Quesito: mancata iscrizione AIRE

Mia figlia da febbraio 2017 lavora a tempo determinato ad   AMSTERDAM. Nel 2017 non si è iscritta all'Aire. Ha percepito 17198 euro e   pagato 2001 euro di imposte che vanno messe nel quadro G4. Il busillis x il 730 precompilato è nel quadro C ..se mette 2 [ lavoro   dipendente e assimilati ] è a debito di 800 euro circa soprattutto a causa   delle varie addizionali. Se mette 4 [ lavoro dipendente estero paesi   frontalieri] va a credito. È mai possibile?

Quesito: mancata iscrizione AIRE

Mia figlia da febbraio 2017 lavora a tempo determinato ad   AMSTERDAM. Nel 2017 non si è iscritta all'Aire. Ha percepito 17198 euro e   ...

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Iscritti Aire e benefici prima casa.

<b>Sono un cittadino italiano, residente all'estero, iscritto all'Aire. Non ho immobili in Italia, ma vorrei acquistarne uno con i benefici prima casa. Devo trasferire la residenza nel comune ove è situato l'immobile entro 18 mesi?</b><br /> <br /> Le agevolazioni prima casa sono fruibili anche dai cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nell’apposita anagrafe, che hanno intenzione di acquistare un'abitazione in Italia. In questo caso, non è necessario spostare la residenza entro 18 mesi nel comune in cui è situato l’immobile (circolare 19/E del 2001). La condizione di emigrato all'estero non deve necessariamente essere documentata con un certificato di iscrizione all’Aire, ma può essere autocertificata dall'interessato con una dichiarazione resa nell'atto di acquisto (circolare 38/E del 2005). Restano in ogni caso fermi gli altri requisiti di legge (assenza di altri diritti reali su immobili ubicati nello stesso comune, novità nel godimento dell'agevolazione).<br /> <div> <br /></div> <div> <br /></div> <div> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i></div>

Iscritti Aire e benefici prima casa.

Sono un cittadino italiano, residente all'estero, iscritto all'Aire. Non ho immobili in Italia, ma vorrei acquistarne uno con i bene...

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Il requisito della residenza per gli iscritti all'Aire.

<b>Lavoro all'estero presso un'azienda straniera. Sono regolarmente iscritto all'Aire in quanto emigrato, ho famiglia in Italia. Devo versare imposte allo Stato italiano?</b><br /> <br /> L’iscrizione all’Aire non è condizione sufficiente per affermare di risiedere fiscalmente all’estero e pagare le tasse solo in quel Paese. Ai fini delle imposte sui redditi, infatti, si considerano residenti nel territorio italiano le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile oppure si sono trasferiti nei Paesi a fiscalità privilegiata, salvo prova contraria in quest'ultimo caso (articoli 2 e 2-bis del Tuir). È sufficiente che si verifichi una sola di queste condizioni affinché un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia. Pertanto, o il contribuente è residente fiscalmente all’estero e quindi dovrà dichiarare i redditi e pagare le imposte dovute nel Paese straniero oppure lo stesso non è in possesso di tutti i requisiti per potere essere considerato fiscalmente residente all’estero e quindi dovrà dichiarare in Italia i redditi conseguiti nel Paese straniero. In questa seconda ipotesi, qualora non esista alcun trattato contro le doppie imposizione che disciplini nello specifico i rapporti tra gli Stati ai fini fiscali, bisognerà presentare la denuncia dei redditi in Italia. Sarà però possibile recuperare le eventuali imposte pagate definitivamente all’estero sui predetti redditi (articolo 165 del Tuir).<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Il requisito della residenza per gli iscritti all'Aire.

Lavoro all'estero presso un'azienda straniera. Sono regolarmente iscritto all'Aire in quanto emigrato, ho famiglia in Italia. De...

