Quesito: rinnovo contratto settore terziario.

SONO IMPIEGATA 3° LIVELLO CCNL TERZIARIO, HO SAPUTO CHE IL CONTRATTO E' STATO RINNOVATO A LUGLIO 2008 INFATTI I MIEI COLLEGHI OPERAI ( 3° E 4° LIV) HANNO RICEVUTO IN BUSTA UNA CIFRA IN PIU' COME " INTEGRAZIONE RINNOVO CONTRATTO."..LA MIA DOMANDA E' QUESTA ..PERCHE NELLA MIA BUSTA NON ERA PRESENTE QUESTA VOCE? VALE SOLO PER GLI OPERAI?

Quesito: rinnovo contratto settore terziario.

SONO IMPIEGATA 3° LIVELLO CCNL TERZIARIO, HO SAPUTO CHE IL CONTRATTO E' STATO RINNOVATO A LUGLIO 2008 INFATTI I MIEI COLLEGHI OPERAI ( 3...

Continua a leggere...»

Quesito: s.a.s in liquidazione.

Sono un socio accomandatario al 55% di una s.a.s.,in liquidazione da un mese circa;ora si è presentata l'opportunità di vendere l' azienda; è vero che ai fini fiscali verrà considerata come una ditta individuale?

Quesito: s.a.s in liquidazione.

Sono un socio accomandatario al 55% di una s.a.s.,in liquidazione da un mese circa;ora si è presentata l'opportunità di vendere l' a...

Continua a leggere...»

Quesito: detrazione IRPEF abitazione principale.

Ho acquistato una casa in costruzione come abitazione pricipale insiemealla mia convivente, le quote di proprietà sono 75% e 25%rispettivamente.Per usufruire interamente della detrazione IRPEF al 36% come devecomportarsi l'impresa costruttrice dato che inizialemente anticiperò iola somma ad avanzamento lavori, prima dell'accensione del mutuo daparte di entrambi?Sono meglio due fatture separate per il 75% e 25% dell'importodovuto, oppure un'unica fattura al 100% dell'importo detraibileintestata interamente a me? Il CAAF non prevede alcun rimborsoall'intestatario del 25% della casa se non ha effetuato personalmenteil bonifico.

Quesito: detrazione IRPEF abitazione principale.

Ho acquistato una casa in costruzione come abitazione pricipale insiemealla mia convivente, le quote di proprietà sono 75% e 25%rispettivame...

Continua a leggere...»

Quesito: pagamenti da pubblica amministrazione.

Sono titolare di una sas e sono in attesa di un pagamento da una pubblica amministrazione superiore ai 10000 euro.Volevo controllare la posizione contributiva della mia azienda. Come posso fare? Esiste un modo online. Avendo io anche una partita IVA (altra posizione) vengono fatti i controlli anche su questa seconda posizione?

Quesito: pagamenti da pubblica amministrazione.

Sono titolare di una sas e sono in attesa di un pagamento da una pubblica amministrazione superiore ai 10000 euro.Volevo controllare la posi...

Continua a leggere...»

Quesito: IVA prima casa.

<p>in data 15 ottobre 2007 ho acquistato una casa (iva agevolata 4%) posta allo stato grezzo e parzialmente accatastata come soffitta.Nel luglio 2008 sono cominciati i lavori di finitura (in corso d'opera) con dia datata marzo 2008.Vorrei sapere:</p><p>1. E' vero che se non prendo la residenza entro un anno devo restituire la differenza dal 4 al 10% dell'imposta?</p><p>2. E' vero che non posso "scaricare" la rata di mutuo perchè trattasi di stato grezzo e non di abitazione?</p><p>3. E' vero che per lo stesso motivo al punto 2, non essendo presente nessun tipo di impianto termico-sanitario, non posso usufruire ne del 36% sulle ristrutturazioni, ne del 55% per il risanamento energetico?</p>

Quesito: IVA prima casa.

in data 15 ottobre 2007 ho acquistato una casa (iva agevolata 4%) posta allo stato grezzo e parzialmente accatastata come soffitta.Nel lugli...

Continua a leggere...»

