Quesito : Contributo previdenziale INPS.

sono un lavoratore autonomo con partita IVA ma non <br>iscritto all'albo. Mi occupo di consulenza e formazione nel settore <br>della qualità. Il 90% del mio fatturato deriva da un unico cliente.<br>Mi <br>chiedevo se, a seguito dell'aumento delle aliquote da versare nella <br>gestione separata INPS, il contributo previdenziale in fattura rimane <br>del 4%.<br>Grazie<br>Saluti

Quesito : Contributo previdenziale INPS.

sono un lavoratore autonomo con partita IVA ma non iscritto all'albo. Mi occupo di consulenza e formazione nel settore della qualità. Il...

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Quesito: Codice attività

<div class=Section1> <div> <p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>dovendo richiedere la partita iva per l'attività di mediatore creditizio</span><o:p></o:p></p> </div> <div> <p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>vorrei cortesemente quale codice attività devo segnare sul modulo di richiesta.</span><o:p></o:p></p> </div> <div> <p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>Vi preciso che la società con cui mi accingo a collaborare effettua inoltre:</span><o:p></o:p></p> </div> <div> <p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>prestiti personali, cessione del V°, prestiti delega, mutui, credito al consumo e polizze fidejussorie.</span><o:p></o:p></p> </div> <div> <p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>grazie</span><span style='color:blue'><o:p></o:p></span></p> </div> </div>

Quesito: Codice attività

dovendo richiedere la partita iva per l'attività di mediatore creditizio vorrei cortesemente quale codice attività devo segnar...

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INPS. Invio rendiconto previdenziale.

L’Inps sta inviando a 14 milioni di lavoratori il rendiconto previdenziale relativo agli anni 2005 e 2006. La comunicazione mensile dei dati retributivi e contributivi da parte delle aziende, permette infatti l’accredito immediato della contribuzione sulla posizione individuale dei singoli lavoratori. Nel plico che sarà inviato si troveranno, quindi, i prospetti che riassumono, per il 2005 ed il 2006, le retribuzioni, gli accrediti figurativi, l’imponibile previdenziale nonché la denominazione delle aziende e la qualifica del lavoratore. Sarà allegato anche un opuscolo informativo sulla riforma della previdenza complementare. Gli assicurati potranno avere le informazioni di cui hanno bisogno o effettuare eventuali segnalazioni anche solo telefonando al numero gratuito 803164 (senza prefisso) oppure tramite il servizio on line (per utilizzare il quale è necessario il codice di identificazione). Le segnalazioni pervenute, che potranno riguardare sia dati personali sia dati contributivi e retributivi, verranno registrate dall’Istituto e consentiranno, solo dopo un confronto con le informazioni in possesso dei datori di lavoro, un eventuale aggiornamento del conto assicurativo individuale.

INPS. Invio rendiconto previdenziale.

L’Inps sta inviando a 14 milioni di lavoratori il rendiconto previdenziale relativo agli anni 2005 e 2006. La comunicazione mensile dei dati...

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Nuova legge fallimentare e presupposto soggettivo.

In virtù della nuova formulazione dell'art. 1 L.F., ai sensi del quale anche le società commerciali, a determinate condizioni, possono ritenersi comprese nella categoria dei piccoli imprenditori e, in quanto tali, non essere soggette a fallimento, si rende necessaria in sede prefallimentare una fase istruttoria volta a verificare se il soggetto di cui si chiede il fallimento rientri o meno nei parametri indicati ai punti a) e b) del secondo comma del citato art. 1.

Nuova legge fallimentare e presupposto soggettivo.

In virtù della nuova formulazione dell'art. 1 L.F., ai sensi del quale anche le società commerciali, a determinate condizioni, possono r...

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Proroga per le comunicazioni nel formato Xbrl.

Il decreto legge “milleproroghe” convertito ieri in legge consente 12 mesi in più per l’attuazione del progetto Xbrl, lo standard internazionale per la redazione dei bilanci di esercizio. La nuova comunicazione finanziaria di impresa, modello Extensible Business Reporting Language spinge in avanti le scadenze fissate dal decreto Visco-Bersani: dal 31 Marzo 2008 il deposito degli atti societari, tra i quali i bilanci, al Registro delle Imprese deve essere in formato elaborabile. L’obiettivo è quello di codificare le rilevazioni per poter comparare le informazioni fra un paese e l’altro.

Proroga per le comunicazioni nel formato Xbrl.

Il decreto legge “milleproroghe” convertito ieri in legge consente 12 mesi in più per l’attuazione del progetto Xbrl, lo standard internazio...

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Conversione decreto "milleproroghe".

