Il Commercialista in Rete

Piani individuali di risparmio a lungo termine

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/piani_individuali_di_risparmio_a_lungo_termine.png" style="background-color: transparent;" /></div>
<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14px; font-style: normal;">La legge di bilancio 2017 ha introdotto il regime di esenzione fiscale per i redditi di capitali e i redditi diversi, percepiti da persone fisiche, e derivanti dagli investimenti nei Pir, piani individuali di risparmio a lungo termine (articolo 1, commi da 100 a 114, legge 232/2016, come successivamente modificati dall’articolo 57, comma 2, lettere c, d, f, Dl 50/2017). Dalla lettura delle citate disposizioni normative si evince che il regime agevolativo riguarda le sole persone fisiche fiscalmente residenti in Italia.</span></div>
<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14px; font-style: normal;"><br /></span></div>
<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14px; font-style: normal;">Fonte: Agenzia Entrate</span></div>

Piani individuali di risparmio a lungo termine

Piani individuali di risparmio a lungo termine

La legge di bilancio 2017 ha introdotto il regime di esenzione fiscale per i redditi di capitali e i redditi diversi, percepiti da person...

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Bonus piccola proprietà contadina: entro tre anni la certificazione

<div class="title" style="background-color: white; clear: both; color: #00396b; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: bold; line-height: 28px; margin: 5px 0px;">
<a class="imagefield imagefield-lightbox2 imagefield-lightbox2-img_major_story imagefield-field_immagine_articolo imagecache imagecache-field_immagine_articolo imagecache-img_major_story imagecache-field_immagine_articolo-img_major_story lightbox-processed" href="http://www.fiscooggi.it/files/immagini_articoli/u5/grano.jpg" rel="lightbox[field_immagine_articolo][Bonus piccola proprietà contadina:|entro tre anni la certificazione]" style="color: #00396b; font-size: 14px; text-decoration-line: none;"><img alt="Bonus piccola proprietà contadina:|entro tre anni la certificazione" height="214" src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u5/grano.jpg" style="border: 1px solid rgb(0, 57, 107);" title="" width="250" /></a></div>
<div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;">
L’intempestiva presentazione del certificato definitivo di cui all’art. 3, della L. n. 604 del 1954, determina la decadenza dal beneficio fiscale, a meno che il contribuente non dimostri la circostanza che il ritardo nella presentazione del certificato sia imputabile alla condotta colpevole dell’amministrazione competente al rilascio del certificato stesso (Cfr. Cass. ord. 117/18).</div>
<div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;">
Sentenza n. 2941 del 7 febbraio 2018 (udienza 11 gennaio 2018)<br />
Cassazione civile, sezione V<br />
Agevolazione fiscale piccola proprietà contadina – Il certificato IPA, attestante la qualifica di coltivatore diretto, deve sempre essere allegato entro tre anni dalla registrazione dell’atto, a pena di decadenza dal beneficio provvisoriamente riconosciuto – È onere del contribuente dimostrare che l’eventuale ritardo nella presentazione del certificato è imputabile alla condotta dell’Amministrazione competente</div>
<div class="testoesteso_testoarticolo" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Bonus piccola proprietà contadina: entro tre anni la certificazione

Bonus piccola proprietà contadina: entro tre anni la certificazione

L’intempestiva presentazione del certificato definitivo di cui all’art. 3, della L. n. 604 del 1954, determina la decadenza dal beneficio...

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Compensi dei lavoratori soci di cooperative

<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/compensi_dei_lavoratori_soci_di_cooperative.jpg" style="background-color: transparent;" /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">I compensi percepiti, entro i limiti dei salari correnti maggiorati del
20%, dai lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavoro, delle
cooperative di servizi, delle cooperative agricole e di prima trasformazione
dei prodotti agricoli e delle cooperative della piccola pesca sono assimilati
ai redditi di lavoro dipendente, a condizione che la cooperativa sia iscritta
nel registro prefettizio o nello schedario generale della cooperazione, che nel
suo statuto siano inderogabilmente indicati i principi della mutualità
stabiliti dalla legge e che tali principi siano effettivamente osservati nel
periodo d’imposta e nei cinque precedenti, ovvero nel minor tempo trascorso
dall’approvazione degli statuti (</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">articolo 50<span style="background: white; color: black;"> comma 1, lettera a e comma 2, Tuir,</span>articolo
14<span style="background: white; color: black;">, Dpr 601/1973).</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Fonte: Agenzia Entrate<o:p></o:p></span></div>
<br />

Compensi dei lavoratori soci di cooperative

Compensi dei lavoratori soci di cooperative

I compensi percepiti, entro i limiti dei salari correnti maggiorati del 20%, dai lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavor...