Quesito: spese per acquisto immobile.

sono sposata in regime di comunione, e siamo possessori di un immobile. Volendo acquistare una seconda casa, che vorrei invece acquistare come prima casa, cosa dovrei fare e quali sono i costi.

Quesito: spese per acquisto immobile.

sono sposata in regime di comunione, e siamo possessori di un immobile. Volendo acquistare una seconda casa, che vorrei invece acquistare co...

Continua a leggere...»

Condono IVA: Corte di giustizia Ce, causa C-132/06.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Sono trascorsi quasi due mesi dal giorno - era esattamente il 17 luglio scorso - in cui la Corte di giustizia delle Comunità europee, accogliendo il ricorso proposto dalla Commissione Ue contro l'Italia nella causa C-132/06, dichiarava l'"illegittimità" dell'ultimo condono fiscale. I giudici, nello specifico, così si esprimevano: "la Repubblica italiana, avendo previsto agli artt. 8 e 9 della Legge n. 289/2002 una rinuncia generale ed indiscriminata all'accertamento delle operazioni imponibili effettuate nel corso di una serie di periodi d'imposta, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli artt. 2 e 22 della VI direttiva - la 77/388/Cee del 17 maggio 1977, che disciplina l'Iva comunitaria(1) - nonché dell'art. 10 del Trattato CE".</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">In pratica, la Corte di giustizia rilevava come, normativa comunitaria alla mano, ogni Stato membro sia chiamato ad adottare tutte le misure - legislative e amministrative - idonee a garantire che l'Iva sia interamente riscossa sul proprio Territorio. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Se, però, gli Stati beneficiano di una certa libertà (o meglio, discrezionalità) nell'utilizzare i mezzi per garantire il rispetto degli obblighi a carico dei soggetti passivi, tale margine incontra un limite nell'obbligo di garantire una riscossione effettiva delle risorse proprie della Comunità e nella necessità di "non creare differenze significative nel modo di trattare i contribuenti...sia all'interno di uno degli Stati che all'interno di tutti loro". </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Ciò per garantire il principio di neutralità fiscale dell'Iva a livello comunitario, corollario della realizzazione di un mercato comune in cui vi sia una sana concorrenza.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Un contesto in cui la lotta alla frode fiscale assume rilievo preminente (obiettivo riconosciuto anche dalla VI direttiva Iva(2)), con la legislazione italiana che aveva invece prodotto un effetto contrario all'indirizzo prospettato, nella misura in cui i contribuenti colpevoli di frode risultavano favoriti dal condono. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fin qui la cronaca. A questo punto, però, è naturale chiedersi quali scenari apra la pronuncia.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">A tal proposito è opportuno chiarire che l'instaurazione del giudizio avanti ai giudici comunitari può aver luogo in due modi.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il primo è che sia sollevata la cosiddetta "pregiudiziale comunitaria". Questa ipotesi si verifica quando un privato instaura un giudizio innanzi al giudice nazionale, il quale sospende la causa e rimette gli atti alla Corte di giustizia Ce affinché questa chiarisca il significato di una norma comunitaria, la cui risoluzione è indispensabile alla decisione del caso concreto.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Pertanto se, come è avvenuto in passato in casi analoghi(3), un contribuente avesse chiesto - per assurdo - il rimborso di quanto versato per beneficiare del condono, in quanto gli articoli 8 e 9 della legge 289/2002 contrastano con gli articoli 2 e 22 della direttiva comunitaria, oggi egli potrebbe esercitare il diritto alla ripetizione dell'indebito nella prosecuzione del processo avanti al giudice nazionale.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">La seconda modalità d'instaurazione del contenzioso è invece quella seguita nel caso di specie.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Ai sensi dell'articolo 226 del Trattato Ce, quando la Commissione reputa che uno Stato membro è contravvenuto a uno degli obblighi previsti dal Trattato stesso, emette un parere motivato sul punto, dopo aver posto lo Stato in condizioni di presentare le sue osservazioni. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Se lo Stato in causa non si conforma a tale parere nel termine fissato dalla Commissione, quest'ultima può adire la Corte di giustizia.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Si parla a tal proposito di ricorso "per inadempimento", e tale è quello instaurato innanzi alla Corte di giustizia Ce sulle disposizioni di cui alla legge 289/2002, concluso con l'accertamento della violazione di taluni obblighi comunitari da parte dello Stato italiano.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">In questo secondo caso, il giudizio non si innesta su una controversia di rimborso pendente avanti al giudice nazionale, per cui l'unico effetto che potrà scaturire dalla sentenza comunitaria sarà l'eventuale condanna dello Stato italiano al pagamento di una somma forfettaria o di una penalità ove lo stesso non provveda - nei tempi fissati dalla Commissione - all'adozione degli atti (amministrativi o legislativi) necessari all'esecuzione della sentenza (cfr articolo 228 del Trattato).</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">NOTE:</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">1)Il contenuto delle disposizioni citate risulta ora trasfuso negli articoli 2, 260, 250 e 273 della direttiva 28 dicembre 2006, n. 2006/112/Ce.". </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">2) E citando a tal proposito la sentenza "Halifax" del 21 febbraio 2006 (causa C-255/02), leading case sulle modalità d'interpretazione della disciplina fiscale comunitaria per contrastare l'abuso del diritto. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">3) Si pensi alla tassa di concessione governativa sulle società.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <BR> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><I><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fonte: Agenzia Entrate</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN></P>