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Quesito: funzionario di organizzazioni internazionali NATO.

vorrei gentilmente capire:<br /> sono impiegato con mandato governativo presso la NATO in Turchia con famiglia al seguito in qualita' di funzionario di org. Internazionali NATO<br /> essendo militare non posso iscrivermi all' AIRE ma solamente eleggere domicilio all' estero.<br /> avendo un contratto di locazione e pagando una retta mensile scolastica per la frequenza dei miei figli in Turchia come posso dimostrare sul 730 queste spese?<br /> posso abbattere il mio reddito in considerazione del fatto che sono veramente tanti i soldi che spendo per vivere?<br /> tenendo conto che tutto il nucleo familiare possiede un passaporto diplomatico, siamo stati quidi inviati dal governo Italiano e che abbiamo il permesso di soggiorno e la domiciliazione in Turchia.<br /> Nonostante questo non potendo iscrivermi all'AIRE continuiamo ad essere residenti in Italia in un indirizzo al quale lasciando casa in affitto altri nuovi affittuari ci stanno abitando con lo stesso indirizzo anagrafico.<br /> Cio nonostante sto continuando a pagare add. comunle e regionale senza pero' utilizzare i servizi resi come scuola,sanita, ecc...provenienti dalle varie addizionali.<br /> quale consiglio mi potete dare?

Quesito: funzionario di organizzazioni internazionali NATO.

vorrei gentilmente capire: sono impiegato con mandato governativo presso la NATO in Turchia con famiglia al seguito in qualita' di funz...

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Agevolazione prima casa per iscritti all'Aire.

<b>Sto per acquistare un immobile prima casa in Italia. Vivo e lavoro in Francia (dove ho la residenza come italiano all'estero). Se non sposto la residenza nel comune dove è ubicato l'abitazione, perdo il diritto all’agevolazione?</b><br /> <br /> Per i cittadini italiani emigrati e quindi residenti all’estero è prevista la possibilità di acquistare in regime agevolato un immobile ubicato in un qualsiasi comune del territorio italiano. La condizione di emigrato all’estero può essere documentata con certificato di iscrizione all’Anagrafe italiani residenti all'estero (Aire) oppure autocertificata dall’interessato con apposita dichiarazione sostitutiva (circolare 38/E del 2005). L'iscrizione all'Aire comporta non solo la possibilità di usufruire del beneficio, ma anche l'assenza della necessità di spostare la residenza entro 18 mesi nel comune in cui è situato l’immobile (circolare 19/E del 2001). Restano ovviamente ferme le altre condizioni previste dalla normativa, in particolare che l’acquirente non sia titolare, a titolo esclusivo o in comunione, di alcun diritto reale su altra abitazione situata sul territorio nazionale, acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge fruendo delle agevolazioni "prima casa".<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i>

Agevolazione prima casa per iscritti all'Aire.

Sto per acquistare un immobile prima casa in Italia. Vivo e lavoro in Francia (dove ho la residenza come italiano all'estero). Se non sp...

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Iscritti all'Aire e acquisto immobile all'estero.

<br /> Da un anno lavoro e vivo all'estero, dove mi sono sposato. Sono iscritto all'Aire. Se acquisto un'abitazione all'estero ho degli obblighi nei confronti del fisco italiano?<br /> <br /> L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. L’iscrizione all’Aire, tuttavia, è da intendere come condizione necessaria, ma non sufficiente, per non essere assoggettato ad alcun dovere di natura fiscale nei confronti dello Stato italiano (circolare ministeriale n. 304/E del 1997). Infatti, la sola cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente in Italia e l’iscrizione all’Aire non esclude la residenza fiscale nello Stato, qualora il contribuente conservi ancora nel territorio il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari e interessi economici, nonché delle proprie relazioni personali. Solo in presenza di tutti i requisiti, l’acquisto dell’appartamento all’estero non comporterà obblighi nei confronti del Fisco italiano.<br /> <br /> <br /> <i>Fonte: Agenzia Entrate</i><br />

Iscritti all'Aire e acquisto immobile all'estero.

Da un anno lavoro e vivo all'estero, dove mi sono sposato. Sono iscritto all'Aire. Se acquisto un'abitazione all'estero ho ...

