Nomi dei nuovi campi: “identificativo operazione” e, sulla quietanza, “identificativo operazione tributi locali”; localizzazioni: “sezione Imu e altri tributi locali” o, se il modello è il semplificato, “motivo del pagamento”. Con il provvedimento del 19 giugno, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, accogliendo le richieste dei Comuni, ha convalidato le modifiche ai modelli F24, F24 accise e F24 semplificato – insieme alle relative avvertenze per la compilazione – e a quello di quietanza dei versamenti effettuati on line attraverso F24.

Per capire meglio, dal prossimo 1 luglio, nei moduli F24 ed F24 accise, sulla stessa riga dell’intestazione “sezione Imu e altri tributi locali”, apparirà uno spazio denominato “identificativo operazione” (nell’F24 semplificato la sezione Imu non c’è e, per tale motivo, il nuovo campo è in corrispondenza del “motivo del pagamento”).
Qui, i contribuenti, se il Comune lo richiede, riporteranno il codice che qualifica l’operazione a cui si riferisce il pagamento, codice fornito dallo stesso Comune.
Tutto questo per venire incontro all’esigenza degli enti locali di semplificare i propri adempimenti di riscossione, correlando i versamenti dei tributi alle posizioni debitorie dei contribuenti.

Una modifica tira l’altra
Cambiano i modelli e, di conseguenza, le relative avvertenze per la compilazione; poi, se il versamento con F24 è eseguito telematicamente, cambia pure la quietanza restituita al contribuente. Qui la modifica (“identificativo operazione tributi locali”) si rintraccia nella sezione “dettaglio dei tributi” e, in particolare, affianca i campi “codice ufficio” e “codice atto”.
Naturalmente, in relazione ai modelli il cui invio può avvenire anche on line (F24 ed F24 accise), mutano le specifiche tecniche di trasmissione.

A quando
Come anticipato, le modifiche saranno operative dal prossimo 1 luglio.
I nuovi modelli si troveranno presso gli sportelli delle banche, di Poste italiane Spa, degli agenti della riscossione e, in formato elettronico, sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

In ogni caso, i vecchi moduli potranno ancora essere utilizzati fino al 30 aprile 2014, a condizione che per il versamento non sia indispensabile compilare gli spazi esordienti.


Fonte: Agenzia Entrate

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