Spese di formazione tecnologica: il codice tributo per il tax credit

<div class="MsoNormal"> <span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><img alt="Spese di formazione tecnologica:|il codice tributo per il tax credit" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u4/formazione_tecnologica.jpg" style="background-color: transparent;" /></span></div> <div class="MsoNormal"> <span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /></span></div> <div class="MsoNormal"> <span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /></span> <span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;">Per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta riconosciuto alle imprese per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0, tramite modello F24 ed esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate e nei limiti dell’importo massimo spettante a ciascun beneficiario, pena lo scarto dell’operazione di versamento, con la </span>risoluzione n.6/e<span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"> del 17 gennaio 2019 è stato istituito il nuovo codice tributo “</span><strong><span style="font-family: "arial" , sans-serif;">6897</span></strong>”.<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /> <span style="background: white;"> </span><br /> <span style="background: white;">Il credito d’imposta in argomento (articolo 1, </span></span><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;">commi da 46<span style="background: white;"> a 56, legge 205/2017 e articolo 1, commi da 78 a 81, della legge 145/2018), riconosciuto in relazione alle spese sostenute nei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2017, è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui le spese sono state sostenute, come disciplinato dalle disposizioni attuative adottate con il </span></span>decreto 4 maggio 2018<span style="background: white;"><o:p></o:p></span></div> <span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /> <span style="background: white;">In particolare, l’articolo 5, comma 3, del decreto stabilisce che il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate nei limiti dell’importo massimo spettante a ciascun beneficiario, pena lo scarto dell’operazione di versamento.</span><br /> <span style="background: white;"> </span><br /> <span style="background: white;">In sede di compilazione del modello “F24”, il nuovo codice tributo “6897” dovrà essere esposto nella sezione “<em>Erario</em>”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “<em>importi a credito compensati</em>” ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “<em>importi a debito versati</em>”.</span><br /> <span style="background: white;">Il campo “<em>anno di riferimento</em>” è valorizzato con il periodo d’imposta di sostenimento della spesa, nel formato “aaaa”.</span><br /> <!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br /> <!--[endif]--></span><br /> <span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

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Per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta riconosciuto alle imprese per le spese di formazione del personale dipendente ne...

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Fattura in formato elettronico anche se preceduta da scontrino

<img alt="Fattura in formato elettronico |anche se preceduta da scontrino" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u4/contabilita1200x600-1080x600.png" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Dal 1° gennaio 2019 non può avere forma analogica la fattura rilasciata su richiesta del cliente, anche se preceduta dall’emissione dello scontrino, a meno che il contribuente non sia esonerato dall’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica introdotto dalla legge di bilancio 2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">È quanto afferma l’Agenzia delle entrate, con la risposta n.7/2019</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, a seguito dell’interpello di un contribuente non tenuto a rilasciare fattura, se non su richiesta del cliente, rientrando tra le ipotesi previste dall'articolo 22 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del Dpr 633/1972. L’istante, infatti, in base alle notizie desumibili dall’interpello, esercita attività di commercio al minuto o a queste assimilate e, per questo, può certificare e documentare i corrispettivi incassati, ai fini Iva, tramite scontrino o ricevuta fiscale (articolo 1</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, comma 1, Dpr 696/1996).</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La risposta richiama quanto già precisato dall’amministrazione finanziaria nella circolare ministeriale 97/1997:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">è escluso il rilascio della ricevuta o dello scontrino soltanto se, per la stessa operazione, viene rilasciata la fattura ordinaria al momento della consegna del bene o all’ultimazione della prestazione</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">in caso di fatturazione differita, possono sostituire il documento di trasporto lo scontrino o la ricevuta integrati. In tale ipotesi, i corrispettivi certificati da scontrino vanno scorporati dal totale giornaliero, mentre quelli certificati da ricevuta possono essere tenuti distinti nel registro dei corrispettivi, ai fini della loro esclusione dalle liquidazioni periodiche, in quanto concorreranno alle liquidazioni relative alle corrispondenti fatture differite.</li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà della fattura elettronica, precisa l’Agenzia, non è stata creata una nuova categoria diversa dalla fattura “ordinaria”, nulla è cambiato riguardo alle regole generali e ai chiarimenti già forniti in materia.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A conferma di ciò, sono richiamate anche le istruzione delle specifiche tecniche approvate con il provvedimento </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del 30 aprile 2018, che prevedono, per le fatture elettroniche precedute da scontrino, la compilazione del blocco “AltriDatiGestionali” con informazioni </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ad hoc</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, come il “RiferimentoTesto” e l’identificativo alfanumerico dello scontrino.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Fattura in formato elettronico anche se preceduta da scontrino

Dal 1° gennaio 2019 non può avere forma analogica la fattura rilasciata su richiesta del cliente, anche se preceduta dall’emissione dello ...

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Successioni: per i crediti incerti scatta la solidarietà tributaria

