Quesito: costruzione prima casa.

ho demolito completamente una vecchia casa esistente di circa 90mq, per poi ricostruirla con una nuova superficie di 140 mq (grazie ad un ampliamento), essendo detta casa la mia "prima casa", esibendo un'autocertificazione penso di poter ottenere l'iva agevolata al 4%, tuttavia, dovendo rispettare dei criteri molto stringenti a livello costruttivo, riguardanti il risparmio energetico (pannelli solari, fotovoltaici, laterizi da 45cm ecc..), posso anche richiedere la detrazione del 55% per queste spese? se le 2 cose non possono coesistere, mi conviene rinunciare all'iva al 4% e richiedere la detrazione del 55% delle spese effettuate?

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Quesito: agevolazioni prima casa.

il 9/2005 acquisto la prima casa con le agevolazioni.prima della decorrenza dei 18 mesi, per trasferire la residenza (6/06) vendo l' abitazione ed entro un anno (4/07)ne acquisto un altra, nel comune ove ho la residenza, sempre con le agevolazioni.Ora l' agenzia delle Entrate mi notifica l' accertamento per il pagamento della maggiore imposta, sostenendo che non ho trasferito la residenza entro i 18 mesi.A parer mio non l'ho potuto fare per causa di forza maggiore ( avevo rivenduto l' appartamento non idoneo prima dello spirare del termine per la residenza) ed ho adempiuto al dettato della norma ricomprando entro un anno.Ho ragione o torto.

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Quesito: vendita intracomunitaria.

Salve devo mandare della merce (io produco dolci)in Inghilterra e devo emettere la fattura, ma dato che in Inghilterra non pagano l’IVA vorrei sapere cosa devo descrivere su esenzione IVA.

Quesito: vendita intracomunitaria.

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Quesito: ritenute fiscali impianti fotovoltaici.

vorrei sapere se come inquilino di una villetta la cui proprietà è di un’agenzia immobiliare posso fare come privato cittadino un impianto fotovoltaico avendo avuto il benestare dal proprietario…..e se si gli incentivi previsti dal conto energia sono i miei????sono soggetti a qualche ritenuta fiscale????inoltre qualcuno mi ha informato che facendo l’impianto FV il valore della villetta è aumentato ,di conseguenza la società immobiliare che è la proprietaria è soggetta al pagamento di più imposte ogni anno, è vero???

Quesito: ritenute fiscali impianti fotovoltaici.

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Quesito: acquisto prima casa.

Mio padre e mia madre hanno acquistato una casa negli anni Settanta, prima dell'introduzione dei benefici acquisto prima casa introdotti nel 1982.Adesso mio padre si accinge a comperarne un'altra in altro Comune dove stabilirò la residenza (nella vecchia casa, pur a lui cointestata, resterà mia madre).Può acquistare con i benefici della prima casa non avendone in passato usufruito e pur risultando conproprietario di immobile ubicato al di fuori del comune ove sorge il nuovo immobile?

Quesito: acquisto prima casa.

Mio padre e mia madre hanno acquistato una casa negli anni Settanta, prima dell'introduzione dei benefici acquisto prima casa introdotti...

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Quesito: plusvalenza prima casa (II).

Tre anni fa ho comprato un appartamento che stò per rivendere essendo già residente nel comune non ho trasferito la residenza anagrafica in questo ma ho pagato tutte le bollette dei vari utenti.Devo pagare la plusvalenza lo stesso ?Anche se entro un anno comprerò un'altro immobile?

Quesito: plusvalenza prima casa (II).

Tre anni fa ho comprato un appartamento che stò per rivendere essendo già residente nel comune non ho trasferito la residenza anagrafica in ...

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Quesito: plusvalenza prima casa.

Ho comprato un appartamento come prima casa nel 2005 lo voglio rivendere ma già residente a Roma non ho fatto il cambio residenza in questo nuovo ma ci sono sempre stata e ho pagato tutte le bollette delle varie utenze .Devo pagare la plusvalenza si o no?Mi poteteaiutare a capire se va pagata?

Quesito: plusvalenza prima casa.