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Iscritti all'Aire e acquisto immobile all'estero

<br /> L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. L’iscrizione all’Aire, tuttavia, è da intendere come condizione necessaria, ma non sufficiente, per non essere assoggettato ad alcun dovere di natura fiscale nei confronti dello Stato italiano (circolare ministeriale n. 304/E del 1997). Infatti, la sola cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente in Italia e l’iscrizione all’Aire non esclude la residenza fiscale nello Stato, qualora il contribuente conservi ancora nel territorio il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari e interessi economici, nonché delle proprie relazioni personali. Solo in presenza di tutti i requisiti, l’acquisto dell’appartamento all’estero non comporterà obblighi nei confronti del Fisco italiano.<br /> <br /> Fonte: Fiscoggi 17/05/2013<br />

Iscritti all'Aire e acquisto immobile all'estero

L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai ...

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Quesito: dichiarazione dei redditi lavoratore in Francia.

sto cercando di fare chiarezza sulla mia situazione, dato che fino ad ora ho ricevuto sempre risposte diverse . La mia situazione è questa: Fino a quasi fine luglio 2012 (se nn sbaglio fino al 20) ho lavorato e percepito uno stipendio in Italia. Da agosto mi sono trasferito in Francia con un contratto inglese (che in teoria è iniziato il 2 luglio). Quindi la mia domanda ora è come devo comportarmi per la dichiarazione dei redditi? Qualcuno mi ha detto di dichiarare 6 mesi in Francia e 6 in Italia. Il mio contatto commerciale per la ditta in cui lavoro ha detto tutto in Francia. Un amico che lavora al CAF mi ha detto tutto in Italia. Insomma mi hanno detto tutto e niente. Per completezza di informazioni io ho ancora la residenza in Italia (non sono iscritto all'AIRE) e ho un conto corrente in Italia, inoltre quest' anno non sono nel caso dei 183 giorni in Francia (da Agosto a Dicembre) ma attualmente sono ancora all'estero dato che il mio contratto è a tempo indeterminato. Devo far la dichiarazione sia in Francia che in Italia?

Quesito: dichiarazione dei redditi lavoratore in Francia.

sto cercando di fare chiarezza sulla mia situazione, dato che fino ad ora ho ricevuto sempre risposte diverse . La mia situazione è questa: ...

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Quesito: attività all'estero, fisco, AIRE.

<br /> Sarei intenzionato a trasferirmi all'estero per avviare la mia attività commerciale nel Regno Unito (aprendo una LTD). Da quello che so, anche aprendo una LTD sarei di fatto costretto a continuare a pagare le tasse in Italia in quanto la mia residenza fiscale resterebbe lì.<br /> Iscrivendomi all'AIRE cambierebbe qualcosa? Se in Italia non avessi immobili, auto, o altro in Italia, avessi un'attività mia all'estero e vivessi stabilmente fuori dall'Italia sarei ancora soggetto alla tassazione italiana?<br />

Quesito: attività all'estero, fisco, AIRE.

Sarei intenzionato a trasferirmi all'estero per avviare la mia attività commerciale nel Regno Unito (aprendo una LTD). Da quello che so...

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Quesito: contributi per dipendente iscritto AIRE.

brevemente per dirvi che sono lavoratore dipendente a tempo indeterminato impiegato in una ditta che opera e lavora all'estero , sono dislocato in Indonesia dove possiedo regolare permesso di soggiorno ,sono felicemente sposato con  una cittadina indonesiana , non posseggo altro reddito se non quello elargito dall' azienda   per cui lavoro in Italia , non sono  iscritto all' Aire ma sto valutando seriamente la cosa , vorrei solo sapere per cortesia se una volta passato Aire la mia retribuzione in busta paga ne risultera' influenzata , infatti miei colleghi di lavoro che hanno effettuatato questo passaggio mi confermano che la ditta ne riceverebbe benificio dal momento che sarebbe tenuta a versare meno  contributi previdenziali , chiaro il mio svantaggio che ne deriverebbe per il calcolo futuro della pensione ,non a livello di retribuzione che dovrebbe rimanere inalterata .

Quesito: contributi per dipendente iscritto AIRE.

brevemente per dirvi che sono lavoratore dipendente a tempo indeterminato impiegato in una ditta che opera e lavora all'estero , sono di...

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Quesito: IVA sui servizi.

sono AIRE west africa, ho venduto di recente una casa in Italia da società che ha curato la vendita mi emette fattura al mio indirizzo estero con iva  al 21% devo pagarla?

Quesito: IVA sui servizi.

sono AIRE west africa, ho venduto di recente una casa in Italia da società che ha curato la vendita mi emette fattura al mio indirizzo ester...

