La contabilità ordinaria non argina l’uso dei coefficienti presuntivi.

<br /> In tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’articolo 12 del Dl n. 69 del 1989, convertito dalla legge n. 154 del 1989, rendeva possibile l'accertamento dell'imponibile a mezzo di coefficienti presuntivi anche nei confronti dei soggetti che avessero optato per il regime ordinario di contabilità. Detta norma, infatti – nella parte in cui prevedeva che i coefficienti presuntivi di cui all’articolo 11 del medesimo Dl potevano essere utilizzati ai fini della programmazione dell’attività di controllo anche nei confronti dei soggetti che avessero optato per la contabilità ordinaria - non poteva ritenersi diretta esclusivamente alla individuazione dei soggetti in contabilità ordinaria da sottoporre ai controlli sulla base dei criteri selettivi fissati ai sensi dell’art. 37 del Dpr n. 600 del 1973, ma poneva a disposizione degli uffici, anche nei confronti dei predetti soggetti, ulteriori presunzioni semplici, ritenute idonee, per la loro precisione, gravità e concordanza, a legittimare l'esercizio del potere di controllo delle dichiarazioni e. quindi, se del caso, di rettifica delle dichiarazioni stesse (Cass. n. 8882 del 2007; conf.: Cass. n. 25694 del 2009, n. 26404 del 2005).<br /> <br /> Sentenza n. 1439 del 22 gennaio 2013 (udienza 4 dicembre 2012)<br /> Cassazione civile, sezione V - Pres. Cirillo Ettore – Est. Conti Roberto Giovanni<br /> Accertamento – Coefficienti presuntivi ex Dl n. 69 del 1989 – Contribuenti in regime ordinario di contabilità – Applicabilità<br />

La contabilità ordinaria non argina l’uso dei coefficienti presuntivi.

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’articolo 12 del Dl n. 69 del 1989, convertito dalla legge n. 154 del 1989, rendeva pos...

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