Ho comprato un appartamento come prima casa nel 2005 lo voglio rivendere ma già residente a Roma non ho fatto il cambio residenza in questo ...

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Quesito: credito d'imposta riacquisto prima casa.

Ho ricevuto un avviso di irregolarità su Unico persone fisiche redditi 2005, derivante dal fatto che per mero errore non fu compilato il quadro CR della dichiarazione con l’indicazione del credito di imposta per riacquisto della prima casa.Il credito di imposta perfettamente spettante e per il quale sono rispettate tutte le condizioni previste dalla L. 448, è stato infatti utilizzato in compensazione nel modello F24 durante l’anno 2005 (codice tributo 6602), ed ora l’Agenzia chiede il ri-versamento del credito utilizzato in compensazione.L’ufficio competente, contattato per tentare di risolvere il problema, non prende nemmeno in esame alcuna documentazione perché ritiene che non avendo a suo tempo compilato il quadro CR la dichiarazione non fu compresa negli elenchi dei controlli ex art. 36ter, e pertanto non è esaminabile ora.Come è possibile risolvere il problema, posto che se leggiamo la norma le condizioni per la spettanza del credito non prevedono la decadenza dal diritto in caso di omessa compilazione di un quadro del modello Unico?

Quesito: credito d'imposta riacquisto prima casa.

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Quesito: fattura per lavori di ristrutturazione.

In merito alla esposizione in fattura manodopera per detrazione irpef 36% La mia e' una SRL 2 SOCI di cui 1 fa lavori idraulici+1 lavori infissi-eseterni interni ecc abbiamo 1 solo operaio che ci aiuta Quando facciamo ristrutturazioni appartamenti abbiamo il problema di esposrre in fattura la manodoperache come dice la legge deve essere solo quella del ns operaio. Come faccio a fatturare il ns lavoro in merito impianto idraulico infissi elettrico ecc. se il mio apporto di lavoro nn e' rilevante per fare la fattura?

Quesito: fattura per lavori di ristrutturazione.

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Quesito: mancata detrazione figli a carico.

MI SONO ACCORTO CHE DALLA BUSTA PAGA DI MIA MOGLIE (INSEGNANTE) MANCAVANO LE DETRAZIONI PER I FIGLI A CARICO PER UN PURO ERRORE MATERIALE LA SCUOLA HA OMESSO DI COMUNICACARE AL TESORO LA DETRAZIONE. MI CHIEDO SE E' POSSIBILE FARSI RIMBORSARE LE SUDDETTE DETRAZIONI A DISTANZA DI UN ANNO E PIU'?

Quesito: mancata detrazione figli a carico.

MI SONO ACCORTO CHE DALLA BUSTA PAGA DI MIA MOGLIE (INSEGNANTE) MANCAVANO LE DETRAZIONI PER I FIGLI A CARICO PER UN PURO ERRORE MATERIALE LA...

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Quesito: cambiamento nucleo familiare.

il nucleo familiare in cui anagraficamente figuro è composto da mio padre, mia madre e io. sono uno studente universitario e dovrei iniziare un lavoro con contratto a progetto da fare nel tempo libero. dovrei prendere 10.33 lordi per ora. considerando che dovrò lavorare almeno 8 ore a settimana da questo mese (ottobre) a giugno, col reddito che riuscirò a percepire verrò automaticamente escluso dal nucleo familiare e mio padre pagherà una somma maggiore di tasse, per via della restrizione del n.fam. oppure non influisce e la situazione rimane così com'è?Io dovrò fare la dichiarazione dei redditi sul reddito percepito?

Quesito: cambiamento nucleo familiare.