<img alt="immagine generica illustrativa" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u26/eredi-solidarieta.jpg" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il debitore del </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">de cuius</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> risponde in solido con gli eredi dell’imposta di successione relativa alle cambiali emesse in caso di dubbia esigibilità del credito.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Con l’ordinanza n. 59 del 3 gennaio 2019, la Corte di cassazione ha formulato un interessante principio in tema di solidarietà tributaria basato sull’applicazione </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ratione temporis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> dell’articolo 11, primo comma, numero 7, del Dpr 637/1972 che, ai fini della delimitazione di ciò che concorre a formare l’attivo ereditario in materia di imposta di successione, recita testualmente: “</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Non concorrono a formare l'attivo ereditario: […] i crediti che il contribuente dichiari di dubbia esigibilità qualora il contribuente stesso abbia notificato ai debitori l'invito ad assolvere, per suo conto, l'imposta dovuta sui crediti stessi prima del loro pagamento</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Posto che l’imposta sulle successioni e donazioni, già soppressa dagli articoli da 13 a 17 della legge 383/2001, è stata nuovamente istituita dal comma 47 dell’articolo 2, Dl 262/2006, come sostituito dalla relativa legge di conversione 286/2006, fatto salvo quanto previsto dai commi da 48 a 54 dello stesso articolo 2, nel caso sottoposto al vaglio della Corte suprema, al contribuente era stato notificato un avviso di liquidazione, con il quale era stato invitato a pagare l’imposta di successione commisurata a dieci cambiali dal valore complessivo di 500 milioni di lire, di cui era debitore nei confronti del suo defunto creditore, ma di cui non era anche erede.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Facendo applicazione del vecchio brocardo </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">vigilantibus non dormientibus iura succurrunt</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, sulla base della considerazione che il credito in questione fosse di dubbia esigibilità, gli eredi del </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">de cuius</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">avevano correttamente e puntualmente dato attuazione al richiamato articolo 11, primo comma, numero 7, notificando al debitore del loro defunto prima un invito ad assolvere l’imposta di successione dovuta in relazione alle cambiali e poi anche un atto di precetto.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il debitore, infatti, </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ex</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> articolo 49, comma 3, del Dpr 637/1972, vigente </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ratione temporis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, nel caso in cui l’imposta non fosse stata già pagata dal creditore erede, era tenuto prima a pagare l’imposta calcolata sull’importo del credito e poi a saldare il proprio debito di natura civilistica.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Con la celebrazione del primo grado del giudizio di merito, veniva affermata dalla Commissione tributaria provinciale la qualità di condebitore solidale dell’emittente delle cambiali insieme agli eredi del beneficiario, ma nei successivi gradi, vale a dire nel secondo e in quello svoltosi innanzi alla Commissione tributaria centrale, venivano accolte le ragioni del debitore, che veniva esonerato da qualsivoglia obbligo tributario ereditario, sulla base della semplice considerazione che questi, non essendo erede, non era </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ex lege</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> tenuto a risponderne.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Avverso tale decisione, l’ufficio formulava ricorso per cassazione evidenziando, alla base dell’unico motivo proposto, la violazione e la falsa applicazione di norme positive, nella specie gli articoli 11, comma 1, n. 7 e 49, comma 3, del Dpr 637/1972, in quanto l’elemento dirimente della vicenda non era l’assenza della qualità di erede nel debitore, bensì la presenza della sua qualità di condebitore solidale scaturita dalla corretta applicazione della normativa richiamata effettuata dagli eredi con l’attestazione di una situazione di dubbia esigibilità del credito, da un lato, e l’invito ad assolvere l’imposta di successione sul credito rivolto al debitore insolvente, dall’altro.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In base all’attuale Testo unico dell’imposta sulle successioni e donazioni (Dlgs 346/1990), l’articolo 12 non contempla più </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">expressis verbis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> i crediti connotati dalla dubbia esigibilità ai fini della loro non concorrenza alla formazione dell’imponibile ereditario. Sul punto, il legislatore preso atto della difficoltà di stabilire quando un credito fosse oggettivamente esigibile o meno, ha ritenuto di non lasciare libero il contribuente di ricorrere a facili abusi al fine di sottrarre alla base imponibile dei crediti considerati come incerti. In base alla attuale disciplina, però, i crediti connotati dalla caratteristica della dubbia esigibilità, benché non siano espressamente richiamati dalla norma, non sono provvisoriamente compresi nell’attivo ereditario solo nel caso in cui vengano contestati giudizialmente alla data di apertura della successione e fino a quando la loro sussistenza non venga riconosciuta con provvedimento giurisdizionale o con una transazione: in caso di positivo realizzo del credito, la provvisoria esclusione dall’attivo ereditario viene meno </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ab origine</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, vale a dire dalla data di apertura della successione (</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">cfr</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> Cassazione, sentenza 1143/1996).</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Secondo la suprema Corte, la </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">ratio</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> della provvisoria esclusione dall’attivo ereditario dei crediti litigiosi e giudizialmente contestati risiede nella considerazione in base alla quale, all’esito del relativo giudizio, essi potrebbero anche essere riconosciuti come insussistenti (</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">cfr</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> Cassazione, sentenza 1518/1996).</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Successioni: per i crediti incerti scatta la solidarietà tributaria

Il debitore del  de cuius  risponde in solido con gli eredi dell’imposta di successione relativa alle cambiali emesse in caso di dubbia es...

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Credito d’imposta per benzinai, arriva il codice per compensare

<img alt="Credito d’imposta per benzinai,|arriva il codice per compensare" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u7/carburante_e_carte.jpg" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il bonus pari al 50% delle commissioni addebitate dalle banche o Poste Spa agli esercenti impianti di distribuzione di carburante in relazione ai pagamenti effettuati dallo scorso 1° luglio tramite carte di credito, di debito o prepagate, trova il codice tributo per poter essere compensato mediante F24. È il “</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">6896</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”, istituito con la risoluzione 3/e </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del 14 gennaio 2019.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il documento di prassi, in particolare, ricorda che il credito, essendo stato introdotto per agevolare l’utilizzo dei mezzi di pagamento tracciabili previsti ai fini della deducibilità delle spese (articolo 164 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">comma 1-</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, Tuir) e della detraibilità della relativa Iva (articolo 19-bis 1 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">comma 1, lettera d), Dpr 633/1972) per gli acquisti di carburante per autotrazione, spetta per le commissioni relative alle transazioni per le quali la deducibilità e la detraibilità sono subordinate a quelle modalità di pagamento. Modalità che sono state specificamente individuate dal provvedimento 4 aprile 2018.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A tali disposizioni si collega quanto previsto dalla legge di bilancio 2018, cioè la possibilità, per i benzinai, di usufruire di un credito d’imposta - pari al 50% delle commissioni addebitate in relazione alle transazioni effettuate dal 1° luglio 2018 tramite i detti sistemi di pagamento elettronico - da utilizzare esclusivamente in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione (</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">legge 205/2017).</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Detto ciò, il codice “</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">6896</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”, va riportato nella “sezione Erario” del modello F24 in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati” ovvero, qualora il contribuente dovesse riversare l’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. L’anno, da specificare per esteso, è quello di sostenimento della spesa.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Infine, la risoluzione rammenta che i titolari di partita Iva sono tenuti a presentare il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Credito d’imposta per benzinai, arriva il codice per compensare

Il bonus pari al 50% delle commissioni addebitate dalle banche o Poste Spa agli esercenti impianti di distribuzione di carburante in relaz...

