Le dimissioni del lavoratore e i possibili effetti della sua revoca.

Con la sentenza n. 4391 del 2007 la sezione lavoro della Corte di legittimità chiarisce la natura giuridica e gli effetti della dichiarazione di dimissioni del lavoratore, soffermandosi anche sugli aspetti della sua revoca e sulla possibilità della rilevanza dell'eventuale successivo accordo tra le parti del rapporto di lavoro.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. IV, 26/02/2007, n. 4391)

Le dimissioni del lavoratore e i possibili effetti della sua revoca.

Con la sentenza n. 4391 del 2007 la sezione lavoro della Corte di legittimità chiarisce la natura giuridica e gli effetti della dichiarazion...

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Le nuove regole per la deduzione dell’auto del professionista.

L’articolo 2 comma 71 del DL 262/06 ha dimezzato dal 50% al 25% la percentuale di deduzione dei costi prevista dall’art 164 comma 1 del TUIR, con effetto dal 1° gennaio 2006. Nella circolare 1/E/2007 sono contenuti chiarimenti in merito fermo restando che, nel caso di esercizio in forma individuale la deduzione delle spese e degli altri componenti negativi di costo è limitata ad un solo veicolo, mentre se la attività è svolta in forma associata, la deducibilità è consentita per un veicolo per ciascun socio o associato. Rispetto alla disciplina previgente rimangono inalterati i limiti massimi di costo fiscalmente riconosciuti su cui poter calcolare la percentuale di deduzione.

Le nuove regole per la deduzione dell’auto del professionista.

L’articolo 2 comma 71 del DL 262/06 ha dimezzato dal 50% al 25% la percentuale di deduzione dei costi prevista dall’art 164 comma 1 del TUIR...

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Veicoli a motore non strumentali: regime fiscale.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazione del prodotto finalizzata alla successiva eventuale vendita, non sono integralmente indeducibili ai sensi dell'art. 164, comma 1, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986 (così come modificato dall'art. 2, commi 71 e 72, D.L. n. 262/2006), non essendo beni strumentali utilizzati esclusivamente nell'attività propria dell'impresa. Né, relativamente alle stesse autovetture, trova applicazione il regime di detraibilità IVA delle spese sostenute in relazione agli automezzi concessi in uso promiscuo ai dipendenti di cui all'art. 19-bis1, comma 1, D.P.R. n. 633/1972.<br />(Risoluzione Agenzia delle Entrate 23/03/2007, n. 59/E)

Veicoli a motore non strumentali: regime fiscale.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazion...

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Regime fiscale per veicoli a motore non strumentali.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazione del prodotto finalizzata alla successiva eventuale vendita, non sono integralmente indeducibili ai sensi dell'art. 164, comma 1, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986 (così come modificato dall'art. 2, commi 71 e 72, D.L. n. 262/2006), non essendo beni strumentali utilizzati esclusivamente nell'attività propria dell'impresa. Né, relativamente alle stesse autovetture, trova applicazione il regime di detraibilità IVA delle spese sostenute in relazione agli automezzi concessi in uso promiscuo ai dipendenti di cui all'art. 19-bis1, comma 1, D.P.R. n. 633/1972.<br />(Risoluzione Agenzia delle Entrate 23/03/2007, n. 59/E)

Regime fiscale per veicoli a motore non strumentali.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazion...

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Novità in tema IRAP.

