vorrei chiedere informazioni in merito ai colloqui di Invitalia, perché di recente mi sono sorti molti dubbi e timori in merito. Io e il mio socio circa cinque mesi fa abbiamo inviato la domanda, compilata con il supporto di uno studio professionale “specializzato” nei finanziamenti Invitalia. I problemi sono sorti nel momento in cui è stata inviata la domanda senza il nostro consenso, cioè prima che noi visionassimo parte dei campi da loro compilati e che, purtroppo, non rispecchiavano le nostre idee e soprattutto la divisione dei compiti tra me e il mio socio. Non abbiamo intrapreso vie legali, la domanda ormai era stata inviata, quindi il guaio era fatto.
Io ho preso un anno fa l’abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande (dobbiamo aprire un ristorantino/vineria), cioè l’ex R.E.C., ma di ciò che avrei dovuto imparare non ricordo più nulla, soprattutto perché già al tempo del corso non è che avessi imparato chissà cosa, un corso praticamente inutile… Il mio socio è più portato di me riguardo aspetti gestionali e finanziari, io sono più esperta riguardo la gastronomia, quindi avevamo deciso che io mi sarei occupata più del campo gastronomico e lui di cassa, ordini, fornitori ecc. Ma le persone di questo studio probabilmente vedendo che di fatto avevo io l’abilitazione e che sull’intestazione della società vi è il mio nome e cognome (però è una s.n.c.) allora se ne sono andati per un’idea e cioè che fossi io la maggiore responsabile. Ora io e il mio socio dobbiamo attenerci a ciò che è scritto, altrimenti al colloquio potrebbero nascere delle incongruenze che porterebbero inevitabilmente al rifiuto del finanziamento. Quindi ho timore che durante il colloquio possano chiedermi qualcosa di più dettagliato in materia amministrativa, finanziaria e che io possa non essere in grado di rispondere e quindi essere la causa di una risposta negativa da parte di Invitalia. Qualcuno saprebbe informarmi su come si svolge questo colloquio? Su cosa si basano le domande che fanno? Cosa vogliono effettivamente vedere che sei in grado di fare? Fino ad ora sono riuscita a sapere solo che bisogna studiare bene tutta la domanda perché durante il colloquio vengono toccate le stesse aree tematiche di approfondimento che si trovano sulla domanda di ammissione alle agevolazioni e che tutti i soci devono essere in grado di rispondere e colloquiare, o addirittura che le domande vengono fatte singolarmente ad ogni socio… Insomma non riesco ad avere un po’ di chiarezza.
Riguardo al piano degli investimenti mi è tutto chiaro, ma se devo immaginare che mi vengano fatte domande su flusso di cassa oppure su assegni o cifre precise su costi di funzionamento dei primi tre anni, credo proprio che andrei nel pallone, sia perché già mi troverò a dover dire cose che sono state scritte in maniera errata né da me né dal mio socio, quindi è come se dovessi imparare a memoria delle sciocchezze e sia perché penso che molte cose per me saranno più semplici nella pratica.

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 3/9/10 09:00

La prassi è solitamente legata alla valutazione del progetto e della congruità degli investimenti. Il richiedente (chi ha firmato la domanda di ammissione al finanziamento agevolato) viene convocato al fine di sostenere un colloquio dal quale emerga la propria competenza in merito al settore economico prescelto nonché la sua attitudine a districarsi all'interno di tutti gli ambiti gestionali dell'attività.

In altre parole ciò significa che verranno valutate le competenze specifiche, utili per esercitare la propria attività, ivi compresa la gestione della cassa e dei conti in genere. Questo non implica la conoscenza professionale della materia fiscale, tributaria e contabile.

Nello specifico però non siamo in grado di dirle con esattezza quali saranno effettivamente le domande che verranno poste.

 
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