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Quesito: detrazioni per ristrutturazione.

Ho in atto la ristrutturazione del mio futuro appartamento:<br /> Il 5 Novembre è stato fatta la pratica per poter iniziare i lavori non <br /> avendo scelto ancora le imprese/artigiani che avrebbero effettuato i lavori <br /> stessi se non l’impresa edile delle opere murarie. (In questo momento non <br /> era stata fatta la notifica preliminare all’asl proprio perchè non si <br /> conosceva chi avrebbe preso parte al cantiere), nel frattempo verso fine <br /> dicembre ho scelto idraulico/serramentista/elettricista/ceramista a cui ho <br /> fatto un acconto per conferma del lavoro.<br /> Il 14 gennaio il professionista che mi segue ha fatto la notifica <br /> preliminare all’asl con il relativo pos visto e considerato che da domani <br /> 15 gennaio cominceranno a lavorare l’idraulico e l’elettricista.<br /> Documentandomi su internet per una discussione nel pomeriggio con mio <br /> cognato ho appreso che la notifica “teoricamente” essendo preliminare <br /> doveva esser fatta prima del deposito della pratica (dove è specificato che <br /> l’inizio presunto dei lavori sarebbe stato il giorno seguente che cosi non <br /> è stato), mentre il mio professionista afferma che se non erano ancora <br /> decisi i professionisti ed eravamo ancora in fase di richiesta di offerta <br /> era impossibile notificare all’asl le aziende che avrebbero preso parte al <br /> cantiere, cosi, dopo aver deciso ufficialmente quali erano, ha presentato <br /> la notifica.<br /> Il problema è questo:<br /> Ora posso usufriere delle detrazioni del 50% dei pagamenti già effettuati? <br /> Posso continuare tranquillamente usufruire anche quelli futuri?<br /> Come posso eventualmete riuscire a risolvere il problema che secondo <br /> l’architetto non c’è?<br /> Consideri che le detrazioni ammonteranno piu o meno a 30.000€ e <br /> sinceramente al solo pensiero che non riuscirò a detrarle svengo<br /> <br />

Quesito: detrazioni per ristrutturazione.

Ho in atto la ristrutturazione del mio futuro appartamento: Il 5 Novembre è stato fatta la pratica per poter iniziare i lavori non  avendo...

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Ritoccate le deduzioni 2018 spettanti agli autotrasportatori

<img alt="Ritoccate le deduzioni 2018|spettanti agli autotrasportatori" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u5/camion_1.jpg" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Cambia l’importo della deduzione forfetaria a favore degli autotrasportatori per il periodo d’imposta 2017, che passa da 38 a 51 euro per ogni trasporto oltre il territorio comunale. Lo annuncia il ministero dell’Economia e delle Finanze con proprio comunicato</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> del 14 gennaio 2019.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’Agenzia delle entrate, con proprio comunicato </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">pressoché contestuale, detta le istruzioni per il corretto riporto delle nuove somme nei quadri RF e RG dei modelli Redditi Pf e Sp.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nuovo importo della deduzione</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In seguito all’incremento della dotazione finanziaria riguardante le misure agevolative in favore degli autotrasportatori per il periodo d’imposta 2017, il Mef ha reso noto che, per ciascun trasporto effettuato personalmente dall’imprenditore oltre il comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto terzi), la deduzione forfetaria di spese non documentate (articolo 66, comma 5, Tuir) passa dai 38 euro, originariamente previsti, a </span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">51</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> euro.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">È confermata la deduzione anche per i trasporti eseguiti personalmente dall’imprenditore all’interno del comune in cui ha sede l’impresa, in misura pari al </span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">35%</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> dell’importo riconosciuto per i trasporti extra-comunali.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Come usufruire delle nuove misure</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’Agenzia delle entrate fornisce le indicazioni operative per usufruire dei maggiori “sconti” fiscali.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Innanzitutto, ricorda che le deduzioni in argomento vanno riportate nei quadri RF e RG dei modelli Redditi Pf e Sp 2018, indicando nel rigo RF55 i codici “43” e “44” e, nel rigo RG22, i codici “16” e “17”: “43” e “16” riguardano i trasporti all’interno del comune, “44” e “17” quelli al di fuori.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per beneficiare dei nuovi importi, è necessario presentare una dichiarazione integrativa “a favore”: grazie all’incremento delle deduzioni, emergerà un minor debito o un maggior credito.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Ritoccate le deduzioni 2018 spettanti agli autotrasportatori

Cambia l’importo della deduzione forfetaria a favore degli autotrasportatori per il periodo d’imposta 2017, che passa da 38 a 51 euro per ...

