Assegno alle famiglie numerose e assegno di maternità: importi 2007.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, provvede a determinare, per l'anno 2007, la misura dell'assegno per il nucleo familiare numeroso (art. 65, comma 4, legge n. 448/1998) e dell'assegno di maternità (art. 74 D.Lgs n. 151/2001).<br />(Comunicato Presidenza Consiglio dei Ministri, G.U. 27/03/2007, n. 72)

Assegno alle famiglie numerose e assegno di maternità: importi 2007.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, provvede a determinare, per l'anno 2007, la m...

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5 per mille: scade il 30 marzo il termine di presentazione delle domande.

La Finanziaria 2007 ha riproposto la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di interesse sociale. Come avvenuto nel 2006, l’Agenzia delle Entrate predisporrà un apposito elenco di soggetti (associazioni, onlus, enti di ricerca) sulla base del quale i contribuenti potranno scegliere il beneficiario della loro quota di Irpef.I soggetti che vogliono essere inseriti negli elenchi devono presentare un’apposita domanda di iscrizione. Il termine ultimo di presentazione della domanda è stato prorogato al 30 marzo. Le organizzazioni già presenti negli elenchi del 2006 dovranno presentare una nuova domanda di iscrizione secondo la nuova procedura.

5 per mille: scade il 30 marzo il termine di presentazione delle domande.

La Finanziaria 2007 ha riproposto la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito dell...

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EUROTRANS-BIO.

Al via il bando EUROTRANS-BIO per il co-finanziamento di progetti trasnazionali di innovazione tecnologica nel settore delle biotecnologie.<br /> Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti emanato il 22 marzo scorso il decreto che apre alle imprese italiane la possibilità di partecipare al secondo bando transnazionale EUROTRANS-BIO. La modulistica è da oggi disponibile on line. Il bando si rivolge alle piccole e medie imprese, che possono presentare progetti anche insieme a grandi imprese, università e centri di ricerca.<br /><br />Le risorse messe a disposizione dei partecipanti italiani sono pari a 5 milioni di euro.I progetti di massima vanno presentati entro il 7 maggio 2007.

EUROTRANS-BIO.

Al via il bando EUROTRANS-BIO per il co-finanziamento di progetti trasnazionali di innovazione tecnologica nel settore delle biotecnologie. ...