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Quesito: compilazione del modulo RW da parte di residenti all'estero iscritti all'AIRE.

In quali casi un cittadino italiano residente in un paese straniero e regolarmente iscritto all'AIRE deve compilare il modulo RW nella dichiarazione dei redditi tramite Unico?

Quesito: compilazione del modulo RW da parte di residenti all'estero iscritti all'AIRE.

In quali casi un cittadino italiano residente in un paese straniero e regolarmente iscritto all'AIRE deve compilare il modulo RW nella d...

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Quesito: dichiarazione 2012 in Italia di redditi prodotto all'estero anno 2011.

<br /> Vi scrivo per chiederVi la seguente informazione riguardante la dichiarazione dei redditi da effettuare per l'anno 2011 e poi seguenti.<br /> <br /> Le descrivo brevemente la mia situazione:<br /> <br /> - Lavoro da Agosto 2011 a Parigi presso azienda francese, pago affitto appartamento a Parigi e bollette lavoro qui tutto l'anno, vado in vacanza in Italia dalla mia famiglia.<br /> - Non sono iscritto all'AIRE.<br /> - Ho conto corrente italiano e conto deposito con investimenti (no azioni)<br /> - Ho ancora la residenza in Italia.<br /> - Ho conti correnti francesi dove ricevo lo stipendio e deposito soldi che maturano interessi (già tassati in Francia, Livret A)<br /> - Ho tramite l'azienda conto PEE francese di risparmio in cui metto parte dei guadagni.<br /> <br /> Da Gennaio 2011 a Luglio 2011 ho lavorato in Germania. Ho fatto dichiarazione in Germania con annesso (Progressionvorberhalt) della restante guadagno 2011 francese.<br /> <br /> Nei prossimi giorni farò la dichiarazione in Francia per l'anno 2011 (del solo stipendio francese preso da Agosto a Dicembre 2011) anche se essendo pochi i mesi di lavoro non dovrò pagare niente. Ma questo mi permette poi per gli anni successivi di farla online più velocemente.<br /> <br /> In Italia per l'anno 2011 non ho ancora fatto nulla.<br /> 1.Devo presentare le dichiarazioni dei redditti in Italia del reddito tedesco (Gennaio-Luglio) e francese (Agosto-Dicembre)?<br /> 2.Devo specificare il denaro che ho depositato nel 2011 all'estero?Preciso che nel 2011 ho avuto meno di 10000euro.<br /> 3.Nel 2012 e seguenti farò tutto l'anno in Francia...e dichiarerò le tasse in Francia... devo fare qualcosa in Italia?<br /> 4.Devo iscrivermi all'AIRE? Se lo faccio posso continuare ad avere conto bancario in Italia?<br /> <br /> Vorrei continuare a mantenere la residenza in Italia ad ogni modo.<br />

Quesito: dichiarazione 2012 in Italia di redditi prodotto all'estero anno 2011.

Vi scrivo per chiederVi la seguente informazione riguardante la dichiarazione dei redditi da effettuare per l'anno 2011 e poi seguenti....

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Quesito: reddito da lavoro dipendente - Convenzione Italia/Germania.

Ho un figlio dipendente di Microsoft, ora lavora in Germania, per alcuni anni è stato a lavorare anche in USA. Nel mese di marzo, unitamente a mia moglie, abbiamo fatto donazione al predetto figlio di un immobile sito in Italia. Dovrà sicuramente procedere al pagamento della nuova ICI (IMU); per quanto riguarda l’irpef, invece, come deve regolarsi? non ha mai fatto iscrizione all’AIRE, anche perchè torna in Italia almeno 4 o 5 volte in un anno. Oltre al quesito precedente chiedo di sapere se l’scrizione all’aire è obbligatoria e, in caso negativo, a quali inconvenienti va incontro?

Quesito: reddito da lavoro dipendente - Convenzione Italia/Germania.

Ho un figlio dipendente di Microsoft, ora lavora in Germania, per alcuni anni è stato a lavorare anche in USA. Nel mese di marzo, unitamente...

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Quesito: situazione complessa aire-tasse-zurigo.