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Quesito: pagamento ivafe

Quesito: pagamento ivafe

Quesito: pagamento ivafe

vorreri sapere se ai fini pagamento ivafe è necessario e sufficiente aver investito nel forex (contrattazione valute e metalli preziosi) a m...

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Credito d’imposta riacquisto prima casa

<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/credito_dimposta_riacquisto_prima_casa_0.jpg" /><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il credito d’imposta per il riacquisto della prima casa può essere utilizzato in compensazione, utilizzando il modello F24 (codice tributo 6602). In tal caso, se il credito è utilizzato solo in parte, la somma residua non compensata può essere indicata nell’apposito quadro della dichiarazione dei redditi per poter essere impiegata nei successivi periodi d’imposta (circolare 7/e </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del 4 aprile 2017, pagina 297). Si ricorda, inoltre, che il credito può essere utilizzato anche: in diminuzione dell’imposta di registro dovuta per l’atto di acquisto che lo determina; per l’intero importo in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione; in diminuzione dalle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data del nuovo acquisto (articolo 7</span><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, comma 2, legge 448/1998).</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Credito d’imposta riacquisto prima casa

Credito d’imposta riacquisto prima casa

Il credito d’imposta per il riacquisto della prima casa può essere utilizzato in compensazione, utilizzando il modello F24 (codice tributo ...

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Fattura semplificata

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/fattura_semplificata.jpg" style="background-color: transparent;" /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
La fattura di ammontare complessivo non superiore a 100 euro può essere emessa in modalità semplificata, con l’indicazione di alcune informazioni specificatamente indicate dalla legge. La fattura semplificata, tuttavia, non può essere emessa per le cessioni intracomunitarie (articolo 41, Dl 331/1993) e per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi (diverse da quelle indicate dall’articolo 10 numeri da 1) a 4) e 9), Dpr 633/1972), effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell’imposta in un altro Stato membro dell’Unione europea (articolo 21- bis, Dpr 633/1972).</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Fattura semplificata

Fattura semplificata

La fattura di ammontare complessivo non superiore a 100 euro può essere emessa in modalità semplificata, con l’indicazione di alcune in...

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Compilazione del quadro RW

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/compilazione_del_quadro_rw.jpg" /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Il quadro RW deve essere compilato, ai fini del monitoraggio fiscale, dalle persone fisiche residenti in Italia che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale, indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione e, in ogni caso, ai fini dell’imposta sul valore degli immobili all’estero (Ivie) e dell’imposta sul valore dei prodotti finanziari, dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (Ivafe). Se i prodotti finanziari o patrimoniali sono in comunione o cointestati, l’obbligo di compilazione del quadro RW è a carico di ciascun soggetto intestatario con riferimento all’intero valore delle attività e con l’indicazione della percentuale di possesso.</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate </div>

Compilazione del quadro RW

Compilazione del quadro RW

Il quadro RW deve essere compilato, ai fini del monitoraggio fiscale, dalle persone fisiche residenti in Italia che detengono investiment...