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Apparecchiature elettriche ed elettroniche.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">Con la</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> </SPAN><A HREF="http://dt.finanze.it/doctrib/PDF/Documento.pdf?Request=0&DocumentID=14000005520070320AENN40000004016900&Info=2,0,1"><SPAN LANG="it"><B><U></U></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><U><FONT COLOR="#0000FF" SIZE=2 FACE="Verdana">risoluzione n. 55/E</FONT></U></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></A><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> del 20 marzo, l'Amministrazione finanziaria è intervenuta in merito all'inquadramento, ai fini Iva, delle operazioni effettuate nell'ambito della gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (cosiddette Aee), che al termine della loro vita utile non sono più utilizzabili dai consumatori.<BR> La disciplina in materia di sistemi di raccolta e di trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), è stata di recente regolamentata dal Dlgs 25 luglio 2005, n. 151</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(1)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">. Nell'ambito di tale normativa, in particolare, i Raee sono suddivisi in relazione alla specifica fonte di provenienza ("domestica" e "attività professionale") e alla data di ingresso sul mercato delle Aee.<BR> <BR> Il decreto, in particolare, individua tre diverse tipologie di "rifiuti", quali quelli provenienti: </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">1.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">dai nuclei domestici relativi ad apparecchiature in circolazione sul mercato prima del 13 agosto 2005, cosiddetti Raee "storici" (articolo 10) </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">2.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">dai nuclei domestici relativi ad apparecchiature in circolazione sul mercato successivamente al 13 agosto 2005 (articolo 11) </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">3.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">dalle attività professionali (articolo 12). </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">Nel caso di specie, un consorzio aveva interpellato l'Amministrazione sul corretto comportamento da adottare relativamente: </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">1.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">alle somme (</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">visible fee</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(2)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">) che - a mente dell'articolo 10 del Dlgs n. 151 del 2005, adottato in attuazione delle disciplina comunitaria</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(3)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> - il produttore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche indica, distintamente dal prezzo di vendita delle stesse, all'acquirente finale </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">2.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">alle somme percepite a titolo di contributo da parte del produttore. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">L'articolo 10 appena citato, in particolare, prevede che "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">1) Il finanziamento delle operazioni di trasporto dai centri istituiti ai sensi dell'articolo 6, nonché delle operazioni di trattamento, di recupero e di smaltimento ambientalmente compatibile di cui agli articoli 8 e 9 di RAEE storici provenienti dai nuclei domestici è a carico dei produttori presenti sul mercato nell'anno solare in cui si verificano i rispettivi costi (…) 2) Fino al 13 febbraio 2011 (…) il produttore può indicare esplicitamente all'acquirente, al momento della vendita dei nuovi prodotti, i costi sostenuti per la raccolta, il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei RAEE storici. In tal caso il distributore indica separatamente all'acquirente finale il prezzo del prodotto ed il costo, identico a quello individuato dal produttore, per la gestione dei rifiuti storici. I costi indicati dal produttore non possono superare le spese effettivamente sostenute per il trattamento, il recupero e lo smaltimento (...) 4) Il finanziamento della gestione di rifiuti di apparecchiature rientranti nella categoria di cui al punto 5 dell'allegato 1.A (apparecchiature di illuminazione) è a carico dei produttori indipendentemente dalla data di immissione sul mercato di dette apparecchiature e dall'origine domestica o professionale</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">".<BR> <BR> Il primo dubbio riguarda la natura tributaria del cosiddetto</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">visible fee</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">, ovvero dell'importo che il produttore, in base al comma 2 dell'articolo 10, applica in aggiunta al prezzo di vendita del bene all'atto della cessione di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica.<BR> Tale disposizione, in particolare, offre al produttore la possibilità di distinguere il prezzo di vendita della nuova apparecchiatura dalla quota parte di costo da lui sostenuto per l'attività di gestione dei Raee "storici".<BR> L'Agenzia delle entrate, in base alla normativa Iva</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(4)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> e alla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(5)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">, ha precisato che il corrispettivo pagato a fronte della cessione di beni (quale, appunto, le apparecchiature elettriche ed elettroniche) è costituito da tutto ciò che è corrisposto dall'acquirente al cedente, compresi gli oneri e le spese connesse all'esecuzione dell'operazione. In base a tale principio, quindi, il</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">visibile fee</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> rappresenta base imponibile ai fini Iva, indipendentemente dalla modalità con cui il produttore lo rappresenta in fattura.<BR> Da ciò discende che l'assoggettamento all'imposta avviene alle medesime condizioni previste per la cessione dell'apparecchiatura</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(6)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">.<BR> <BR> Chiarito ciò, l'Amministrazione finanziaria è intervenuta per risolvere la seconda questione, relativa al trattamento Iva delle somme che i produttori versano al consorzio di appartenenza per la gestione dei Raee storici.<BR> Sul punto, l'autorità fiscale ha innanzitutto richiamato il numero 127-</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">sexiesdecies</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">) della tabella A, parte III, allegata al Dpr n. 633 del 1972, la quale stabilisce l'applicazione dell'aliquota Iva del 10 per cento alle prestazioni di "gestione, stoccaggio e deposito temporaneo</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(7)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">" di rifiuti urbani</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">(8)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">.<BR> <BR> Per comprendere se i contributi versati al consorzio siano riconducibili tra le attività che beneficiano dell'aliquota agevolata bisogna verificare: </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">1.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">che le operazioni effettuate rientrino nella gestione dei "rifiuti", posto che l'articolo 6, comma 1, lettera d), del Dlgs n. 22 del 1997 ("decreto Ronchi") fa riferimento alla "raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni" </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">2.     </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">che i Raee rientrino tra i "rifiuti urbani", come previsto dalle disposizioni in materia ambientale (da ultimo disciplinate dal Dlgs 3 aprile 2006, n. 152). </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">In pratica, a condizione che il consorzio svolga direttamente l'attività di gestione dei rifiuti, così come indicata al precedente punto, e che i Raee costituiscano "rifiuti urbani", i contributi allo stesso corrisposti da parte dei produttori sono soggetti a Iva in base all'aliquota agevolata del 10 per cento.<BR> <BR> Da ultimo, nella risoluzione si precisa che qualora il consorzio intenda affidare a soggetti terzi la gestione dei Raee, le somme dallo stesso ricevute non rientrano nell'ambito di applicazione della disciplina agevolativa del 127-</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">sexiesdecies</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">), in quanto trattasi di corrispettivi relativi a una generica prestazione di "fare", resa ai sensi dell'articolo 3 del Dpr n. 633 del 1972.<BR> <BR> </FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B></B></SPAN><SPAN LANG="it"><B><FONT COLOR="#FF0000" SIZE=1 FACE="Verdana">NOTE:</FONT></B></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><BR> <FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">1) Il Dlgs n. 151/2005 prevede che in capo ai i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche sorge l'onere di istituire, gestire e finanziare sistemi di raccolta e di trattamento dei rifiuti di dette apparecchiature, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia ambientale.<BR> <BR> 2) Il "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">visible fee</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">" è la somma che corrisponde al costo di gestione dei Raee storici che il produttore, in aggiunta al prezzo di vendita della nuova apparecchiature, addebita all'acquirente della stessa.<BR> <BR> 3) Direttive 2002/95/Ce, 2002/95/Cee del 27 gennaio 2003 (sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche) e 2002/96/Ce del 27 gennaio 2003 (sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche - Raee).<BR> <BR> 4) In particolare, l'articolo 13 statuisce che "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">la base imponibile è costituita dall'ammontare complessivo dei corrispettivi dovuti dal cedente (…), compresi gli oneri e le spese inerenti all'esecuzione</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">".<BR> <BR> 5)</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I> <FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">Cfr</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana"> sentenza del 3 marzo 1994 (causa c-16/93), in base alla quale è stabilito che la base imponibile è costituita da tutto ciò che è ricevuto quale corrispettivo in relazione all'operazione effettuata.<BR> <BR> 6) L'articolo 12, comma 2, del Dpr 26/10/1972, n. 633, dispone che "</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=1 FACE="Verdana">"<BR> <BR> 7) Trattasi delle prestazioni previste dall'articolo 6, comma 1, lettere d), l) e m), del Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22.<BR> <BR> 8) Di cui all'articolo 7, comma 2, del Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <P DIR=LTR ALIGN=JUSTIFY><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">Fonte:</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"> </SPAN><A HREF="http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_firmaN.html&idf=23949"><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">Carola Cerbini e Patrizia Claps</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></A><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"></FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"> <FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana">–</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"><FONT COLOR="#000000" SIZE=2 FACE="Verdana"> Agenzia Entrate</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P>

Apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Con la risoluzione n. 55/E del 20 marzo, l'Amministrazione finanziaria è intervenuta in merito all'inquadramento, ai fini Iva, d...

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Le dimissioni del lavoratore e i possibili effetti della sua revoca.

Con la sentenza n. 4391 del 2007 la sezione lavoro della Corte di legittimità chiarisce la natura giuridica e gli effetti della dichiarazione di dimissioni del lavoratore, soffermandosi anche sugli aspetti della sua revoca e sulla possibilità della rilevanza dell'eventuale successivo accordo tra le parti del rapporto di lavoro.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. IV, 26/02/2007, n. 4391)

Le dimissioni del lavoratore e i possibili effetti della sua revoca.

Con la sentenza n. 4391 del 2007 la sezione lavoro della Corte di legittimità chiarisce la natura giuridica e gli effetti della dichiarazion...

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Le nuove regole per la deduzione dell’auto del professionista.

L’articolo 2 comma 71 del DL 262/06 ha dimezzato dal 50% al 25% la percentuale di deduzione dei costi prevista dall’art 164 comma 1 del TUIR, con effetto dal 1° gennaio 2006. Nella circolare 1/E/2007 sono contenuti chiarimenti in merito fermo restando che, nel caso di esercizio in forma individuale la deduzione delle spese e degli altri componenti negativi di costo è limitata ad un solo veicolo, mentre se la attività è svolta in forma associata, la deducibilità è consentita per un veicolo per ciascun socio o associato. Rispetto alla disciplina previgente rimangono inalterati i limiti massimi di costo fiscalmente riconosciuti su cui poter calcolare la percentuale di deduzione.

Le nuove regole per la deduzione dell’auto del professionista.

L’articolo 2 comma 71 del DL 262/06 ha dimezzato dal 50% al 25% la percentuale di deduzione dei costi prevista dall’art 164 comma 1 del TUIR...

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Veicoli a motore non strumentali: regime fiscale.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazione del prodotto finalizzata alla successiva eventuale vendita, non sono integralmente indeducibili ai sensi dell'art. 164, comma 1, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986 (così come modificato dall'art. 2, commi 71 e 72, D.L. n. 262/2006), non essendo beni strumentali utilizzati esclusivamente nell'attività propria dell'impresa. Né, relativamente alle stesse autovetture, trova applicazione il regime di detraibilità IVA delle spese sostenute in relazione agli automezzi concessi in uso promiscuo ai dipendenti di cui all'art. 19-bis1, comma 1, D.P.R. n. 633/1972.<br />(Risoluzione Agenzia delle Entrate 23/03/2007, n. 59/E)

Veicoli a motore non strumentali: regime fiscale.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazion...

