Si allarga la platea delle imposte interessate dalla riduzione dell’acconto 2011 da versare entro il 30 novembre.
L’anticipo da pagare diminuisce, infatti, di 17 punti percentuali anche per la seconda o unica rata relativa alla cedolare secca e per l’imposta sostitutiva dell’Irpef prevista per contribuenti “minimi”.

E' una conseguenza di quanto previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 novembre, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta, per intenderci, del Dpcm che ha tagliato l’acconto Irpef. A darne notizia un comunicato stampa diffuso oggi dall’Agenzia delle Entrate.

Riassumendo, pertanto, entro il 30 novembre:
chi ha optato per l’imposta piatta sugli affitti di immobili a uso abitativo versa l’acconto nella misura del 68% e non più dell’85
i contribuenti “minimi”, sull’importo forfetario del 20% di Irpef, dovranno pagare un anticipo d’imposta dell’82% anziché del 99.
Il recupero della differenza, insieme al saldo, nell’agenda di giugno.

I contribuenti che possono regolare i conti con il fisco in due rate, la seconda delle quali scade il 30 novembre, hanno la possibilità di ricalcolare l’importo sottraendo dall’acconto dovuto la somma versata in occasione della prima rata.
Diventano, invece, creditori d’imposta, quelli che hanno assolto l’acconto in misura piena. La “taglia" del credito corrisponde al maggiore anticipo versato.


Fonte: Agenzia Entrate

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