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Imposta rivalutazione del Tfr: entro il 16 in cassa per il saldo

<img alt="Imposta rivalutazione del Tfr:|entro il 16 in cassa per il saldo" src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u12/tfr1_0.jpg" /><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Ancora pochi giorni per pagare il saldo dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto maturate dai dipendenti nello scorso anno. L’appuntamento, per sostituti di imposta, datori di lavoro o enti pensionistici, è fissato per venerdì prossimo,</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> 16 febbraio</strong><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> </span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La rivalutazione del fondo</strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>(<u>articolo 2120,</u></em></strong><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em> codice civile)</em></strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il fondo Tfr, accantonato al 31 dicembre di ogni anno (escluse le quote maturate nell’anno stesso), deve essere rivalutato applicando un apposito coefficiente composto da un tasso fisso, pari all’1,5%, e da uno variabile, pari al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’Istat, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente. Su questa maggiorazione deve essere pagata la sostitutiva dell’imposta sui redditi.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">La rivalutazione si effettua al termine di ciascun anno o alla fine del rapporto di lavoro. In quest’ultimo caso, l’indice Istat è quello che risulta nel mese in cui è avvenuta l’interruzione o, per le cessazioni avvenute entro il giorno 14, quello del mese precedente.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il tributo non è dovuto dalle imprese di nuova costituzione nell’anno iniziale, in quanto assente la rivalutazione del Tfr.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> </span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’imposta sostitutiva</strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><em>(articolo 11, comma 3, Dlgs 47/2000)</em></strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’imposta si applica sui redditi derivanti dalle rivalutazioni del fondo per il Tfr nella misura del 17% (in precedenza l’imposta era pari all’11%).</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il versamento è a carico dei sostituti di imposta, datori di lavoro o enti pensionistici e deve essere effettuato in due </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">tranche</em><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">: l’acconto entro il 16 dicembre di ciascun anno e il saldo entro il 16 febbraio dell’anno successivo.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il datore di lavoro è tenuto al versamento solo quando il Tfr sia mantenuto in azienda o, per le aziende con almeno 50 dipendenti, se il Tfr viene destinato al Fondo tesoreria dell’Inps. In questa ipotesi, la base di calcolo dell’imposta sostitutiva resta la stessa: la rivalutazione, infatti, deve essere calcolata sia sul fondo Tfr accantonato in azienda sia su quello versato al Fondo Tesoreria Inps.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">L’imposta sostitutiva non è dovuta quando il dipendente ha aderito a una forma pensionistica complementare: in questo caso, infatti, il lavoratore è privo del Tfr, che viene interamente destinato al fondo pensione.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"> </span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Modalità di pagamento</strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il versamento del saldo deve essere effettuato tramite </span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">F24</strong><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">, indicando nella sezione “erario” del modello di pagamento il codice tributo “</span><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">1713</strong><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">” , in corrispondenza degli “importi a debito versati”. È possibile la compensazione con eventuali crediti maturati.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Imposta rivalutazione del Tfr: entro il 16 in cassa per il saldo

Imposta rivalutazione del Tfr: entro il 16 in cassa per il saldo

Ancora pochi giorni per pagare il saldo dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto maturate...

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Bonus mobili 2018

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
A ottobre 2017 ho effettuato un intervento di ristrutturazione sul mio appartamento e ora ho intenzione di acquistare dei mobili per arredarlo: posso usufruire del bonus mobili?</div>
<div class="view-lettera-1-postafiscooggi" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; margin-bottom: 5px;">
<div class="view-data-field-firma-postafiscooggi-value">
<br /></div>
</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/bonus_mobili_2018.jpg" style="background-color: transparent;" /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
La risposta al quesito è positiva. Infatti, alla luce di quanto stabilito dalla recente legge di bilancio, è possibile usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, anche per gli acquisti che si effettuano nel 2018, limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2017 (articolo 16 comma 2, Dl 63/2013, come modificato dall’articolo 1, comma 3, legge 205/2017). Si ricorda che, a prescindere dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, il bonus mobili deve essere calcolato su un importo massimo di 10mila euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Ulteriori informazioni sul bonus si possono trovare nella Guida pubblicata sul sito dell’Agenzia delle entrate.</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Bonus mobili 2018

Bonus mobili 2018

A ottobre 2017 ho effettuato un intervento di ristrutturazione sul mio appartamento e ora ho intenzione di acquistare dei mobili per arreda...

