delle Entrate ed Ente nazionale di Previdenza e Assistenza della professione infermieristica (Enpapi) hanno infatti firmato una convenzione che prevede la possibilità di utilizzare il modello di pagamento unificato ed effettuare così i versamenti dovuti direttamente online, tramite il sito dell’Agenzia, o utilizzando i servizi bancari e postali, senza spese aggiuntive.<br /> L’Agenzia provvederà a breve, su richiesta dello stesso Ente, a definire i codici tributo da indicare nell’F24.<br /> <br /> L’accordo, valido per il triennio 2014-2017, rientra nelle previsioni del Dm 10 gennaio 2014, che ha riconosciuto agli Enti previdenziali di categoria dei professionisti che ne fanno richiesta la possibilità di riscuotere i contributi tramite F24, e segue quella firmata nei giorni scorsi con l’Ente nazionale di Previdenza dei consulenti del lavoro (Enpacl).<br /> <br /> L’intesa Entrate-Enpapi è il frutto di una analisi degli aspetti amministrativi e finanziari della procedura di riscossione dei contributi tramite F24, che ha condotto alla stesura di un testo condiviso che risponde alle esigenze dei professionisti.<br /> Da una parte gli infermieri professionali potranno utilizzare l’agevole sistema dei versamenti unitari, dall’altra l’Ente potrà ottenere informazioni con maggiore tempestività e adottare quindi misure di controllo più immediate ed efficienti.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Infermieri e assistenti sanitari: i contributi viaggiano nell’F24.

Firmata da Agenzia Entrate ed Enpapi la convenzione che consente a chi esercita attività libero professionale di utilizzare il modello F24 p...

Continua a leggere...»

Consulenti del lavoro: in F24 anche i contributi previdenziali.

Accordo raggiunto tra Agenzia delle Entrate ed Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei consulenti del lavoro (Enpacl). Dal prossimo 3 giugno, gli iscritti all’Ente potranno versare i propri contributi con il modello F24: direttamente on line, utilizzando i servizi telematici dell’Amministrazione finanziaria, oppure presso gli sportelli di banche o poste.<br /> <br /> L’Enpacl è uno dei venti istituti “autorizzati” ad accedere, su richiesta, al sistema dei versamenti unitari di contributi previdenziali e assistenziali, con compensazione di eventuali crediti tributari (articolo 17, Dlgs 241/1997). La lista dei possibili beneficiari era stata messa a punto dal decreto Mef del 10 gennaio 2014.<br /> <br /> I punti cardine dell’accordo<br /> La convenzione disciplina i compiti spettanti alle parti.<br /> L’Agenzia riscuote i contributi versati con l’F24 ed entro nove giorni lavorativi comunica all’Enpacl i dati relativi alle operazioni di riscossione. Poi, entro il giorno 10 del mese successivo a quello di elaborazione dei dati, dopo aver effettuato gli opportuni aggiustamenti contabili, trasmette le informazioni epurate dei versamenti annullati su richiesta degli intermediari della riscossione, per errori di rendicontazione, o degli iscritti. Le somme riscosse saranno riversate tempestivamente.<br /> Resta invece di competenza dell’Enpacl il servizio di assistenza ai propri iscritti nella compilazione della delega di pagamento unificato.<br /> La convenzione, valida per tre anni, comincerà a esplicare i suoi effetti dal prossimo 3 giugno.<br /> <br /> Intanto, grazie al rinnovo della convenzione con il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, anche i contributi associativi continueranno ad arrivare tramite l’F24.<br /> <br /> In tal modo, i professionisti potranno utilizzare un’unica modalità per versare le quote associative e i contributi previdenziali, mentre l’Enpacl e l’Ordine professionale avranno a disposizione, in modo tempestivo, tutte le informazioni utili per adottare misure di controllo più immediate ed efficienti.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Consulenti del lavoro: in F24 anche i contributi previdenziali.

Accordo raggiunto tra Agenzia delle Entrate ed Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei consulenti del lavoro (Enpacl). Dal prossimo 3 ...

Continua a leggere...»