Dopo l'incontro tenutosi il 20 marzo tra intermediari finanziari e Agenzia delle Entrate sull'impatto dell'Anagrafe finanziaria, restano ancora aperti alcuni dubbi. Non è chiaro, infatti, se i capitali scudati resteranno segretati in relazione all'importo depositato. Non è ancora chiaro, inoltre, se i detentori delle carte di credito saranno considerati in relazione al plafond disponibile oppure a quello effettivamente utilizzato che può, effettivamente, essere anche molto più basso e quel reddito non essere speso. Le Entrate, su entrambi i punti, hanno preso tempo riservandosi di valutare meglio la questione prima di prendere una decisione.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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