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Plusvalenza su servitù di passaggio Fondo Rustico: Risoluzione n. 379/E del 10 ottobre 2008.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">L'indennità percepita dal proprietario di un fondo rustico, acquistato da meno di cinque anni, per una servitù di passaggio costituita volontariamente, è imponibile ai fini Irpef e costituisce una plusvalenza. La costituzione volontaria di servitù, infatti, può essere assimilata alle cessioni a titolo oneroso. E', in sintesi, quanto chiarito dall'agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 379/E del 10 ottobre 2008, con cui vengono stabilite anche le modalità di determinazione della plusvalenza. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Una società di trattamento e stoccaggio di rifiuti intende realizzare un impianto su un terreno che non ha un accesso alla pubblica via e, pertanto, ha chiesto la possibilità di transito su un fondo attiguo a quello in cui verrà costruito. Il proprietario del terreno confinante, in base alla richiesta, intende costituire con un atto pubblico una servitù di passaggio volontaria di dieci anni sul proprio fondo, per cui riceverà dalla società un'indennità di 500mila euro, corrisposta in dieci rate annuali di 50mila euro ciascuna. Il proprietario si è rivolto, quindi, all'agenzia delle Entrate per sapere se l'indennità di servitù percepita concorra o meno a formare il reddito Irpef. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">La servitù prediale è un diritto reale di godimento che, ricorda prima di tutto l'Agenzia, consiste "nel peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario" (Codice civile, articolo 1027) e può essere coattiva o volontaria. Secondo le Entrate, l'indennità percepita per la costituzione volontaria di un diritto di servitù prediale concorre a formare il reddito Irpef, perché, come stabilito dall'articolo 9, comma 5 del Tuir, gli atti a titolo oneroso riguardanti la costituzione o il trasferimento di diritti reali di godimento, sono assimilati, ai fini delle imposte sui redditi, alle cessioni a titolo oneroso. Nel caso in esame, inoltre, l'indennità rappresenta una plusvalenza perché proviene dalla cessione a titolo oneroso avvenuta entro cinque anni dall'acquisto e rientra, quindi, tra i redditi diversi, in particolare tra quelli indicati dall'articolo 67, comma 1, lett. b), del Tuir. </FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">L'Agenzia, infine, prosegue dettando le modalità di determinazione della plusvalenza, data dalla differenza tra il corrispettivo della servitù, così come stabilito dall'atto, e il prezzo di acquisto originario della stessa, a sua volta stabilito "tra il valore complessivo attuale del terreno agricolo e il corrispettivo percepito per la costituzione della servitù". L'Agenzia ricorda che, nel caso specifico, bisogna tenere conto che l'indennità è percepita in rate annuali di pari importo e quindi che, in base al principio di cassa, la plusvalenza dovrà essere calcolata "in aumento del reddito complessivo relativo al periodo d'imposta in cui è stata percepita la singola rata convenuta nella percentuale riferibile a tale singola annualità".</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <BR> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><I><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fonte: Agenzia Entrate</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN></P>

Plusvalenza su servitù di passaggio Fondo Rustico: Risoluzione n. 379/E del 10 ottobre 2008.

L'indennità percepita dal proprietario di un fondo rustico, acquistato da meno di cinque anni, per una servitù di passaggio costituita...

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Le movimentazioni sul c/c dell'amministratore unico si presumono inerenti alla società.

<p>Gli accertamenti bancari possono essere validamente svolti anche nei confronti di soggetti diversi da quelli specificamente verificati.<br /></p><p>(Cassazione civile Sentenza, Sez. Trib., 15/09/2008, n. 23652)</p>

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Gli accertamenti bancari possono essere validamente svolti anche nei confronti di soggetti diversi da quelli specificamente verificati. (Cas...