Il decreto legge “milleproroghe” è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento. Per il bonus investimenti per le aree svantaggiate viene disposto l’allungamento dei termini per la realizzazione dei programmi di spesa (fino al 31 dicembre 2007 per chi ha ottenuto il credito di imposta nel 2005 e fino al 31 dicembre 2008 per chi è stato autorizzato nel 2006). Tuttavia non vengono affrontati alcuni problemi tecnici rilevanti, avvertiti da chi è stato autorizzato a fruire dell’incentivo. Chi non ha avviato la realizzazione dell’investimento entro sei mesi dalla presentazione della domanda (a inizio 2006) è comunque decaduto dal beneficio. Ma anche per le proroghe disposte dal provvedimento si deve attendere l’autorizzazione della Commissione UE.

Conversione decreto "milleproroghe".

Il decreto legge “milleproroghe” è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento. Per il bonus investimenti per le aree svantaggi...

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Conversione decreto "milleproroghe".

Il decreto legge “milleproroghe” è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento. Per il bonus investimenti per le aree svantaggiate viene disposto l’allungamento dei termini per la realizzazione dei programmi di spesa (fino al 31 dicembre 2007 per chi ha ottenuto il credito di imposta nel 2005 e fino al 31 dicembre 2008 per chi è stato autorizzato nel 2006). Tuttavia non vengono affrontati alcuni problemi tecnici rilevanti, avvertiti da chi è stato autorizzato a fruire dell’incentivo. Chi non ha avviato la realizzazione dell’investimento entro sei mesi dalla presentazione della domanda (a inizio 2006) è comunque decaduto dal beneficio. Ma anche per le proroghe disposte dal provvedimento si deve attendere l’autorizzazione della Commissione UE.

Conversione decreto "milleproroghe".

Il decreto legge “milleproroghe” è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento. Per il bonus investimenti per le aree svantaggi...

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Niente rimborso Irap con il condono tombale.