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Regime fiscale per veicoli a motore non strumentali.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazione del prodotto finalizzata alla successiva eventuale vendita, non sono integralmente indeducibili ai sensi dell'art. 164, comma 1, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986 (così come modificato dall'art. 2, commi 71 e 72, D.L. n. 262/2006), non essendo beni strumentali utilizzati esclusivamente nell'attività propria dell'impresa. Né, relativamente alle stesse autovetture, trova applicazione il regime di detraibilità IVA delle spese sostenute in relazione agli automezzi concessi in uso promiscuo ai dipendenti di cui all'art. 19-bis1, comma 1, D.P.R. n. 633/1972.<br />(Risoluzione Agenzia delle Entrate 23/03/2007, n. 59/E)

Regime fiscale per veicoli a motore non strumentali.

Ai fini IRES, le autovetture utilizzate da un'impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti, nel quadro della presentazion...

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Novità in tema IRAP.

Gli esercenti arti e professioni non sono soggetti ad IRAP in difetto del requisito dell'autonoma organizzazione: lo ribadisce ulteriormente la Corte di Cassazione che, muovendo dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 156/2001, conferma una sentenza del giudice di secondo grado basata sul rilievo che, dall'esame del quadro RE del modello UNICO presentato dal contribuente, emerge "l'assenza di una struttura organizzativa di rilievo sia per l'irrilevanza dei cespiti ammortizzabili che per l'assenza di spese e costi di gestione significativi negli anni cui è riferita la richiesta di rimborso".<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6505)<br /><br />Non è soggetta all'imposta solo l'attività di lavoro autonomo - di cui all'art. 49, comma 1, del TUIR in vigore fino al 31 dicembre 2003, e all'art. 53, comma 1, D.P.R. n. 917/1986 vigente dal 1° gennaio 2004 - che non sia autonomamente organizzata.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6503)<br /><br />Nel caso in cui un'attività professionale (si tratta, nella specie, dell'attività libero professionale di medico) viene svolta in assenza di elementi di organizzazione - il cui accertamento, in mancanza di specifiche disposizioni normative, costituisce questione di mero fatto - risulterà mancante il presupposto stesso dell'IRAP, rappresentato dall'esercizio abituale di un'attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6502)<br /><br />L'autonoma organizzazione, quale elemento individuante una distinta capacità produttiva e contributiva, non sussiste - e viene conseguentemente a mancare il presupposto imprescindibile dell'imposizione IRAP - in relazione al commercialista che esercita l'attività libero professionale in assenza di lavoratori dipendenti e di risorse finanziarie apprezzabili.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6501)<br /><br />L'attività libero professionale per il cui esercizio è previsto uno specifico esame di abilitazione e l'iscrizione ad apposito albo (nel caso di specie, si tratta di un geometra) è soggetta all'IRAP quando rilevi una capacità contributiva qualificata, autonoma, ulteriore e diversa rispetto alla remunerazione dell'attività personalmente svolta.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6500)<br /><br />È assoggettabile all'IRAP lo studio associato dotato di un'autonoma organizzazione - intesa come capacità contributiva qualificata, autonoma, ulteriore e diversa rispetto alla remunerazione dell'attività lavorativa - data dai capitali, dai beni strumentali impiegati e dalle collaborazioni interne ed esterne che hanno contribuito al conseguimento dei risultati reddituali.<br />(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 19/03/2007, n. 6499)

Novità in tema IRAP.

Gli esercenti arti e professioni non sono soggetti ad IRAP in difetto del requisito dell'autonoma organizzazione: lo ribadisce ulteriorm...

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Il modello per il rimborso IVA auto.

È stato pubblicato in G.U. il provvedimento di approvazione del modello (corredato delle relative istruzioni) che deve essere utilizzato - ai fini della attuazione della sentenza della Corte di Giustizia CE 14 settembre 2006, causa C-228/05 - da parte dei soggetti passivi che intendono presentare apposita istanza di rimborso dell'IVA detraibile, forfetariamente determinata ai sensi del D.L. n. 258/2006 (convertito con modificazioni in legge n. 278/2006), relativamente agli acquisti, anche intracomunitari, ed importazioni di beni e servizi indicati nell'art. 19-bis 1, comma 1, lettere c) e d), D.P.R. n. 633/1972 effettuati nell'esercizio dell'impresa, arte o professione a partire dal 1° gennaio 2003 e fino al 13 settembre 2006.<br />(Provvedimento Agenzia delle Entrate 22/02/2007, G.U. 23/03/2007, n. 69, S.O. n. 81)

Il modello per il rimborso IVA auto.

È stato pubblicato in G.U. il provvedimento di approvazione del modello (corredato delle relative istruzioni) che deve essere utilizzato - a...

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