Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: una riforma dalla parte di cittadini e imprese. Non condivisibile l’atteggiamento di chi vi si oppone.
“L’obbligatorietà del ricorso alla mediazione civile che partirà il 21 marzo, è una grande opportunità per il Paese, la prima chance per decongestionare i nostri tribunali dal peso asfissiante dei quasi sei milioni di cause civili pendenti.

Si tratta di una riforma che arrecherà benefici ai cittadini, specie ai meno abbienti, a quanti cioè patiscono maggiormente la lentezza della nostra giustizia. Le ragioni di chi si oppone a questa riforma non sono condivisibili”.

Lo afferma il presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti, che riconosce il merito al ministro della Giustizia,

Angelino Alfano “non solo di aver concepito la riforma, ma di fronteggiare con coraggio le tante pressioni di chi, con logica spesso corporativa, vuole bloccarla”.

“La mediazione – spiega Siciliotti - può essere una svolta fondamentale per ridurre nel nostro Paese il contenzioso e tutelare gli interessi del mercato.

Oggi una causa civile dura, in media, tra i dieci e i dodici anni, con costi pesantissimi per cittadini ed imprese.

L’eccessiva durata dei processi compromette la capacità competitiva del sistema imprenditoriale.

L’obbligatorietà del ricorso alla mediazione è ad oggi l’unica opzione in campo per modificare questo stato di cose.

Quanti vivono quotidianamente al fianco del sistema economico italiano e ne conoscono le reali esigenze, ossia le organizzazione imprenditoriali, il sistema camerale e la stragrande maggioranza degli Ordini professionali ne approvano compatti l’introduzione”.

“Come ogni riforma importante – prosegue Siciliotti - anche questa comporta dei rischi.

Andrà ad esempio costantemente monitorata la qualità della formazione dei mediatori.

Ma, pur con tutte le difficoltà che la fase d’avvio potrebbe determinare, è arduo confondere un passaggio tanto positivo per la collettività, con un attacco alla giustizia pubblica e quindi, in ultima analisi, ai cittadini”.


Fonte: IPSOA

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