Creazione di ceramiche artistiche.

<br /> Realizzo per hobby ceramiche artistiche che vorrei vendere. Debbo aprire una partita Iva ed emettere fatture? Sono obbligata a iscrivermi alla gestione separata Inps?<br /> <br /> Se l’attività di creazione delle ceramiche è svolta in modo occasionale non è necessario aprire la partita Iva. Per certificare i compensi occasionali, è sufficiente il rilascio, all’atto della vendita, di una ricevuta esclusa dal campo di applicazione Iva. La Gestione separata dell’Inps è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la legge n. 335/1995 (articolo 2, comma 26). L’iscrizione dei lavoratori alla Gestione separata è in linea di principio strettamente connessa con la qualificazione fiscale dei redditi che essi percepiscono. Dal 1° gennaio 2004 sono obbligati al versamento dei contributi nella gestione separata dell’Inps anche i soggetti che svolgono una attività di lavoro autonomo occasionale e i venditori a domicilio, nel caso in cui il reddito annuo supera i 5mila euro.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i><br />

Creazione di ceramiche artistiche.

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Imprenditore artigiano: come inserire il figlio nell'attività aziendale?

Domanda<br />Impresa individuale artigiana settore acconciatura: il titolare, esclusa l'impresa familiare, come può inserire il figlio maggiorenne convivente nell'attività dell'azienda?<br /><br />Risposta<br />L'imprenditore artigiano può avvalersi di personale alle proprie dipendenze, con alcuni limiti numerici, a seconda del tipo di attività svolta. Un'ulteriore alternativa può essere quella di costituire una società (a nome collettivo, o in accomandandita semplice, per esempio).<br />Inoltre, si precisa che, oltre alla forma della impresa familiare, è prevista anche la figura del coadiuvante familiari di contitolari di imprese artigiane. Si tratta dei familiari che lavorano "abitualmente e prevalentemente" nell'azienda, sempre che non siano già compresi in altri obblighi assicurativi come i soci contitolari dell'impresa (soci artigiani) o come lavoratori subordinati.<br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: IPSOA</span>

Imprenditore artigiano: come inserire il figlio nell'attività aziendale?

Domanda Impresa individuale artigiana settore acconciatura: il titolare, esclusa l'impresa familiare, come può inserire il figlio maggio...

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Imprenditore artigiano: come inserire il figlio nell'attività aziendale?

Domanda<br />Impresa individuale artigiana settore acconciatura: il titolare, esclusa l'impresa familiare, come può inserire il figlio maggiorenne convivente nell'attività dell'azienda?<br /><br />Risposta<br />L'imprenditore artigiano può avvalersi di personale alle proprie dipendenze, con alcuni limiti numerici, a seconda del tipo di attività svolta. Un'ulteriore alternativa può essere quella di costituire una società (a nome collettivo, o in accomandandita semplice, per esempio).<br />Inoltre, si precisa che, oltre alla forma della impresa familiare, è prevista anche la figura del coadiuvante familiari di contitolari di imprese artigiane. Si tratta dei familiari che lavorano "abitualmente e prevalentemente" nell'azienda, sempre che non siano già compresi in altri obblighi assicurativi come i soci contitolari dell'impresa (soci artigiani) o come lavoratori subordinati.<br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: IPSOA</span>

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Domanda Impresa individuale artigiana settore acconciatura: il titolare, esclusa l'impresa familiare, come può inserire il figlio maggio...

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Quesito: società fra artigiani.

Sono un artigiano che lavora pietra e marmo<br />avrei l'opportunità di agregarmi ad un altro artigiano marmista, utilizando il<br />suo laboratorio<br />Vi chiedo se eseste qualche furmula per poter lavorare assieme nello stesso<br />laboratorio mantenendo separate le due figure artigiane, quindi senza dover<br />costituire una società tra i due artigiani.

Quesito: società fra artigiani.

Sono un artigiano che lavora pietra e marmo avrei l'opportunità di agregarmi ad un altro artigiano marmista, utilizando il suo laborator...

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Contributi Inps più cari dal 2012 per artigiani, commercianti e coltivatori diretti.

