Servizi di consulenza su investimenti.

<p>Le consulenze in materia di investimenti, nel caso siano strettamente collegate e connesse a un'operazione di negoziazione, sono esenti da Iva perché inquadrabili tra i servizi di intermediazione. Così ha precisato l'Agenzia delle Entrate.<br /></p><p>(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris343.pdf">risoluzione n. 343/e del 4 agosto 2008 </a>)</p><p> </p><p><em>Fonte: Min.Finanze</em></p>

Servizi di consulenza su investimenti.

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IVA: Cessione di bene immobile a favore di un ente pubblico.

<p>La cessione di un immobile in favore di un Comune da parte di una società assume carattere oneroso nell'ambito di un'operazione complessa rilevante economicamente, in cui la stessa cessione si inserisce in un rapporto giuridico che impone adempimenti e oneri per ciascuna delle parti interessate. Pertanto, la cessione non si configura, sotto il profilo fiscale, quale cessione gratuita e alla stessa non è applicabile il regime di esenzione Iva.<br /></p><p>(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris.350e_del_07-08-2008.pdf">risoluzione n. 350/e del 7 agosto 2008 </a>)</p><p> </p><p><em>Fonte: Min.Finanze</em></p>

IVA: Cessione di bene immobile a favore di un ente pubblico.

La cessione di un immobile in favore di un Comune da parte di una società assume carattere oneroso nell'ambito di un'operazione comp...

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IVA: Cessione gratuita di immobile.

<p>L' Agenzia delle Entrate ha specificato che è soggetta a Iva la cessione gratuita di un immobile effettuata da una società cooperativa nei confronti di un Comune, per estinguere una precedente obbligazione assunta in fase di gara e poi formalizzata con contratto preliminare nei confronti dell'ente locale.<br /></p><p>(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris.349e_del_07-08-2008.pdf">risoluzione n. 349/e del 7 agosto 2008 </a>)</p><p> </p><p><em>Fonte: Min.Finanze</em></p>

IVA: Cessione gratuita di immobile.

L' Agenzia delle Entrate ha specificato che è soggetta a Iva la cessione gratuita di un immobile effettuata da una società cooperativa n...

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Contratto di "consignment stock" - Detraibilità dell'imposta.

<p>Qualora, in esecuzione di un contratto di "consignment stock", il trasferimento della proprietà dei beni importati sia differito a un momento successivo a quello della loro consegna o spedizione, l'Iva corrisposta in dogana, se relativa a beni inerenti l'attività dell'impresa, è immediatamente detraibile. Lo ha precisato l'Agenzia delle Entrate.<br /></p><p>(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris_346e_del_05-08-2008.pdf">risoluzione n. 346/e del 5 agosto 2008 </a>)</p><p> </p><p><em>Fonte: Min.Finanze</em></p>

Contratto di "consignment stock" - Detraibilità dell'imposta.

Qualora, in esecuzione di un contratto di "consignment stock", il trasferimento della proprietà dei beni importati sia differito a...

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IVA: Veicoli usati importati da Paesi extra Ue.

E' esclusa l'ipotesi di acquisto intracomunitario nel caso in cui un veicolo usato sia stato importato da un Paese extracomunitario e transitoriamente immatricolato in territorio comunitario senza che sia stato formalmente oggetto di una cessione a titolo oneroso tra operatori comunitari. E' quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate.<br /><br />(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/altri2/ris_344e_del_05-08-2008.pdf">risoluzione n. 344/e del 5 agosto 2008 </a>)<br /><br /><br /><em>Fonte: Min.Finanze</em>

IVA: Veicoli usati importati da Paesi extra Ue.

E' esclusa l'ipotesi di acquisto intracomunitario nel caso in cui un veicolo usato sia stato importato da un Paese extracomunitario ...

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Conversione in legge del Dl 112/08.

E’ stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, che contiene disposizioni di semplificazione e perequazione fiscale per lo sviluppo economico.<br /><br />(<a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/comunicare/Legge_133-08.pdf">legge 133/08 </a>- <a href="http://www.finanze.gov.it/export/download/comunicare/Testo_coordinato.pdf">testo coordinato </a>)

Conversione in legge del Dl 112/08.

