L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 11/E del 17 gennaio scorso, in risposta ad una società che vende acqua di sorgente o da tavola mediante i normali canali di distribuzione, ha chiarito il corretto trattamento IVA per tale cessione. In particolare, è stato precisato che si applica l'aliquota agevolata al 10% alla cessione e distribuzione attraverso la rete idrica municipale mediante contratti stipulati con il Comune o società autorizzate. L'aliquota agevolata, in sostanza, riguarda solo il servizio pubblico di distribuzione del bene primario. Al contrario, l’acqua “di sorgente”, imbottigliata e disponibile al supermercato, anche se simile per alcune caratteristiche alla “potabile”, sconta l’aliquota IVA ordinaria del 22% così come avviene per le acque minerali. A determinare il livello di tassazione, infatti, non sono tanto le qualità chimiche e microbiologiche del prodotto, ma le modalità con cui questo viene venduto e distribuito.


Fonte: Agenzia Entrate

0 commenti:

 
Top