Gli esercenti arti e professioni non sono soggetti ad IRAP in difetto del requisito dell'autonoma organizzazione: lo ribadisce ulteriormente la Corte di Cassazione che, muovendo dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 156/2001, conferma una sentenza del giudice di secondo grado basata sul rilievo che, dall'esame del quadro RE del modello UNICO presentato dal contribuente, emerge "l'assenza di una struttura organizzativa di rilievo sia per l'irrilevanza dei cespiti ammortizzabili che per l'assenza di spese e costi di gestione significativi negli anni cui è riferita la richiesta di rimborso".<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6505)<br /><br />Non è soggetta all'imposta solo l'attività di lavoro autonomo - di cui all'art. 49, comma 1, del TUIR in vigore fino al 31 dicembre 2003, e all'art. 53, comma 1, D.P.R. n. 917/1986 vigente dal 1° gennaio 2004 - che non sia autonomamente organizzata.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6503)<br /><br />Nel caso in cui un'attività professionale (si tratta, nella specie, dell'attività libero professionale di medico) viene svolta in assenza di elementi di organizzazione - il cui accertamento, in mancanza di specifiche disposizioni normative, costituisce questione di mero fatto - risulterà mancante il presupposto stesso dell'IRAP, rappresentato dall'esercizio abituale di un'attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6502)<br /><br />L'autonoma organizzazione, quale elemento individuante una distinta capacità produttiva e contributiva, non sussiste - e viene conseguentemente a mancare il presupposto imprescindibile dell'imposizione IRAP - in relazione al commercialista che esercita l'attività libero professionale in assenza di lavoratori dipendenti e di risorse finanziarie apprezzabili.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6501)<br /><br />L'attività libero professionale per il cui esercizio è previsto uno specifico esame di abilitazione e l'iscrizione ad apposito albo (nel caso di specie, si tratta di un geometra) è soggetta all'IRAP quando rilevi una capacità contributiva qualificata, autonoma, ulteriore e diversa rispetto alla remunerazione dell'attività personalmente svolta.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6500)<br /><br />È assoggettabile all'IRAP lo studio associato dotato di un'autonoma organizzazione - intesa come capacità contributiva qualificata, autonoma, ulteriore e diversa rispetto alla remunerazione dell'attività lavorativa - data dai capitali, dai beni strumentali impiegati e dalle collaborazioni interne ed esterne che hanno contribuito al conseguimento dei risultati reddituali.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6499)

Novità in tema IRAP.

Gli esercenti arti e professioni non sono soggetti ad IRAP in difetto del requisito dell'autonoma organizzazione: lo ribadisce ulteriorm...

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Il modello per il rimborso IVA auto.

È stato pubblicato in G.U. il provvedimento di approvazione del modello (corredato delle relative istruzioni) che deve essere utilizzato - ai fini della attuazione della sentenza della Corte di Giustizia CE 14 settembre 2006, causa C-228/05 - da parte dei soggetti passivi che intendono presentare apposita istanza di rimborso dell'IVA detraibile, forfetariamente determinata ai sensi del D.L. n. 258/2006 (convertito con modificazioni in legge n. 278/2006), relativamente agli acquisti, anche intracomunitari, ed importazioni di beni e servizi indicati nell'art. 19-bis 1, comma 1, lettere c) e d), D.P.R. n. 633/1972 effettuati nell'esercizio dell'impresa, arte o professione a partire dal 1° gennaio 2003 e fino al 13 settembre 2006.<br />(Provvedimento Agenzia delle Entrate 22/02/2007, G.U. 23/03/2007, n. 69, S.O. n. 81)

Il modello per il rimborso IVA auto.

È stato pubblicato in G.U. il provvedimento di approvazione del modello (corredato delle relative istruzioni) che deve essere utilizzato - a...

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Direttiva comunitaria sui bilanci.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto legislativo del 2 febbraio che recepisce la parte obbligatoria della direttiva Ce 2003/51 con le novità contabili per i bilanci annuali di banche e d imprese. Il decreto entra in vigore il 12 Aprile e si applica ai bilanci relativi agli esercizi che iniziano dopo tale data (quindi generalmente interesserà i bilanci 2008). Gli aspetti innovativi riguardano il contenuto della relazione sulla gestione e la relazione del revisore. La prima dovrà contenere anche una analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e del risultato della gestione.

Direttiva comunitaria sui bilanci.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto legislativo del 2 febbraio che recepisce la parte obbligatoria della diretti...

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Lunga proroga per i rimborsi auto.

Le richieste più volte formulate da imprese e professionisti per semplificare il recupero dell’Iva non detratta sugli acquisti e sui costi delle auto dovrebbero trovare posto nelle prossime ore nel disegno di legge che il Governo si appresta a presentare al Consiglio dei Ministri di domani. Un disegno di legge verrà presentato per il rimborso dell’Iva sulle auto e per l’ammortamento degli immobili strumentali. La giustificazione di adottare un disegno di legge e non di un provvedimento d’urgenza potrebbe risiedere nella volontà di concedere una abbondante proroga del termine in scadenza tra 16 giorni per la presentazione dell’istanza di rimborso Iva sulle auto, non un semplice slittamento di uno o due mesi.