E’ stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, che contiene disposizioni di semplificazione e per...

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Avviso di accertamento: obbligatorio l'atto richiamato nella motivazione.

<p>L'entrata in vigore dello Statuto del contribuente ha elevato a dignità di elemento essenziale dell'avviso di accertamento l'atto richiamato nella motivazione, rendendo obbligatoria, a pena di nullità, la sua allegazione al fine di consentire al contribuente di esercitare con cognizione di causa il diritto di difesa.<br /></p><p>(Commissione tributaria regionale Lazio, Sentenza, Sez. XXIX, 18/07/2008, n. 103)</p>

Avviso di accertamento: obbligatorio l'atto richiamato nella motivazione.

L'entrata in vigore dello Statuto del contribuente ha elevato a dignità di elemento essenziale dell'avviso di accertamento l'att...

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Ratifica ed esecuzione della convenzione Italia-Islanda contro le doppie imposizioni.

<p>È stata ratificata la convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica islandese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 10 settembre 2002.<br /></p><p>(Legge 04/08/2008, n. 138, G.U. 03/09/2008, n. 206, S.O. n. 208)</p>

Ratifica ed esecuzione della convenzione Italia-Islanda contro le doppie imposizioni.

È stata ratificata la convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica islandese per evitare le doppie imposizioni in materia di impos...

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Invio telematico degli atti di cessione di quote di Srl.

Il 4 Settembre 2008, i commercialisti si sono incontrati con l'Agenzia delle Entrate e con Unioncamere, al fine di affrontare il problema circa le modalità operative inerenti all'invio telematico degli atti di cessione di quote di società a responsabilità limitata. In tale ambito, il problema principale è costituito dal fatto che l'atto di cessione deve sempre prima transitare per riconoscimento, firma e timbri all'ufficio del Registro e successivamente trasmesso alla Camera di commercio.

Invio telematico degli atti di cessione di quote di Srl.

Il 4 Settembre 2008, i commercialisti si sono incontrati con l'Agenzia delle Entrate e con Unioncamere, al fine di affrontare il problem...

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Quesito: socio non lavoratore.

un socio non lavoratore di una srl attualmente disoccupato, può prestare opera gratuita per l'azienda di cui è appunto socio? oppure eventuali controlli da parte dell'inps possono configurare la casistica di lavoro sommerso?

Quesito: socio non lavoratore.

un socio non lavoratore di una srl attualmente disoccupato, può prestare opera gratuita per l'azienda di cui è appunto socio? oppure eve...

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Quesito: Sas in liquidazione e tassazione separata.

Siamo soci al 55% e al 45% di una sas,già in liquidazione...se dovessimo vendere l'azienda, possiamo chiedere la tassazione separata?

Quesito: Sas in liquidazione e tassazione separata.

Siamo soci al 55% e al 45% di una sas,già in liquidazione...se dovessimo vendere l'azienda, possiamo chiedere la tassazione separata?

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Quesito: avviso accertamento carburante.