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Quesito: regime forfettario e sale giochi

con il codice attività 93.29.30 sale giochi e biliardi è possibile aderire <br /> al regime forfettario versando l' iva in modo forfettario

Quesito: regime forfettario e sale giochi

con il codice attività 93.29.30 sale giochi e biliardi è possibile aderire  al regime forfettario versando l' iva in modo forfettario

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Legge di bilancio per il 2019: le novità per il tax credit R&S

<span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><img alt="lampadina sulla testa" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u9/bonus-ricerca-sviluppo.jpg" style="background-color: transparent;" /></span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Sono numerose le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2019 alla disciplina del credito d’imposta ricerca e sviluppo, a cominciare dall’aliquota del bonus e dal limite massimo annuale riconoscibile a ciascun beneficiario. Regole nuove anche in materia di spese agevolabili, criteri di calcolo, utilizzabilità, adempimenti certificativi e controlli successivi (articolo 1, commi da 70 a 72, legge n.145/2018)</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Normativa e prassi di riferimento</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Prima di passare in rassegna le novità, si ricorda che il </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">tax credit</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> R&S spetta a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La disciplina dell’agevolazione è dettata dall'articolo 3</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, Dl 145/2013, mentre le relative disposizioni di attuazione sono contenute nel Dm 27 maggio 2015</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le novità</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(comma 70, articolo 1, legge 145/2018)</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Come anticipato, la legge di bilancio 2019 è intervenuta sulla disciplina dell’agevolazione, modificando in più punti l’articolo 3, Dl 145/2013.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Di seguito si fornisce una sintesi delle novità suddivise per i diversi profili di disciplina interessati dalle modifiche (insieme ai titoli dei vari sotto-paragrafi sono indicati i commi dell’articolo 3 oggetto di modifica o, a seconda dei casi, i nuovi commi).</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Misura e limiti dell’agevolazione</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(modifiche ai commi 1 e 3)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In linea generale, la misura del credito d’imposta passa dal 50% al 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Tuttavia, il credito d’imposta si applica nella misura del 50% con riferimento alle seguenti specifiche ipotesi (nuove lettere </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">a</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> e </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">c</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> del comma 6):</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">spese relative al personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">sperse relative ai contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati per il diretto svolgimento delle attività R&S e ai contratti stipulati con start-up innovative e Pmi innovative per il diretto svolgimento delle attività R&S, a condizione, in entrambi i casi, che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente.<br />L’importo massimo annuo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d’imposta R&S passa da 20 a 10 milioni di euro.</li> </ul> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Spese agevolabili</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(modifiche al comma 6)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La legge di bilancio 2019 è intervenuta anche sull’elenco delle spese agevolabili contenuto nel comma 6. Pertanto, ora, ai fini della determinazione dell’agevolazione, sono ammissibili anche le spese relative:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">al personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">al personale titolare di un rapporto di lavoro autonomo, o comunque diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo.<br />Inoltre, si specifica meglio, rispetto al passato, l’ambito delle spese ammissibili al credito d’imposta sostenute per “contratti di ricerca”. Per effetto delle modifiche, sono ammissibili al bonus le spese relative a:</li> </ul> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta e a contratti stipulati con imprese residenti rientranti nella definizione di start-up innovative e con imprese rientranti nella definizione di Pmi innovative, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, a condizione, in entrambi i casi, che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo della committente</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">contratti stipulati con imprese diverse da quelle indicate sopra, per il diretto svolgimento delle attività di R&S ammissibili al <em>tax credit</em> a condizione che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo della committente.<br />In entrambi i casi, rileva la nozione civilistica di controllo ( e, per le persone fisiche, si tiene conto anche di partecipazioni, titoli o diritti posseduti dai familiari dell’imprenditore. </li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Infine, nel novero delle spese agevolabili vengono incluse anche quelle relative a materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota relativi alle fasi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Questa disposizione, peraltro, non si applica nel caso in cui l’inclusione del costo di tali beni tra le spese ammissibili comporti una riduzione dell’eccedenza agevolabile.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Determinazione dell’agevolazione</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(nuovo comma 6-bis)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le modifiche hanno interessato anche le modalità di determinazione del beneficio, in conseguenza della differenziazione delle aliquote previste dal nuovo comma 1.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In particolare, il riformato criterio di calcolo è indicato dal comma 6-</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, secondo cui il credito d’imposta si applica:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">nella misura del 50% sulla parte dell’eccedenza agevolabile (data dalla differenza tra l’ammontare complessivo delle spese ammissibili sostenute nel periodo agevolato e la media del triennio 2012-2014) proporzionalmente riferibile alle spese per il personale e per i contratti di ricerca (indicate nelle lettere <em>a</em> e <em>c</em> del comma 6, come modificate) rispetto alle spese ammissibili complessivamente sostenute nello stesso periodo d’imposta agevolabile</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">e nella misura del 25% sulla parte residua.<br />In altri termini, la quota su cui applicare l’aliquota del 50% e quella residua su cui applicare l’aliquota del 25% vengono individuate in ragione della diversa incidenza della varie tipologie di spese su quelle complessivamente sostenute nel corso del periodo agevolabile.</li> </ul> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Utilizzabilità del credito d’imposta</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(modifiche al comma 8)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Viene chiarito che il credito d’imposta è utilizzabile (mediante compensazione con F24) solo “subordinatamente” all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione previsti dal nuovo comma 11.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Adempimenti certificativi</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(nuovo comma 11)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La nuova disciplina prevede che per il riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la loro corrispondenza alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da un’apposita certificazione rilasciata dal revisore legale dei conti.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Regole specifiche sono previste per le imprese non soggetto all’obbligo della revisione legale dei conti, per le quali la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nella sezione A del registro previsto dall' articolo 8</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> Dlgs 39/2010.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per le stesse imprese, inoltre, si prevede che le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5mila euro, fermo restando, comunque, l’importo massimo annuo concedibile (fissato, come già detto, a 10 milioni di euro).</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>Controlli</em></strong><br /> <em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(nuovo comma 11-bis)</em><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Anche la disciplina della verifica sulla sussistenza delle condizioni di spettanza del credito d’imposta ha subito rilevanti modifiche.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A tal fine, la legge di bilancio 2019 ha inserito nell’articolo 3 il nuovo comma 11-</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, in base al quale per consentire l’espletamento delle attività di controllo successivo, le imprese beneficiarie del bonus devono redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività di ricerca e sviluppo svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La relazione, nel caso di attività di R&S organizzate e svolte internamente all’impresa, deve essere predisposta a cura del relativo responsabile aziendale o del responsabile del singolo progetto o sottoprogetto e deve essere controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nel caso in cui le attività di ricerca siano commissionate a soggetti terzi, la relazione deve essere redatta e rilasciata all’impresa dal soggetto commissionario che esegue le attività di R&S.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Peraltro, in materia di obblighi formali e documentali, resta fermo quanto ulteriormente previsto dal Dm 27 maggio 2015.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Decorrenza</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(comma 71, articolo 1, legge 145/2018)</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le modifiche introdotte dalla legge di bilancio hanno effetto a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Tuttavia, in deroga al principio di irretroattività delle norme tributarie previsto dalla Statuto del contribuente (articolo 3</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> legge 212/2000), le modifiche in materia di utilizzabilità del credito d’imposta, adempimenti certificativi e controlli si applicano già a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Norma interpretativa</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">(comma 72, articolo 1, legge 145/2018)</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Infine, attraverso una norma interpretativa, si chiarisce che il comma 1-</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> dell’articolo 3, Dl 145/2013, relativo al riconoscimento del credito d’imposta ai soggetti residenti commissionari che eseguono attività di ricerca e sviluppo per conto di imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Ue, negli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo ovvero in Stati con i quali è attuabile lo scambio di informazioni ai sensi delle convenzioni per evitare le doppie imposizioni sul reddito (</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">cfr</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">elenco previsto dal Dm 4 settembre 1996</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">), si interpreta nel senso che per il calcolo del credito d’imposta attribuibile assumono rilevanza esclusivamente le spese ammissibili relative alle attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati in Italia.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Legge di bilancio per il 2019: le novità per il tax credit R&S