Il giorno 1 aprile 2011 mi sono trasferito in Svizzera. ho infatti trovato una posizione di dottorato in un’università. Precisazione: il contratto di lavoro riporta la mia funzione come “assistente scientifico” e scade il 31 marzo, sono però allo stesso tempo “studente di dottorato”. L’idea è che fanno tre contratti di lavoro ognuno di un anno, visto che il dottorato di solito dura tre anni.<br />Siccome il mio contratto di lavoro ha durata 12 mesi, non mi sono iscritto all’aire. Inoltre non ho fatto l’assicurazione sanitaria svizzera perché per i ricercatori la legge svizzera prevede l’esenzione (uso la TEAM).<br />Adesso c’è la possibilità che cambi lavoro, e vada nel settore privato con posto fisso e con stipendio superiore. dovrei iscrivermi a una cassa malati svizzera. Ma il problema è: mi devo/posso iscrivere all’aire adesso dicendo che sono entrato un anno fa? Se mi avessero fatto pagare anche le tasse italiane qui non sarei riuscito a sopravvivere con lo stipendio che ho avuto quest’anno. Non sono infatti riuscito a mettere da parte quasi nulla. Il permesso di soggiorno ha data di entrata aprile 2011.<br />Se chiedono “ma cosa ha fatto quest’anno” e dico “studiato” possono farmi storie? Ho letto che non è obbligatorio mostrare il documento svizzero.<br />Possono chiedermi le tasse non pagate quest’anno, considerando anche il fatto che sono/sarò stato studente in formazione? O mi conviene dire che sono entrato quest’anno? La convenzione di doppia imposizione è poco chiara in merito.<br />Si noti che ho scoperto di questi problemi ORA.<br />Non voglio fare la figura dell’evasore ma penso si sappia che qui gli alti stipendi e le basse tasse sono correlate ai costi della vita.

Quesito: situazione complessa aire-tasse-zurigo.

Il giorno 1 aprile 2011 mi sono trasferito in Svizzera. ho infatti trovato una posizione di dottorato in un’università. Precisazione: il con...

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Quesito: dichiarazione dei redditi AIRE.

vi sottopongo il quesito fiscale di mia moglie.<br /><br />Lei insegna alle scuole italiane all'estero di Berlino ed è iscritta all'AIRE. <br /><br />Oltre a reddito da dipendente, l'anno scorso ha acquistato una prima casa in Italia, su cui paga un mutuo, che poi ha affittato.<br /><br />Qui in Germania vive a a sua volta in affitto.<br /><br />Deve fare la dichiarazione dei redditi, ma non sa se debba farla qui in Germania o in Italia.<br /> <br />La mia domanda è: deve fare il 730 o il modello unico? Quali sono i termini per la presentazione della domanda?

Quesito: dichiarazione dei redditi AIRE.

vi sottopongo il quesito fiscale di mia moglie. Lei insegna alle scuole italiane all'estero di Berlino ed è iscritta all'AIRE. Oltre...

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Quesito: AIRE, detrazioni IRPEF.

sono un neo commercialista di Lanciano (ch) in abruzzo, ho un quesito di 2 signore, tra i miei primissimi clienti: si tratta di una signora residente a Bruxelles (ha una pensione di appena 500 euro) e la figlia anch'essa residente a Bruxelles e lavora lì. Hanno entrambe la carta d'identità AIRE. La figlia ha acquistato una casa singola quasi tutta da ristrutturare qui a Lanciano e vorrebbero usufruire delle detrazioni Irpef (36% e 55% o altro) per la ristrutturazione, è possibile? in quale modo?

Quesito: AIRE, detrazioni IRPEF.

sono un neo commercialista di Lanciano (ch) in abruzzo, ho un quesito di 2 signore, tra i miei primissimi clienti: si tratta di una signora ...

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Quesito: tasso di iva.

sono iscritto all'AIRE, sono un cittadino Italiano che lavora in Svizzera, dove sono sposato con una Svizzera che comunque ha ottenuto il passaporto Italiano. Il problema è il seguente, siccome sto comprando una casa in Italia, per passarci la mia futura vecchiaia, ed avendo doppia residenza, il tasso di IVA da pagare sull'acquisto, penso che sia il 4% giusto? Nel caso, penso che non sono tenuto a farmi trovare presente in Italia, al controllo dei vigili urbani del comune di residenza, per l'accertamento della mia effettiva residenza, dato che per motivi lavorativi, devo per forza di cose rientrare in Svizzera ed al momento posso solo andarci nelle ferie, giusto?