Sono titolare di un'azienda di autotrasporti c/terzi, iscritta all'albo, ed opero con un furgone e, dal 2004,ho acquistato anche un autovettura con la quale fare piccole consegne di posta e per utilizzo personale. Sono in contabilità semplificata. Nel 2005 mi è stato fatto un accertamento dalla GdF nella quale mi è stata contestata la detraibilità del 100% dei costi di carburante a partire dal mese di dicembre 2003 (nel quale ho acquistato l'autovettura) e per tutto il 2004, nonchè di alcune spese di manutenzione (in particolare pneumatici) in quanto sulle relative fatture non era stata indicata la targa del veicolo. Successivamente, per lo stesso motivo mi è stato inviato avviso di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. La stessa mi ha contestato la stessa indetraibilità dovuta però, non solo, all'omessa indicazione della targa, ma anche al fatto che dovevo utilizzare la carta carburante al posto della fattura. La legge istitutiva della carta carburante dice che per acquisti di oli da gas da parte di aziende di autotrasporto c/terzi (gasolio?) e per acquisti effettuati durante l'orario di chiusura degli impianti è permessa l'emissione della fattura da parte del gestore. I miei acquisti di carburante avvengono durante l'orario di chiusura utilizzando una card del gestore (non dell'industria petrolifera) che al mattino, all'apertura del distributore, invia la stampa su buoni dove vengono indicati la targa, lt e prezzo dell'erogazione. Sulla base di tali stampe a fine mese viene emessa la fattura dal gestore.Ora, a richiesta documentazione comprovante l'inerenza della spesa, ho presentato tutti i buoni suddetti che sono riuscito a reperire (molti sono andata persi), pensando che, almeno per questi, mi venisse riconosciuta l'inerenza della spesa, visto che è indicato il nr. di targa. Invece, continua a non essermi riconosciuto il 100% dei costi, con una conseguente maggiore imposta imputata + interessi per circa 20.000 euro (le sanzioni e maggiori imposte della GdF ammontavano a circa 44.000 euro).Il mio quesito a questo punto è il seguente: nell'anno in contestazione ho percorso con il furgone km. 194.000 risultanti dalle fatture da me emesse e regolarmente incassate (vengo pagato a km percorso). Mi può essere contestato che tutti questi km sono stati da me effettuati senza consumare un lt di gasolio?? o, per il principio, dell'accertamento induttivo, potrei richiedere una verifica sul consumo medio di gasolio e che, perlomeno, mi venga riconosciuto, ad esempio, l'8% di consumo medio che da la casa costruttrice del furgone?

Quesito: avviso accertamento carburante.

Sono titolare di un'azienda di autotrasporti c/terzi, iscritta all'albo, ed opero con un furgone e, dal 2004,ho acquistato anche un ...

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Quesito: ICI italiani residenti all'estero.

Sono un italiano residente all'estero e possiedo una unita' immobiliare in un comune diverso da quello in cui sono iscritto all AIRE. Il comune dove ho questa unita' immobiliare, acquistata con i benefici della prima casa e dove intedo trasferismi se rientrassi in Italia, mi richiede per il 2008 il pagamento dell'aliquota ICI come seconda casa avanzando il fatto che non sono iscritto nelle loro liste Aire. E' esatta questa interpretazione anche se la legge non parla di Aire ma bensi di possesso generico di unita' immobiliare in Italia da parte di cittadino italiano non residente . <div>Proprio in forza di questa legge il mio commercialista,negli anni passati, mi ha fatto i bollettini conteggiando l'ici dell'immobile con i benefici di prima casa.</div>

Quesito: ICI italiani residenti all'estero.

Sono un italiano residente all'estero e possiedo una unita' immobiliare in un comune diverso da quello in cui sono iscritto all AIRE...

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Riqualificazione contratti: Sentenza n. 21170 del 6 agosto 2008.

