Cosa si intende per donazione modale ai fini della deducibilità dal reddito? Qual è il nesso con le spese sostenute per il mantenimento dei figli?

Il Tuir prevede la deducibilità dal reddito complessivo degli assegni periodici corrisposti in forza di donazione modale (articolo 10, lettera d, del Dpr 917/1986). Una donazione si definisce modale quando è gravata da un onere (un modus) che limita l'arricchimento del donatario, imponendogli l'esecuzione di una prestazione a vantaggio del donante o di soggetti terzi (articolo 793 cc). Il donatario è tenuto all'adempimento dell'onere entro i limiti del valore della cosa donata. Il modus non può infatti ridurre del tutto il vantaggio attribuito dalla donazione. Il Tuir prevede la deducibilità anche per le spese sostenute per gli assegni alimentari corrisposti alle persone indicate nell’articolo 433 cc, tra cui rientrano i figli. Si tratta però di una diversa ipotesi, non collegata alla nozione di donazione modale. È peraltro da porre in evidenza che il Testo unico fa riferimento, ai fini delle deducibilità, alle spese per alimenti (corrisposte per far fronte a difficoltà economiche inerenti il soddisfacimento dei bisogni di base) e non a quelle per il mantenimento (erogate, in seguito a separazione e/o divorzio, al fine di garantire a chi lo riceve un tenore di vita simile a quello avuto durante il matrimonio). Per queste ultime, infatti, spetta solo la detrazione d’imposta per i figli a carico (articolo 12 del Tuir).


Fonte: Agenzia Entrate

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