Quesito: tasso di iva.

sono iscritto all'AIRE, sono un cittadino Italiano che lavora in Svizzera, dove sono sposato con una Svizzera che comunque ha ottenuto i...

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Quesito: Imposte su Donazione Terreno Edificabile.

chiedevo informazioni circa le imposte e le spese da sostenere per farmi donare da mio padre un piccolo pezzo di terreno con un progetto di una casa (credo identificata e con requisiti come abitazione rurale) da costruire.<br />Vivo in Uk, quindi sono un italiano che vive all'estero (iscritto all'Aire).<br />Troverei più convenienza a farmelo donare o farmelo vendere?<br />...in seguito avrei intenzione di costruire la casa il cui progetto è depositato e registrato presso il catasto....<br />Essendo iscritto all'Aire, se non ho letto male alcune circolari sulle agevolazioni fiscali, potrei richiedere le agevolazioni fiscali prima casa per la costruzione senza dover spostare lì la mia residenza.<br />Dovrei quindi far riferimento ad un istituto di credito per poter accendere un mutuo. <br />Eventualmente, in seguito a tale prestito, nella dichiarazione dei redditi (che non ho mai fatto perchè non posseggo niente in Italia) per richiedere le agevolazioni e recuperare gli interessi passivi, devo dimostrare anche i miei redditi in Inghilterra?

Quesito: Imposte su Donazione Terreno Edificabile.

chiedevo informazioni circa le imposte e le spese da sostenere per farmi donare da mio padre un piccolo pezzo di terreno con un progetto di ...

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Non basta l'iscrizione all'Aire per evitare la tassazione in Italia.

