I tabacchi lavorati, per circolare nel territorio dello Stato, devono necessariamente essere contrassegnati da una striscetta ben nota a tutti i fumatori, che riporta, tra l’altro, la dicitura “monopolio fiscale”. Per i produttori/fornitori degli stessi tabacchi la striscetta ha un prezzo da pagare all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (si ricorda che dall’1 dicembre scorso l’Aams si è unita alle Dogane e, da tale unione, è nata l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

Il versamento del corrispettivo va effettuato, come stabilito dal decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 luglio 2003, tramite F24 Accise, il modello di pagamento unificato che si nutre esclusivamente di codici e causali.
Questa volta, con la risoluzione n. 3/E del 24 gennaio, è stato istituito il numero 2856, denominato “Proventi derivanti dalla fornitura di tasselli fiscali ai produttori esteri e nazionali di tabacchi lavorati”, che consente agli operatori in questione di versare la somma dovuta e di indirizzarla all’Amministrazione competente.

Al momento della compilazione del modello, il neonato codice tributo va riportato nella “Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, scrivendo nel campo “ente” la lettera “M” e nei campi “mese” e “anno di riferimento”, rispettivamente, il mese e l’anno cui si riferisce il pagamento.


Fonte: Agenzia Entrate

0 commenti:

 
Top