Thumbnail


Dopo l’ok della Camera e il via libera del Senato, il decreto con le misure sulla crescita economica è convertito in legge. Previsti sgravi e incentivi fiscali: super-ammortamento, revisione mini Ires,  cedolare secca, proroga al 30 settembre per gli Isa, canoni di locazione, patent box, più tempo per l'e-fattura e per presentare la dichiarazione dei redditi, affitti brevi, proroga della rottamazione e saldo e stralcio, novità per "impatriati". Sono solo alcune delle numerose disposizioni a carattere fiscale contenute nel decreto legge n. 34/2019, di seguito brevemente analizzate.

Super ammortamento
Confermata la misura sul super ammortamento per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi effettuati  dal 1° aprile al 31 dicembre 2019 o posti in essere entro il 30 giugno 2020, a condizione che alla data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione. In particolare la disposizione prevede che, ai fini delle imposte sui redditi, per i titolari di reddito d'impresa e gli esercenti arti e professioni, che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, una maggiorazione del costo di acquisto del 30%, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Tale maggiorazione non si applica sulla parte di investimenti complessivi eccedente il limite di 2,5 milioni di euro.

Mini-Ires
Ancora più favorevole la riduzione progressiva delle aliquote Ires per le imprese che reinvestono i propri utili o effettuano nuove assunzioni. La nuova misura prevede l’abbassamento dell’aliquota più graduale, che va dal 22,5% per l’anno di imposta 2019 al 20% dal 2023, sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell’incremento di patrimonio netto a esclusione delle banche.

Cedolare secca
Fra le novità in sede di conversione, l’abrogazione della sanzione prevista per la  mancata comunicazione della proroga cedolare secca. Si ricorda che l’articolo 3, comma 3, del Dlgs n. 23/2011 prevedeva che, in caso di mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del contratto di locazione per il quale era stata esercitata l’opzione della cedolare secca, entro trenta giorni scattava la sanzione nella misura fissa pari a 100 euro, ridotta a 50 euro se la comunicazione era presentata con ritardo non superiore a trenta giorni. Ora l’obbligo della comunicazione della proroga della cedolare e la relativa sanzione sono soppressi.

Proroga per gli Isa
Slittano al 30 settembre i termini per i versamenti delle imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva, che scadono tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019, per i soggetti nei confronti dei quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, purché dichiarino ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal decreto ministeriale di approvazione.

Locazioni non corrisposte, per detassare non serve lo sfratto
Più facile detassare i canoni di locazione non percepiti: per i contratti di affitto di immobili ad uso abitativo stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2020, si potrà essere esonerati dalla tassazione delle somme non corrisposte dal locatore, senza dover attendere la conclusione del procedimento di convalida di sfratto, essendo sufficiente l’ingiunzione di pagamento o l’intimazione di sfratto per morosità.
 
Patent box
Più semplice e veloce l’iter per fruire della tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali. I contribuenti interessati da tale regime opzionale possono determinare e dichiarare direttamente il proprio reddito agevolabile, in alternativa alla procedura di accordo preventivo e in contraddittorio con le Entrate, predisponendo idonea documentazione con le informazioni necessarie alla determinazione del beneficio e dandone comunicazione all’Amministrazione finanziaria.

Fatture elettroniche: emissione più semplice
Le e-fatture devono essere emesse entro dodici giorni (non più dieci giorni) dal momento dell’effettuazione dell’operazione di cessione del bene o di prestazione del servizio.

Fonte: Agenzia Entrate

0 commenti:

 
Top