La sola registrazione nell'anagrafe dei residenti all'estero non è determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, mentre ciò che conta è il fatto che in Italia ci sia il domicilio, laddove il centro principale degli interessi del soggetto deve essere identificato nel luogo in cui la gestione di questi interessi viene esercitata abitualmente esclude la residenza fiscale in Italia.<br />Ad affermare il principio, confermando le pretese dell'Amministrazione finanziaria, la Corte di cassazione con la sentenza n. 14434 del 15 giugno 2010.<br /><br />La vicenda<br />L'ufficio di Arezzo, con avviso di accertamento, sulla base dei risultati delle indagini della Guardia di finanza, accertava redditi di capitale non dichiarati, derivanti da interessi che il contribuente aveva percepito a fronte di denaro dato a mutuo a vari soggetti. Sulla base, inoltre, di documenti risultanti da informative di polizia, emergevano anche documenti che evidenziavano consistenti incrementi patrimoniali, rilevanti ai fini di accertamento sintetico.<br />In particolare, infatti, in un testamento olografo del contribuente venivano citate le sue proprietà sia in Italia che all'estero.<br />Da schede personali intestate ai figli risultava inoltre che lo stesso contribuente aveva loro erogato denaro e metalli preziosi, considerati anche questi incrementi patrimoniali.<br /><br />Avverso tale contestazione, in particolare, il contribuente sosteneva allora che le imposte, essendo egli iscritto all'Aire dal 1978, si potevano applicare soltanto sui redditi eventualmente prodotti all'estero.<br />A tal proposito, però, l'Amministrazione finanziaria evidenziava che, a norma dell'articolo 2, comma 2, del Dpr 917/86, per individuare le persone fisiche soggette alle imposte sui redditi occorre guardare non solo all'iscrizione nell'anagrafe della popolazione residente, ma anche, in alternativa, al domicilio o alla residenza nel territorio dello Stato, secondo la nozione dell'articolo 43 c.c.<br />Il legislatore fiscale, considerata la difficoltà di accertare il requisito della residenza come desunta dal codice civile, ha infatti affiancato a questo anche il requisito del domicilio, inteso come "luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari o interessi".<br /><br />L'ufficio evidenziava poi come, dal dettato testuale della norma, emergesse peraltro, chiaramente, che i predetti requisiti sono tra loro alternativi e non concorrenti e come, affinché un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia, fosse pertanto sufficiente il verificarsi di uno solo di essi.<br />Al riguardo, sottolineava poi che la cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente e l'iscrizione all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero non costituisce elemento determinante per escludere il domicilio o la residenza nello Stato, ben potendo questi ultimi essere desunti con ogni mezzo di prova, anche in contrasto con le risultanze dei registri anagrafici.<br />L'ufficio, infine, metteva in risalto che, affinché sussistesse il requisito della abitualità e della dimora, non era necessaria la continuità o la definitività, permanendo l'abitualità anche qualora il contribuente lavori o svolga altre attività all'estero, purché conservi in Italia l'abitazione, vi torni quando possibile e mostri l'intenzione di mantenervi il centro delle proprie relazioni familiari e sociali.<br /><br />Il domicilio, infatti, è una situazione giuridica caratterizzata dall'elemento soggettivo, cioè dalla volontà di stabilire e conservare in quel luogo la sede principale dei propri affari e interessi, laddove la locuzione "affari ed interessi" deve intendersi in senso ampio, comprensivo non solo di rapporti di natura patrimoniale ed economica, ma anche morali, sociali e familiari.<br /><br />A tal proposito, del resto, poteva essere d'ausilio anche il modello Ocse, il quale stabilisce una serie di criteri di collegamento della persona fisica allo Stato, quali, per esempio: <br />•l'abitazione permanente (cioè la disponibilità materiale di un'abitazione, non rilevando il titolo di possesso, ma piuttosto il fatto che la stessa sia usufruibile su base permanente e non occasionalmente)<br />•il centro di interessi vitali (si tratta del luogo in cui il cittadino ha le più strette relazioni personali ed economiche, incluso il luogo di direzione degli affari e quello in cui amministra i suoi interessi)<br />•il soggiorno abituale (si tratta del luogo in cui il soggetto, in termini temporali, prevalentemente abita)<br />•la nazionalità (determinata in base ai dati anagrafici di cittadinanza).<br />Si sottolineava inoltre che, considerato che l'articolo 10 della legge 448/1998 aveva provveduto a integrare i criteri fissati dall'articolo 2 del Dpr 917/1986, introducendo il comma 2-bis ("si considerano residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dall'anagrafe della popolazione residente ed emigrati in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con Decreto del Ministero delle Finanze da pubblicare in G.U."), e visto che nell'elenco del Dm 4 maggio 1999, in materia di Stati e territori aventi un regime fiscale privilegiato, all'articolo 1, era citato, per l'appunto, anche l'Uruguay (paese dove il contribuente sosteneva di aver trasferito la propria residenza), era chiaro che il contribuente aveva trasferito la propria residenza in quel Paese al solo fine di godere di un trattamento fiscale a lui più favorevole.<br /><br />La pronuncia della Cassazione<br />La Cassazione, quindi, con la sentenza n. 14434 del 15 giugno, ha confermato la legittimità delle pretese dell'ufficio, stabilendo che la sola iscrizione nell'anagrafe dei residenti all'estero non è determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, mentre ciò che conta è il fatto che in Italia ci sia il domicilio, laddove il centro principale degli interessi del soggetto deve essere identificato nel luogo in cui la gestione di questi interessi viene esercitata abitualmente "vale a dire in modo riconoscibile da terzi".<br /><br />Ciò che rileva, evidenzia ancora la Corte suprema, è il principio di effettività e non la volontà individuale del contribuente.<br />In particolare, secondo i giudici di legittimità, "il carattere soggettivo ed elettivo della scelta dell'interessato rileva principalmente quanto alla libertà dell'effettuazione della stessa (l'ordinamento deve riconoscere e garantire l'effettivo esercizio della libertà di stabilimento del centro principale dei propri interessi), ma allorché si deve rilevare quale sia il risultato di quella scelta la volontà individuale va contemperata con le esigenze di tutela dell'affidamento dei terzi".<br /><br /><br /><span style="font-style:italic;">Fonte: Agenzia Entrate</span>

Non basta l'iscrizione all'Aire per evitare la tassazione in Italia.

La sola registrazione nell'anagrafe dei residenti all'estero non è determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, mentre...

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