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Canoni abbonamento speciale Rai: importi invariati anche per il 2018

<img alt="Canoni abbonamento speciale Rai:|importi invariati anche per il 2018" src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u9/canone-rai.jpg" /><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Anche per il 2018 restano invariati gli importi dei canoni di abbonamento speciale per la detenzione di uno o più apparecchi adatti alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici in locali aperti al pubblico o comunque fuori dall’ambito familiare o che li impiegano allo scopo di lucro diretto o indiretto.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Lo stabilisce il decreto del 21 dicembre 2017 </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">del ministero dello Sviluppo economico.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">A chi è rivolto</strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Si tratta di coloro che detengono fuori dell'ambito familiare uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici, come cinema, teatri, discoteche e in locali a questi assimilabili, strutture alberghiere e ricettive in genere. In sostanza si tratta di tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o digitale) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Prima di versare il canone di abbonamento speciale è opportuno rivolgersi alla sede Rai competente per territorio precisando il tipo di utenza (radiofonica o televisiva) e il mese nel quale si intende installare l'apparecchio. Inoltre è necessario specificare il tipo di esercizio pubblico (ad esempio bar,  ristorante), la categoria e la denominazione dello stesso, dove viene installata l’apparecchiatura. Solo per le strutture ricettive (alberghi, pensioni, residence, villaggi turistici) bisogna comunicare il numero di stelle, quello delle camere e il numero degli apparecchi Tv.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Sulla base delle informazioni ricevute, l'ufficio provvederà a inviare un bollettino di conto corrente postale con l'indicazione dell'importo.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Il canone speciale riguarda solo l’indirizzo per il quale è stato stipulato, indicato nel libretto di iscrizione, quindi chi detiene più apparecchi utilizzati in sedi diverse deve stipulare un canone per ciascuna sede; è questo il caso, ad esempio, delle catene alberghiere o di catene di </span><em style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">fast food</em><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">.. Inoltre va ricordato che il canone speciale è strettamente personale e, perciò, in caso di cessione degli apparecchi o di cessazione della attività deve esserne data disdetta mediante raccomandata a/r, da inviare alla sede Rai competente per territorio, indicando la destinazione dell’apparecchio.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Quali importi</strong><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Gli importi da pagare variano in base al tipo di struttura presso cui sono collocati gli apparecchi; per quanto riguarda le strutture ricettive si va da un massimo di 6.528,27 euro per gli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari o superiori a cento, a un minimo di 195,87 euro per le strutture ricettive con un numero di televisori non superiore a uno quali circoli, associazioni, sedi di partiti politici, istituti religiosi, studi professionali, mense aziendali, eccetera.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Per la detenzione di soli apparecchi radiofonici è dovuto un canone annuo di abbonamento di 28,79 euro (escluse tasse di concessione governativa o comunale e Iva).</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Nel caso di apparecchi radiofonici o televisivi situati in cinema, cinema-teatri, discoteche e altre strutture assimilabili si va da un massimo di 315,97 euro a un minimo di 243, 51 euro come canone base a seconda della categoria, con una maggiorazione prevista per posto e con la previsione di un canone supplementare con percentuale sugli incassi.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Tutti gli importi sono da considerare al netto delle tasse di concessione governativa o comunale e Iva.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Canoni abbonamento speciale Rai: importi invariati anche per il 2018

Canoni abbonamento speciale Rai: importi invariati anche per il 2018

Anche per il 2018 restano invariati gli importi dei canoni di abbonamento speciale per la detenzione di uno o più apparecchi adatti alla ri...

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Interessi passivi e ricovero in casa di riposo

<div class="testoesteso_immagine" style="background-color: white; float: left; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 0px;">
<img alt="" class="imagecache imagecache-img_major_story imagecache-default imagecache-img_major_story_default" height="214" src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/detrazione_interessi_passivi_mutuo_1.jpg" style="border: 1px solid rgb(0, 57, 107); float: left; margin: 0px 10px 5px 0px;" title="" width="250" /></div>
<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
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<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
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<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
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<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
L’articolo 15, comma 1, lettera b, Tuir, prevede il riconoscimento di una detrazione Irpef pari al 19% (calcolata su un importo massimo di 4mila euro) degli interessi passivi e dei relativi oneri accessori (nonché delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione) pagati in dipendenza di un mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire, entro un anno dall’acquisto stesso, ad abitazione principale. Il diritto alla detrazione non si perde nel caso di ricovero permanente in una casa di riposo o in un centro di assistenza sanitaria, a condizione che l’immobile non venga locato.</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Interessi passivi e ricovero in casa di riposo

Interessi passivi e ricovero in casa di riposo

L’articolo 15, comma 1, lettera b, Tuir, prevede il riconoscimento di una detrazione Irpef pari al 19% (calco...

