ho la residenza in un immobile di tipo A7 costituito da due unità immobiliari, dove nell'altra unità abitano mia sorella con il marito. Siamo comproprietari dell'intero immobile in maniera indivisa con diverse percentuali (io con il 25%, mia sorella e mio cognato ciascuno con il 37,5%). Ai fini del pagamento ICI ciascuno di noi ha finora considerato una delle due unità immobiliari come prima casa e l'altra come seconda, entrambe pro-quota. L'intero immobile è però abitato in maniera complessiva e non separatamente. Mi domando se non fosse invece sostenibile che entrambe le due unità sono adibite ad abitazione principale congiunta delle due famiglie e quindi prima casa per entrambe. Aggiungo che per motivi anagrafici il Comune ha preteso l'attribuzione di due interni al numero civico per poter così registrare separatamente la residenza di ciascuno dei due nuclei familiari. In proposito allego anche la risposta a un quesito analogo trovata in rete, non so più in quale sito.
Domando infine se non vi fossero altre soluzioni per evitare l'aliquota ICI di seconda casa, nei fatti poco o punto giustificata in quanto nessuno trae reddito dall'altra unità. Da escludere però la riunificazione dell'immobile in unica unità abitativa, la quale credo comporti pesantissimi oneri di urbanizzazione

1 commenti:

Tortelotti Fabrizio ha detto... 20/12/11 00:30

Salve
Si potrebbe in base a ciò che viene indicato nella delibera comunale del comune di residenza classificare come concessa in uso gratuito l'unità immobiliare utilizzata dalla sorella e viceversa.
Questo fintanto che rimane in vigore l'ici mentre dal 2012 occorre classificare come seconda casa anche l'unità concessa ai familiari

 
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