Lunga proroga per i rimborsi auto.

Le richieste più volte formulate da imprese e professionisti per semplificare il recupero dell’Iva non detratta sugli acquisti e sui costi d...

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Anno solare per le istanze di rimborso IVA auto.

Il 16 aprile scade la domanda di rimborso dell’IVA sulle auto Il DL 258/2006 ha disposto il recupero dell’IVA delle auto fino al 16 settembre 2006 con presentazione entro il 16 aprile 2007 di una istanza telematica sulla base di una aliquota forfetaria. Un particolare problema si pone anche per le società che hanno esercizio non coincidente con l’anno solare o che hanno chiuso periodi d’imposta in una data diversa da 31/12/2006. In tali casi occorre evidenziare le maggiori imposte dirette relative all’esercizio che ha avuto termine nell’anno solare. Quindi i calcoli dell’IVA e dell’IRES, anche se raggruppati in un unico prospetto annuale, risultano autonomi.

Anno solare per le istanze di rimborso IVA auto.

Il 16 aprile scade la domanda di rimborso dell’IVA sulle auto Il DL 258/2006 ha disposto il recupero dell’IVA delle auto fino al 16 settembr...

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Detrazioni per spese condominio.

Le spese di ristrutturazione edilizia sostenute nel 2006 verranno indicate nella prossima dichiarazione dei redditi. Per le spese sostenute dal 1° gennaio al 30 settembre 2006 ciascun comproprietario o contitolare, a prescindere dalla percentuale di possesso dell’immobile, può calcolare la detrazione Irpef del 41% entro il limite di 48.000 Euro, in relazione alle spese sostenute ed effettivamente rimaste a carico. Per le spese sostenute dal 1° Ottobre 2006 vale la detrazione del 36% nella misura massima e complessiva di 48 mila Euro, in relazione all’immobile da suddividersi tra i soggetti che hanno diritto alla detrazione. Nel caso di condominio, il limite di 48 mila Euro va riferito a ciascun condomino.

Detrazioni per spese condominio.

Le spese di ristrutturazione edilizia sostenute nel 2006 verranno indicate nella prossima dichiarazione dei redditi. Per le spese sostenute ...

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Ammortamenti per terreni e fabbricati.

L’aspetto sicuramente più critico del trattamento di aree e terreni riguarda la determinazione del valore residuo ammortizzabile e, quindi, quando si esaurirà la procedura dell’ammortamento sotto il profilo fiscale. Nel caso in cui il fabbricato incorpori costi incrementativi o rivalutazioni queste voci dovranno essere escluse dal costo rilevante per il calcolo dell’importo attribuibile all’area con il metodo forfettario ma occorrerà intervenire anche sul fondo di ammortamento. Le istruzioni contenute nella circolare n. 1/E inducono a considerare il fabbricato come se fosse composto di due parti: il costo storico e la parte relativa a incrementi/rivalutazioni.

Ammortamenti per terreni e fabbricati.

L’aspetto sicuramente più critico del trattamento di aree e terreni riguarda la determinazione del valore residuo ammortizzabile e, quindi, ...