Sono numerose le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2019 alla disciplina del credito d’imposta ricerca e sviluppo, a cominciare ...

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Tax credit pubblicità: è tempo della dichiarazione sostitutiva

<div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;"> <img alt="Tax credit pubblicità: è tempo|della dichiarazione sostitutiva" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u5/quotidiani_0.jpg" style="background-color: transparent;" /></div> <div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;"> Il bonus pubblicità 2018 continua il suo percorso. Gli operatori che hanno presentato la comunicazione per l’accesso e sono inseriti nell' elenco pubblicato in rete dal dipartimento per l’Informazione e l’editoria, hanno tempo fino al 31 gennaio 2019 (il canale è aperto dallo scorso 1° gennaio) per presentare telematicamente, attraverso l’apposita procedura accessibile dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati nello scorso anno.<br /> Sempre sul portale delle Entrate, sono disponibili anche il modello da utilizzare e le relative istruzioni di compilazione.<br /> <br /> In gioco, ricordiamo, è l’incentivo, sotto forma di credito d’imposta, introdotto dall'articolo 57-bis del Dl 50/2017 a favore di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali per gli investimenti pubblicitari incrementali programmati ed effettuati sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche on line) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale.<br /> </div> <div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;"> Gli aspiranti beneficiari, ricordiamo, hanno presentato, per l’accesso al credito, una comunicazione contenente, tra l’altro, i dati relativi all’investimento: le stesse informazioni saranno riproposte automaticamente dal sistema al momento della presentazione della dichiarazione sostitutiva, con la possibilità di confermare o di modificare, solo in diminuzione, gli importi richiesti.<br /> <br /> Il dipartimento informa che in caso di accesso da parte di un intermediario, sarà necessario inserire il protocollo telematico della comunicazione già trasmessa.<br /> <br /> Fonte: Agenzia Entrate</div>

Tax credit pubblicità: è tempo della dichiarazione sostitutiva

Il bonus pubblicità 2018 continua il suo percorso. Gli operatori che hanno presentato la comunicazione per l’accesso e sono inseriti nell...

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Fatture elettroniche e bollo: le regole per il pagamento

<img alt="fatture elettroniche" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u9/fatturericevute.png" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Arrivano le regole per il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche: nella Gazzetta Ufficiale di ieri, infatti, è stato pubblicato il DM 28 dicembre 2018 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">che, modificando l’articolo 6, comma 2, del Dm 17 giugno 2014 (</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici e alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">), ha stabilito che il pagamento dell’imposta relativa alle e-fatture emesse in ciascun trimestre solare deve essere effettuato entro il giorno 20 del primo mese successivo.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’articolo 6 definisce in che modo deve essere versata l’imposta di bollo su libri, registri e altri documenti rilevanti ai fini fiscali, stabilendo, innanzitutto, che sui documenti informatici fiscalmente rilevanti il tributo deve essere corrisposto mediante F24 con modalità esclusivamente telematiche.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per effetto delle modifiche introdotte dal Dm 28 dicembre 2018, il nuovo comma 2 dell’articolo 6 stabilisce che il pagamento dell’imposta relativa agli atti, ai documenti e ai registri emessi o utilizzati durante l’anno avviene in un’unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Con specifico riferimento alle fatture elettroniche, invece, si prevede che il versamento dell’imposta relativa alle e-fatture emesse in ciascun trimestre solare deve essere eseguito entro il giorno 20 del primo mese successivo.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per consentire il pagamento, l’Agenzia delle entrate rende noto l’ammontare della somma dovuta sulla base dei dati presenti nelle e-fatture inviate attraverso il Sistema di interscambio (SdI). Questa informazione, in particolare, viene riportata all’interno dell’area riservata del soggetto passivo Iva presente sul sito dell’Agenzia.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il pagamento dell’imposta può essere effettuato mediante il servizio presente nell’area riservata, con addebito su conto corrente bancario o postale, oppure utilizzando il modello F24 predisposto dalle Entrate.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio il pagamento dell’imposta di bollo devono riportare una specifica annotazione di assolvimento del tributo.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Quanto all’efficacia delle nuove regole, si prevede che esse trovino applicazione per le fatture elettroniche emesse dal 1° gennaio 2019.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Fatture elettroniche e bollo: le regole per il pagamento

Arrivano le regole per il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche: nella Gazzetta Ufficiale di ieri, infatti, è stato p...

