sono proprietario di una casa al 50% con mia moglie dove sono domiciliato e risiedo con la mia famiglia ( e su questa proprietà sono in regola con i pagamenti ICI, fino a quando erano dovuti anche sulla prima casa);
nel 2002 sono divenuto proprietario per 1/3, così come i miei due fratelli, della casa appartenuta ai miei genitori; contestualmente la casa é stata data in comodato d’uso gratuito ad uno dei mie fratelli e, ai fini ICI, fu sottoscritta una dichiarazione in tal senso, su un modulo prestampato fornitoci, consegnato all’ufficio competente del Comune. Per effetto di questa dichiarazione ognuno di noi ha pagato l’ICI dovuta e prevista. All’epoca non abbiamo redatto in forma scritta un contratto di comodato vista la sentenza della Cassazione 1083/81 che stabiliva come non necessaria per un immobile.
la prima domanda é : la dichiarazione al Comune andava ripetuta ogni anno ? e, non avendolo fatto, cosa accade ? cosa dovremmo fare, eventualmente per sanare la situazione ?
nel dicembre del 2003, io ed il fratello che ci abita, siamo diventati proprietari della casa al 50% avendo acquistato il rimanente terzo dall’altro fratello (nel frattempo deceduto). Io ho continuato a pagare l’ICI come seconda casa e con l’aliquota spettante a chi ha concesso il comodato d’uso gratuito; mio fratello, che ci abita tuttora, ha continuato a pagare l’ICI sino al 2007 con l’aliquota che spetta al proprietario della casa in cui abita e risiede, sua unica proprietà.
la seconda domanda é : la dichiarazione di comodato d’uso gratuito andava ripresentata ? e, non avendolo fatto, cosa accade ? cosa dovremmo fare, eventualmente per sanare la situazione ?
nella situazione sinora descritta é necessario redigere un contratto di comodato d’uso gratuito da registrare presso l’ Agenzia delle Entrate o vale sempre quanto stabilito dalla Cassazione ?

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