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Sentenza n. 3680 del 16 febbraio 2007.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">Con la sentenza n. 3680 del 16 febbraio 2007, la Cassazione ha statuito che l’esercizio dell’attività di lavoro autonomo è escluso dall’applicazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) solo qualora si tratti di attività non "autonomamente organizzata".<BR> <BR> Il requisito dell’"autonoma organizzazione" ricorre quando il contribuente: </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Symbol">·<FONT FACE="Courier New">      </FONT></FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">è, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell’organizzazione, non essendo, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità e interesse </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Symbol">·<FONT FACE="Courier New">      </FONT></FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">impiega beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">La controversia portata all’attenzione della Corte, attiene all’individuazione nel caso concreto di ciò che debba intendersi per "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><I><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi</FONT></SPAN></I><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">" (articolo 2, Dlgs 15/12/1997, n. 446).<BR> Nel caso di specie, infatti, la Ctr, in occasione della presentazione da parte di una contribuente di un’istanza di rimborso dell’Irap versata per gli anni 1998 – 2001, aveva ritenuto, tra l’altro, l’insussistenza di elementi di autonoma organizzazione, basandosi, secondo quanto rilevato dai giudici di legittimità, su dati emergenti dalla dichiarazione dei redditi e da altra documentazione in atti, senza tuttavia aver indicato quali elementi concreti erano stati considerati per escludere il presupposto di imposta, e senza menzionare i rilievi posti dall’ufficio riguardo ad altri elementi che potevano configurare un’attività libero professionale, svolta mediante un’idonea organizzazione produttiva, quali i compensi erogati a collaboratori o il pagamento di canoni di locazione, esposti dalla stessa contribuente.<BR> <BR> E’ da rilevare che, nel corso del tempo, diverse modifiche normative e pronunce sono intervenute al fine di chiarire la portata del presupposto di imposta. Il decreto istitutivo dell’Irap, infatti, affermava che tale presupposto era costituito dall’esercizio abituale di "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><I><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">un’attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi</FONT></SPAN></I><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">".<BR> Con i cambiamenti apportati dal Dlgs 10 aprile 1998, n. 137, è stato, poi, sottolineato che per presupposto di imposta si intende l’esercizio abituale di un’attività "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><I><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">autonomamente organizzata</FONT></SPAN></I><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">" diretta alla produzione di beni o alla prestazione di servizi.<BR> <BR> Su ciò che debba intendersi per attività “autonomamente organizzata” è intervenuta, tra l’altro, la Corte costituzionale (sentenza n. 156 del 2001), i cui giudici ebbero modo di affermare che il tributo non colpisce il reddito personale del contribuente ma, essendo “reale”, il valore aggiunto che un soggetto apporta all’attività svolta tramite l’organizzazione di capitale e lavoro.<BR> Tale organizzazione è facilmente identificabile in presenza di esercizio di impresa, in quanto è proprio nell’organizzazione di capitale e lavoro che si esplica la definizione stessa di impresa. Per quanto attiene, invece, al lavoro autonomo, occorre valutare nel concreto la sussistenza di determinati requisiti, in quanto può configurarsi l’ipotesi di attività professionale anche in assenza di organizzazione di capitale e lavoro altrui.<BR> Questi requisiti, precisò la Corte costituzionale, sono soddisfatti qualora il professionista sia responsabile, sotto qualsiasi forma, di un’organizzazione in cui si utilizzino beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione, avvalendosi di lavoro altrui non occasionale, anche se non dipendente, tale che la stessa attività di organizzazione accresca, in maniera significativa, le capacità di guadagno del lavoratore autonomo.<BR> <BR> L’esclusione del presupposto di imposta deve avvenire, quindi, in seguito all’analisi di determinati elementi, cosa che invece, a giudizio della Cassazione, non è avvenuta nel caso di specie, in quanto la Ctr non ha specificato gli elementi concreti posti alla base del proprio giudizio, né ha proceduto a un’esauriente valutazione di tutti gli elementi in atti e, in particolare, di quelli espressamente indicati dall’ufficio come sintomatici dell’esistenza di un’autonoma organizzazione. Da un punto di vista prettamente processuale, inoltre, hanno specificato i giudici di piazza Cavour, l’onere di dimostrare l’assenza di elementi di autonoma organizzazione è a carico del contribuente che chiede il rimborso.<BR> <BR> Con la sentenza in commento, dunque, cassando la decisione di merito che aveva ritenuto non soggetta a imposta regionale sulle attività produttive una presentatrice televisiva che esponeva spese per collaboratori e canoni di locazione, è stato statuito che l’esercizio dell’attività di lavoro autonomo è escluso dall’applicazione dell’imposta solo qualora si tratti di attività non “autonomamente organizzata”. Il requisito dell’”autonoma organizzazione” ricorre qualora il professionista sia responsabile dell’organizzazione e impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui. Tale requisito, infine, deve essere accertato dal giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fonte: Maria Ingraffia</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT SIZE=2 FACE="Arial">–</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial"> Agenzia Entrate</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P>

Sentenza n. 3680 del 16 febbraio 2007.

