Ultimi giorni per l’invio dei dati|utili a confezionare la precompilata
Si avvicina la dead line per la trasmissione delle informazioni necessarie a predisporre la dichiarazione relativa ai redditi 2017 (modelli 730 e Redditi Pf 2018). La scadenza è il 28 febbraio. Lo stesso termine riguarda anche chi vuole che non siano inseriti i dati relativi alle spese universitarie e alle rette degli asili; c’è più tempo, invece, per opporsi all’utilizzo delle spese sanitarie (8 marzo) e delle erogazioni liberali (20 marzo).
 
In linea di massima, l’invio dei dati deve avvenire attraverso i servizi telematici Entratel e Fisconline dell’Agenzia delle entrate, che mette a disposizione degli utenti, gratuitamente, anche i software di compilazione e di predisposizione dei file. Nel caso in cui il sistema dovesse generare una comunicazione di avvenuto scarto del file, si può ovviare procedendo a un nuovo invio entro la scadenza del termine ovvero, se più favorevole, entro i cinque giorni successivi alla segnalazione di errore da parte dell’Agenzia.
Invece, i dati sui premi assicurativi viaggiano attraverso il Sistema interscambio dati, mentre le spese veterinarie devono essere trasmesse telematicamente al sistema Tessera nazionale, registrandosi sul sito 
www.sistemats1.sanita.finanze.it/wps/portal.

I dati necessari per la precompilata
Da quest’anno, devono essere trasmesse all’Agenzia delle entrate anche le spese delle rette, sostenute dai genitori per i propri figli, per la frequenza di asili nido, pubblici o privati.
Dal canto loro, le università, statali e non, devono comunicare, per ciascuno studente, l’ammontare delle spese sostenute, indicando chi le ha pagate e l’anno accademico di riferimento.
I soggetti che effettuano rimborsi legati a queste due tipologie di oneri devono inviare i dati di quelli erogati nel 2017, indicando l’anno in cui è stata sostenuta la spesa rimborsata (non vanno segnalati i rimborsi contenuti nella Certificazione unica e quelli trasmessi dalle università).
 
Gli esercenti servizi di pompe funebri devono comunicare i dati relativi alle spese sostenute in seguito alla morte di persone.
 
veterinari e le strutture autorizzate alla vendita al dettaglio di medicinali veterinari devono trasmettere telematicamente al sistema Tessera sanitaria, direttamente o tramite le associazioni di categoria o soggetti terzi, i dati riguardanti le spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche.
 
Gli enti previdenziali sono tenuti a comunicare i contributi previdenziali e assistenziali riscossi nel 2017, mentre enti e casse, esclusivamente assistenziali, nonché i fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale, devono trasmettere i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate l’anno scorso.
Alle forme pensionistiche complementari l’obbligo di inviare i dati sui contributi versati non per il tramite del sostituto d’imposta.
 
Le imprese assicuratrici devono inviare i dati relativi ai premi detraibili e ai contratti di assicurazione, esclusi quelli riguardanti responsabilità civile, assistenza e garanzie accessorie.
 
I soggetti che erogano mutui agrari e fondiari sono tenuti a comunicare i dati riguardanti le quote di interessi passivi e relativi oneri accessori riferiti a quei finanziamenti.
Istituti bancari e Poste italiane devono trasmettere anche le informazioni sui bonifici di pagamento delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, per i quali spettano il “bonus ristrutturazioni” e l’“ecobonus”.
 
Restando in tema, fra i soggetti obbligati alle comunicazioni pro precompilata ci sono anche gli amministratori di condominio, tenuti a trasmettere i dati sulle spese detraibili dai singoli condòmini in relazione a lavori effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali per il recupero del patrimonio edilizio e/o la riqualificazione energetica.
 
Onlus, ma solo facoltativamente
Le Onlus, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e le associazioni che hanno come scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, nonché quelle che hanno come scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, possono trasmettere, in via facoltativa, i dati sulle erogazioni liberali ricevute nel 2017.

Fonte: Agenzia Entrate


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