Condono IVA: Corte di giustizia Ce, causa C-132/06.

Sono trascorsi quasi due mesi dal giorno - era esattamente il 17 luglio scorso - in cui la Corte di giustizia delle Comunità europee, acco...

Continua a leggere...»

Quesito: IRPEF 2008 proprietari immobili.

Ho un piccolo ed oneroso quesito. Io sono un lavoratore dipendente con reddito annuale di poco superiore ai 28000€. Vivo a casa di mia sorella (reddito annuale di circa 7000€) e possiedo una casa attualemente in affitto da cui percepisco 450€ mensili.Praticamente, mi sto trovando a pagare un tatale IRPEF di 2200€. Secondo Voi, per i pochi dati che vi ho dato, è possibile tale tassazione?

Quesito: IRPEF 2008 proprietari immobili.

Ho un piccolo ed oneroso quesito. Io sono un lavoratore dipendente con reddito annuale di poco superiore ai 28000€. Vivo a casa di mia sorel...

Continua a leggere...»

Non è deducibile l'imposta recata da fatture emesse da soggetto diverso dall'effettivo fornitore.

<p>L'emissione della fattura da parte di un soggetto diverso da quello che ha effettuato la cessione o la prestazione non è riconducibile alla fattispecie (prevista dall’art. 41, comma 3, D.P.R. n. 633/1972) dell'emissione di fattura recante indicazioni incomplete o inesatte, né a quella (di cui all'art. 21, comma 2, n. 1, dello stesso decreto) di omissione dell'indicazione dei soggetti tra cui è effettuata l'operazione, ma deve essere qualificata come fatturazione di un'operazione soggettivamente inesistente, per la quale deve essere versata la relativa imposta, non essendo consentita la detrazione di fatture emesse da chi non è stato controparte nel rapporto riguardante l'operazione fatturata.</p><p><br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. Trib., 01/08/2008, n. 20968)</p>

Non è deducibile l'imposta recata da fatture emesse da soggetto diverso dall'effettivo fornitore.

L'emissione della fattura da parte di un soggetto diverso da quello che ha effettuato la cessione o la prestazione non è riconducibile a...

Continua a leggere...»

La contabilità presso terzi e il ritardo dei versamenti periodici.

Anche nell'ipotesi in cui una società abbia optato per il regime di contabilità presso terzi (ai sensi dell'abrogato art. 27, D.P.R. n. 633/1972), il versamento deve essere sempre essere relativo al mese precedente, anche se il calcolo dell'imposta dovuta e basato su annotazioni eseguite per il secondo mese precedente.

La contabilità presso terzi e il ritardo dei versamenti periodici.

Anche nell'ipotesi in cui una società abbia optato per il regime di contabilità presso terzi (ai sensi dell'abrogato art. 27, D.P.R....

Continua a leggere...»