Con la sentenza n. 3680 del 16 febbraio 2007, la Cassazione ha statuito che l’esercizio dell’attività di lavoro autonomo è escluso dall’ap...

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Privacy per le cartelle di pagamento.

L’art. 37 comma 7 del dl 223/06 ha introdotto alcune importanti modifiche all’art 60 D.P.R. 600/73 in materia di notifica degli avvisi di accertamento tributario. Nel caso in cui il soggetto consegnatario non è il reale destinatario dell’atto la lettera b-bis) del comma 1 dell’art. 60 prevede che il messo debba obbligatoriamente consegnare o depositare la copia dell’atto da notificare in busta chiusa e sigillata. Sulla busta il messo deve inoltre trascrivere il numero cronologico della notificazione dando notizia nella relazione in calce all’originale e sulla copia dell’atto. Il consegnatario deve infine sottoscrivere un’apposita ricevuta e il messo è tenuto a dare notizia dell’avvenuta notificazione dell’atto al destinatario mediante lettera raccomandata.

Privacy per le cartelle di pagamento.

L’art. 37 comma 7 del dl 223/06 ha introdotto alcune importanti modifiche all’art 60 D.P.R. 600/73 in materia di notifica degli avvisi di ac...

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Accertamento induttivo.

La Corte di Cassazione, con la sentenza 15 gennaio 2007 n. 669 ha espresso un concetto importante, secondo il quale la mancata stampa dei libri contabili, nel corso della verifica, legittima l'accertamento induttivo. Il caso di specie aveva preso avvio dall’emissione di un avviso di accertamento relativamente all’anno di imposta 1992 nei confronti di una società di capitali, con conseguente rettifica in aumento del reddito di impresa dichiarato. L’atto impositivo traeva motivazione nella presunta inattendibilità delle scritture contabili, in quanto non immediatamente stampate all'atto della richiesta dei verbalizzanti. Secondo la Corte di cassazione conta il fatto, oggettivo, della mancata stampa al di là delle invocate esimenti rappresentate dalla sussistenza di non meglio specificati problemi tecnici.

Accertamento induttivo.

La Corte di Cassazione, con la sentenza 15 gennaio 2007 n. 669 ha espresso un concetto importante, secondo il quale la mancata stampa dei li...