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Spese per prestazioni chiropratiche

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<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/detraibilita_spese_per_prestazioni_chiropratiche.jpg" style="background-color: transparent;" /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;">Le spese per prestazioni
chiropratiche, purché prescritte da un medico, possono rientrare tra le spese
sanitarie detraibili, a condizione che siano effettuate presso idonee strutture
debitamente autorizzate, la cui direzione sia affidata a un medico specialista
in fisiatria o in ortopedia. Il chiropratico che sia anche dottore in medicina
può eseguire la prestazione di chiroprassi sotto la propria responsabilità. La
detrazione spetta in presenza di prescrizione medica, che dimostri il
collegamento tra la prestazione e la patologia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Fonte: Agenzia Entrate<o:p></o:p></div>
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Spese per prestazioni chiropratiche

Spese per prestazioni chiropratiche

Le spese per prestazioni chiropratiche, purché prescritte da un medico, possono rientrare tra le spese sanitarie detraibili, a condi...

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Conti correnti e quadro RW

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/quadro_rw.jpg" /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Ai fini del monitoraggio fiscale, le persone fisiche, nonché gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate, residenti in Italia che, nel corso del periodo d’imposta, detengono investimenti all’estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi, mediante la compilazione del quadro RW. L’obbligo dichiarativo sussiste anche quando tali soggetti, pur non essendo possessori diretti degli investimenti e delle attività estere di natura finanziaria, ne siano i titolari effettivi (articolo 4, comma 1, Dl 167/1990). Tuttavia, l’obbligo non sussiste per i depositi e i conti correnti bancari costituiti all’estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta non sia superiore a 15mila euro (articolo 4, comma 3, Dl 167/1990, come modificato dall’articolo 2, legge 186/2014). Resta fermo l’obbligo di compilazione del quadro laddove sia dovuta l’mposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (Ivafe).</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Conti correnti e quadro RW

Conti correnti e quadro RW

Ai fini del monitoraggio fiscale, le persone fisiche, nonché gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate, residenti in I...

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Credito d’imposta per pubblicità

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/credito_dimposta_per_pubblicita.jpg" /></div>
<div class="view-lettera-1-postafiscooggi" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; margin-bottom: 5px;">
<div class="view-data-field-firma-postafiscooggi-value">
<br /></div>
</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Il bonus pubblicità spetta non soltanto alle imprese, ma anche ai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario che il valore degli investimenti pubblicitari superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Il credito è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati (elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e <em>start up</em> innovative) ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante F24.</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Credito d’imposta per pubblicità

Credito d’imposta per pubblicità

Il bonus pubblicità spetta non soltanto alle imprese, ma anche ai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblic...

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Detrazione spese scuola materna per l'anno 2018

<div class="view-data-field-testo-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic; line-height: 20px; text-align: justify;">
<img src="http://www.fiscooggi.it/files/imagecache/img_major_story/immagini_articoli/u42/detrazione_spese_scuola_materna.jpg" /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Sono detraibili nella misura del 19% le spese di istruzione non universitaria, tra cui rientrano anche quelle sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia (scuole materne). Per il 2018, la detrazione è ammessa per un importo non superiore a 786 per alunno o studente (articolo 15, comma 1, lettera e-<em>bis</em>,  Tuir).</div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="view-data-field-risposta-quesito-value" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fonte: Agenzia Entrate</div>

Detrazione spese scuola materna per l'anno 2018

Detrazione spese scuola materna per l'anno 2018

Sono detraibili nella misura del 19% le spese di istruzione non universitaria, tra cui rientrano anche quelle sostenute per la frequenza ...

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