<div class=Section1> <p class=MsoNormal>La presentazione dell’istanza di definizione <i>ex</i> articolo 9 della legge 289 del 2002 (condono tombale) preclude al contribuente ogni possibilità di rimborso dell’Irap dichiarata e versata, ma reputata non dovuta per mancanza del presupposto impositivo, con riferimento alle annualità di imposta definite mediante la richiamata agevolazione. In questi termini, si è pronunciata la Corte di cassazione (sezione tributaria, sentenza n. 3682 depositata il 16 febbraio 2007), accogliendo il ricorso presentato dall’Agenzia delle entrate e cassando senza rinvio la sentenza impugnata, stante l’improseguibilità della controversia in conseguenza della cessazione della materia del contendere per intervenuto condono.<br> <br> <b>Fatto</b><br> La controversia origina da un diniego del rimborso chiesto dal contribuente relativamente all’Irap 1998 e 1999, a suo parere non dovuta per mancanza del presupposto previsto dalla legge, svolgendo egli la propria attività professionale in assenza assoluta di autonoma organizzazione. Il giudice di prime cure accoglieva il ricorso e la decisione era confermata in appello, sede in cui la Commissione tributaria regionale, fra l’altro, aveva ritenuto non ostativa alla prosecuzione del giudizio la circostanza che il contribuente avesse presentato istanza di condono “tombale”, ai sensi dell’articolo 9 della legge 289 del 2002.<br> Avverso tale errato convincimento ricorre l’Agenzia delle entrate che contesta le conclusioni del giudice di merito, sia con riferimento alla ritenuta sussistenza dei requisiti per l’applicazione dell’imposta regionale, che con riguardo agli effetti della presentazione della dichiarazione integrativa sulla controversia pendente.<br> <br> <b>Diritto</b><br> Il giudice di legittimità, nella sentenza in commento, esplicita un orientamento niente affatto originale, seppure in altri pronunciamenti (non diversi, nella sostanza, dal caso in esame) esso abbia riguardato "<i>altre normative di definizione dei carichi fiscali</i>". Pertanto, in armonia con precedenti interventi (sentenze n. 195 e 15635/2004 – n. 3163/1997 – n. 3273/1996), la Suprema corte osserva che il condono "<i>pone il contribuente di fronte ad una libera scelta fra trattamenti distinti e che non si intersecano fra loro: o coltivare la controversia nei modi ordinari, conseguendo, ove del caso, i rimborsi di somme indebitamente pagate, oppure corrispondere quanto dovuto per la definizione agevolata, ma senza possibilità di riflessi o interferenze con quanto eventualmente già corrisposto sulla linea del procedimento ordinario</i>".<br> <br> A tale convincimento la Cassazione perviene rilevando alcune incongruenze nella motivazione della sentenza impugnata, a cominciare dal rilievo sulla “tempistica” (accesso al condono successivo all’instaurazione del contenzioso), ritenuto manifestamente irrilevante, posto che non avrebbe potuto essere diversamente, stante che la legge 289/2002 è entrata in vigore successivamente alla presentazione del ricorso originario. Ma i giudici di piazza Cavour reputano egualmente errata l’affermazione che "<i>l’utilizzo della sanatoria non preclude ex lege istanze di rimborso di imposte inapplicabili per assenza di presupposto impositivo</i>", considerato che il condono ha, tra l’altro, proprio lo scopo di definire transattivamente la controversia sull’esistenza di tale presupposto.<br> <br> Infine, analogamente irrilevante, per la evidente diversità della questione, è l’ultimo periodo dell’articolo 9, legge 289/2002, il quale dispone che "<i>la dichiarazione integrativa non costituisce titolo per il rimborso di ritenute, acconti e crediti d’imposta precedentemente non dichiarati, ne’ per il riconoscimento di esenzioni ed agevolazioni non richieste in precedenza, ovvero di detrazioni d’imposta diverse da quelle originariamente dichiarate</i>". Nel merito, la Cassazione, anche richiamandosi a un recente intervento della Corte costituzionale (ordinanza n. 340 del 27 luglio 2005) in tema di legittimità del condono introdotto con la legge 289/2002, interpreta la norma ritenendo che la presentazione del condono non impone al contribuente la rinuncia al credito esposto in dichiarazione, nè preclude all’Amministrazione di rimborsarlo, se lo ritiene fondato, o di accertarne la rimborsabilità.<br> <br> <b>Commento</b><br> Alle ineccepibili conclusioni della Cassazione era già pervenuta l’Agenzia delle entrate, con le istruzioni diramate agli uffici con riguardo al condono <i>ex</i> legge 289/2002 e ai suoi effetti sulle molteplici controversie instaurate in materia di Irap (circolari n. 7/E del 5 febbraio 2003 e n. 18/E del 25 marzo 2003). In tali interventi, infatti, l’Amministrazione aveva sostenuto che, se il contribuente ha presentato dichiarazione integrativa e liquidato le relative imposte, il rapporto tributario sottostante deve considerarsi esaurito.<br> <br> Il disposto normativo degli articoli 7 (definizione automatica per gli anni pregressi) e 9 (definizione automatica) della legge 289/2002 confortano l’assunto dell’Agenzia, trattandosi di istanze di condono che rendono definitiva la liquidazione delle imposte risultanti dalle dichiarazioni presentate dai contribuenti, "<i>anche con riferimento alla spettanza di deduzioni ed agevolazioni indicate dal contribuente o all’applicabilità di esclusioni</i>".<br> <br> Ulteriore conferma verso la correttezza di tali conclusioni si ricava dalla sentenza della Cassazione n. 15569 dell’11 dicembre 2000, secondo cui l’adesione da parte del contribuente a una definizione automatica comporta che i periodi di imposta coperti da condono non possono più essere modificati "<i>proprio a causa della scelta fatta dallo stesso contribuente di avvalersi del condono, rinunciando implicitamente ad ogni pretesa che, direttamente o indirettamente, trovi fondamento in fatti relativi agli anni condonati</i>".<br> Quindi, il contribuente deve scegliere fra due trattamenti distinti: definizione agevolata o rimborso, senza possibilità di percorrere entrambe le strade.<o:p></o:p></p> </div>

Niente rimborso Irap con il condono tombale.

La presentazione dell’istanza di definizione ex articolo 9 della legge 289 del 2002 (condono tombale) preclude al contribuente ogni possi...

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Energia solare. Tariffe incentivanti: criteri e modalità per usufruirne.

Nell'ambito delle iniziative di promozione dell'energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, il Ministero dello Sviluppo economico rende noti i criteri e le modalità di accesso alle tariffe incentivanti e al premio per l'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte solare in attuazione dell'art. 7, D.Lgs. n. 387/2003.<br />(D.M. Ministero Sviluppo economico 19/02/2007, G.U. 23/02/2007, n. 45)

Energia solare. Tariffe incentivanti: criteri e modalità per usufruirne.

Nell'ambito delle iniziative di promozione dell'energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, il Ministero dello Sviluppo econ...

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Imposta di bollo.

Con decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze, in corso di pubblicazione in G.U., sono state determinate le tariffe dell'imposta di bollo dovuta in misura forfetaria sugli atti per i quali - per effetto dell'art. 1, comma 3, D.L. n. 2/2006 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 81/2006) - è disposta l'estensione delle procedure telematiche di cui all'art. 3-bis, D.Lgs. n. 463/1997, tenendo conto (ove necessario) degli adempimenti ad essi correlati.<br />(D.M. Ministero Economia e finanze 22/02/2007, in corso di pubblicazione G.U.)

Imposta di bollo.

Con decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze, in corso di pubblicazione in G.U., sono state determinate le tariffe dell'i...

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