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Legge di bilancio per il 2019: bonus casa prorogati di un anno

<img alt="Legge di bilancio per il 2019: |bonus casa prorogati di un anno" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u4/faller_130263_6440.jpg" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Confermata la misura “potenziata” - rispettivamente, al 50 e al 65% - delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e quelli finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici. Ribadite anche le due discipline “minori” del </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bonus mobili</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> e del </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bonus verde</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A sancire la proroga delle disposizioni agevolative anche per l’anno 2019, i commi 67 e 68 dell’articolo 1 della legge 145/2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In particolare: il comma 67 interviene sugli articoli 14 (“</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”) e 16 (“</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”) decreto legge 63/2013; il comma 68, invece, sull’articolo 1, comma 12 (“bonus verde”), della legge 205/2017.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per quanto riguarda la disciplina del bonus per gli interventi di </span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">riqualificazione energetica</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, sono state apportate le seguenti modifiche:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 il termine previsto per avvalersi della detrazione d’imposta nella misura maggiorata del 65%, introdotta per le spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 il termine previsto per avvalersi della detrazione d’imposta al 65% per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro. L’intervento è agevolabile se conduce a un risparmio di energia primaria (Pes) pari almeno al 20 per cento. Questa tipologia di lavoro era stata ammessa all’“ecobonus” per il solo 2018 dalla legge di bilancio dello scorso anno</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">è stata confermata la riduzione della detrazione al 50%, sancita dalla legge di bilancio 2018, per le spese relative all’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e all’acquisto e posa in opera di schermature solari nonché alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">è stata estesa anche alle spese sostenute nel 2019 la detrazione del 50% per l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.</li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Relativamente agli interventi finalizzati al </span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">recupero del patrimonio edilizio</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 il termine previsto per avvalersi della detrazione Irpef nella misura maggiorata del 50%, fino a una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare, introdotta per le spese sostenute a partire dal 26 giugno 2012.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per quanto riguarda il “</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bonus mobili</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”, ossia la detrazione spettante - a chi già fruisce del “bonus ristrutturazioni” in misura maggiorata - per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (ovvero ad A per i forni) finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, l’agevolazione è ora riconosciuta anche per le spese sostenute nel 2019, limitatamente agli interventi di recupero iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50% delle spese sostenute e va calcolata su un ammontare non superiore a 10mila euro per unità immobiliare, considerato, per gli interventi effettuati nel 2018 o per quelli iniziati nel 2018 e proseguiti nel 2019, al netto delle spese 2018 per le quali si è fruito della detrazione.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Infine, è stato prorogato per un altro anno il “</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bonus verde</strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">”, la detrazione Irpef del 36% (calcolata su un ammontare massimo di spese non superiore a 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo), che era stata introdotta per il solo 2018 dalla precedente legge di bilancio. L’agevolazione fiscale, pertanto, è estesa ai pagamenti effettuati nel 2019 per interventi relativi alla “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, nonché alla realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Si ricorda che la detrazione, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, entro il medesimo importo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo; in tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, purché la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Legge di bilancio per il 2019: bonus casa prorogati di un anno

Confermata la misura “potenziata” - rispettivamente, al 50 e al 65% - delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edili...

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“Saldo e stralcio” delle cartelle: online il modulo per la richiesta

<img alt="“Saldo e stralcio” delle cartelle: |online il modulo per la richiesta" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u4/saldostralcio_slider.jpg_879404678.jpg" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Disponibile da oggi, sul sito dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, il modello SA-ST</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> per presentare, entro il prossimo 30 aprile, istanza di adesione alla procedura, contenuta nella legge di bilancio 2019 (articolo 1, commi 184-199,legge 145/2018 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">), che consente alle persone fisiche in condizioni di grave e comprovata difficoltà economica di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta, per un importo compreso tra il 16 e il 35%, già “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Vademecum per la compilazione del modulo</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il modello per aderire all’agevolazione, scaricabile online e disponibile presso gli sportelli di Agenzia entrate-Riscossione, è semplice e veloce, studiato per essere chiaro e facilmente utilizzabile dai cittadini. Bastano, infatti, pochi passaggi per compilarlo in tutte le sue parti.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Innanzitutto, occorre inserire i dati personali e indicare le cartelle o gli avvisi per i quali si richiede l’adesione al “saldo e stralcio”. Bisogna, poi, attestare di trovarsi in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, riportando i riferimenti della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) presentata ai fini Isee e segnalando il valore Isee del proprio nucleo familiare o allegando, nel caso di procedura di liquidazione, la copia conforme del relativo decreto.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Infine, va specificato se si intende versare la somma dovuta in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o in cinque rate di importo variabile, con un interesse annuo del 2% a decorrere dal 1° dicembre 2019: il 35% del totale entro il 30 novembre 2019, il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15% entro il 31 luglio 2020, il 15% entro il 31 marzo 2021 e il restante 15% entro il 31 luglio 2021.</span><br /> <br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Compilato il modello SA-ST in ogni sezione, il contribuente deve presentarlo entro il 30 aprile 2019 tramite posta elettronica certificata, insieme alla copia del documento di identità, alla casella Pec della direzione regionale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> oppure recandosi presso un suo sportello.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Entro il 31 ottobre 2019 Agenzia delle entrate-Riscossione comunicherà al contribuente l’ammontare delle somme dovute e le scadenze delle singole rate per il “saldo e stralcio” oppure, in mancanza dei requisiti, per i debiti comunque definibili ai sensi dell' articolo 3 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del Dl 119/2018, gli importi dovuti calcolati secondo la “rottamazione-ter”, con le relative scadenze di pagamento.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Chi può aderire</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il modello SA-ST è riservato ai contribuenti persone fisiche che hanno i requisiti reddituali e patrimoniali indicati dalla legge (indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare non superiore a 20mila euro) e che abbiano debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017 derivanti esclusivamente da:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di cui all’articolo 36-<em>bis</em> del Dpr 600/1973 e all’articolo 54-<em>bis</em> del Dpr 633/1972, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">omesso versamento di contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’Inps, esclusi quelli richiesti a seguito di accertamento. </li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Possono aderire anche le persone fisiche per le quali, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulti già aperta la procedura di liquidazione di cui all' articolo 14-ter </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">della legge 3/2012.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Rientrano nell’agevolazione anche i contribuenti che, nel rispetto dei requisiti Isee e per le sole tipologie di debiti previste dalla legge, hanno aderito alle precedenti “rottamazioni delle cartelle” previste dal Dl 193/2016 e dal Dl 148/2017, per le quali non siano stati perfezionati i pagamenti delle somme dovute.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In assenza dei requisiti, la presentazione della richiesta di adesione al “saldo e stralcio” sarà considerata in automatico come domanda di accesso alla definizione agevolata prevista dall’articolo 3 del Dl 119/2018 (“rottamazione-ter”).</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Quanto si paga</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Sarà possibile estinguere i debiti riportati nelle cartelle e negli avvisi interessati dal “saldo e stralcio” senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora e pagando una percentuale, che varia in base alla situazione economica del contribuente.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In particolare, si verserà:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">il 16% dell’importo dovuto a titolo di capitale e interessi, in caso di Isee del nucleo familiare non superiore a 8.500 euro</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">il 20%, con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">il 35%, se il contribuente ha un Isee compreso tra 12.500 euro e 20mila euro.</li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nel caso di persone fisiche per le quali risulti aperta la procedura di liquidazione prevista dalla legge sul sovraindebitamento, la percentuale per il pagamento è pari al 10% degli importi dovuti a titolo di capitale e interessi.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Saranno comunque dovute le somme maturate a favore dell’agente della riscossione a titolo di aggio e di rimborso spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.</span><br /> <br /> Fonte: Agenzia Entrate<br />

