Nell'anno 2007 si è aperta una successione per eredità con causa di divisione per mancanza di accordo.
Tra i beni oggetto di divisione giudiziale c'è un albergo con attività alberhiera in atto, a seguito del quale, per la conservazione del bene il giudice ha disposto un sequestro preventivo con nomina di un custode giudiziario che amministra e gestisce il tutto, con relativo stipendio che prende direttamente dall'attività.
Il custode paga tutti i tributi (o almeno si spera) e gestisce economicamente i conti dell'attività con rendicontazione al giudice.
Gli eredi sono stati quindi alienati da tutto, non percepiscono proventi nè posseggono il bene nè possono farne alcun uso, ecc...sono solo spettatori degli eventi in attesa di decisione sulla divisione dell'asse ereditario ed assegnazione.
L'ICI pare non sia stata pagata, non è il custode che deve pagare tutti i tributi e quindi anche l'ici, che adesso il comue, allo scadere dei 5 anni chiede con singole cartelle agli eredi non ancora chiusa la divisione e in presenza di sequestro preventivo del bene e custode giudiziario?
Come possono gli eredi non ancora assegnatari del bene pagare per qualcosa non in loro possesso, uso o godimento, ecc..?I cui frutti non gli spettano, ma gestito da un custode giudiziario, che prende lo stipendio dall'attività ma non ne paga i tributi? o solo quelli che gli fan comodo?

1 commenti:

Tortelotti Fabrizio ha detto... 26/8/12 13:28

Salve
I soggetti passivi dell' ICI sono elencati nell'art. 3 del Dlgs n. 504 del 30 dicembre 1992, modificato dall'art. 58 del Dlgs 15 dicembre 1997, n. 446 e dall'art. 18, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Tra gli obbligati non rileva il custode giudiziario, che quindi non ha nessun obbligo a tal riguardo che quindi ricade sugli eredi.
In senso conforme si menziona anche la decisione n. 6578 del 1° ottobre 1987 della Commissione tributaria centrale, sezione XVII e la Risoluzione Ministeriale n. 184/E del 14 agosto 1996

 
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