dal 2000, subisco una trattenuta di 103 € sulla mia pensione, per una contravvenzione della guardia di finanza; nel 2005, contrassi un prestito quinquennale con una finanziaria, con cessione di un quinto della mia pensione INPDAP; nel 2008, rinnovai tale prestito con durata decennale, con un'altra finanziaria sempre con cessione del quinto; adesso, avendo pagato quasi sei anni di quel debito, dovendo effettuare delle protesi dentarie sia per me che per mia moglie, ho richiesto all'INPDAP di poter rinnovare (ovviamente con contestuale estinzione della precedente) la  cessione del quinto della mia pensione, sempre decennale, attraverso una finanziaria; orbene, l'INPDAP, in contrasto con le decisioni del 2005 e del 2008 allorquando stipulai i precedenti prestiti con cessione del quinto (in presenza in entrambe le circostanze sempre di quel pignoramento di 103 € risalente al 2000 e che finirà alla mia morte perchè non ha scadenza, mi nega il rinnovo della cessione con la giustificazione ch "non è possibile la cessione del quinto della pensione, in presenza di un pignoramento. Preciso che la mia pensione è attualmente di € 1.145 e che su di essa gravano le seguenti trattenute: € 103,00 per pignoramento ed € 198,00 per cessione di quinto (che si estinguerà nel luglio del 2017. la mia domanda è: è giusto che l'INPDAP mi neghi il rinnovo della cessione?

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