“Saldo e stralcio” delle cartelle: online il modulo per la richiesta

Disponibile da oggi, sul sito dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, il modello SA-ST  per presentare, entro il prossimo 30 aprile, istan...

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Legge di bilancio per il 2019: nuovo look per lo sport bonus

<img alt="sport bonus" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u9/sport-bonus.png" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Lo sport bonus “rivive” nella legge di bilancio 2019: il credito d’imposta previsto dalla manovra dello scorso anno (e valido per il 2018), infatti, viene riproposto, ma con una disciplina diversa grazie alla quale l’agevolazione connessa alle erogazioni liberali destinate a finanziare gli interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e la realizzazione di nuove strutture sportive diventa ancora più vantaggiosa (articolo 1, commi da 621 a 628, legge 145/2018).</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Ambito soggettivo</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Allo sport bonus 2019 possono accedere:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">persone fisiche</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">enti non commerciali</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">soggetti titolari di reddito d’impresa. </li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’edizione 2018 del </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">tax credit</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, invece, era riservata solo alle imprese.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Ambito oggettivo</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il credito d’imposta è riconosciuto per le erogazioni liberali in denaro effettuate da privati (appunto, persone fisiche, enti non commerciali e soggetti Ires) nel corso del 2019 per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche (per il 2018, invece, il bonus spettava solo per le erogazioni indirizzate al finanziamento degli interventi di restauro o ristrutturazione).</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Si ha diritto all’agevolazione anche nel caso in cui le erogazioni siano destinate ai concessionari o agli affidatari degli impianti.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Misura e limiti</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il credito spetta in misura pari al 65% delle erogazioni effettuate ed è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e ai titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per il 2018, invece, l’agevolazione era riconosciuta, nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui, in misura pari al 50% delle erogazioni liberali in denaro fino a 40mila euro effettuate nel corso dell’anno.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per il 2019 il limite complessivo di spesa previsto per lo sport bonus è pari a 13,2 milioni di euro, mentre lo scorso anno era di 10 milioni di euro.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Utilizzo</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Ferma restando la ripartizione in tre quote annuali di pari importo, per i titolari di reddito d’impresa il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite il modello F24.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In tal caso, peraltro, non operano né il limite annuale di 250mila euro relativo all’utilizzo dei crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi (articolo 1,</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> comma 53, legge 244/2007) né il limite massimo dei crediti d’imposta compensabili con F24 fissato in 700mila euro per ciascun anno solare ( articolo 34 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">legge 388/2000).</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per i titolari di reddito d’impresa, inoltre, il </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">tax credit</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Non cumulabilità</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Lo sport bonus non è cumulabile con altre eventuali agevolazioni tributarie previste per le stesse erogazioni liberali.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Adempimenti dei beneficiari</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A carico dei beneficiari delle erogazioni liberali sono posti specifici obblighi comunicativi.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Essi, infatti, devono:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">comunicare immediatamente all’Ufficio per lo sport della presidenza del Consiglio dei ministri l’ammontare delle somme ricevute e la loro destinazione</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">contestualmente dare adeguata pubblicità, attraverso l’utilizzo di mezzi informatici, a tali informazioni</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">comunicare, entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello dell’erogazione e fino all’ultimazione dei lavori di manutenzione, restauro o realizzazione di nuove strutture, all’Ufficio per lo sport lo stato di avanzamento dei lavori, anche mediante una rendicontazione delle modalità di utilizzo delle somme. </li> </ul> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Disposizioni attuative</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">È rimesso a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri l’individuazione delle necessarie disposizioni per l’attuazione dello sport bonus 2019.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Si ricorda che per il </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">tax credit</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> relativo al 2018 le norme applicative sono state dettate dal Dpcm 23 aprile 2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Legge di bilancio per il 2019: nuovo look per lo sport bonus

Lo sport bonus “rivive” nella legge di bilancio 2019: il credito d’imposta previsto dalla manovra dello scorso anno (e valido per il 2018)...