La Manovra Monti (D.L. n. 201/2011, art. 24) prevede l’aumento progressivo delle aliquote contributive Inps per gli artigiani, i commercianti ed i coltivatori diretti fino a raggiungere nel 2018 l’aliquota del 24%. Il percorso di incremento inizierà dal 1° gennaio 2012, con un aumento pari a 1,3%; l’aliquota salirà così dall’attuale 20% al 21,3%, e dal 21% al 22,3% per l’ulteriore fascia di reddito. <br />Successivamente, l’incremento sarà pari allo 0,45% in tutti gli anni successivi fino a raggiungere l’aliquota del 24% prevista per il 2018. Dal 2018, di conseguenza, spariranno sia l’aliquota ridotta per i collaboratori con meno di 21 anni sia il punto percentuale in più previsto per i redditi superiori ad una certa fascia<br />Dal 1° gennaio 2012 aumenteranno dell’1% anche le aliquote contributive per gli iscritti all’Inps Gestione Separata (es.: lavoratori parasubordinati) per effetto non della Manovra Monti, ma di quanto previsto dalla Manovra di Ferragosto (D.L. n. 138/2011). <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

Contributi Inps più cari dal 2012 per artigiani, commercianti e coltivatori diretti.

La Manovra Monti (D.L. n. 201/2011, art. 24) prevede l’aumento progressivo delle aliquote contributive Inps per gli artigiani, i commerciant...

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Impresa artigiana: iscrizione all’albo provinciale attraverso ComUnica.

La Legge n. 106 del 12 luglio 2011, di conversione del D.L. n. 70/2011 (c.d. “Decreto Sviluppo 2011”) modifica la disposizione relativa all’avvio di un’attività d’impresa artigiana. In particolare, la nuova lettera f sexies), comma 1 dell’articolo 6 prevede che per l'avvio di un'attività d'impresa qualificata "artigiana", il soggetto interessato deve presentare una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti richiesti mediante ComUnica. Per effetto di tale dichiarazione, l'impresa sarà iscritta all'Albo provinciale delle imprese artigiane ed annotata nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Le Regioni definiranno poi le modalità di controllo dei requisiti, nonché di comunicazione al soggetto interessato della cancellazione / variazione, assegnando un congruo termine per la regolarizzazione ovvero per la proposizione del ricorso. <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

Impresa artigiana: iscrizione all’albo provinciale attraverso ComUnica.

La Legge n. 106 del 12 luglio 2011, di conversione del D.L. n. 70/2011 (c.d. “Decreto Sviluppo 2011”) modifica la disposizione relativa all’...

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Artigiani ed esercenti attività commerciali: confermate le aliquote IVS 2011.

Con la Circolare n. 34 del 10 febbraio 2011, l'INPS conferma, per l’anno 2011, le aliquote contributive dovute da artigiani ed esercenti attività commerciali previste per lo scorso anno. Nello specifico sono confermate le aliquote del 20% e del 20,09%, per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti. Vengono inoltre stabiliti i valori di reddito, minimo e massimo, per il calcolo dei contributi IVS nel 2011, pari rispettivamente a 14.552 euro e a 71.737 euro (93.622 euro per i soggetti privi di anzianità contributiva al 31.12.1995). <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

Artigiani ed esercenti attività commerciali: confermate le aliquote IVS 2011.

Con la Circolare n. 34 del 10 febbraio 2011, l'INPS conferma, per l’anno 2011, le aliquote contributive dovute da artigiani ed esercenti...

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Ristrutturazioni, gli artigiani versano il 10% sugli incassi.

A partire dal 1° luglio 2010, gli artigiani dovranno versare all’erario la ritenuta del 10% su quanto incassato per le prestazioni di ristrutturazione edilizia o per il risparmio energetico (detrazione del 36% o del 55%). Il versamento avverrà in corso d’anno, ma potrà essere recuperato dall’artigiano in sede di pagamento delle proprie imposte. Questo è quanto si legge nel testo della manovra correttiva esaminata il 25 maggio 2010 dal governo. <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

Ristrutturazioni, gli artigiani versano il 10% sugli incassi.

A partire dal 1° luglio 2010, gli artigiani dovranno versare all’erario la ritenuta del 10% su quanto incassato per le prestazioni di ristru...

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