nel gennaio di quest'anno è deceduta mia madre, lasciandomi unico erede dei seguenti beni:

- Un immobile, che per me rappresenta una seconda casa sul quale ho già pagato l'IMU come seconda casa sfitta
- Una somma in contanti (rinvenuta nella cassaforte di casa) pari a 50,000 euro

Ho incaricato un notaio di redigere l'Atto di Successione, dove ho denunciato oltre all'immobile (sul quale pagherò il 2+1 % di tasse), anche il rinvenimento del contante.

Vista la franchigia di 1 milione di euro, mi trovo ben al di sotto di essa.

Ma la domanda è questa:

- Essendo inoccupato e visto che la somma potrebbe darmi un reddito da interessi (tassati alla fonte) che mi tornerebbe utile, posso versarla sul mio conto corrente (dove sono già presenti miei investimenti a mio nome e personali) e farla fruttare, prima della presentazione dell'Atto di Successione ?

In caso di accertamento potrei sempre dimostrare la provenienza della somma, che il notaio ha definito "normali risparmi di famiglia". Percui, in sintesi, posso già versare la somma e farla fruttare o è preferibile aver adempiuto alla presentazione dell'Atto di Successione ?

1 commenti:

Tortelotti Fabrizio ha detto... 30/6/12 12:24

Salve
Formalmente l'utilizzo delle somme è possibile solo a seguito di presentazione di dichiarazione di successione che è il momento nel quale viene dichiarata la disponibilità rinvenuta.
Dalla data stessa è possibile poi utilizzare la somma (e anche versarla sul conto corrente)

 
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