<!-- Converted from text/rtf format --> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il contratto simulato tra società, pur valido sul piano civilistico, non preclude all’Amministrazione finanziaria, che si faccia carico di motivare adeguatamente il rilievo, la possibilità di procedere alla sua riqualificazione, assoggettandolo al trattamento fiscale corretto.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">E’ questo l’importante principio affermato dalla Cassazione con la sentenza n. 21170 del 6 agosto 2008.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il recupero si fondava sulla fittizietà dell’operazione, rilevata dall’ufficio sulla scorta di un pvc della Guardia di finanza, con il quale era stata contestata la fittizietà di un’operazione di sale and leaseback. La società, infatti, aveva ceduto a una sua collegata macchine per movimento terra, per poi riacquisirle, poco tempo dopo, a un valore di circa venti volte superiore. Successivamente, le macchine erano state nuovamente cedute (per il corrispettivo “liftato” dalla collegata) a una società di leasing, riacquistandone contestualmente la disponibilità con la stipulazione di un contratto di sale and leaseback.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">In sintesi, per la Suprema corte, il contratto di leaseback era stato uno schermo formale concordato per celare una operazione di finanziamento e, quindi, una pura e semplice evasione d’imposta, poiché, all’epoca dei fatti, i canoni di leasing erano interamente deducibili, al contrario degli interessi passivi corrisposti sulle somme prese a prestito, deducibili nei limiti e alle condizioni di cui all’articolo 58 del Dpr n. 597/1973 (all’epoca vigente).</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Un simile orientamento, circa il potere di riqualificazione dei contratti, era stato già espresso dai giudici di legittimità.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Con la sentenza n. 12353 del 9 marzo 2005, infatti, era stato affermato che l’Amministrazione finanziaria ha il potere di accertare la sussistenza dell’eventuale simulazione di un contratto in grado di pregiudicare il diritto dell’Amministrazione stessa alla percezione del giusto tributo, senza la necessità di un preventivo giudizio di simulazione, spettando poi al giudice tributario, in caso di contestazione, il potere di controllare incidenter tantum, attraverso l’interpretazione del negozio ritenuto simulato l’esattezza di tale accertamento, al fine di verificare la legittimità della pretesa tributaria.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Per quanto attiene l’oggetto della controversia, giova sottolineare che si incontrano non poche difficoltà nell’individuazione degli elementi che costituiscono il “discrimine” tra i contratti di finanziamento in senso stretto e i contratti di sale and leaseback.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Brevi cenni sul contratto di lease back</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Con l’espressione sale and leaseback si suole indicare lo schema negoziale nel quale si ha identità giuridica tra cedente e utilizzatore del bene oggetto del leasing.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Lo schema consiste nella cessione a titolo oneroso di un bene, di regola un immobile o comunque un cespite durevole nel tempo, da parte del proprietario a una impresa di leasing, con la contestuale concessione in locazione finanziaria da parte di quest’ultima dello stesso bene all’alienante (che da possessore diviene detentore), il quale lo potrà riscattare al termine del contratto.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Funzione dell’operazione è ottenere la disponibilità di risorse finanziarie da parte di imprese prive di liquidità per il tramite del disinvestimento di un cespite che, comunque, continua a essere utilizzato.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il problema sorge quando nel contratto di leaseback si rinvengono anomalie (circolare Dre Lombardia n. 20/42441 del 24 maggio 2000), quale patti commissori (è nullo il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore), di cui all’articolo 2744 del Codice civile, oppure, come nella fattispecie considerata, elementi che conducono inequivocabilmente a una riqualificazione del contratto stesso, quale finanziamento in strictu sensu.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Il contratto in oggetto, infatti, non solo era stato stipulato per un corrispettivo tutto da verificare (la società collegata aveva eseguito “ingenti” lavori sui cespiti in soli venti giorni, facendo lievitare il valore da 70 milioni a 1,275 miliardi di lire), ma era stato riscattato anticipatamente per poi essere subito rinnovato.</FONT></SPAN></P> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Tutte circostanze che, unite alle risultanze del giudizio penale a carico degli amministratori della società di leasing, hanno evidenziato, secondo la Cassazione, il carattere simulatorio del contratto di leaseback.</FONT></SPAN><SPAN LANG="it"></SPAN></P> <BR> <P DIR=LTR><SPAN LANG="it"><I><FONT SIZE=2 FACE="Arial">Fonte: Agenzia Entrate</FONT></I></SPAN><SPAN LANG="it"><I></I></SPAN></P>

Riqualificazione contratti: Sentenza n. 21170 del 6 agosto 2008.

Il contratto simulato tra società, pur valido sul piano civilistico, non preclude all’Amministrazione finanziaria, che si faccia carico di...

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Dubbi sulla deducibilità Ires in tema di mense aziendali.

La Manovra d'estate ha apportato delle modifiche in tema di deducibilità Ires delle spese di ristorazione, a seguito delle quali si registreranno, a partire dal 1° Gennaio 2008, degli effetti penalizzanti per quanto concerne le mense aziendali. Si richiede un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate, al fine di apprendere le modalità di coordinamento tra il modificato articolo 109, comma 5, e l'articolo 95, comma 1, entrambi contenuti nel Tuir; tale ultimo articolo stabilisce l'integrale deducibilità Ires delle erogazioni in denaro e in natura a favore dei dipendenti.

Dubbi sulla deducibilità Ires in tema di mense aziendali.

La Manovra d'estate ha apportato delle modifiche in tema di deducibilità Ires delle spese di ristorazione, a seguito delle quali si regi...

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