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Il “saldo e stralcio” dei debiti per chi è in difficoltà economica

<img alt="Il “saldo e stralcio” dei debiti |per chi è in difficoltà economica" src="https://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u9/saldo-e-stralcio.png" /><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica potranno definire in maniera agevolata i debiti relativi a carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017, derivanti dall’omesso versamento delle imposte dovute in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali e dei contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A dettare le regole del “saldo e stralcio”, l’articolo 1, commi 184-199, della legge di bilancio 2019, n.145/2018</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, secondo cui la situazione di grave e comprovata difficoltà economica sussiste nei seguenti casi:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) riferito al proprio nucleo familiare non supera il limite di 20mila euro</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta aperta la procedura di liquidazione di cui all'art.articolo 14-ter della legge 3/2012.</li> </ul> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Quanto si paga e cosa si risparmia</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le pendenze in questione possono essere estinte con il pagamento</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> </strong><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">delle somme dovute a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione, secondo percentuali diversificate in funzione dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare:</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- 16%, se l’Isee non supera 8.500 euro</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- 20%, se l’Isee supera 8.500 ma non 12.500 euro</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- 35%, se l’Isee supera 12.500 ma non 20.000 euro.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Invece, quando la situazione di grave e comprovata difficoltà economica è rappresentata dalla già avvenuta apertura della procedura di liquidazione, è dovuta una quota ancor più bassa, il 10% delle somme dovute a titolo di capitali e interessi per ritardata iscrizione (in tali casi, alla dichiarazione di adesione bisogna allegare copia conforme del decreto di apertura della liquidazione).</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In aggiunta a capitale e interessi per ritardata iscrizione, bisogna pagare anche le somme maturate a favore dell’agente della riscossione a titolo di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Pertanto, chi aderisce al “saldo e stralcio” beneficia della riduzione degli importi dovuti (secondo le percentuali viste) nonché dell’azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora ovvero, in riferimento ai debiti previdenziali, delle sanzioni e delle somme aggiuntive (articolo 27, comma 1, Dlgs 46/1999).</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Come si aderisce: dichiarazione e versamenti</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per accedere alla definizione agevolata del “saldo e stralcio”, occorre presentare all’agente della riscossione un’apposita dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2019, secondo le modalità e con il modello che saranno pubblicati sul sito dello stesso agente entro venti giorni dalla data di entrata in vigore della legge 136/2018, di conversione del Dl 119 (“collegato fiscale”).</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nella dichiarazione bisogna attestare la presenza dei requisiti di accesso alla definizione e vanno indicati i debiti che si ha intenzione di definire nonché il numero di rate in cui eventualmente si vuole suddividere il pagamento delle somme dovute, tenendo presente che lo stesso può essere effettuato, alternativamente:</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- in unica soluzione entro il 30 novembre 2019</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- in rate pari al:</span><br /> <ul style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 1em 0px; padding-left: 2em; text-align: justify;"> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">35%, con scadenza fissata al 30 novembre 2019</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">20%, con scadenza al 31 marzo 2020</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">15%, con scadenza al 31 luglio 2020</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">15%, con scadenza al 31 marzo 2021</li> <li style="margin: 0px; padding: 0px;">restante 15%, con scadenza al 31 luglio 2021.In caso di pagamento rateale, dal 1° dicembre 2019 vanno applicati gli interessi al tasso del 2% annuo.</li> </ul> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’agente della riscossione, entro il 31 ottobre 2019, comunica a chi ha presentato la dichiarazione di adesione l’ammontare delle somme complessivamente dovute per l’estinzione e quello delle singole rate, nonché la scadenza di ciascuna di esse.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Invece, in caso di insussistenza dei necessari requisiti o di presenza, nella dichiarazione di adesione, di carichi diversi da quelli ammessi al “saldo e stralcio”, comunica l’impossibilità di estinguere il debito e avverte che lo stesso, se definibile tramite la “rottamazione-ter” (articolo 3</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> Dl 119/2018), è incluso automaticamente in quella procedura.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A tal fine, ne indica l’importo totale, ripartito in diciassette rate, con relative scadenze:</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- la prima, pari al 30% dell’ammontare complessivo, scade il 30 novembre 2019</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">- il restante 70% è ripartito in rate di pari importo, con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020, con applicazione, a partire dal 1° dicembre 2019, degli interessi al tasso del 2% annuo.</span><br /> <br /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Rapporti con le precedenti rottamazioni</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">I debiti definibili con il “saldo e stralcio” possono essere estinti anche se erano già stati ricompresi in dichiarazioni di adesione alle prime due edizioni della rottamazione (articolo 6 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">comma 2, Dl 193/2016 e articolo 1 </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">comma 5, Dl 148/2017), procedura che il debitore non ha perfezionato con l’integrale e tempestivo pagamento delle somme dovute.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Le somme eventualmente versate per la rottamazione non sono restituibili, ma vengono computate ai fini della definizione tramite “saldo e stralcio”.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Controlli</strong><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Sono previsti controlli sull’Isee nei soli casi in cui sorgano fondati dubbi sulla veridicità dei dati dichiarati.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">In presenza di irregolarità o omissioni non costituenti falsità, l’interessato è tenuto a fornire, entro un termine di almeno venti giorni dalla comunicazione, la documentazione idonea a dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nell’ipotesi di mancato tempestivo invio della documentazione e nei casi di irregolarità od omissioni costituenti falsità, la definizione agevolata non ha luogo e l’ente creditore, se è già intervenuto discarico automatico, procede, a seguito di segnalazione dell’agente della riscossione, a riaffidare in riscossione il debito residuo.</span><br /> <br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per tutto quanto non previsto, la disciplina del “saldo e stralcio” si completa, in quanto compatibili, con i commi 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 14-</span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">bis</em><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, 18, 19 e 20 dell’articolo 3 del Dl 119/2018.</span><br /> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span> <span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Il “saldo e stralcio” dei debiti per chi è in difficoltà economica

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Quesito: protesto e partita iva

<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">sono protestato potrei aprire una partita Iva e ricominciare a lavorare</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;" />

Quesito: protesto e partita iva

sono protestato potrei aprire una partita Iva e ricominciare a lavorare

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