Sono più di un milione e mezzo le rateizzazioni concesse da Equitalia dal 2008, per un importo vicino ai 20 miliardi di euro. Una modalità di pagamento particolarmente apprezzata dai contribuenti, come mostrano anche i dati per regione: le richieste accolte sfiorano superano quota 195mila in Campania, Lombardia e Lazio. Quasi 3mila nella piccola Valle D’Aosta, per oltre 21 milioni di euro.

Accedere alla rateizzazione delle cartelle è oggi più facile grazie a una serie di interventi normativi e regolamentari che consentono a cittadini e imprese di mettersi in regola con il fisco in modo più agevole. Il decreto “Salva Italia” (Dl n. 201/2011), ad esempio, ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione. Il decreto sulle semplificazioni tributarie (Dl n. 16/2012) ha introdotto una serie di importanti novità, tra cui la possibilità di chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti, anziché costanti. Inoltre, con la direttiva dell’1 marzo 2012, Equitalia ha portato da 5 a 20mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione con una semplice richiesta motivata che attesti la propria situazione di temporanea difficoltà economica.

Rateizzazione-bis fino a sei anni
Il “Salva Italia” ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione: dimostrando un peggioramento della propria situazione economica, il contribuente può richiedere la proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo ulteriore e fino a settantadue mesi (sei anni), a patto che non sia intervenuta decadenza. Inoltre, con la proroga della rateizzazione, è possibile chiedere rate di importo variabile e crescente per ciascun anno. Si risponde così all’esigenza di agevolare il contribuente nella fase di difficoltà economica, con la previsione che in futuro la sua condizione migliorerà.

Fino a 20mila euro la rata si fa sprint
Con la direttiva n. 7 dell’1 marzo 2012, Equitalia ha portato da 5 a 20mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione con una semplice richiesta motivata che attesti la situazione di temporanea difficoltà economica. Quindi, per dimostrare la propria situazione economico-finanziaria non occorrono più documenti; questi restano necessari solo se il debito supera la nuova soglia.
La direttiva si rivolge anche alle aziende, con importanti novità. L’indice “alfa”, cioè il parametro prima utilizzato per ottenere il rateizzo, servirà ora solo per determinare il numero massimo di rate che possono essere concesse. Si amplia così di fatto la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi non pagati.

Rateizzazione fa rima con semplificazione
Anche il Dl n. 16/2012 ha introdotto una serie di importanti novità:
piano di ammortamento con partenza “leggera” - Fin dalla prima richiesta di dilazione è possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti anziché a rate costanti. Pertanto, le prime rate saranno più leggere e cresceranno nella prospettiva di un miglioramento della situazione economica del contribuente
niente ipoteca in caso di pagamento a rate - Equitalia non iscrive ipoteca nei confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto di pagare il debito a rate
in “gara” anche con la rateizzazione - Il contribuente che ha ottenuto la rateizzazione non è più considerato inadempiente e può partecipare alle gare d’appalto
più difficile decadere dalla rateizzazione - Si decade dalla rateizzazione solo se non sono pagate due rate consecutive. Prima era prevista la decadenza con il mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di due rate, anche non consecutive.


Fonte: Agenzia Entrate

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