Per titoli e obbligazioni “illiquidi” arriva la penale del 20%.

L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 11/E del 31 gennaio 2011, ha reso pubblica la consulenza giuridica resa all’Associazione bancaria italiana (Abi) in tema di riacquisto anticipato delle obbligazioni e titoli similari con scadenza superiore ai 18 mesi. In sostanza, l’Agenzia chiarisce che qualora il rimborso delle obbligazioni emesse da società non quotate, con scadenza non inferiore ai 18 mesi, abbia luogo prima di tale termine, sugli interessi e altri proventi maturati fino al momento dell’anticipato rimborso è dovuta dall’emittente una somma pari al 20% degli interessi stessi. Il prelievo aggiuntivo del 20% non si applica, invece, se il riacquisto di tali titoli non è finalizzato all’estinzione, ma alla successiva rinegoziazione dei titoli. <br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Il Sole 24 Ore</span>

Per titoli e obbligazioni “illiquidi” arriva la penale del 20%.

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Sanzione penale anche per fatture emesse in acconto

Anche le fatture emesse a titolo di acconto, ove relative ad operazioni inesistenti, possono integrare la fattispecie di cui all’art. 8 del DLgs. 74/2000 (emissione di fatture per operazioni inesistenti).<br />A stabilirlo è la Corte di Cassazione, nella sentenza 26 maggio 2010 n. 19907, in relazione ad un caso in cui il titolare di un’impresa di costruzioni era stato condannato, sia in primo che in secondo grado, per l’emissione, tra il febbraio ed il luglio 2003, di 19 fatture relative ad operazioni ritenute inesistenti per complessivi 215.019,28 euro. Il soggetto in questione, infatti, non solo era risultato privo di strutture imprenditoriali, ma non aveva eseguito alcuna prestazione in favore del destinatario e non risultava avere percepito alcun pagamento

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Anche le fatture emesse a titolo di acconto, ove relative ad operazioni inesistenti, possono integrare la fattispecie di cui all’art. 8 del ...

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