L’accertamento fondato sugli studi di settore prende in esame i dati dichiarati dallo stesso contribuente, tenendo conto sia di eventuali stati di crisi del settore quanto di acquisti effettuati dal contribuente nell’anno di imposta. In conformità alle norme sull’accertamento induttivo dei redditi, ex articolo 39 del DPR. n. 600 del 1973, l’Amministrazione finanziaria può fondare il proprio accertamento sia sull’esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio dell’attività svolta sia sugli studi di settore. In tale ultimo caso l’ufficio non è tenuto a verificare tutti i dati richiesti per uno studio generale di settore medesimo, potendosi basare anche solo su alcuni elementi ritenuti sintomatici per la ricostruzione del reddito del contribuente (Cfr. anche Cass. n. 16430 del 2011).

Ordinanza n. 16939 del 4 ottobre 2012 (udienza 27 settembre 2012)
Cassazione civile, sezione VI - 5 - Pres. Cicala Mario - Est. Bognanni Salvatore
Accertamento – Studi di settore – Gravi incongruenze tra dati dichiarati e reddito presunto – Onere della prova

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