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Ultimi provvedimenti fiscali.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">IVA – Elenchi clienti e fornitori – Rinvi</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">o</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Al momento è previsto il rinvio al 15 ottobre della scadenza di trasmissione degli elenchi clienti e fornitori.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Comunicato stampa Agenzia delle entrate 16 marzo 2007)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"></FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)<BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">ICI – Fabbricati categoria D non accatastati – Coefficient</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">i</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Sono stati approvati i coefficienti per l’aggiornamento del valore su cui calcolare, per l’anno in corso, l’ICI per i fabbricati strumentali non ancora accatastati.<BR> E’ comunque opportuno chiedere la rendita con la procedura DOCFA, in quanto la stratificazione dei coefficienti (che incrementano anche le rivalutazioni contabili) può portare a valori eccessivi.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(DM 9 marzo 2007, G.U. n. 63 del 16.3.2007</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Indice ISTAT locazioni e indice sindacal</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">e</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> L’aumento del costo della vita a febbraio 2006 è stato accertato nella misura di:<BR> •1,5 % su febbraio 2005<BR> •3,6 % su febbraio 2004</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Comunicato ISTAT, G.U. n. 64 del 17.3.2007</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Irpef 2007 – Istruzion</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">i</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Sono state diramate le istruzioni ai sostituti di imposta per l’applicazione delle ritenute in base alle nuove regole IRPEF vigenti dal 1° gennaio 2007.<BR> La detrazione per figli a carico può spettare solo nella misura del 50% o del 100%. Nel caso di mancata specifica richiesta, va attribuita quella del 50%.<BR> La clausola di salvaguardia per le aliquote del TFR va applicata anche dal sostituto di imposta.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Agenzia delle Entrate, Circolare del 16 marzo 2007, n. 15/E</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Incentivi alle concentrazioni aziendali – Legge finanziaria 200</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">7</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> L’agenzia delle entrate illustra le novità della finanziaria 2007 per agevolare le concentrazioni tra imprese indipendenti, consistenti nel riconoscimento fiscale del disavanzo da fusione, scissione o concambio neutri, sino al massimale di 5 milioni di euro (libera individuazione dei beni nel caso di disavanzi superiori a tale importo).<BR> L’operazione deve formare oggetto di apposito interpello all’amministrazione finanziaria.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Agenzia delle Entrate, Circolare del 21 marzo 2007, n. 16/E</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Agricoltore esonerato - Vendita di terreno edificabil</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">e</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> L’acquirente deve emettere autofattura con l’IVA 20%, da pagare al produttore agricolo, che però deve versarla all’erario, al netto dell’IVA su eventuali costi direttamente correlati. Questa vendita determina il supero del limite di un terzo per le operazioni non agricole, e comporta l’uscita dal regime di esonero, sin dallo stesso anno. Aumenta anche il volume d’affari, in quanto la relativa esclusione riguarda i beni ammortizzabili, e tale non è il terreno. Il terreno venduto a prezzo indistinto con una edificabilità parziale, non si considera terreno edificabile.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Agenzia delle entrate, Risoluzione 16 marzo 2007, n. 34/E</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">IVA – Rimborsi trimestrali – Nuova modulistic</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">a</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Il modello TR per la richiesta del rimborso trimestrale è stato adattato alle innovazioni della finanziaria 2007, sostituendo quello approvato in precedenza, che quindi non è mai entrato in vigore.<BR> (Agenzia delle entrate, Comunicato stampa del 16 marzo 2007 )<BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Falsi autocarri – Tassa automobilistic</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">a</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Le disposizioni di assimilazione alle autovetture dei veicoli con diversa immatricolazione, ma aventi le caratteristiche fissate dal provvedimento del 6 dicembre 2006, comportano il pagamento della tassa automobilistica in base alla potenza e non alla portata, oltre che la necessità di conguagliare per dodicesimi la tassa pagata per allinearla alle scadenze delle autovetture.<BR> Occorre inoltre procedere ai conguagli dal 3 ottobre 2006, pagando all’ACI o alle agenzie, per i veicoli con 4 o più posti e una portata inferiore a 700 kg.<BR> Non è più richiesta l’integrazione per la massa rimorchiabile.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Min. finanze, nota 15 marzo 1997, Prot. 3498/2007/DPF/UFF</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Imposta comunale sulla pubblicità – Insegne di esercizi</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">o</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Viene chiarita la nozione di insegna dell’esercizio, ai fini dell’esenzione da imposta sino a 5 metri quadrati (nel caso di supero il pagamento si fa sull’intera superficie). Le insegne che presentano elementi pubblicitari non sono mai esenti</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Min. finanze, nota 19 marzo 2007, Prot. 11159/2006/DPF/UFF</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Tassa raccolta rifiuti o tariffa – Divieto di modific</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">a</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Viene ribadito il divieto – sancito dalla finanziaria 2007 – di istituire la tariffa rifiuti, se nel 2006 il comune applicava il regime della tassa.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Min. finanze, nota 19 marzo 2007, Prot. 2586/2007/DPF/UFF</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"></FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Investimenti nelle aree svantaggiate – Credito di imposta – Sospension</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">e</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> La possibilità di utilizzare il credito d’imposta per gli investimenti ultimati successivamente al 31 dicembre 2006 è attualmente sospesa, in attesa dell’autorizzazione come aiuto di Stato da parte dell’Unione europea.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(Agenzia delle entrate, Comunicato stampa del 21 marzo 2007)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"></FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">Addizionale IRPEF e aliquota IRAP – Disavanzi sanitar</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">i</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial"><BR> Gli aumenti dell’addizionale regionale e dell’aliquota IRAP previsti dalla finanziaria 2005 per le regioni in disavanzo per i costi del servizio sanitario, non si applicano se la regione ha pattuito con il governo nazionale lo modalità di copertura dei disavanzi.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> </SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#2F2F2F" SIZE=2 FACE="Arial">(DL 20 marzo 2007, n. 23, in GU n. 6666 del 20.3.2007)</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P>

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