siamo un’azienda che si occupa del collocamento presso uffici e famiglie di macchine da caffè con sistema a cialde . Per procacciare nuova clientela ci avvaliamo di incaricati alle vendite a domicilio occasionali. ( Legge n. 173/05, D.Leg. n. 114/98 ) .
Ora abbiamo la necessità visto che un nostro incaricato supera la soglia dei 5000 €uro di trasformarlo in venditore porta a porta abituale facendogli aprire una partita iva . Proprio da questo argomento desidererei avere maggiori delucidazioni . Aprendo una partita iva come venditore porta a porta che costi fissi e tassazione avrà ? Altra domanda , è possibile da parte nostra affidargli un furgoncino in comodato d’uso per poter svolgere la sua mansione senza che questo implichi un rapporto di lavoro subordinato ? . Se si può che tipo di contratto di comodato dovremmo utilizzare ?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 11/8/11 14:36

Il collaboratore può aprire partita inva avvalendosi del regime fiscale agevolato dei "minimi".

Troverà nei nostri archivi molti articoli esaustivi sull'argomento.

Possono essere concessi beni in uso gratuito, ma si dovrà verificare che il valore attuale del bene mobile non sia da considerarsi bene strumentale e per questo soggetto a restrizioni nel regime in parola.

E' palese che aprire partita iva implica procacciamento di clientela e il lavoro prestato a unico committente rischia di mascherare lavoro subordinato.

 
Top