Il Fisco agevola lo sport dilettantistico e può anche capitare che una persona, esercente attività sportiva, con un reddito complessivo di 30mila euro, possa essere fiscalmente a carico del coniuge o del familiare. Ciò per la ragione che gli sportivi, che percepiscono compensi per l'attività sportiva dilettantistica, beneficiano di particolari agevolazioni che permettono di essere considerati fiscalmente a carico, anche per importi superiori al limite di legge di 2.840,51 euro. In pratica, lo sportivo dilettante, che percepisce compensi per l'attività sportiva fino a 28.158,28 euro, può essere fiscalmente a carico se il suo reddito complessivo, compreso altri redditi, non supera il limite di 30.998,79 euro (28.158,28 più il limite di 2.840,51 euro). È infatti stabilito che i compensi percepiti per l'attività sportiva dilettantistica, fino a 7.500 euro, erogati da una società regolarmente riconosciuta non costituiscono reddito. Sugli ulteriori 20.658,28 euro, è operata una ritenuta di imposta (con aliquota del 23%); sulle somme eccedenti, è operata una ritenuta a titolo d'acconto (con aliquota del 23%). È inoltre disposto che la parte dell'imponibile soggetta a ritenuta a titolo d'imposta, cioè sui 20.658,28 euro eccedenti i 7.500 euro, concorre alla formazione del reddito complessivo ai soli fini della determinazione delle aliquote per scaglioni di reddito.

Fonte: Il Sole 24 Ore 04/06/2013

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