Domanda
Il Responsabile del Procedimento può procedere ugualmente alla liquidazione del saldo finale, qualora, in sede di verifica di conformità o di regolare esecuzione al termine di un appalto di servizi di durata pluriennale, emerga che la ditta non ha effettuato tutte le prestazioni previste dal contratto?

Risposta
La L. 07-08-1990, n. 241, agli artt. 4, 5 e 6, ha introdotto e disciplinato la figura del Responsabile del Procedimento amministrativo, disciplinando le sue funzioni nel procedimento stesso e in relazione al provvedimento amministrativo finale.

La figura del Responsabile del Procedimento risponde al principio della trasparenza e dell'efficienza dell'azione amministrativa, grazie al fatto che, con la sua presenza, consente a ciascun interessato di avere un referente nell'Amministrazione, a cui rivolgersi in relazione ai propri interessi coinvolti.

Il Responsabile, dunque, garantisce la finalità prevista dall'art. 97 Cost. (relativa al buon andamento dell'azione amministrativa ed alla determinazione delle sfere di competenza degli uffici) e quella dell'art. 28 Cost. (in materia di responsabilità diretta dei dipendenti pubblici per gli atti compiuti in violazione dei diritti).

I compiti del Responsabile consistono, essenzialmente, nella comunicazione di avvio del procedimento, nella cura dell'istruttoria, nel provvedere alle comunicazioni e le notificazioni e nell'indire Conferenze di Servizi; può richiedere documenti, pareri o valutazioni tecniche, valutare le condizioni di ammissibilità e i presupposti per l'adozione del provvedimento finale.

Nel caso in cui il provvedimento finale sia difforme dalla proposta avanzata dal Responsabile, esso deve essere specificatamente motivato. Deve, cioè, essere indicato il motivo dell'adozione di una soluzione provvedimentale diversa da quella proposta dal Responsabile del Procedimento amministrativo.

Dunque, in relazione alla domanda specifica, bisogna ricordare che il Responsabile del Procedimento risponde, sia civilmente ex art. 22, D.P.R. 10-01-1957, n. 3 ove abbia cagionato ad altri un danno ingiusto con dolo o colpa grave (ed al riguardo potrà essere chiamato dinanzi alla Corte dei Conti, in via di rivalsa, a rispondere del danno erariale indiretto subito dall'Amministrazione) sia amministrativamente per responsabilità contabile per danno erariale diretto. Il Responsabile del Procedimento potrà rispondere anche penalmente ex art. 328 cod. pen. per omissione d'atti d'ufficio ove non provveda a compiere un atto del suo ufficio entro trenta giorni dalla data della richiesta di chi vi abbia interesse né esponga le ragioni del ritardo.

Dunque, bisognerà, prima di non provvedere al pagamento della liquidazione del Responsabile, valutare l'effettiva responsabilità dello stesso, ove manchino le motivazioni per la difformità delle prestazioni poste in essere.


Fonte: IPSOA

0 commenti:

 
Top