Le somme che il Comune riceve dalla società di gestione del servizio idrico, a titolo di rimborso di “passività pregresse” per l’ammortamento dei mutui attivati dal Comune stesso per realizzare investimenti nel ciclo dell’acqua, assumono la natura di corrispettivi imponibili ai fini Iva. Pertanto tali somme devono essere assoggettate all’Iva con l’aliquota ordinaria del 20%. A chiarirlo, la risoluzione n. 104/E dell’11 ottobre, con cui il gestore del servizio idrico di un Comune chiedeva quale fosse la corretta aliquota Iva da applicare alle predette somme.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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