E’ stato approvato dalla Commissione Finanze della Camera l’emendamento al Decreto fiscale che consente di versare l’IMU dovuta per il 2012 in 2 o in 3 rate, a scelta del contribuente stesso. Nel primo caso, le scadenze dei versamenti scadono il 18 giugno (50% sulla base delle aliquote standard) ed il 17 dicembre (restante 50% a saldo e conguaglio); nel secondo caso, i versamenti devono essere effettuati entro il 18 giugno (33% sulla base delle aliquote standard), 17 settembre (33% sulla base delle aliquote standard) e 17 dicembre (quota restante, a saldo e conguaglio). Dal 2013, poi, il versamento tornerà ad essere in 2 rate, a giugno e a dicembre. I versamenti dell’IMU dovuta per il 2012 potranno essere effettuati, oltre che con modello F24, anche con bollettino postale, ma solo per la rata di dicembre, in quanto il bollettino potrà entra in campo solo dal 1° dicembre prossimo. Per le case degli anziani che ora abitano in istituti di riposo, se non locate sono considerate alla stregua di abitazioni principali, se locate lo Stato rinuncia alla propria quota di IMU.

Sono stati approvati, inoltre, dei correttivi che intervengono in caso di famiglie con situazioni diverse dalla classica coabitazione: in caso di dimora in due immobili diversi, infatti, potranno essere considerate entrambe abitazioni principali e, quindi, scontare l’aliquota ridotta per essa prevista, solo se le due abitazioni non si trovano nello stesso Comune. E’ stata prevista, poi, l’esenzione dei fabbricati rurali strumentali situati nei Comuni montani o parzialmente montani, anche se il Governo potrà rivedere l’elenco dei Comuni in modo da riservare l’esenzione solo a quelli che si trovano in zone realmente disagiate. Le aliquote di riferimento per il calcolo dell’IMU potranno essere adeguate fino a dicembre in base al gettito derivante dall’acconto ed ai risultati del processo di accatastamento dei fabbricati.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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