Lo scorso 8 marzo a Bruxelles la Commissione europea ha adottato la Comunicazione Piano Efficienza Energetica 2011 [COM (2011) 109 def] contenente una serie di nuove misure volte a migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e a ridurre le emissioni di gas serra e degli altri inquinanti. Tra i settori interessati si segnalano quello delle ristrutturazioni degli edifici con criteri di efficienza energetica, quello del rendimento energetico delle apparecchiature nonche' quello delle reti e contatori piu' intelligenti. L'efficienza energetica è un obiettivo chiave della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e solidale dell’Unione Europea al fine di imboccare concretamente la strada di un'economia efficiente delle risorse. L’importanza di tale aspetto, prima ancora dell’adozione della Comunicazione “ era stata ribadita dal Consiglio europeo Energia.

Le conclusioni sull’energia del Consiglio europeo del 28 febbraio 2010

Nell’ambito dell’ultima seduta del Consiglio europeo “Energia”, tenutasi lo scorso 28 febbraio, il Consiglio ha adottato le conclusioni sul tema "Energia 2020: Una strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura", riportate nel documento 6207/1/11. In tali conclusioni - in cui vengono definiti gli orientamenti politici su due comunicazioni della Commissione (Strategia Energia 2020 16096/10 e Priorità per le infrastrutture energetiche 16302/10), anche ad integrazione delle conclusioni sull'energia adottate dal Consiglio europeo il 4 febbraio 2011 (EUCO 2/11 punti da 2 a 15) - sono state indicate le priorità a breve, medio e lungo termine della strategia energetica dell'Unione per il periodo 2011-2020 specie in materia di mercato interno dell'energia, efficienza energetica, infrastrutture, ricerca e innovazione nella tecnologia energetica a basse emissioni di carbonio, fonti e produzione locali di energia nonché relazioni esterne nel settore energetico.

In particolare, poi, il Consiglio del 28 febbraio ha anche proceduto a un dibattito pubblico di orientamento sul suo contributo al semestre europeo alla luce dell'analisi annuale della crescita per il 2011, affrontando due degli obiettivi principali di Europa 2020 connessi all'energia e cioè migliorare del 20% l'efficienza energetica e portare al 20% la quota delle fonti di energia rinnovabile nel consumo finale di energia.

Questi alcuni dei punti del dibattito sintetizzati a cura della stessa presidenza (3072ª sessione del Consiglio Trasporti, telecomunicazioni e energia ENERGIA, Bruxelles, 28 febbraio 2011 Reference: PRES/11/35 - Date: 28/02/2011):

- “Per quanto riguarda l'efficienza energetica, abbiamo convenuto che gli investimenti in questo settore stimolano la crescita economica e la competitività all'interno dell'Unione e ci aiutano a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di energia da paesi terzi”;

- “Le conclusioni del Consiglio sulla strategia Energia 2020 hanno messo in evidenza che gli edifici, i trasporti, la mobilità virtuale e l'industria hanno ancora un potenziale di grandi risparmi energetici.

Il settore pubblico deve dare l'esempio: nei trasporti, nei servizi pubblici e negli appalti pubblici si devono scegliere soluzioni efficienti sul piano energetico.

Dobbiamo accelerare la nostra azione e compiere progressi per quanto concerne la progettazione ecocompatibile così come l'etichettatura relativa al consumo energetico”;

- “I programmi nazionali di riforma e gli ambiziosi piani d'azione nazionali in materia di efficienza energetica contengono obiettivi indicativi di efficienza energetica a livello nazionale, il che può imprimere un forte slancio politico alle misure volte a migliorare l'efficienza energetica. Numerose delegazioni hanno sottolineato che all'azione si deve accompagnare un'informazione appropriata dei consumatori.

Dobbiamo disporre di misure favorevoli ai consumatori ed efficienti in termini di costi. Dobbiamo sfruttare pienamente i meccanismi di mercato, rafforzandoli con opportuni incentivi di mercato allo scopo di sostenere tali investimenti”;

- “L'imminente comunicazione della Commissione su un piano per l'efficienza energetica dovrebbe proporre un quadro abbastanza ambizioso da garantire che l'UE resti sulla buona strada per realizzare il suo obiettivo di un risparmio di energia del 20%”.

Il “Piano Efficienza Energetica 2011” [COM (2011) 109 def]

Secondo la “visione” della Commissione, l'efficienza energetica è certamente uno dei modi più convenienti per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, e ridurre le emissioni di gas serra e altri inquinanti. Sotto più punti di vista, l'efficienza energetica può essere intesa quale la risorsa energetica più grande d'Europa e per tale motivo l'UE ha fissato l’obiettivo per il 2020 di ridurre del 20% il suo consumo di energia primaria.

Come ha anche spiegato il Commissario per l'Energia, Günther Oettinger, nonostante i progressi sostanziali sino ad ora realizzati, si stima che col trend attuale l'UE riesca a realizzare solo la metà dell’obiettivo del 20% e che per ovviare a ciò debba agire subito.

Il nuovo Piano UE sull’efficienza energetica, perciò, rispondendo direttamente all’appello del Consiglio europeo del 4 febbraio 2011, propone azioni decise capaci di sfruttare il notevole potenziale per un maggiore risparmio energetico degli edifici, trasporto e dei prodotti e processi.

Il Piano dovrà essere perseguito coerentemente con le altre azioni strategiche della Strategia Europa 2020 ed in particolare con l’Iniziativa faro per un Europa efficiente delle risorse e con la tabella di marcia per una “low carbon economy” entro il 2050.

Nelle intenzioni della Commissione l’applicazione del Piano porterà notevoli benefici non solo alle imprese ma anche alle famiglie ed alle stesse autorità pubbliche, con l'obiettivo dichiarato, da un lato, di trasformare gli stili di vita e di creare un risparmio per ogni singola famiglia che arrivi sino ai 1000 euro annui e, dall’altro, di migliorare la competitività delle imprese europee grazie alla creazione di 2 milioni di posti di lavoro.

In tale contesto, il Piano d'azione propone una serie di nuove misure, e in particolare:

- spinge affinché il settore pubblico rivesta un ruolo esemplare in tali politiche, proponendo un obiettivo vincolante per accelerare il tasso di rinnovamento del patrimonio pubblico nel settore dell'edilizia, naturalmente nell’ottica della efficienza energetica.

Alle stregua di ciò, richiede che le autorità pubbliche siano tenute a ristrutturare almeno il 3% dei loro edifici ogni anno. Inoltre, introduce criteri di efficienza energetica negli appalti pubblici;

- mira a innescare un processo virtuoso di ristrutturazione degli edifici privati (si veda, il portale europeo per l’efficienza energetica degli edifici http://www.buildup.eu/);

- richiede un miglioramento del rendimento energetico degli elettrodomestici;

- aspira ad un miglioramento dell'efficienza nella generazione di elettricità e calore, nell'industria e nelle PMI;

- prevede requisiti di rendimento energetico per le apparecchiature industriali, migliori informazioni per le PMI nonchè diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell'energia per le imprese di grandi dimensioni;

- punta sulla diffusione di reti intelligenti (smart grids) e di contatori intelligenti (smart meters) che forniscano ai consumatori le informazioni e i servizi necessari per ottimizzare il consumo energetico e calcolare il loro risparmio energetico.

La Commissione dovrà ora controllare l'attuazione del nuovo Piano d'azione e, nei prossimi mesi, tradurre le sue misure in una proposta legislativa.



Fonte: IPSOA

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