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Nessun reverse-charge per il "ribaltamento dei costi" : Risoluzione n. 380/E del 10 ottobre 2008.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il meccanismo dell'inversione contabile non opera nel rapporto tra la società consortile e le società consorziate nell'operazione di "ribaltamento" dei costi relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi, attinenti a lavori edili di ristrutturazione appaltati dalla società consortile. È questo il parere che l'agenzia delle Entrate fornisce con la risoluzione 380/E del 10 ottobre, in risposta all'interpello posto a seguito della realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria, consolidamento statico e adeguamento tecnologico di un immobile.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Infatti, precisa l'Agenzia, presupposto per l'applicazione dell'inversione contabile è la presenza di un subappalto, ovvero di almeno tre soggetti: committente, appaltatore e subappaltatore. La circolare 37/2006 aveva già chiarito che - ai soli fini del reverse-charge - "i rapporti posti in essere all'interno dei consorzi e delle altre strutture associative analoghe non configurano subappalti o ipotesi affini".</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Diversamente, per quanto attiene i servizi resi alla società consortile da parte di terzi e da parte delle società consorziate, l'Agenzia ritiene che le prestazioni riferibili all'esecuzione complessiva dell'opera, in virtù dell'esistenza del rapporto consortile, si possono configurare alla stregua dei servizi resi da soggetti appaltatori e subappaltatori. Ci si trova quindi in presenza di un committente, di società consorziate che si pongono quali appaltatori, e di terzi che, invece, si configurano come subappaltatori.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">L'inversione contabile trova pertanto applicazione in relazione alle prestazioni dipendenti da subappalti. Unica condizione, precisata dalla circolare 11/2007, è che sia l'appaltatore che il subappaltatore operino nel quadro di un'attività riconducibile alla sezione F (costruzioni) della tabella ATECO 2007.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Con lo stesso interpello, l'istante chiede all'agenzia delle Entrate anche chiarimenti in merito all'aliquota Iva applicabile ai costi di beni e servizi attinenti all'esecuzione dell'opera e ai costi non direttamente connessi a essa, quali quelli amministrativi, legali, tecnici e di cancelleria, eventuali interessi passivi, imposte o locazioni. L'interpellante chiede di poter usufruire dell'Iva agevolata del 10% sia per le fatture di "ribaltamento" dei costi, in virtù di un precedente pronunciamento dell'Agenzia, sia per gli acquisti relativi all'appalto fatturati alla società consortile da fornitori terzi, richiamando l'applicazione dell'articolo 31 della legge 457/1978 relativa al recupero del patrimonio edilizio.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">In merito al primo quesito, l'Agenzia precisa che, relativamente alla realizzazione di opere edili, occorre avere riguardo alla tipologia del rapporto giuridico che caratterizza il rapporto consortile. Ovvero, se sia riconducibile a un mandato senza rappresentanza o a una più generica obbligazione di fare. Nel primo caso sarebbe applicabile lo stesso trattamento fiscale del rapporto tra mandatario e terzo. Mentre, nell'altro caso, cioè quando il rapporto giuridico ha per oggetto l'incarico di realizzazione di un'opera o la prestazione di un servizio, si applica la stessa aliquota prevista in relazione all'appalto principale.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Per quanto attiene il secondo quesito Iva, per le fatture emesse da fornitori terzi e dalle società consorziate alla consortile, l'Agenzia precisa che l'aliquota da applicare è quella propria dei beni o dei servizi acquistati. È prevista la possibilità di applicare l'Iva agevolata del 10% per le cessioni di beni (escluse le materie prime e i semilavorati) e per le prestazioni di servizi relativi alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica, ma, in relazione all'interpello presentato, non è possibile individuare con precisione l'aliquota applicabile, perché lo stesso fa riferimento anche a interventi di manutenzione straordinaria che non rientrano nelle disposizioni più favorevoli contenute nella legge 457 del 1978.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <BR> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><I><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fonte: Agenzia Entrate</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN></P>

Nessun reverse-charge per il "ribaltamento dei costi" : Risoluzione n. 380/E del 10 ottobre 2008.

Il meccanismo dell'inversione contabile non opera nel rapporto tra la società consortile e le società consorziate nell'operazione ...

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IRPEF: Tassazione delle competenze accessorie.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che il ritardo nel pagamento dello straordinario, dovuto alla complessità delle procedure di pagamento, non determina l'applicazione del regime di tassazione separata anche se la corresponsione degli emolumenti avviene in un periodo di imposta successivo a quello di maturazione.<br /><br />(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris_377E_.pdf">risoluzione n. 377/e del 9 ottobre 2008</a> )<br /><br /><br /><em>Fonte: Min.Finanze</em>

IRPEF: Tassazione delle competenze accessorie.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che il ritardo nel pagamento dello straordinario, dovuto alla complessità delle procedure di pagamento,...

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