L’Ecofin approva una direttiva orientata all’armonizzazione. E’ prevista l’equiparazione fra fatturazione Iva cartacea ed elettronica. Per le Pmi viene introdotto un regime di “Iva per cassa”. Il Consiglio dei ministri finanziari dell’Unione Europea ha approvato nel corso della riunione del 13 luglio la Direttiva orientata alla semplificazione della normativa in materia di fatturazione Iva. In particolare, la Direttiva stabilisce l’equiparazione di fatto fra la fatturazione cartacea e la fatturazione elettronica, rimuovendo tutti gli ostacoli giuridici alla trasmissione e archiviazione delle fatture elettroniche che il sistema sin qui in vigore – fondato sulle norme ormai obsolete della Direttiva 2001/115/CE – comportava .

L’adozione della nuova Direttiva da parte degli Stati membri dovrà avvenire entro la fine del 2012, così da poter entrare in vigore con il 1° gennaio 2013.

Lo sforzo in direzione dell’armonizzazione della disciplina (reso urgente dal fatto che diversi Paesi membri, fra cui l’Italia, avevano via via scelto di adottare regimi propri in deroga a quello comunitario) si concreta in una riduzione delle opzioni disponibili ai singoli Stati membri, che a sua volta dovrebbe permettere una maggiore omogeneità e tempestività dei dati trasmessi mediante i modelli Intrastat.

Cade l’obbligo di impiegare una determinata tecnologia a garanzia dell’autenticità e integrità delle fatture elettroniche. Resta il limite della subordinazione del ricorso alla fatturazione elettronica al consenso del destinatario.

La normativa approvata dall’Ecofin stabilisce che il fornitore di beni o prestatore di servizi debba emettere fattura entro il 15° giorno del mese successivo a quello in cui ha avuto luogo la transazione.

Viene quindi meno la discrezionalità di cui avevano goduto sin qui gli Stati membri. Inoltre, la Direttiva introduce un regime di Iva “per cassa”, in base al quale il fornitore o prestatore è tenuto a versare l’imposta al fisco solo previo pagamento da parte dell’acquirente o committente; d’altro canto, il diritto alla detrazione matura ora solo in seguito all’avvenuto pagamento. L’accesso a tale regime – indirizzato alle Pmi – è consentito agli operatori economici il cui volume d’affari non superi il tetto di 500mila euro, elevabile a 2 milioni di euro su base nazionale.


Fonte: IPSOA

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