Dal 1° gennaio 2011 i produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) devono assumersi la responsabilità finanziaria individuale della raccolta e della gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) nuovi, ossia quelli derivanti da apparecchiature immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005.
Dal gennaio 2011 i produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) devono assumersi la responsabilità finanziaria individuale della raccolta e della gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) nuovi, ossia quelli derivanti da apparecchiature immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005.

E’ quanto prevede il comma 4, dell’art. 20, del D.Lgs. n. 151/2005, provvedimento cardine in materia di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “RAEE”) e di contenimento dell’utilizzo di sostanze pericolose nella produzione di apparecchiature nuove (cd. “AEE”), così come, da ultimo, modificato dall'art. 9, comma 2, D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25, che ha fatto slittare il termine iniziale dell’obbligo in parola alla più vicina data tra la definizione del sistema europeo di identificazione dei produttori (ad oggi non avvenuta) e lo scadere del 31 dicembre 2010.

Ricordiamo che il D. Lgs. n. 151/2005, emanato in recepimento delle direttive europee 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, ha introdotto sul piano nazionale nuove regole che impongono:

- l'obbligo, per i produttori di nuovi beni, di non utilizzare determinate sostanze pericolose nella fabbricazione delle "AEE";

- un peculiare sistema di gestione dei "RAEE", basato su raccolta differenziata, trattamento e recupero ad hoc con oneri economici posti a carico dei produttori e distributori delle apparecchiature nuove.


Fonte: IPSOA

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